L’analisi informatica di testi filosofici, la creazione di database, ipertesti o edizioni elettroniche non costituiscono piu unicamente una ricerca di frontiera, ma sono da molti anni una risorsa preziosa per gli studi umanistici. Ora, non si tratta di richiedere alle macchine un ulteriore sforzo per comprendere il linguaggio umano, quanto piuttosto di perfezionare gli strumenti affinche esse possano essere a tutti gli effetti collaboratori di ricerca. Questo articolo e concepito come il resoconto di un esperimento finalizzato a documentare come le associazioni lessicali di un gruppo selezionato di testi medievali possa offrire qualche suggerimento in merito ai loro contenuti teorici. Computer analysis of texts, creation of databases hypertexts and digital editions are not the final frontier of research anymore. Quite the contrary, from many years they have been representing a significant contribution to medieval studies. Therefore, we do not mean to make the computer able to grasp the meaning of human language and penetrate its secrets, but rather we aim at improving their tools, so that they will become an even more efficient equipment employed in research activities. This paper is thought as a sort of technical report with the proposed task to verify if an automatic identification of some word associations within a selected groups of medieval writings produces suggestions on the subject of the processed texts, able to be used in a theoretical inquiry.
{"title":"Making computers noble. An experiment in automatic analysis of medieval texts","authors":"A. Colli","doi":"10.13130/2035-7362/6844","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2035-7362/6844","url":null,"abstract":"L’analisi informatica di testi filosofici, la creazione di database, ipertesti o edizioni elettroniche non costituiscono piu unicamente una ricerca di frontiera, ma sono da molti anni una risorsa preziosa per gli studi umanistici. Ora, non si tratta di richiedere alle macchine un ulteriore sforzo per comprendere il linguaggio umano, quanto piuttosto di perfezionare gli strumenti affinche esse possano essere a tutti gli effetti collaboratori di ricerca. Questo articolo e concepito come il resoconto di un esperimento finalizzato a documentare come le associazioni lessicali di un gruppo selezionato di testi medievali possa offrire qualche suggerimento in merito ai loro contenuti teorici. Computer analysis of texts, creation of databases hypertexts and digital editions are not the final frontier of research anymore. Quite the contrary, from many years they have been representing a significant contribution to medieval studies. Therefore, we do not mean to make the computer able to grasp the meaning of human language and penetrate its secrets, but rather we aim at improving their tools, so that they will become an even more efficient equipment employed in research activities. This paper is thought as a sort of technical report with the proposed task to verify if an automatic identification of some word associations within a selected groups of medieval writings produces suggestions on the subject of the processed texts, able to be used in a theoretical inquiry.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2016-02-17","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66192468","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Etienne Gilson ha dedicato numerosi lavori alla riflessione filosofica di Agostino e alla tradizione agostiniana medievale. Lo storico francese ha cercato di rilevare i tratti principali e lo spirito della filosofia agostiniana e si e interessato ai complessi sviluppi dell’agostinismo. Gilson ha introdotto la categoria storiografica delle indeterminazioni agostiniane per esprimere la complessita del pensiero di Agostino: questa filosofia sarebbe caratterizzata da numerose questioni irrisolte dovute al tentativo agostiniano di dare alla filosofia neoplatonica un significato cristiano. In alcuni suoi lavori, Gilson ha sostenuto che la convergenza fra queste indeterminazioni e alcuni sistemi di pensiero, giunti nell’occidente latino fra il XII e il XIII secolo, avrebbe ispirato la cosiddetta riforma tomista . A questo proposito e molto importante un articolo del 1926, Pourquoi saint Thomas a critique saint Augustin . L’articolo mostra l’importanza delle indeterminazioni negli studi dello storico: questa intrinseca incompletezza dell’opera di Agostino consentirebbe di comprendere non solo gli sviluppi del pensiero agostiniano, ma anche il pensiero di Tommaso d’Aquino e della scuola domenicana. L’articolo tratteggia, inoltre, l’interpretazione di Gilson del pensiero agostiniano in relazione all’adesione dello storico alla filosofia neoscolastica. Etienne Gilson devoted several studies to Augustine’s thought and to medieval Augustinian tradition. The French historian attempted to paint the main tracts and the spirit of Augustine’s philosophy and he studied the complex developments of Augustinianism. Gilson introduced the historical category of the indeterminations augustiniennes to express the problematic nature of Augustine’s thought: this philosophy would be characterized by several unexplained questions due to the Augustinian attempt to attach a Christian meaning to the Neoplatonic philosophy. In numerous of his works, Gilson pointed out that the confluence of these indeterminations and some philosophies, penetrated into Latin west during XII-XIII centuries, would have inspired the so-called Thomistic reform . On this subject it is very revealing an essay written in 1926, “ Pourquoi saint Thomas a critique saint Augustin ”. This paper aims to outline the importance of the indeterminations in the Gilsonian studies: this intrinsic incompleteness of the Augustinian texts would allow understanding not only the Augustinian tradition, but also Thomas Aquinas’ philosophy and Dominican thought. This article outlines Gilson’s reading of the Augustinian thought with regard to Gilsonian Neo-Scholastic philosophy.
