Pub Date : 2023-01-26DOI: 10.33137/q.i..v43i1.40181
F. Camilletti
Testo peculiarmente instabile, nella lunga storia editoriale della poesia leopardiana, l’idillio che per convenzione denominiamo “Odi, Melisso” porta anche, negli anni 1819–26, il titolo “Lo spavento notturno.” L’accostamento del sostantivo “spavento” e dell’aggettivo “notturno” non è privo di echi per un’analisi storico-culturale del pensiero leopardiano e dei modi in cui questo affronta temi che sono al cuore della riflessione post-illuminista: da un lato, la natura e l’origine della paura; e, dall’altro, la metamorfosi nel rapporto tra l’essere umano e la notte. In particolare, in questa sede, suggerirò la possibilità che il lessema possa obliquamente rimandare alla definizione clinica del disturbo infantile noto – ancora oggi – come pavor nocturnus; nella conclusione, indicherò come tale congettura possa ulteriormente confermare l’idea dell’idillio come trascrizione verbale e dialogica di un’esperienza quintessenzialmente pre-verbale.
{"title":"“Dietro le porte”: “Lo spavento notturno” di Giacomo Leopardi, i terrori della notte e la morte in culla tra “errori popolari” e nosologia medica","authors":"F. Camilletti","doi":"10.33137/q.i..v43i1.40181","DOIUrl":"https://doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40181","url":null,"abstract":"Testo peculiarmente instabile, nella lunga storia editoriale della poesia leopardiana, l’idillio che per convenzione denominiamo “Odi, Melisso” porta anche, negli anni 1819–26, il titolo “Lo spavento notturno.” L’accostamento del sostantivo “spavento” e dell’aggettivo “notturno” non è privo di echi per un’analisi storico-culturale del pensiero leopardiano e dei modi in cui questo affronta temi che sono al cuore della riflessione post-illuminista: da un lato, la natura e l’origine della paura; e, dall’altro, la metamorfosi nel rapporto tra l’essere umano e la notte. In particolare, in questa sede, suggerirò la possibilità che il lessema possa obliquamente rimandare alla definizione clinica del disturbo infantile noto – ancora oggi – come pavor nocturnus; nella conclusione, indicherò come tale congettura possa ulteriormente confermare l’idea dell’idillio come trascrizione verbale e dialogica di un’esperienza quintessenzialmente pre-verbale.","PeriodicalId":39609,"journal":{"name":"QUADERNI D ITALIANISTICA","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-01-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43100395","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-01-26DOI: 10.33137/q.i..v43i1.40183
S. Ritrovato
Il presente articolo offre un attraversamento del tema, ma sarebbe meglio dire del “sentimento” della notte, nella poesia di Volponi, nella quale è presente sin dalle prime raccolte, e non cessa di prodursi in immagini intense nei versi della maturità e della vecchiaia. In particolare, si intende dimostrare la problematica evoluzione della notte dalla originaria dimensione lirica, legata alle stagioni naturali della terra, in cerca di una simbiosi con la vita interiore del poeta (sulla quale la bufera bellica ha lasciato ferito e cicatrici), a una nuova lucida e a volte angosciata percezione della notte, ormai tradita dall’uomo che la proietta su uno sfondo insonne e inerte di struggenti fantasmi lirici (come per esempio la luna).
