In questo lavoro viene mostrata la possibilità di sviluppare un approccio al pensiero pre-algebrico con alunni della scuola primaria che presti maggiore attenzione alle caratteristiche strutturali dei problemi additivi rispetto a quelle numeriche. In particolare, illustrando una sperimentazione condotta con allievi di una classe seconda primaria, si mira a mostrare come può concretizzarsi una trasposizione di strumenti didattici propri della didattica cinese – i problemi con variazione e l’equazione figurale – nel contesto italiano della scuola primaria. Si rileva come, a partire dal testo di un problema e dalla rappresentazione grafica dei suoi dati, i bambini sono in grado di comprendere e, a loro volta, costruire variazioni del problema di partenza, esplorando le potenzialità legate alla struttura della variazione stessa. I bambini sono così portati a sviluppare competenze d’uso di strutture di risoluzione di tipo pre-algebrico, spostando l’attenzione dal piano procedurale a quello relazionale.
{"title":"Problemi con variazione ed equazione figurale: strumenti della didattica cinese trasposti in una scuola primaria italiana","authors":"M. Meli, Eugenia Taranto","doi":"10.33683/ddm.22.11.5","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.22.11.5","url":null,"abstract":"In questo lavoro viene mostrata la possibilità di sviluppare un approccio al pensiero pre-algebrico con alunni della scuola primaria che presti maggiore attenzione alle caratteristiche strutturali dei problemi additivi rispetto a quelle numeriche. In particolare, illustrando una sperimentazione condotta con allievi di una classe seconda primaria, si mira a mostrare come può concretizzarsi una trasposizione di strumenti didattici propri della didattica cinese – i problemi con variazione e l’equazione figurale – nel contesto italiano della scuola primaria. Si rileva come, a partire dal testo di un problema e dalla rappresentazione grafica dei suoi dati, i bambini sono in grado di comprendere e, a loro volta, costruire variazioni del problema di partenza, esplorando le potenzialità legate alla struttura della variazione stessa. I bambini sono così portati a sviluppare competenze d’uso di strutture di risoluzione di tipo pre-algebrico, spostando l’attenzione dal piano procedurale a quello relazionale.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"1 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-05-18","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"116443914","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
The notion of negative numbers is one of the most fundamental in mathematics. For many years, they have caused confusion and they have been an object of controversy among great researchers, until the development of symbolic algebra led to their acceptance in the form they have today. When students are first introduced to the concept of negative numbers and the operations between them, various difficulties occur and misconceptions arise, as expected. Their comprehension is one of the most challenging tasks of teaching mathematics due to their complexity and abstract nature. For this purpose, various models have been devised and employed. In the present study we expose some of the epistemological obstacles commonly observed in understanding negative numbers and then exhibit and compare two different models frequently used for introducing the four basic operations between them.
{"title":"A review of the research in teaching and learning the negative numbers: an “action research” concerning the application of the geometrical model of the number line","authors":"A. Gagatsis, M. Alexandrou","doi":"10.33683/ddm.22.11.1","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.22.11.1","url":null,"abstract":"The notion of negative numbers is one of the most fundamental in mathematics. For many years, they have caused confusion and they have been an object of controversy among great researchers, until the development of symbolic algebra led to their acceptance in the form they have today. When students are first introduced to the concept of negative numbers and the operations between them, various difficulties occur and misconceptions arise, as expected. Their comprehension is one of the most challenging tasks of teaching mathematics due to their complexity and abstract nature. For this purpose, various models have been devised and employed. In the present study we expose some of the epistemological obstacles commonly observed in understanding negative numbers and then exhibit and compare two different models frequently used for introducing the four basic operations between them.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"21 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-05-18","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"121060932","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
La convinzione che sta alla base del percorso presentato è che l’uso del denaro sia una competenza fondamentale per gli alunni, in particolare per gli studenti con disabilità; la capacità di riconoscere banconote e monete e di usarle permette infatti di conquistare autonomia e di ridurre la necessità di assistenza da parte di altri, contribuendo così a migliorare la qualità della vita del soggetto. Oltre a mettere in evidenza le potenzialità inclusive sottese all’uso del denaro, viene posto in risalto come la competenza matematica in ambito finanziario sia ben sottolineata anche dal Quadro di riferimento europeo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente del 2018.Il percorso che viene presentato è stato proposto agli alunni di una classe quarta della scuola primaria; in tale occasione è stato ricreato un contesto di apprendimento significativo in grado di permettere ai ragazzi di partecipare attivamente al processo di apprendimento. È stato privilegiato un approccio concreto ed esperienziale, così da favorire il coinvolgimento attivo e stimolare la motivazione.
