L’anticipazione è un processo cognitivo che agisce in numerose consegne matematiche, incluso il trattamento di espressioni algebriche. Tuttavia, alcuni studenti mostrano difficoltà nello sviluppo di questo tipo di abilità che possono essere ricondotte ad ostacoli di diversa natura: ontogenetico, epistemologici e didattici. Attraverso la somministrazione di un questionario e dei successivi focus group, si mette in evidenza che, nello sviluppo dell’anticipazione per studenti di scuola secondaria, intervengono ostacoli di tutti e tre i tipi e si suggerisce che alcuni di questi (quelli didattici in particolare) potrebbero essere prevenuti o risolti con opportuni interventi didattici.
{"title":"Ostacoli allo sviluppo dell’anticipazione in contesto algebrico","authors":"E. Fiorini, A. Maffia","doi":"10.33683/ddm.24.15.2","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.24.15.2","url":null,"abstract":"L’anticipazione è un processo cognitivo che agisce in numerose consegne matematiche, incluso il trattamento di espressioni algebriche. Tuttavia, alcuni studenti mostrano difficoltà nello sviluppo di questo tipo di abilità che possono essere ricondotte ad ostacoli di diversa natura: ontogenetico, epistemologici e didattici. Attraverso la somministrazione di un questionario e dei successivi focus group, si mette in evidenza che, nello sviluppo dell’anticipazione per studenti di scuola secondaria, intervengono ostacoli di tutti e tre i tipi e si suggerisce che alcuni di questi (quelli didattici in particolare) potrebbero essere prevenuti o risolti con opportuni interventi didattici.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"30 4","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-05-16","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140971072","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Numerose ricerche sottolineano, da un lato, l’importante influenza di emozioni e convinzioni nell’apprendimento della matematica e, dall’altro, evidenziano come la corporeità sia alla base dei processi cognitivi dell’attività matematica. L’approccio Mathemart, ideato da SCT Centre e poi utilizzato a livello europeo nel progetto TIM (Theatre In Mathematics), si avvale del Teatro Sociale e di Comunità come metodologia per l’insegnamento dei concetti matematici. In questo articolo verrà presentata la sperimentazione svolta utilizzando Mathemart in una classe seconda di scuola primaria, analizzandone potenzialità didattiche e limiti, in particolare facendo riferimento agli aspetti affettivi e al ruolo dell’esperienza corporea.
{"title":"Insegnare matematica con il teatro: apprendimento embodied ed emozioni","authors":"Caterina Erba","doi":"10.33683/ddm.24.15.6","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.24.15.6","url":null,"abstract":"Numerose ricerche sottolineano, da un lato, l’importante influenza di emozioni e convinzioni nell’apprendimento della matematica e, dall’altro, evidenziano come la corporeità sia alla base dei processi cognitivi dell’attività matematica. L’approccio Mathemart, ideato da SCT Centre e poi utilizzato a livello europeo nel progetto TIM (Theatre In Mathematics), si avvale del Teatro Sociale e di Comunità come metodologia per l’insegnamento dei concetti matematici. In questo articolo verrà presentata la sperimentazione svolta utilizzando Mathemart in una classe seconda di scuola primaria, analizzandone potenzialità didattiche e limiti, in particolare facendo riferimento agli aspetti affettivi e al ruolo dell’esperienza corporea.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"10 6","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-05-16","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140967857","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L’articolo racconta l’esperienza dell’introduzione del piano di lavoro matematico in due classi quinte della scuola primaria, con riflessioni di contesto e di metodo. Al centro di pratiche condivise da un gruppo di insegnanti di scuola primaria, il piano di lavoro costituisce una formula promettente di laboratorio matematico, in cui autonomia, apprendimento individualizzato e dimensione pratica e cooperativa si incontrano. Il racconto parte dalla descrizione dello strumento del piano di lavoro e procede con l’introduzione per gradi di questa pratica in classe e la sua articolazione negli spazi e tempi, cui fa seguito l’illustrazione del percorso della classe attraverso alcune esperienze significative collegate al problem solving. Si prende in considerazione, infine, l’evoluzione nel tempo degli atteggiamenti dei bambini verso la matematica, con alcune riflessioni in chiusura sulle possibilità d’uso dello strumento anche dopo la scuola primaria.