Etienne Gilson写了很多关于阿古斯蒂诺的哲学思考和中世纪阿古斯蒂诺传统的论文。这位法国历史学家试图捕捉阿古斯汀哲学的主要特征和精神,并对阿古斯汀主义的复杂发展感兴趣。吉尔森介绍了阿古斯蒂诺不确定的历史类别,以表达阿古斯蒂诺复杂的思想:这种哲学的特点将是由于阿古斯蒂诺试图赋予新柏拉图哲学基督教意义而产生的许多未解决的问题。在他的一些作品中,吉尔森认为,这些不确定性与从12世纪到13世纪来到拉丁美洲西部的某些思想体系的融合,将推动所谓的托混合改革。1926年的一篇文章对此非常重要。这篇文章展示了历史学家研究中不确定性的重要性:阿古斯蒂诺作品的这种内在的不完整,不仅可以理解阿古斯蒂诺思想的发展,还可以理解托马斯·阿奎那和多米尼加学校的思想。这篇文章还描述了吉尔森对阿古斯蒂诺思想的解释,以及历史学家对新古典主义哲学的承诺。Etienne Gilson devoted several研究了augustine的思想和中世纪的Augustinian传统。法国历史学家绘制了奥古斯汀哲学的主要轨迹和精神,他研究了奥古斯汀主义的复杂发展。吉尔森介绍了奥古斯汀不确定的历史类别,以表达奥古斯汀的问题性质:奥古斯汀的问题将通过向奥古斯汀的行为来证明这一点在他的许多作品中,吉尔森指出了这些不确定性和一些哲学的汇合点,在第13个世纪期间被渗透到拉丁美洲西部,将会激发所谓的诗学改革。1926年,“Pourquoi saint Thomas a critique saint Augustin”。这篇论文是为了揭露公会研究中不确定性的重要性:奥古斯汀文字的内在不完整不仅会让人理解奥古斯汀的传统,还会让人理解奥古斯汀哲学和多米尼加思想。这篇文章是吉尔森的《奥古斯汀思想》,作者是吉尔斯汀的《新学者哲学》。
{"title":"Les indéterminations augustiniennes . Gilson’s reading of the Augustinian thought","authors":"F. Chiappetta","doi":"10.13130/2035-7362/6841","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2035-7362/6841","url":null,"abstract":"Etienne Gilson ha dedicato numerosi lavori alla riflessione filosofica di Agostino e alla tradizione agostiniana medievale. Lo storico francese ha cercato di rilevare i tratti principali e lo spirito della filosofia agostiniana e si e interessato ai complessi sviluppi dell’agostinismo. Gilson ha introdotto la categoria storiografica delle indeterminazioni agostiniane per esprimere la complessita del pensiero di Agostino: questa filosofia sarebbe caratterizzata da numerose questioni irrisolte dovute al tentativo agostiniano di dare alla filosofia neoplatonica un significato cristiano. In alcuni suoi lavori, Gilson ha sostenuto che la convergenza fra queste indeterminazioni e alcuni sistemi di pensiero, giunti nell’occidente latino fra il XII e il XIII secolo, avrebbe ispirato la cosiddetta riforma tomista . A questo proposito e molto importante un articolo del 1926, Pourquoi saint Thomas a critique saint Augustin . L’articolo mostra l’importanza delle indeterminazioni negli studi dello storico: questa intrinseca incompletezza dell’opera di Agostino consentirebbe di comprendere non solo gli sviluppi del pensiero agostiniano, ma anche il pensiero di Tommaso d’Aquino e della scuola domenicana. L’articolo tratteggia, inoltre, l’interpretazione di Gilson del pensiero agostiniano in relazione all’adesione dello storico alla filosofia neoscolastica. Etienne Gilson devoted several studies to Augustine’s thought and to medieval Augustinian tradition. The French historian attempted to paint the main tracts and the spirit of Augustine’s philosophy and he studied the complex developments of Augustinianism. Gilson introduced the historical category of the indeterminations augustiniennes to express the problematic nature of Augustine’s thought: this philosophy would be characterized by several unexplained questions due to the Augustinian attempt to attach a Christian meaning to the Neoplatonic philosophy. In numerous of his works, Gilson pointed out that the confluence of these indeterminations and some philosophies, penetrated into Latin west during XII-XIII centuries, would have inspired the so-called Thomistic reform . On this subject it is very revealing an essay written in 1926, “ Pourquoi saint Thomas a critique saint Augustin ”. This paper aims to outline the importance of the indeterminations in the Gilsonian studies: this intrinsic incompleteness of the Augustinian texts would allow understanding not only the Augustinian tradition, but also Thomas Aquinas’ philosophy and Dominican thought. This article outlines Gilson’s reading of the Augustinian thought with regard to Gilsonian Neo-Scholastic philosophy.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2016-02-17","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66192405","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Lo scopo di questo articolo e di mostrare come Leo Strauss usi la parola esoterico riguardo alla filosofia islamica ed in particolare ad al-Fārābī. La parola esoterico e usata da Strauss in due differenti modi. Nel primo modo, Strauss usa la parola per spiegare la differenza tra opere popolari (essoterici) e opere esoteriche , le quali contengono il reale pensiero del filosofo. Il secondo modo e il piu importante e il meno studiato. In questo significato esoterico e una metodologia di studio e di spiegazione della filosofia. L’articolo si concentra specialmente su questo secondo significato della parola esoterico e sul ruolo di questa parola per