所提出的方法背后的信念是,资金的使用是学生,特别是残疾学生的一项基本能力;识别和使用纸币和硬币的能力有助于获得自主权,减少对他人帮助的需求,从而有助于提高个人的生活质量。除了强调资金使用背后的包容性潜力外,它还强调了2018年欧洲终身学习关键能力框架(european framework of basic skills)对金融数学能力的强调。所提供的课程是为小学四年级的学生提供的。它创造了一个有意义的学习环境,使儿童能够积极参与学习过程。重点是采取具体和经验丰富的办法,以鼓励积极参与和鼓励积极性。
{"title":"Una chiave per l’inclusione: l’uso del denaro","authors":"Francesca Rossetti","doi":"10.33683/ddm.22.11.7","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.22.11.7","url":null,"abstract":"La convinzione che sta alla base del percorso presentato è che l’uso del denaro sia una competenza fondamentale per gli alunni, in particolare per gli studenti con disabilità; la capacità di riconoscere banconote e monete e di usarle permette infatti di conquistare autonomia e di ridurre la necessità di assistenza da parte di altri, contribuendo così a migliorare la qualità della vita del soggetto. Oltre a mettere in evidenza le potenzialità inclusive sottese all’uso del denaro, viene posto in risalto come la competenza matematica in ambito finanziario sia ben sottolineata anche dal Quadro di riferimento europeo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente del 2018.Il percorso che viene presentato è stato proposto agli alunni di una classe quarta della scuola primaria; in tale occasione è stato ricreato un contesto di apprendimento significativo in grado di permettere ai ragazzi di partecipare attivamente al processo di apprendimento. È stato privilegiato un approccio concreto ed esperienziale, così da favorire il coinvolgimento attivo e stimolare la motivazione.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"36 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-05-18","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"133379037","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Marika Catelli, A. Di Domenico, C. Mina, Monica Treppiedi
L’articolo presenta dei percorsi didattici finalizzati all’apprendimento numerico in prima elementare, attraverso la ricerca e la conoscenza dei numeri con cui i bambini si confrontano nella quotidianità. I percorsi sono incentrati su attività di scoperta, di stampo laboratoriale e ludico, che hanno la finalità di promuovere le competenze numeriche di base, fondamentali per questo anno scolastico, proponendo anche sviluppi per ampliare e consolidare tali apprendimenti anche negli anni scolastici successivi. Per ogni percorso, vengono presentati alcuni possibili legami con i materiali creati all’interno del progetto MaMa – Matematica per la scuola elementare, che possono aiutare il docente per la progettazione di tali percorsi, consentendo di alternare attività di scoperta, concrete e manipolative, con momenti di riflessione e allenamento.
{"title":"Alla scoperta dei numeri che ci circondano","authors":"Marika Catelli, A. Di Domenico, C. Mina, Monica Treppiedi","doi":"10.33683/ddm.22.11.4","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.22.11.4","url":null,"abstract":"L’articolo presenta dei percorsi didattici finalizzati all’apprendimento numerico in prima elementare, attraverso la ricerca e la conoscenza dei numeri con cui i bambini si confrontano nella quotidianità. I percorsi sono incentrati su attività di scoperta, di stampo laboratoriale e ludico, che hanno la finalità di promuovere le competenze numeriche di base, fondamentali per questo anno scolastico, proponendo anche sviluppi per ampliare e consolidare tali apprendimenti anche negli anni scolastici successivi. Per ogni percorso, vengono presentati alcuni possibili legami con i materiali creati all’interno del progetto MaMa – Matematica per la scuola elementare, che possono aiutare il docente per la progettazione di tali percorsi, consentendo di alternare attività di scoperta, concrete e manipolative, con momenti di riflessione e allenamento.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"15 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-05-18","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"133662990","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
In questo lavoro si propone una riflessione riguardo l’importanza di costruire percorsi didattici mirati a favorire un collegamento tra rappresentazioni grafiche e linguaggio algebrico per la risoluzione delle equazioni. In particolare, gli studi sul ruolo della visualizzazione nell’apprendimento della matematica e sul Early algebra apriranno ad una riflessione sull’utilizzo di rappresentazioni grafiche per la risoluzione di equazioni di primo e secondo grado. Inoltre, facendo riferimento alla tecnica delle "costruzioni in linee" di Rafael Bombelli in cui vengono utilizzate delle rappresentazioni geometriche per la costruzione della formula risolutiva di particolari equazioni di terzo grado, verrà presentato un esempio di situazione matematica in cui le tecniche risolutive saranno supportate proprio dalle costruzioni geometriche proposte dal matematico bolognese. Le situazioni matematiche presentate non saranno da intendersi come una proposta didattica, l’auspicio è che gli esempi mostrati e gli studi di ricerca presi in considerazione possano essere utili al lettore-insegnante per la costruzione di percorsi didattici inclusivi ed efficaci, in cui il registro algebrico e quello visuale-geometrico siano sempre più in comunicazione tra loro.