{"title":"Classe cooperativa e apprendimento matematico individualizzato con il piano di lavoro","authors":"Rita Di Ianni, Antonio Pellicori","doi":"10.33683/ddm.24.15.5","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.24.15.5","url":null,"abstract":"L’articolo racconta l’esperienza dell’introduzione del piano di lavoro matematico in due classi quinte della scuola primaria, con riflessioni di contesto e di metodo. Al centro di pratiche condivise da un gruppo di insegnanti di scuola primaria, il piano di lavoro costituisce una formula promettente di laboratorio matematico, in cui autonomia, apprendimento individualizzato e dimensione pratica e cooperativa si incontrano. Il racconto parte dalla descrizione dello strumento del piano di lavoro e procede con l’introduzione per gradi di questa pratica in classe e la sua articolazione negli spazi e tempi, cui fa seguito l’illustrazione del percorso della classe attraverso alcune esperienze significative collegate al problem solving. Si prende in considerazione, infine, l’evoluzione nel tempo degli atteggiamenti dei bambini verso la matematica, con alcune riflessioni in chiusura sulle possibilità d’uso dello strumento anche dopo la scuola primaria.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"31 4","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-05-16","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140966627","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Usando la prospettiva comognitiva, l’articolo presenta la nozione di profilo di apprendimento matematico e mostra come possa essere identificato attraverso l’analisi di un’intervista. Inoltre, viene esplorata l’ipotesi della modificabilità di tale profilo, nel caso di identità di fallimento, tramite l’implementazione di un percorso di introduzione al pensiero algebrico, progettato per il recupero di difficoltà in matematica. Nello specifico, analizzeremo il caso di Dario, uno studente con una storia di persistenti difficoltà in matematica, frequentante la seconda classe della scuola secondaria di secondo grado.
{"title":"Aperture a cambiamenti nel discorso: il caso di Dario","authors":"Chiara Bonadiman, Elena Macchioni","doi":"10.33683/ddm.24.15.1","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.24.15.1","url":null,"abstract":"Usando la prospettiva comognitiva, l’articolo presenta la nozione di profilo di apprendimento matematico e mostra come possa essere identificato attraverso l’analisi di un’intervista. Inoltre, viene esplorata l’ipotesi della modificabilità di tale profilo, nel caso di identità di fallimento, tramite l’implementazione di un percorso di introduzione al pensiero algebrico, progettato per il recupero di difficoltà in matematica. Nello specifico, analizzeremo il caso di Dario, uno studente con una storia di persistenti difficoltà in matematica, frequentante la seconda classe della scuola secondaria di secondo grado.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"38 17","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-05-16","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140969670","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L’articolo presenta un’indagine che ha coinvolto allievi ticinesi e italiani di quarta elementare e di seconda media. Il lavoro rientra nel progetto FNS Italmatica. Comprendere la matematica a scuola, fra lingua comune e linguaggio specialistico, in cui è stato esaminato un corpus di testi scolastici per la scuola elementare e media, incentrato sul contenuto “poligoni”. Uno degli aspetti rilevati riguarda la diffusa presenza di disomogeneità linguistiche rispetto all’indicazione della categoria grammaticale del numero nelle parti di testo che presentano gli elementi costitutivi del poligono, spesso presentati in relazione con una rappresentazione figurale. Si è ipotizzato che tali disomogeneità causassero difficoltà nella ricezione ed elaborazione del testo da parte degli allievi. I risultati dell’indagine mostrano che le scelte linguistiche disomogenee nell’uso del singolare e del plurale effettuate dai testi possono in effetti indurre a un’interpretazione errata della numerosità degli enti di un poligono, confermando che elementi linguistici apparentemente minori hanno in realtà importanza per la costruzione del sapere.
{"title":"L’influenza della disomogeneità linguistica di numero nella decodifica di informazioni geometriche: il punto di vista di studenti della scuola elementare e media","authors":"Silvia Sbaragli, Michele Canducci, Silvia Demartini","doi":"10.33683/ddm.24.15.3","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.24.15.3","url":null,"abstract":"L’articolo presenta un’indagine che ha coinvolto allievi ticinesi e italiani di quarta elementare e di seconda media. Il lavoro rientra nel progetto FNS Italmatica. Comprendere la matematica a scuola, fra lingua comune e linguaggio specialistico, in cui è stato esaminato un corpus di testi scolastici per la scuola elementare e media, incentrato sul contenuto “poligoni”. Uno degli aspetti rilevati riguarda la diffusa presenza di disomogeneità linguistiche rispetto all’indicazione della categoria grammaticale del numero nelle parti di testo che presentano gli elementi costitutivi del poligono, spesso presentati in relazione con una rappresentazione figurale. Si è ipotizzato che tali disomogeneità causassero difficoltà nella ricezione ed elaborazione del testo da parte degli allievi. I risultati dell’indagine mostrano che le scelte linguistiche disomogenee nell’uso del singolare e del plurale effettuate dai testi possono in effetti indurre a un’interpretazione errata della numerosità degli enti di un poligono, confermando che elementi linguistici apparentemente minori hanno in realtà importanza per la costruzione del sapere.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"44 10","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-05-16","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140971401","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Questo articolo intende descrivere le attività maggiormente significative del percorso svolto da una classe prima primaria in merito all’attività di problem solving, intesa come una delle attività principali e fondamentali del curricolo di matematica. Uno degli obiettivi del percorso è quello di introdurre l’abitudine ad affrontare problemi matematici (e non) senza che si instaurino stereotipie e abitudini rigide. Altri obiettivi del percorso riguardano il coinvolgimento di tutti gli alunni e l’importanza di accogliere tutte le strategie risolutive proposte dagli alunni per la risoluzione dei problemi affrontati. Grande rilievo è dato anche al ruolo dell’argomentazione sia orale che scritta, considerata ovviamente tenendo conto dell’età degli scolari (6 anni).