comprendere meglio la visione socio-politica della filosofia di al-Fārābī The aim of this article is to show how Leo Strauss uses the word esoteri c about the Islamic philosophy, and in particular about al-Fārābī. The word esoteric is used by Strauss in two different ways. In the first way, Strauss uses the word to explain the difference between the popular (exoteric) works of al-Fārābī, and the esoteric works, which contain the real thought of the philosopher. The second way is the most important and the least studied. In this meaning esoteric is a methodology to study and explain philosophy. The article focuses especially on this second meaning of the word esoteric and on the role of this word to better understand the political and social view of al-Fārābī’s philosophy.
这篇文章的目的是展示Leo施特劳斯发言深奥关于伊斯兰哲学和用途,特别是al-Fārābī。施特劳斯用了两个不同的词。在第一种方法中,施特劳斯用这个词来解释民间作品(实用主义)和深奥的作品之间的区别,这些作品包含了哲学家的真实思想。第二种方法是最重要的,也是研究最少的。在这个深奥的意义上,以及一种研究和解释哲学的方法。特别是集中于这条根据这个词的意义深奥和这个词的作用,以便更好地了解al-F哲学的政治愿景ārābīThe aim of this article is to show知识的利奥·施特劳斯uses The word esoteri c的伊斯兰哲学,和特别是al-Fārābī。施特劳斯用了两种不同的方法。在the first way,施特劳斯uses the word to explain the the popular (exoteric)之间的差异works of al-Fārābī,and the esoteric works),评估,the real思想of the philosopher。第二种方式是最重要和最不重要的研究。在这个意义上,这是一种研究和探索哲学的方法。The article focuses especially on this second meaning of The word esoteric and on The他of this word to better understand The政治及社会view of al-F 7ārābī哲学。
{"title":"L'illuminismo esoterico religioso medievale: Leo Strauss interprete di al-Farabi","authors":"F. Stella","doi":"10.13130/2035-7362/6839","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2035-7362/6839","url":null,"abstract":"Lo scopo di questo articolo e di mostrare come Leo Strauss usi la parola esoterico riguardo alla filosofia islamica ed in particolare ad al-Fārābī. La parola esoterico e usata da Strauss in due differenti modi. Nel primo modo, Strauss usa la parola per spiegare la differenza tra opere popolari (essoterici) e opere esoteriche , le quali contengono il reale pensiero del filosofo. Il secondo modo e il piu importante e il meno studiato. In questo significato esoterico e una metodologia di studio e di spiegazione della filosofia. L’articolo si concentra specialmente su questo secondo significato della parola esoterico e sul ruolo di questa parola per comprendere meglio la visione socio-politica della filosofia di al-Fārābī The aim of this article is to show how Leo Strauss uses the word esoteri c about the Islamic philosophy, and in particular about al-Fārābī. The word esoteric is used by Strauss in two different ways. In the first way, Strauss uses the word to explain the difference between the popular (exoteric) works of al-Fārābī, and the esoteric works, which contain the real thought of the philosopher. The second way is the most important and the least studied. In this meaning esoteric is a methodology to study and explain philosophy. The article focuses especially on this second meaning of the word esoteric and on the role of this word to better understand the political and social view of al-Fārābī’s philosophy.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2016-02-17","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66192296","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il saggio esamina tre manoscritti del '400, definibili come zibaldoni , che contengono ricette - per lo piu mediche -, e testi o parti di opere autoriali legati alla medicina. Si sottolinea innanzitutto il rilievo di questo materiale testuale, cosi abbondante e ancora troppo trascurato. In particolare, testi di questo tipo, se interrogati opportunamente, possono dare risposte circa le forme di medicalizzazione tra laici nel sec. XV; sui modi di selezione e trasmissione di saperi terapeutici; infine, sul ruolo della ricetta nella elaborazione di una epistemologia dell'empiria in ambito medico nella prima eta moderna. This essay studies three 15th century manuscripts which contain mainly medical recipes and texts. The importance is particularly stressed of this textual material, which is often undervalued too much. Indeed, if texts of this kind are searched in a suitable way, they can provide answers about the various forms of medicalization in the 15th century; about the various ways of choice and transmission of therapeutical knowledge; and also about the role of recipes in the development of an experiential epistemology in the medical realm in early modern period.