{"title":"La risoluzione di equazioni: tra rappresentazioni grafiche e linguaggio algebrico","authors":"Rosalia Maria Lo Sapio, Maria Mellone, C. Coppola","doi":"10.33683/ddm.22.11.2","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.22.11.2","url":null,"abstract":"In questo lavoro si propone una riflessione riguardo l’importanza di costruire percorsi didattici mirati a favorire un collegamento tra rappresentazioni grafiche e linguaggio algebrico per la risoluzione delle equazioni. In particolare, gli studi sul ruolo della visualizzazione nell’apprendimento della matematica e sul Early algebra apriranno ad una riflessione sull’utilizzo di rappresentazioni grafiche per la risoluzione di equazioni di primo e secondo grado. Inoltre, facendo riferimento alla tecnica delle \"costruzioni in linee\" di Rafael Bombelli in cui vengono utilizzate delle rappresentazioni geometriche per la costruzione della formula risolutiva di particolari equazioni di terzo grado, verrà presentato un esempio di situazione matematica in cui le tecniche risolutive saranno supportate proprio dalle costruzioni geometriche proposte dal matematico bolognese. Le situazioni matematiche presentate non saranno da intendersi come una proposta didattica, l’auspicio è che gli esempi mostrati e gli studi di ricerca presi in considerazione possano essere utili al lettore-insegnante per la costruzione di percorsi didattici inclusivi ed efficaci, in cui il registro algebrico e quello visuale-geometrico siano sempre più in comunicazione tra loro.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"14 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-05-18","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"126793057","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Diversi studiosi hanno di recente approfondito la competenza argomentativa applicata a processi di problem solving da parte degli studenti già dagli ultimi anni della scuola dell’infanzia. In questo articolo viene presentata un’indagine effettuata in una classe III primaria di Imola (Bologna) durante l’anno scolastico 2018/2019, avente come focus di interesse l’analisi dell’argomentazione durante la risoluzione di problemi. Ci si riferisce nello specifico al problem solving quale approccio alla risoluzione di tre problemi matematici prendendo come riferimento metodologico il Progetto ArAl e il Rally Matematico Transalpino, nei quali emerge l’importanza di tale approccio all’interno delle prassi didattiche in matematica, con attenzione al linguaggio specifico della disciplina e all’utilizzo dell’argomentazione per sviluppare e riconoscere i processi emotivi e metacognitivi tramite il ragionamento e la riflessione.
