{"title":"Historika VIII Copertina e indice","authors":"Historika Historika","doi":"10.13135/2039-4985/4189","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/4189","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"39 1","pages":"1-10"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-07-10","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"73601176","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Introduzione alla sezione tematica: La città in frammenti","authors":"G. Vanotti","doi":"10.13135/2039-4985/4179","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/4179","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"21 1","pages":"399-400"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"74173323","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Servilio Damocrate, medico e poeta ricordato da Plinio il Vecchio e da Galeno, viene menzionato anche in un’iscrizione da Blaundos in Lidia. Il confronto con altre testimonianze – epigrafiche, numismatiche e letterarie – consente di ipotizzare che egli abbia svolto la funzione di archiatra presso la corte giulio-claudia, dalla fase finale del regno di Tiberio fino all’eta neroniana.
{"title":"Servilio Damocrate: un medico poeta alla corte giulio-claudia?","authors":"M. Cassia","doi":"10.13135/2039-4985/3467","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/3467","url":null,"abstract":"Servilio Damocrate, medico e poeta ricordato da Plinio il Vecchio e da Galeno, viene menzionato anche in un’iscrizione da Blaundos in Lidia. Il confronto con altre testimonianze – epigrafiche, numismatiche e letterarie – consente di ipotizzare che egli abbia svolto la funzione di archiatra presso la corte giulio-claudia, dalla fase finale del regno di Tiberio fino all’eta neroniana.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"6 1","pages":"237-256"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"75225277","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il processo per maiestas celebrato contro Gaio Cornelio, tribuno della plebe del 67, rappresenta un esempio paradigmatico delle complesse dinamiche della lotta politica tardorepubblicana. Attraverso l’analisi del racconto di Cassio Dione e dei frammenti delle orazioni Pro Cornelio di Cicerone, commentati da Asconio Pediano, ci si propone di indagare gli obiettivi dell’azione politica di Cornelio, volta a tutelare gli equilibri politico-istituzionali della libera res publica rispetto alla volonta del Senato di ampliare il proprio raggio di azione e ai tentativi crescenti di gestione personalistica del potere, corroborati dal favore popolare. In 65 Caius Cornelius, tribunus plebis of 67, was charged under the lex Cornelia de maiestate ; this trial and, more generally, the evaluation of Cornelius’s action can be considered in many ways paradigmatic. Through the analysis of Cassius Dio and the fragments of Cicero’s Orationes pro Cornelio , commented by Asconius Pedianus, I am going to focus on Cornelius’s political action; probably, Cornelius realized that serious risks to the republican establishment could come not only from the attempts by the Senate to claim for itself wider prerogatives, but also from an increasingly personalistic management of power, corroborated by popular favor.
{"title":"Cornelius homo non improbus, sed iusto pertinacior. Per una interpretazione dell’operato del tribuno Gaio Cornelio","authors":"Chiara d'Aloja","doi":"10.13135/2039-4985/3464","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/3464","url":null,"abstract":"Il processo per maiestas celebrato contro Gaio Cornelio, tribuno della plebe del 67, rappresenta un esempio paradigmatico delle complesse dinamiche della lotta politica tardorepubblicana. Attraverso l’analisi del racconto di Cassio Dione e dei frammenti delle orazioni Pro Cornelio di Cicerone, commentati da Asconio Pediano, ci si propone di indagare gli obiettivi dell’azione politica di Cornelio, volta a tutelare gli equilibri politico-istituzionali della libera res publica rispetto alla volonta del Senato di ampliare il proprio raggio di azione e ai tentativi crescenti di gestione personalistica del potere, corroborati dal favore popolare. In 65 Caius Cornelius, tribunus plebis of 67, was charged under the lex Cornelia de maiestate ; this trial and, more generally, the evaluation of Cornelius’s action can be considered in many ways paradigmatic. Through the analysis of Cassius Dio and the fragments of Cicero’s Orationes pro Cornelio , commented by Asconius Pedianus, I am going to focus on Cornelius’s political action; probably, Cornelius realized that serious risks to the republican establishment could come not only from the attempts by the Senate to claim for itself wider prerogatives, but also from an increasingly personalistic management of power, corroborated by popular favor.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"49 1","pages":"129-146"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"80166274","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il lavoro si propone di raccogliere e discutere le testimonianze antiche relative all'immagine letteraria dell'esercito persiano come di un discors exercitus, di una sterminata ma disorganizzata massa di armati, "orda disordinata simile a una folla minacciosa" (V.D. Hanson), composta di soldati di lingua, armamento e tattiche di combattimento assai diverse. A quest'immagine si contrappone costantemente quella, opposta, degli eserciti dei Greci e dei Macedoni, meno numerosi, ma in cui disciplina e ordine costituiscono le chiavi del successo. L'immagine stessa, e quella del confronto fra esercito persiano ed eserciti greco-macedoni sono molto comuni nelle fonti greche e latine a partire dal IV secolo a.C., ma negli autori piu antichi non appare sempre usata nello stesso senso ne con la stessa finalita: di contro, questa immagine ha una storia lunga e articolata, che in questo saggio si cerca di sbrogliare e di ricostruire nelle varie fasi.
