F. Piredda, M. Ciancia, Chiara Ligi, Anca Serbanescu
Questo scritto racconta l'apporto del gruppo di ricerca ImagisLab al progetto ACTS - A Chance Through Sport. Strutturatosi negli anni, l'approccio proposto assume la narrazione come un'attività che da sempre caratterizza gli esseri umani. Nella prima parte ri?ettiamo sul contributo della pratica dello storytelling rispetto alle ?nalità educative delle strutture penitenziarie e sulle potenzialità dell'immaginazione per dare forma al ruolo che lo sport può assumere al loro interno. Nella seconda parte descriviamo l'approccio applicato, il processo e gli strumenti di design, per ri?ettere su come l'uso della narrazione in contesti marginali possa favorire l'inclusione sociale e il dialogo tra i diversi stakeholder.
本文介绍了ImagisLab研究小组对ACTS-A Chance Through Sport项目的贡献。经过多年的构建,所提出的方法将叙事视为一种始终以人类为特征的活动。在第一部分中,re?讲故事的实践与之相比有什么贡献?同样重要的是要注意到,鉴于监狱教育领域的最新发展,以及想象力在塑造体育在监狱中可以发挥的作用方面的潜力。在第二部分中,我们描述了应用的方法、过程和设计工具,以便于重新设计?在边缘语境中使用叙事如何促进社会包容和不同利益相关者之间的对话。
{"title":"Ascoltare e raccontare. Co-progettare l'immaginario dello sport in carcere","authors":"F. Piredda, M. Ciancia, Chiara Ligi, Anca Serbanescu","doi":"10.3280/tr2022-102006","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-102006","url":null,"abstract":"Questo scritto racconta l'apporto del gruppo di ricerca ImagisLab al progetto ACTS - A Chance Through Sport. Strutturatosi negli anni, l'approccio proposto assume la narrazione come un'attività che da sempre caratterizza gli esseri umani. Nella prima parte ri?ettiamo sul contributo della pratica dello storytelling rispetto alle ?nalità educative delle strutture penitenziarie e sulle potenzialità dell'immaginazione per dare forma al ruolo che lo sport può assumere al loro interno. Nella seconda parte descriviamo l'approccio applicato, il processo e gli strumenti di design, per ri?ettere su come l'uso della narrazione in contesti marginali possa favorire l'inclusione sociale e il dialogo tra i diversi stakeholder.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48231664","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L'adozione dei meccanismi di trasferimento dei diritti edi?catori nel territorio lombardo ha portato i comuni al loro recepimento nella strumentazione urbanistica per garantire l'equo trattamento dei proprietari e assicurare la dotazione di aree per servizi e attrezzature pubbliche. In alcune amministrazioni comunali, l'adattamento di questi meccanismi ai contesti locali ha generato speci?ci ‘modelli applicativi'. Tra questi casi Milano rappresenta un esempio emblematico rispetto a obiettivi ricercati, concetti introdotti, ?essibilità applicativa e ruoli del ‘mercato'. Il contributo si confronta con questa complessa realtà attraverso differenti interviste a esperti allo scopo di riconoscere i caratteri dell'esperienza milanese e sottolineare le criticità ravvisabili in questo modello.