{"title":"Introduzione al problem solving in una classe prima primaria","authors":"Caterina Seneci","doi":"10.33683/ddm.24.15.7","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.24.15.7","url":null,"abstract":"Questo articolo intende descrivere le attività maggiormente significative del percorso svolto da una classe prima primaria in merito all’attività di problem solving, intesa come una delle attività principali e fondamentali del curricolo di matematica. Uno degli obiettivi del percorso è quello di introdurre l’abitudine ad affrontare problemi matematici (e non) senza che si instaurino stereotipie e abitudini rigide. Altri obiettivi del percorso riguardano il coinvolgimento di tutti gli alunni e l’importanza di accogliere tutte le strategie risolutive proposte dagli alunni per la risoluzione dei problemi affrontati. Grande rilievo è dato anche al ruolo dell’argomentazione sia orale che scritta, considerata ovviamente tenendo conto dell’età degli scolari (6 anni).","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"25 4","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-05-16","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140967381","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Caterina Bassi, Domenico Brunetto, N. Cangiotti, Francesco Nappo
Questo articolo presenta una recente esperienza didattica rivolta a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado italiane tramite la costruzione di una escape room virtuale. Tale esperienza ha coinvolto oltre 50 scuole e 1500 studenti nell’occasione del Pi Day 2023, la Giornata Internazionale della Matematica. L’articolo si concentra sull’idea progettuale dei problemi matematici presentati e sulle modalità di realizzazione di un contesto virtuale che riproduca fedelmente l’esperienza di gioco escape room.
{"title":"PiGame 2023: una escape room matematica","authors":"Caterina Bassi, Domenico Brunetto, N. Cangiotti, Francesco Nappo","doi":"10.33683/ddm.24.15.4","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.24.15.4","url":null,"abstract":"Questo articolo presenta una recente esperienza didattica rivolta a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado italiane tramite la costruzione di una escape room virtuale. Tale esperienza ha coinvolto oltre 50 scuole e 1500 studenti nell’occasione del Pi Day 2023, la Giornata Internazionale della Matematica. L’articolo si concentra sull’idea progettuale dei problemi matematici presentati e sulle modalità di realizzazione di un contesto virtuale che riproduca fedelmente l’esperienza di gioco escape room.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"35 26","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2024-05-16","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"140971319","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
In questo testo viene presentato un estratto di un percorso didattico svolto durante un intero anno scolastico in due biclassi del primo ciclo dell’Istituto di Lugano. Nelle classi erano presenti bambini con bisogni educativi specifici ed era quindi necessaria una forte differenziazione. All’interno del progetto è stato utilizzato un materiale progettato e realizzato appositamente, che rappresenta anche la base di uno sfondo motivazionale, con lo scopo di trattare diversi argomenti matematici e sviluppare alcune delle principali competenze previste dal Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese (Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport [DECS], 2022) per il primo ciclo.