{"title":"Ti spiego il mio problema: un'indagine sulle competenze argomentative nella risoluzione di problemi matematici","authors":"Monica Avenia","doi":"10.33683/ddm.21.10.4","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.21.10.4","url":null,"abstract":"Diversi studiosi hanno di recente approfondito la competenza argomentativa applicata a processi di problem solving da parte degli studenti già dagli ultimi anni della scuola dell’infanzia. In questo articolo viene presentata un’indagine effettuata in una classe III primaria di Imola (Bologna) durante l’anno scolastico 2018/2019, avente come focus di interesse l’analisi dell’argomentazione durante la risoluzione di problemi. Ci si riferisce nello specifico al problem solving quale approccio alla risoluzione di tre problemi matematici prendendo come riferimento metodologico il Progetto ArAl e il Rally Matematico Transalpino, nei quali emerge l’importanza di tale approccio all’interno delle prassi didattiche in matematica, con attenzione al linguaggio specifico della disciplina e all’utilizzo dell’argomentazione per sviluppare e riconoscere i processi emotivi e metacognitivi tramite il ragionamento e la riflessione.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"32 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-11-17","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"124268346","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Leyla Bernasconi, A. Piatti, Mario Bottinelli Montandon
Questo itinerario didattico interdisciplinare (matematica ed educazione visiva) è stato realizzato in una scuola dell’infanzia del Canton Ticino seguendo un approccio contestuale. In una prima fase, i bambini hanno realizzato un intero processo statistico, dalla domanda di ricerca alla rappresentazione dei risultati. Sono state proposte due indagini: la prima volta a capire se nelle case degli allievi fossero presenti più gatti o più cani, la seconda per determinare se nella scuola dell’infanzia di Bioggio fossero presenti più allievi o più allieve. Questa prima fase ha messo in evidenza come la difficoltà principale dei bambini fosse la rappresentazione dei risultati, e in particolare la rappresentazione di classi di equivalenza (gatto/cane, maschio/femmina). Questo genere di difficoltà è stato quindi affrontato didatticamente con il linguaggio visivo del pittogramma, che ha accompagnato gli allievi attraverso diversi compiti di realtà. Lungo le ultime fasi del suo sviluppo, l’itinerario è stato strutturato per consolidare la capacità degli allievi di creare pittogrammi.
{"title":"Dalla statistica alla creazione di pittogrammi: un esempio di itinerario didattico contestuale nella scuola dell'infanzia","authors":"Leyla Bernasconi, A. Piatti, Mario Bottinelli Montandon","doi":"10.33683/ddm.21.10.5","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.21.10.5","url":null,"abstract":"Questo itinerario didattico interdisciplinare (matematica ed educazione visiva) è stato realizzato in una scuola dell’infanzia del Canton Ticino seguendo un approccio contestuale. In una prima fase, i bambini hanno realizzato un intero processo statistico, dalla domanda di ricerca alla rappresentazione dei risultati. Sono state proposte due indagini: la prima volta a capire se nelle case degli allievi fossero presenti più gatti o più cani, la seconda per determinare se nella scuola dell’infanzia di Bioggio fossero presenti più allievi o più allieve. Questa prima fase ha messo in evidenza come la difficoltà principale dei bambini fosse la rappresentazione dei risultati, e in particolare la rappresentazione di classi di equivalenza (gatto/cane, maschio/femmina). Questo genere di difficoltà è stato quindi affrontato didatticamente con il linguaggio visivo del pittogramma, che ha accompagnato gli allievi attraverso diversi compiti di realtà. Lungo le ultime fasi del suo sviluppo, l’itinerario è stato strutturato per consolidare la capacità degli allievi di creare pittogrammi.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"41 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-11-17","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"114743598","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Nell’ambito della didattica della matematica, i modelli matematici sembrano avere scarsa attenzione, nonostante il loro crescente sviluppo e utilizzo nel mondo reale. Nella prassi didattica spesso si presenta un modello già costruito, chiedendo agli studenti di quantificare grandezze che vi compaiono per rispettare determinate condizioni. Rimane il dubbio che quest’unico approccio aiuti effettivamente a interiorizzare il concetto di modello e a capirne l’importanza e l’efficienza come strumento matematico.Quest’esperienza didattica stimola gli studenti a costruire un modello matematico descrittivo di una situazione basata su un gioco competitivo per introdurre le peculiarità della modellizzazione matematica. Seppur circoscritta a un certo tipo di modello matematico, l’esperienza evidenzia i passi fondamentali per realizzare un qualsiasi modello. In particolare, si pone una certa attenzione a far sì che gli studenti siano il più possibile autonomi proprio nella costruzione del modello, in modo che possano sviluppare un approccio consapevole e critico alla modellizzazione matematica.