{"title":"Stagioni e figure della notte nella poesia di Paolo Volponi","authors":"S. Ritrovato","doi":"10.33137/q.i..v43i1.40183","DOIUrl":"https://doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40183","url":null,"abstract":"Il presente articolo offre un attraversamento del tema, ma sarebbe meglio dire del “sentimento” della notte, nella poesia di Volponi, nella quale è presente sin dalle prime raccolte, e non cessa di prodursi in immagini intense nei versi della maturità e della vecchiaia. In particolare, si intende dimostrare la problematica evoluzione della notte dalla originaria dimensione lirica, legata alle stagioni naturali della terra, in cerca di una simbiosi con la vita interiore del poeta (sulla quale la bufera bellica ha lasciato ferito e cicatrici), a una nuova lucida e a volte angosciata percezione della notte, ormai tradita dall’uomo che la proietta su uno sfondo insonne e inerte di struggenti fantasmi lirici (come per esempio la luna).","PeriodicalId":39609,"journal":{"name":"QUADERNI D ITALIANISTICA","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-01-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43194068","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-01-26DOI: 10.33137/q.i..v43i1.40192
Alan G. Hartman
{"title":"Diana Glenn and Graham Tulloch (eds). Italian Identities","authors":"Alan G. Hartman","doi":"10.33137/q.i..v43i1.40192","DOIUrl":"https://doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40192","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":39609,"journal":{"name":"QUADERNI D ITALIANISTICA","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-01-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46956188","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-01-26DOI: 10.33137/q.i..v43i1.40198
B. Schildgen
{"title":"The Decameron Eighth Day in Perspective. Ed. William Robbins","authors":"B. Schildgen","doi":"10.33137/q.i..v43i1.40198","DOIUrl":"https://doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40198","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":39609,"journal":{"name":"QUADERNI D ITALIANISTICA","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-01-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46464382","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-01-26DOI: 10.33137/q.i..v43i1.40188
Chiara Ferrari
{"title":"Gadda: Interpreti a confronto. Ed. Federica G. Pedriali","authors":"Chiara Ferrari","doi":"10.33137/q.i..v43i1.40188","DOIUrl":"https://doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40188","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":39609,"journal":{"name":"QUADERNI D ITALIANISTICA","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-01-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44559854","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-01-26DOI: 10.33137/q.i..v43i1.40180
T. Grandi
Questo contributo analizza i temi della notte e dell’indefinito nell’opera di Giacomo Leopardi, muovendo dalla concezione preromantica del notturno, dalla Philosophical Enquiry di Burke e dalla meditazione zibaldoniana intorno al primato gnoseologico della facoltà immaginativa. Attraverso il confronto con il pensiero di Novalis sul motivo della lontananza e con la psicologia sartriana de L’imaginaire (1940), s’intende mostrare come la notte, nell’opera leopardiana, rappresenti la dimensione estetica privilegiata per la manifestazione dell’immaginario, in una prospettiva che, non solo delinea un’estetica del lontano e dell’indefinito, ma apre anche alla specificità fondativa, nei confronti della coscienza, dell’atto immaginativo, operando lo stesso ribaltamento nella gerarchia delle facoltà che Sartre porrà in essere oltre un secolo più tardi.
{"title":"“In camera oscura.” Fenomenologia del notturno ed estetica dell’indefinito in Giacomo Leopardi","authors":"T. Grandi","doi":"10.33137/q.i..v43i1.40180","DOIUrl":"https://doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40180","url":null,"abstract":"Questo contributo analizza i temi della notte e dell’indefinito nell’opera di Giacomo Leopardi, muovendo dalla concezione preromantica del notturno, dalla Philosophical Enquiry di Burke e dalla meditazione zibaldoniana intorno al primato gnoseologico della facoltà immaginativa. Attraverso il confronto con il pensiero di Novalis sul motivo della lontananza e con la psicologia sartriana de L’imaginaire (1940), s’intende mostrare come la notte, nell’opera leopardiana, rappresenti la dimensione estetica privilegiata per la manifestazione dell’immaginario, in una prospettiva che, non solo delinea un’estetica del lontano e dell’indefinito, ma apre anche alla specificità fondativa, nei confronti della coscienza, dell’atto immaginativo, operando lo stesso ribaltamento nella gerarchia delle facoltà che Sartre porrà in essere oltre un secolo più tardi.","PeriodicalId":39609,"journal":{"name":"QUADERNI D ITALIANISTICA","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-01-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44742739","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-01-26DOI: 10.33137/q.i..v43i1.40182
Luca Tognocchi
Questo articolo indaga il tema della notte e la funzione poetica del personaggio di Faust all’interno delle prime sezioni dei Canti Orfici (“La Notte” e i “Notturni”) di Dino Campana. Campana dichiarò di voler fare del suo libro un “piccolo Faust,” e nomina proprio Faust come io-lirico della “Notte.” Inoltre, sono presenti espliciti richiami testuali alla scena “Notte di Valpurga” della tragedia goethiana, parzialmente tradotta da Campana in una lettera del settembre 1917. In entrambe le opere, la notte permette la violazione dello status quo e consente all’io di valicare i propri confini. Se il notturno faustiano presenta continue metamorfosi e/o travestimenti dei personaggi in scena e include un rituale d’iniziazione cui lo stesso Faust prende parte, la notte campaniana diventa luogo e momento di trasformazione, secondo modalità carnevalesche, e di iniziazione ai culti misterici, che verranno studiate e approfondite nell’articolo.