{"title":"Ricette e medicina: tre zibaldoni nel Quattrocento","authors":"C. Crisciani","doi":"10.13130/2035-7362/6834","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2035-7362/6834","url":null,"abstract":"Il saggio esamina tre manoscritti del '400, definibili come zibaldoni , che contengono ricette - per lo piu mediche -, e testi o parti di opere autoriali legati alla medicina. Si sottolinea innanzitutto il rilievo di questo materiale testuale, cosi abbondante e ancora troppo trascurato. In particolare, testi di questo tipo, se interrogati opportunamente, possono dare risposte circa le forme di medicalizzazione tra laici nel sec. XV; sui modi di selezione e trasmissione di saperi terapeutici; infine, sul ruolo della ricetta nella elaborazione di una epistemologia dell'empiria in ambito medico nella prima eta moderna. This essay studies three 15th century manuscripts which contain mainly medical recipes and texts. The importance is particularly stressed of this textual material, which is often undervalued too much. Indeed, if texts of this kind are searched in a suitable way, they can provide answers about the various forms of medicalization in the 15th century; about the various ways of choice and transmission of therapeutical knowledge; and also about the role of recipes in the development of an experiential epistemology in the medical realm in early modern period.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2016-02-17","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66192203","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Lo scopo del presente contributo e quello di riflettere da un punto di vista storiografico sull’interesse che la recente filosofia analitica ha mostrato nei confronti del pensiero tomista. Dopo aver contestualizzato la nascita di una vera e propria corrente denominata Tomismo analitico e averla adeguatamente definita, indichero come essa si sia potuta sviluppare attraverso l’uso del criterio di ricorsivita e di cinque massime storiografiche. Nella seconda parte prendero in considerazione un caso particolare, analizzando la Serie metafisica tomista e metafisica analitica attualmente in corso di pubblicazione presso la case editrice Carocci . Concludero sottolineando come lo studio di domande ricorrenti, la commensurabilita dei paradigmi e una notevole consapevolezza storica siano i presupposti che rendono possibile il confronto tra due ontologia appartenenti a due epoche storiche cosi distanti. The aim of this paper is to ponder over the interest that more recent analytic philosophy has displayed for Thomism from a historiographical point of view. In the first section, the current called Analytical Thomism will be defined, and its origin will be adequately contextualized in order to underline how its existence and relevance are possible thanks to the use of the criterion of recursivity and of five historiographic precepts. In the following sections, a distinctive case will be taken into consideration; in fact the Collection of Thomistic Metaphysics and Analytic Metaphysics now published by Carocci will be analysed. In the conclusion, I will critically expound the posited criteria that make it possible to compare these two ontologies belonging to so different historical backgrounds: to pay attention to recurring requests, to consider different paradigms as commensurable as well as a great historic awareness.