本文摘录了卢加诺学院两个一年级二班一学年的教学课程。这些班级中都有有特殊教育需求的儿童，因此有必要加强区分。作为项目的一部分，使用了专门设计和制作的材料，这些材料也构成了激励背景的基础，目的是处理各种数学主题，培养提契诺州义务教育学校学习计划（Departimento dell'educazione, della cultura e dello sport [DECS]，2022年）为第一周期规定的一些主要能力。
{"title":"Pizza matematica","authors":"M. Bettoni, Marco Bettoni","doi":"10.33683/ddm.23.14.4","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.23.14.4","url":null,"abstract":"In questo testo viene presentato un estratto di un percorso didattico svolto durante un intero anno scolastico in due biclassi del primo ciclo dell’Istituto di Lugano. Nelle classi erano presenti bambini con bisogni educativi specifici ed era quindi necessaria una forte differenziazione. All’interno del progetto è stato utilizzato un materiale progettato e realizzato appositamente, che rappresenta anche la base di uno sfondo motivazionale, con lo scopo di trattare diversi argomenti matematici e sviluppare alcune delle principali competenze previste dal Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese (Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport [DECS], 2022) per il primo ciclo.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"304 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-11-29","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139209531","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il progetto di natura interdisciplinare qui presentato è incentrato su un’esperienza di comunicazione fra classi di ordini diversi della scuola dell’obbligo e di apprendimento collaborativo in matematica. Gli allievi di due classi prime della scuola media di Minusio hanno assunto il ruolo di docenti: hanno preparato un itinerario sui triangoli, costituito da alcuni video didattici di introduzione all’attività e dalle rispettive schede di accompagnamento, da sottoporre ai bambini di due classi terze elementari del locarnese; hanno gestito le videochiamate e i lavori di gruppo con i bambini; hanno risposto alle loro curiosità, e infine hanno corretto i loro elaborati. Ad attività conclusa, i ragazzi di scuola media hanno ideato una serie di giochi atti a consolidare gli apprendimenti dei bambini e hanno preparato dei rapporti di sintesi, insieme ai rispettivi docenti di italiano, nei quali hanno esposto, in modalità diverse, il loro vissuto personale e quanto hanno appreso sulla comunicazione e sulla professione docente.
{"title":"«Fare il maestro è un lavoro impegnativo!»","authors":"Sara Cataldi Spinola","doi":"10.33683/ddm.23.14.6","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.23.14.6","url":null,"abstract":"Il progetto di natura interdisciplinare qui presentato è incentrato su un’esperienza di comunicazione fra classi di ordini diversi della scuola dell’obbligo e di apprendimento collaborativo in matematica. Gli allievi di due classi prime della scuola media di Minusio hanno assunto il ruolo di docenti: hanno preparato un itinerario sui triangoli, costituito da alcuni video didattici di introduzione all’attività e dalle rispettive schede di accompagnamento, da sottoporre ai bambini di due classi terze elementari del locarnese; hanno gestito le videochiamate e i lavori di gruppo con i bambini; hanno risposto alle loro curiosità, e infine hanno corretto i loro elaborati. Ad attività conclusa, i ragazzi di scuola media hanno ideato una serie di giochi atti a consolidare gli apprendimenti dei bambini e hanno preparato dei rapporti di sintesi, insieme ai rispettivi docenti di italiano, nei quali hanno esposto, in modalità diverse, il loro vissuto personale e quanto hanno appreso sulla comunicazione e sulla professione docente.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"21 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-11-29","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139212277","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il termine "Internet meme" si riferisce a contenuti digitali che si diffondono viralmente dopo essere stati mutati dagli utenti. Queste mutazioni narrano storie diverse mantenendo la riconoscibilità del meme originale. Tra questi, i meme immagine sono particolarmente popolari perché sono facili da creare e coinvolgenti. I meme matematici, a loro volta, sono mutazioni matematiche dei meme immagine e presentano potenzialità didattiche: possono facilitare l’apprendimento e stimolare la creatività degli studenti. Tuttavia, l’introduzione dei meme matematici in classe sfida il paradigma educativo tradizionale, il che può mettere in difficoltà gli insegnanti. Questo lavoro presenta il costrutto della Tripla S, uno strumento semiotico per comprendere i meme. Utilizzando dati provenienti da sperimentazioni con studenti di diversi gradi scolastici, viene mostrato come questo strumento possa essere utilizzato nella ricerca per indagare i processi cognitivi degli studenti, e nella didattica per progettare attività basate sui meme matematici.
{"title":"Social, Strutturale e Specializzato: tre significati per comprendere, studiare e utilizzare in classe i meme matematici","authors":"Giulia Bini","doi":"10.33683/ddm.23.14.1","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.23.14.1","url":null,"abstract":"Il termine \"Internet meme\" si riferisce a contenuti digitali che si diffondono viralmente dopo essere stati mutati dagli utenti. Queste mutazioni narrano storie diverse mantenendo la riconoscibilità del meme originale. Tra questi, i meme immagine sono particolarmente popolari perché sono facili da creare e coinvolgenti. I meme matematici, a loro volta, sono mutazioni matematiche dei meme immagine e presentano potenzialità didattiche: possono facilitare l’apprendimento e stimolare la creatività degli studenti. Tuttavia, l’introduzione dei meme matematici in classe sfida il paradigma educativo tradizionale, il che può mettere in difficoltà gli insegnanti. Questo lavoro presenta il costrutto della Tripla S, uno strumento semiotico per comprendere i meme. Utilizzando dati provenienti da sperimentazioni con studenti di diversi gradi scolastici, viene mostrato come questo strumento possa essere utilizzato nella ricerca per indagare i processi cognitivi degli studenti, e nella didattica per progettare attività basate sui meme matematici.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"20 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-11-29","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139211202","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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