{"title":"Introduzione alla modellizzazione matematica nella scuola secondaria di secondo grado","authors":"Antonella Moser","doi":"10.33683/ddm.21.10.6","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.21.10.6","url":null,"abstract":"Nell’ambito della didattica della matematica, i modelli matematici sembrano avere scarsa attenzione, nonostante il loro crescente sviluppo e utilizzo nel mondo reale. Nella prassi didattica spesso si presenta un modello già costruito, chiedendo agli studenti di quantificare grandezze che vi compaiono per rispettare determinate condizioni. Rimane il dubbio che quest’unico approccio aiuti effettivamente a interiorizzare il concetto di modello e a capirne l’importanza e l’efficienza come strumento matematico.Quest’esperienza didattica stimola gli studenti a costruire un modello matematico descrittivo di una situazione basata su un gioco competitivo per introdurre le peculiarità della modellizzazione matematica. Seppur circoscritta a un certo tipo di modello matematico, l’esperienza evidenzia i passi fondamentali per realizzare un qualsiasi modello. In particolare, si pone una certa attenzione a far sì che gli studenti siano il più possibile autonomi proprio nella costruzione del modello, in modo che possano sviluppare un approccio consapevole e critico alla modellizzazione matematica.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"32 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-11-17","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"133268198","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Fare matematica implica tre livelli di manipolazione: manipolare l’astratto, manipolare i simboli e manipolare la logica. L’insegnamento della matematica passa quindi attraverso la proposta da parte del docente di situazioni in cui gli studenti possano esplorare una piccola parte della matematica attraverso queste manipolazioni. In questo modo, gli alunni lavorano sia sull'euristica che permette loro di confrontarsi con una vera e propria ricerca matematica sia sulle conoscenze in costruzione. Attraverso esempi di situazioni didattiche di problem solving, questo articolo intende mostrare come i problemi possano essere motori dell'apprendimento della matematica.
{"title":"Quanto è importante risolvere e far risolvere problemi?","authors":"Gilles Aldon","doi":"10.33683/ddm.21.10.1","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.21.10.1","url":null,"abstract":"Fare matematica implica tre livelli di manipolazione: manipolare l’astratto, manipolare i simboli e manipolare la logica. L’insegnamento della matematica passa quindi attraverso la proposta da parte del docente di situazioni in cui gli studenti possano esplorare una piccola parte della matematica attraverso queste manipolazioni. In questo modo, gli alunni lavorano sia sull'euristica che permette loro di confrontarsi con una vera e propria ricerca matematica sia sulle conoscenze in costruzione. Attraverso esempi di situazioni didattiche di problem solving, questo articolo intende mostrare come i problemi possano essere motori dell'apprendimento della matematica.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"14 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-11-17","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"127864273","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
A partire dal corpus del progetto Italmatica. Comprendere la matematica a scuola, fra lingua comune e linguaggio specialistico del Fondo nazionale svizzero, viene presentata un’analisi di esempi tratti dai libri di testo di geometria in lingua italiana della scuola primaria e secondaria di primo grado. L’analisi si basa sull’applicazione delle categorie di tipo retorico classico: inventio, dispositio ed elocutio, oggi afferenti ai domini degli studi linguistici, in particolare delle teorie dell’argomentazione. Attraverso l’analisi condotta, vengono evidenziate da un lato la profondità delle riflessioni che queste lenti teoriche consentono di raggiungere nello sviscerare un testo argomentativo di matematica, dall’altro la grande varietà di scelte possibili adottate dai libri di testo, che possono avere un effetto comunicativo sul lettore-studente.
{"title":"Inventio, dispositio, elocutio: tre lenti per l’analisi di argomentazioni nei libri di testo di geometria","authors":"Michele Canducci, A. Rocci, Silvia Sbaragli","doi":"10.33683/ddm.21.10.2","DOIUrl":"https://doi.org/10.33683/ddm.21.10.2","url":null,"abstract":"A partire dal corpus del progetto Italmatica. Comprendere la matematica a scuola, fra lingua comune e linguaggio specialistico del Fondo nazionale svizzero, viene presentata un’analisi di esempi tratti dai libri di testo di geometria in lingua italiana della scuola primaria e secondaria di primo grado. L’analisi si basa sull’applicazione delle categorie di tipo retorico classico: inventio, dispositio ed elocutio, oggi afferenti ai domini degli studi linguistici, in particolare delle teorie dell’argomentazione. Attraverso l’analisi condotta, vengono evidenziate da un lato la profondità delle riflessioni che queste lenti teoriche consentono di raggiungere nello sviscerare un testo argomentativo di matematica, dall’altro la grande varietà di scelte possibili adottate dai libri di testo, che possono avere un effetto comunicativo sul lettore-studente.","PeriodicalId":448432,"journal":{"name":"Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula","volume":"93 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2021-11-17","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"116030596","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}