{"title":"Criteri storiografici dell’ontologia analitico-tomista","authors":"M. Damonte","doi":"10.13130/2035-7362/6843","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2035-7362/6843","url":null,"abstract":"Lo scopo del presente contributo e quello di riflettere da un punto di vista storiografico sull’interesse che la recente filosofia analitica ha mostrato nei confronti del pensiero tomista. Dopo aver contestualizzato la nascita di una vera e propria corrente denominata Tomismo analitico e averla adeguatamente definita, indichero come essa si sia potuta sviluppare attraverso l’uso del criterio di ricorsivita e di cinque massime storiografiche. Nella seconda parte prendero in considerazione un caso particolare, analizzando la Serie metafisica tomista e metafisica analitica attualmente in corso di pubblicazione presso la case editrice Carocci . Concludero sottolineando come lo studio di domande ricorrenti, la commensurabilita dei paradigmi e una notevole consapevolezza storica siano i presupposti che rendono possibile il confronto tra due ontologia appartenenti a due epoche storiche cosi distanti. The aim of this paper is to ponder over the interest that more recent analytic philosophy has displayed for Thomism from a historiographical point of view. In the first section, the current called Analytical Thomism will be defined, and its origin will be adequately contextualized in order to underline how its existence and relevance are possible thanks to the use of the criterion of recursivity and of five historiographic precepts. In the following sections, a distinctive case will be taken into consideration; in fact the Collection of Thomistic Metaphysics and Analytic Metaphysics now published by Carocci will be analysed. In the conclusion, I will critically expound the posited criteria that make it possible to compare these two ontologies belonging to so different historical backgrounds: to pay attention to recurring requests, to consider different paradigms as commensurable as well as a great historic awareness.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2016-02-17","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66192428","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
A partire da una sintetica ricostruzione storiografica degli studi su Raimondo Lullo, si mette in evidenza l'intreccio fra lavoro di documentazione, di edizione e di interpretazione che in questo ambito si e verificato nel corso del Novecento a partire da tre momenti essenziali: la fondazione della Maioricensis Schola Lullistica , che ha costituito il primo contesto istituzionale promotore dell'edizione critica dei testi latini; l' internazionalizzazione del progetto editoriale con l'attivita del Raimundus-Lullus-Institut all'universita di Freiburg i.Br.; l'ulteriore ampliamento della ricerca a partire dall'uso tempestivo e meditato delle risorse elettroniche e della rete (in particolare la banca dati LlullDB dell'universita di Barcellona). Negli ultimi decenni questo rinnovamento del lavoro ecdotico ha prodotto, spesso – ma non solo – a opera degli stessi studiosi impegnati nelle edizioni, un'immagine per molti aspetti nuova del pensiero di Lullo e del suo interagire con la cultura del suo tempo, apportando nuovi elementi alla conoscenza del complesso contesto filosofico e teologico di inizio Trecento. A brief historiographical reconstruction of the studies on Ramon Llull highlights the link between the work of documentation, critical editing and interpretation in this area, which occurred during the twentieth century, starting from three essential moments: the foundation of the Maioricensis Schola Lullistica , the first institutional promoter of the critical editions of Lull's Latin works; the internationalization of this editorial project within the activities of the Raimundus-Lullus-Institut at the University of Freiburg i.Br .; the further expansion of research furthered by timely and thoughtful use of electronic resources and of the web (in particular the database LlullDB at the University of Barcelona). In recent decades this renovation of the ecdotic work has produced, often – yet not only – by the same scholars engaged in the editions, new facets in our understanding of Llull's thinking and of his interaction with the culture of his time, bringing new elements to our knowledge of the complex philosophical and theological context of early fourteenth century.
从一份书·奎洛研究重建工作之间的相互作用,突出了文件口译和出版,在这方面和发生在二十世纪从三个基本阶段:Maioricensis学校基金会发起人Lullistica,设立了第一个体制框架批评的拉丁文本出版;随着Freiburg i.Br大学Raimundus-Lullus-Institut的活动,编辑项目的国际化;从电子资源和网络(特别是巴塞罗那大学的LlullDB数据库)的及时和深思熟虑的使用开始,进一步扩大研究范围。近几十年来,这项工作的更新ecdotico产品,这不仅经常—但—由同样的学者致力于版本中,奎洛的思想在许多方面新的形象和其与文化互动的时间,带来新的复杂背景下的知识内容的哲学和神学开始三百。服务historiographical重建of the studies on Ramon Llull 2001》之间的链接the work of文献,关键在这领域的编辑与解释,该occurred出发点during the 77.8%的世纪,from三essential moments: the foundation of the Maioricensis Schola Lullistica, the first institutional上一章of the关键editions Lull’s拉丁美洲工程;Freiburg i.Br大学raimundus - lullus研究所活动的国际编辑项目;(特别是巴塞罗那大学的LlullDB数据库)。在最近的decades这renovation of the ecdotic work目前produced, often—尚未not只—由的scholars engaged In the《new facets In our谅解of Llull’s放眼互动和裙子with the文化of裙子时代新元素,bringing海to our knowledge of the philosophical and theological context of早期fourteenth世纪。