{"title":"Il \"modello Milano\" di trasferimento dei diritti edificatori: caratteri e contraddizioni","authors":"E. Garda, Enzo Falco","doi":"10.3280/tr2022-102018","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-102018","url":null,"abstract":"L'adozione dei meccanismi di trasferimento dei diritti edi?catori nel territorio lombardo ha portato i comuni al loro recepimento nella strumentazione urbanistica per garantire l'equo trattamento dei proprietari e assicurare la dotazione di aree per servizi e attrezzature pubbliche. In alcune amministrazioni comunali, l'adattamento di questi meccanismi ai contesti locali ha generato speci?ci ‘modelli applicativi'. Tra questi casi Milano rappresenta un esempio emblematico rispetto a obiettivi ricercati, concetti introdotti, ?essibilità applicativa e ruoli del ‘mercato'. Il contributo si confronta con questa complessa realtà attraverso differenti interviste a esperti allo scopo di riconoscere i caratteri dell'esperienza milanese e sottolineare le criticità ravvisabili in questo modello.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48315897","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Erblin Berisha, Giancarlo Cotella, U. J. Rivolin, Alys Solly
Anche se una relazione tra governo del territorio e consumo di suolo è verosimile, non esistono studi sistematici sull'argomento. Scopo di questo contributo è veri?care se le variazioni di consumo di suolo registrate in Europa dal 2000 siano proporzionate alle diverse prestazioni dei sistemi di governo del territorio. Il lavoro, impostato sui dati raccolti nell'ambito di due ricerche ESPON, riguarda 39 stati europei. Il confronto conferma che le variazioni più contenute di consumo di suolo sono effettivamente correlate con i tipi europei di sistema percepiti come capaci di rinnovarsi al ?ne di un migliore controllo pubblico delle trasformazioni spaziali. All'opposto, variazioni più marcate si riscontrano in presenza dei sistemi - come quello italiano - più obsoleti e inef?caci.
{"title":"Sistemi di governo del territorio e consumo di suolo in Europa","authors":"Erblin Berisha, Giancarlo Cotella, U. J. Rivolin, Alys Solly","doi":"10.3280/tr2022-102017","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-102017","url":null,"abstract":"Anche se una relazione tra governo del territorio e consumo di suolo è verosimile, non esistono studi sistematici sull'argomento. Scopo di questo contributo è veri?care se le variazioni di consumo di suolo registrate in Europa dal 2000 siano proporzionate alle diverse prestazioni dei sistemi di governo del territorio. Il lavoro, impostato sui dati raccolti nell'ambito di due ricerche ESPON, riguarda 39 stati europei. Il confronto conferma che le variazioni più contenute di consumo di suolo sono effettivamente correlate con i tipi europei di sistema percepiti come capaci di rinnovarsi al ?ne di un migliore controllo pubblico delle trasformazioni spaziali. All'opposto, variazioni più marcate si riscontrano in presenza dei sistemi - come quello italiano - più obsoleti e inef?caci.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46317314","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Una giornata nell'Archivio Piero Bottoni","authors":"A. C. della Redazione","doi":"10.3280/tr2022-102002oa","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-102002oa","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46067866","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L'articolo ri?ette sulle opere a terra dell'area portuale, come contesto in cui si identi?cano il patrimonio costruito e gli spazi aperti dell'infrastruttura. Esse si costituiscono come campo d'azione in cui si inventa e si esprime il quotidiano partendo dalla loro fruizione, uso e trasformazione, dove le pratiche si alternano tra lavoro e tempo libero. La necessità di ricostruire lo stato dei luoghi svela problemi e questioni aperte; l'approfondito processo investigativo viene attuato alternando indagini indiziarie sulle fonti catastali e lavoro sul campo. L'obiettivo è quello di strutturare un solido quadro conoscitivo che ne preceda la trasformazione per supportare le azioni di valorizzazione e riciclo del patrimonio immobiliare, già anticipato dalle sperimentazioni artistiche e convalidato dalle esperienze nazionali e internazionali di rigenerazione portuale.