{"title":"“La notte” di Dino Campana e Faust: tra metamorfosi e iniziazione","authors":"Luca Tognocchi","doi":"10.33137/q.i..v43i1.40182","DOIUrl":"https://doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40182","url":null,"abstract":"Questo articolo indaga il tema della notte e la funzione poetica del personaggio di Faust all’interno delle prime sezioni dei Canti Orfici (“La Notte” e i “Notturni”) di Dino Campana. Campana dichiarò di voler fare del suo libro un “piccolo Faust,” e nomina proprio Faust come io-lirico della “Notte.” Inoltre, sono presenti espliciti richiami testuali alla scena “Notte di Valpurga” della tragedia goethiana, parzialmente tradotta da Campana in una lettera del settembre 1917. \u0000 In entrambe le opere, la notte permette la violazione dello status quo e consente all’io di valicare i propri confini. Se il notturno faustiano presenta continue metamorfosi e/o travestimenti dei personaggi in scena e include un rituale d’iniziazione cui lo stesso Faust prende parte, la notte campaniana diventa luogo e momento di trasformazione, secondo modalità carnevalesche, e di iniziazione ai culti misterici, che verranno studiate e approfondite nell’articolo.","PeriodicalId":39609,"journal":{"name":"QUADERNI D ITALIANISTICA","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-01-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44787364","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-01-26DOI: 10.33137/q.i..v43i1.40185
A. Brysiak
L’articolo intende mostrare la pervasività della figura della notte nell’opera narrativa di Fleur Jaeggy e segnalare dei percorsi nella sua prosa, partendo dal fascino dell’autrice per la notte, momento elettivo della sua creazione oltre che sfondo costante delle sue opere letterarie. Della rappresentazione della notte in Jaeggy viene posta in primo piano la dimensione perturbante, enigmatica e spiazzante, propria dei personaggi così come della poetica dell’autrice. Ancora, il saggio si propone di mostrare la ricca, originale e multiforme centralità dell’esperienza e dell’immaginario della notte nella prosa di Jaeggy e nel suo mondo letterario, individuando passaggi in cui la notte si manifesta ora quale luogo dell’anima, ora spazio di incontro con fantasmi e doppi, ora punto di congiunzione fra dimensione spirituale e spettrale. Si indagano infine gli scenari tenebrosi in cui i protagonisti di Jaeggy trovano una forma di apparente distacco o, addirittura, di preparazione alla morte.
{"title":"“La luna è piena e il lago riposa tranquillo. O quasi.” Percorsi nella prosa notturna di Fleur Jaeggy","authors":"A. Brysiak","doi":"10.33137/q.i..v43i1.40185","DOIUrl":"https://doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40185","url":null,"abstract":"L’articolo intende mostrare la pervasività della figura della notte nell’opera narrativa di Fleur Jaeggy e segnalare dei percorsi nella sua prosa, partendo dal fascino dell’autrice per la notte, momento elettivo della sua creazione oltre che sfondo costante delle sue opere letterarie. Della rappresentazione della notte in Jaeggy viene posta in primo piano la dimensione perturbante, enigmatica e spiazzante, propria dei personaggi così come della poetica dell’autrice. Ancora, il saggio si propone di mostrare la ricca, originale e multiforme centralità dell’esperienza e dell’immaginario della notte nella prosa di Jaeggy e nel suo mondo letterario, individuando passaggi in cui la notte si manifesta ora quale luogo dell’anima, ora spazio di incontro con fantasmi e doppi, ora punto di congiunzione fra dimensione spirituale e spettrale. Si indagano infine gli scenari tenebrosi in cui i protagonisti di Jaeggy trovano una forma di apparente distacco o, addirittura, di preparazione alla morte.","PeriodicalId":39609,"journal":{"name":"QUADERNI D ITALIANISTICA","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-01-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48214341","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-01-26DOI: 10.33137/q.i..v43i1.40196
Marilyn Migiel
{"title":"The Decameron Fourth Day in Perspective. Ed. Michael Sherberg","authors":"Marilyn Migiel","doi":"10.33137/q.i..v43i1.40196","DOIUrl":"https://doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40196","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":39609,"journal":{"name":"QUADERNI D ITALIANISTICA","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-01-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49261937","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-01-26DOI: 10.33137/q.i..v43i1.40195
Giordano Mazza
{"title":"Antonio Mileo. L’eroe fuori gioco. La struttura dello spazio nella Gerusalemme Liberata","authors":"Giordano Mazza","doi":"10.33137/q.i..v43i1.40195","DOIUrl":"https://doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40195","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":39609,"journal":{"name":"QUADERNI D ITALIANISTICA","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-01-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49614672","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}