{"title":"Lavori in corso. Gli studi lulliani a partire dalla Raimundi Opera Latina (ROL)","authors":"M. Pereira","doi":"10.13130/2035-7362/6836","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2035-7362/6836","url":null,"abstract":"A partire da una sintetica ricostruzione storiografica degli studi su Raimondo Lullo, si mette in evidenza l'intreccio fra lavoro di documentazione, di edizione e di interpretazione che in questo ambito si e verificato nel corso del Novecento a partire da tre momenti essenziali: la fondazione della Maioricensis Schola Lullistica , che ha costituito il primo contesto istituzionale promotore dell'edizione critica dei testi latini; l' internazionalizzazione del progetto editoriale con l'attivita del Raimundus-Lullus-Institut all'universita di Freiburg i.Br.; l'ulteriore ampliamento della ricerca a partire dall'uso tempestivo e meditato delle risorse elettroniche e della rete (in particolare la banca dati LlullDB dell'universita di Barcellona). Negli ultimi decenni questo rinnovamento del lavoro ecdotico ha prodotto, spesso – ma non solo – a opera degli stessi studiosi impegnati nelle edizioni, un'immagine per molti aspetti nuova del pensiero di Lullo e del suo interagire con la cultura del suo tempo, apportando nuovi elementi alla conoscenza del complesso contesto filosofico e teologico di inizio Trecento. A brief historiographical reconstruction of the studies on Ramon Llull highlights the link between the work of documentation, critical editing and interpretation in this area, which occurred during the twentieth century, starting from three essential moments: the foundation of the Maioricensis Schola Lullistica , the first institutional promoter of the critical editions of Lull's Latin works; the internationalization of this editorial project within the activities of the Raimundus-Lullus-Institut at the University of Freiburg i.Br .; the further expansion of research furthered by timely and thoughtful use of electronic resources and of the web (in particular the database LlullDB at the University of Barcelona). In recent decades this renovation of the ecdotic work has produced, often – yet not only – by the same scholars engaged in the editions, new facets in our understanding of Llull's thinking and of his interaction with the culture of his time, bringing new elements to our knowledge of the complex philosophical and theological context of early fourteenth century.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66192271","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Competenze e conoscenze. Una intervista a Salvatore Settis su l'inkiesta.it","authors":"Virtualis Redazione","doi":"10.13130/2035-7362/6857","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2035-7362/6857","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66192539","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Questo articolo analizza il De honesta voluptate et valetudine di Platina come esempio emblematico per mostrare che un'accurata analisi filologica puo aiutare non solo a chiarire i contesti teorici in cui un'opera puo essere collocata, ma anche a fornire una miglior comprensione delle sue implicazioni filosofiche. In questo lavoro letterario, che e sia un libro di cucina sia un manuale di dietetica, Platina ha intrecciato una varieta di fonti antiche e moderne, piu o meno riconoscibili: egli non si e limitato a riproporre le ricette di Martino da Como, ma ha varcato la soglia della cucina combinando gli insegnamenti della dietetica medievale, che si basava sulla teoria galeniana degli umori, con alcune ipotesi stoiche, non considerate in conflitto con una moderata ricerca del piacere di mangiare. In tal modo, ha sviluppato un’originale riflessione sul vivere bene, in cui la felicita tende a coincidere con il benessere fisico. This article analyses Platina’s De honesta voluptate et valetudine as an emblematic example of how an accurate philological analysis can help to clarify the theoretical contexts in which a work can be placed and even provide a clearer grasp of its philosophical assumptions. In this literary work, which is both a cookbook and a dietetic manual, Platina interwove a variety of ancient and modern sources, more or less easily discernible: he did not limit himself to collect Martino of Como’s recipes, but crossed the threshold of the kitchen by combining the teaching of medieval dietetics, which was based on Galen’s theory of bodily humours, with some Stoic assumptions, which he viewed as not being in conflict with a moderate pursuit of the pleasure of eating. In doing so, he developed an intriguing reflection on living well according to which happiness tends to coincide with physical wellbeing.