{"title":"Le opere a terra del porto di Civitanova Marche: indagini e riciclo del patrimonio tra lavoro e tempo libero","authors":"Sara Cipolletti","doi":"10.3280/tr2022-102015","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-102015","url":null,"abstract":"L'articolo ri?ette sulle opere a terra dell'area portuale, come contesto in cui si identi?cano il patrimonio costruito e gli spazi aperti dell'infrastruttura. Esse si costituiscono come campo d'azione in cui si inventa e si esprime il quotidiano partendo dalla loro fruizione, uso e trasformazione, dove le pratiche si alternano tra lavoro e tempo libero. La necessità di ricostruire lo stato dei luoghi svela problemi e questioni aperte; l'approfondito processo investigativo viene attuato alternando indagini indiziarie sulle fonti catastali e lavoro sul campo. L'obiettivo è quello di strutturare un solido quadro conoscitivo che ne preceda la trasformazione per supportare le azioni di valorizzazione e riciclo del patrimonio immobiliare, già anticipato dalle sperimentazioni artistiche e convalidato dalle esperienze nazionali e internazionali di rigenerazione portuale.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45159327","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il contributo concentra l'attenzione su un piccolo progetto di infrastruttura verde promosso a Bari, nell'ambito di un bando regionale ?nanziato dai fondi strutturali dell'Unione Europea: il parco lineare di Lama Picone. Il progetto rappresenta una proposta innovativa rispetto alle pratiche progettuali locali non solo in relazione al trattamento delle dimensioni del paesaggio e della sostenibilità, ma anche in rapporto all'attivazione dei cittadini e delle loro associazioni. Può essere considerato esito di una serie di processi più ampi di rigenerazione e piani?cazione urbana e di pratiche di innovazione sociale che hanno contribuito alla costruzione di una nuova visione di sviluppo per questa porzione del territorio comunale. I problemi emersi nel corso dell'implementazione consentono di trattare alcune questioni che vanno al di là di questo speci?co caso.
{"title":"Salti di scala. Pianificazione, progetti integrati e pratiche di innovazione sociale a Bari","authors":"C. Tedesco","doi":"10.3280/tr2022-102010","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-102010","url":null,"abstract":"Il contributo concentra l'attenzione su un piccolo progetto di infrastruttura verde promosso a Bari, nell'ambito di un bando regionale ?nanziato dai fondi strutturali dell'Unione Europea: il parco lineare di Lama Picone. Il progetto rappresenta una proposta innovativa rispetto alle pratiche progettuali locali non solo in relazione al trattamento delle dimensioni del paesaggio e della sostenibilità, ma anche in rapporto all'attivazione dei cittadini e delle loro associazioni. Può essere considerato esito di una serie di processi più ampi di rigenerazione e piani?cazione urbana e di pratiche di innovazione sociale che hanno contribuito alla costruzione di una nuova visione di sviluppo per questa porzione del territorio comunale. I problemi emersi nel corso dell'implementazione consentono di trattare alcune questioni che vanno al di là di questo speci?co caso.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44955444","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Nelle carceri è storicamente percepita l'incapacità dell'ordinamento penitenziario italiano di tradurre i propri valori ispirativi in spazi di minima qualità abitativa per i detenuti e le attività che ne dovrebbero favorire il reinserimento sociale. A fronte di un patrimonio edilizio vetusto e inadeguato, un approccio possibile per incidere positivamente su tali condizioni critiche è la costruzione di un sapere progettuale teso a modi?care le strutture esistenti, attraverso l'indagine delle potenzialità insite nelle loro forme e nelle pratiche che devono ospitare. Questo è l'obiettivo di un programma di ricerca in corso da anni, che ha trovato una declinazione innovativa nella ri?essione e nell'agire progettuale su temi, spazi e pratiche dello sport e dell'attività motoria in carcere.
{"title":"Progetto e carcere: un problema aperto","authors":"Andrea Di Franco","doi":"10.3280/tr2022-102005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-102005","url":null,"abstract":"Nelle carceri è storicamente percepita l'incapacità dell'ordinamento penitenziario italiano di tradurre i propri valori ispirativi in spazi di minima qualità abitativa per i detenuti e le attività che ne dovrebbero favorire il reinserimento sociale. A fronte di un patrimonio edilizio vetusto e inadeguato, un approccio possibile per incidere positivamente su tali condizioni critiche è la costruzione di un sapere progettuale teso a modi?care le strutture esistenti, attraverso l'indagine delle potenzialità insite nelle loro forme e nelle pratiche che devono ospitare. Questo è l'obiettivo di un programma di ricerca in corso da anni, che ha trovato una declinazione innovativa nella ri?essione e nell'agire progettuale su temi, spazi e pratiche dello sport e dell'attività motoria in carcere.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44337791","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}