这篇文章分析了普拉蒂纳的《De honesta voluptate et al '焦虑》,作为一个典型的例子,它表明,深入的语言学分析不仅有助于澄清一件作品可以放在哪里的理论背景,而且有助于更好地理解其哲学含义。文学在这项工作中,和一本烹饪书和一本手册,板与饮食来源古代和现代的5日,多个或识别:他除非和有限的重复科莫的马蒂诺的食谱,但越过了厨房结合饮食中世纪的教训的门槛,是基于galeniana理论的情绪,与一些stoiche假设,而不是冲突被视为温和研究吃的乐趣。通过这种方式,他形成了一种关于美好生活的独到的思想,在这种思想中,幸福往往与身体健康同时存在。这篇文章的分析是一种象征性的例子,说明了一种精确的哲学分析如何能帮助揭示一种理论背景,而这种理论背景可以在一项工作中得到安抚,甚至提供一种哲学假设的clearer grasp。在这书上的金斯顿work,是拍和dietetic手册,板interwove a variety of ancient and现代sources, more or less easily discernible: he did not limit of Como’s himself to收集马蒂诺recipes, crossed the门槛of everything but the kitchen by combining the教学of medieval dietetics,该理论是基于on Galen’s of bodily humours, with Stoic的assumptions,该he viewed as not being冲突与追求温和of the pleasure of一剑。这样做,他就形成了一种对生活的深刻反思,这种反思与身体上的健康一致。
{"title":"A humanist in the kitchen. Platina's De honesta voluptate et valetudine","authors":"A. Ceron","doi":"10.13130/2035-7362/6835","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2035-7362/6835","url":null,"abstract":"Questo articolo analizza il De honesta voluptate et valetudine di Platina come esempio emblematico per mostrare che un'accurata analisi filologica puo aiutare non solo a chiarire i contesti teorici in cui un'opera puo essere collocata, ma anche a fornire una miglior comprensione delle sue implicazioni filosofiche. In questo lavoro letterario, che e sia un libro di cucina sia un manuale di dietetica, Platina ha intrecciato una varieta di fonti antiche e moderne, piu o meno riconoscibili: egli non si e limitato a riproporre le ricette di Martino da Como, ma ha varcato la soglia della cucina combinando gli insegnamenti della dietetica medievale, che si basava sulla teoria galeniana degli umori, con alcune ipotesi stoiche, non considerate in conflitto con una moderata ricerca del piacere di mangiare. In tal modo, ha sviluppato un’originale riflessione sul vivere bene, in cui la felicita tende a coincidere con il benessere fisico. This article analyses Platina’s De honesta voluptate et valetudine as an emblematic example of how an accurate philological analysis can help to clarify the theoretical contexts in which a work can be placed and even provide a clearer grasp of its philosophical assumptions. In this literary work, which is both a cookbook and a dietetic manual, Platina interwove a variety of ancient and modern sources, more or less easily discernible: he did not limit himself to collect Martino of Como’s recipes, but crossed the threshold of the kitchen by combining the teaching of medieval dietetics, which was based on Galen’s theory of bodily humours, with some Stoic assumptions, which he viewed as not being in conflict with a moderate pursuit of the pleasure of eating. In doing so, he developed an intriguing reflection on living well according to which happiness tends to coincide with physical wellbeing.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66192224","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il contributo intende discutere alcune questioni legate alla diversa visione del profeta dell'Islam in una prospettiva interculturale. In particolare si tentano di evidenziare le radici del problema concentrandosi sullo contesto storico in cui la questione ha preso forma. Emerge una critica alla maggior parte degli studiosi arabi che, storicamente, hanno evitato di affrontare lo studio di fonti non musulmane che potessero proporre visioni contrastanti rispetto alle credenze religiose condivise. Il contributo ha affrontato quindi il problema della traduzione di opere letterarie occidentali in arabo, in particolare le opere in cui e implicata l’immagine del profeta dell'Islam: emerge una censura piuttosto diffusa che tende a omettere le parti considerate "offensive" per la sensibilita religiosa dei musulmani. La Divina Commedia di Dante Alighieri rappresenta il caso esemplare di questo atteggiamento. Obbiettivo del contributo e affrontare il concetto di diversita in modo costruttivo in modo da non nascondere i fatti attraverso la censura o la non conoscenza ma invocando un nuovo modo di confrontarsi nel contesto multiculturale. This paper discusses the frequent intercultural problems related to the different cross-cultural vision of the prophet of Islam. In particular, the paper highlights the roots of the problem; in fact, focusing on the historical background of the problem is extremely important. Moreover, the paper delivered criticism to the majority of Arab scholars who, historically, seemed to lack the willingness to study non Muslim sources that have a contradicting vision to their believes. The paper tackled the issue of the translation of western literary works into Arabic, especially those that tackles the image of the prophet of Islam, where the Arabic translation usually skip any “offensive” part related to the image of the prophet. For example, The divine comedy of Dante Alighieri. The paper tries to face the concept of diversity in constructive way, by never hiding the facts, as this can never be considered a solution, but a way to transform it into a very complex problem.
{"title":"Between Sanctity and Liberty","authors":"Amer Al Sabaileh","doi":"10.13130/2035-7362/3431","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2035-7362/3431","url":null,"abstract":"Il contributo intende discutere alcune questioni legate alla diversa visione del profeta dell'Islam in una prospettiva interculturale. In particolare si tentano di evidenziare le radici del problema concentrandosi sullo contesto storico in cui la questione ha preso forma. Emerge una critica alla maggior parte degli studiosi arabi che, storicamente, hanno evitato di affrontare lo studio di fonti non musulmane che potessero proporre visioni contrastanti rispetto alle credenze religiose condivise. Il contributo ha affrontato quindi il problema della traduzione di opere letterarie occidentali in arabo, in particolare le opere in cui e implicata l’immagine del profeta dell'Islam: emerge una censura piuttosto diffusa che tende a omettere le parti considerate \"offensive\" per la sensibilita religiosa dei musulmani. La Divina Commedia di Dante Alighieri rappresenta il caso esemplare di questo atteggiamento. Obbiettivo del contributo e affrontare il concetto di diversita in modo costruttivo in modo da non nascondere i fatti attraverso la censura o la non conoscenza ma invocando un nuovo modo di confrontarsi nel contesto multiculturale. This paper discusses the frequent intercultural problems related to the different cross-cultural vision of the prophet of Islam. In particular, the paper highlights the roots of the problem; in fact, focusing on the historical background of the problem is extremely important. Moreover, the paper delivered criticism to the majority of Arab scholars who, historically, seemed to lack the willingness to study non Muslim sources that have a contradicting vision to their believes. The paper tackled the issue of the translation of western literary works into Arabic, especially those that tackles the image of the prophet of Islam, where the Arabic translation usually skip any “offensive” part related to the image of the prophet. For example, The divine comedy of Dante Alighieri. The paper tries to face the concept of diversity in constructive way, by never hiding the facts, as this can never be considered a solution, but a way to transform it into a very complex problem.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2013-12-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66191785","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L’articolo offre un’analisi puntuale dei versi che Dante dedica a Maometto nel ventottesimo canto dell’ Inferno , al fine di precisarne le finalita poetiche e ideologiche; il passo viene poi collocato nel contesto costituito dai numerosi riferimenti al profeta dell’Islam presenti nella letteratura italiana duecentesca e primo-trecentesca, qui raccolti, analizzati e organizzati in maniera puntuale. Gli elementi connotativi riconosciuti nell’episodio infernale e in altri riferimenti alla civilta islamica che si leggono nel capolavoro dantesco, pur nella loro geniale eccezionalita artistica, risultano cosi coerentemente inseribili in un piu vasto e articolato panorama culturale che emerge dalla ricerca, nel quale, all’ostilita per l’Islam inteso come entita religiosa e politica, si affianca la curiosita per il mondo musulmano percepito invece come comunita culturale, rilevabile anche presso fasce inaspettate del pubblico medievale. This paper analyses the episode of Muhammad in Dante’s Inferno , recognizing its poetical and ideological features in order to proceed with its insertion in the survey of references to the prophet detectable in the Italian literature of the Thirteenth and Fourteenth centuries. The study allows to identify the substantial coherence between Dante’s ideological opinions toward Islam and the positions about the same subject expressed in the other works of the vernacular literature of his time, showing a general rejection for religious and political Islam, but also the interest for Islam as cultural entity.
这篇文章详细分析了但丁在《地狱》第28章中写给穆罕默德的诗句,以确定其诗意和意识形态的目的;然后将这一段放在意大利文学中对伊斯兰教先知的大量引用的背景下,这些引用在这里得到了及时的收集、分析和组织。地狱般的这一集公认的特征元素和其他参考资料,内容在伊斯兰civilta杰作式,同时它们的艺术eccezionalita天才,因此一贯设备在一个更广泛的文化景观,all’ostilita研究得出的宗教和政治伊斯兰教视为271,而不是穆斯林世界的curiosita视为与文化共同体,也可以在中世纪观众中看到。这篇论文分析了穆罕默德在但丁的地狱里的一集,承认他的诗意和意识形态特征,并在《30世纪和40世纪意大利文学参考调查》中加入了他的参考资料。The study allows to identify The Dante’s之间的实质性coherence ideological opinions的伊斯兰教toward and The positions) The的商品其他works of The vernacular文学中的expressed裙子时代,showing通用rejection for religious和政治伊斯兰教,伊斯兰教,everything but The利益for as文化实体。
{"title":"Maometto personaggio nel contesto","authors":"S. Resconi","doi":"10.13130/2035-7362/3437","DOIUrl":"https://doi.org/10.13130/2035-7362/3437","url":null,"abstract":"L’articolo offre un’analisi puntuale dei versi che Dante dedica a Maometto nel ventottesimo canto dell’ Inferno , al fine di precisarne le finalita poetiche e ideologiche; il passo viene poi collocato nel contesto costituito dai numerosi riferimenti al profeta dell’Islam presenti nella letteratura italiana duecentesca e primo-trecentesca, qui raccolti, analizzati e organizzati in maniera puntuale. Gli elementi connotativi riconosciuti nell’episodio infernale e in altri riferimenti alla civilta islamica che si leggono nel capolavoro dantesco, pur nella loro geniale eccezionalita artistica, risultano cosi coerentemente inseribili in un piu vasto e articolato panorama culturale che emerge dalla ricerca, nel quale, all’ostilita per l’Islam inteso come entita religiosa e politica, si affianca la curiosita per il mondo musulmano percepito invece come comunita culturale, rilevabile anche presso fasce inaspettate del pubblico medievale. This paper analyses the episode of Muhammad in Dante’s Inferno , recognizing its poetical and ideological features in order to proceed with its insertion in the survey of references to the prophet detectable in the Italian literature of the Thirteenth and Fourteenth centuries. The study allows to identify the substantial coherence between Dante’s ideological opinions toward Islam and the positions about the same subject expressed in the other works of the vernacular literature of his time, showing a general rejection for religious and political Islam, but also the interest for Islam as cultural entity.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2013-12-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66191899","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}