工作的目的是收集和讨论有关的证词古老波斯军队文学形象是一个discors exercitus,武装大规模消灭但无组织的,“无序orda类似于一种不祥的人群”(V / D . Hanson),由士兵组成的语言、军备和非常不同的战斗策略。希腊和马其顿军队的人数较少，但纪律和秩序是成功的关键，这一形象与此形成了鲜明对比。形象,和比较的波斯军队和军队greco-macedoni希腊和拉丁来源中很常见。C .四世纪起,但作者的最古老似乎并不总是使用同一方向进行同样的目的:一方面,这张照片有一段漫长而复杂的历史,在这篇文章试图理清和重建各个阶段。
{"title":"Discors exercitus. Uno stereotipo dell’armata persiana nella tradizione classica","authors":"Francesca Gazzano","doi":"10.13135/2039-4985/2812","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/2812","url":null,"abstract":"Il lavoro si propone di raccogliere e discutere le testimonianze antiche relative all'immagine letteraria dell'esercito persiano come di un discors exercitus, di una sterminata ma disorganizzata massa di armati, \"orda disordinata simile a una folla minacciosa\" (V.D. Hanson), composta di soldati di lingua, armamento e tattiche di combattimento assai diverse. A quest'immagine si contrappone costantemente quella, opposta, degli eserciti dei Greci e dei Macedoni, meno numerosi, ma in cui disciplina e ordine costituiscono le chiavi del successo. L'immagine stessa, e quella del confronto fra esercito persiano ed eserciti greco-macedoni sono molto comuni nelle fonti greche e latine a partire dal IV secolo a.C., ma negli autori piu antichi non appare sempre usata nello stesso senso ne con la stessa finalita: di contro, questa immagine ha una storia lunga e articolata, che in questo saggio si cerca di sbrogliare e di ricostruire nelle varie fasi.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"67 1","pages":"91-128"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"77733548","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
In the present article two 5th century Attic inscriptions are revisited, namely IG I3 219 and IG I3 420. They were both first published by the 19th century Greek archaeologist and epigraphist K. S. Pittakes. Close study of the two very fragmentary inscriptions led to the assumption that they probably belong to the same dossier, i.e. leases of public lands or sales of confiscated properties.
{"title":"ΙG Ι³ 219 and ΙG Ι³ 420 revisited","authors":"Georgia E. Malouchou","doi":"10.13135/2039-4985/3460","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/3460","url":null,"abstract":"In the present article two 5th century Attic inscriptions are revisited, namely IG I3 219 and IG I3 420. They were both first published by the 19th century Greek archaeologist and epigraphist K. S. Pittakes. Close study of the two very fragmentary inscriptions led to the assumption that they probably belong to the same dossier, i.e. leases of public lands or sales of confiscated properties.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"PP 1","pages":"11-22"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"84772514","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
The paper’s aim is to demonstrate how, during the so-called conspiracy orchestrated by Clemens (Pseudo Agrippa) against Tiberius, strategies of communication were adapted to assimilate the destabilizing action to the Octavian’s rise. The purpose was to justify an illegal action with the exemplum of the Empire’s founder and probably to suggest a political evolution of the principate in contrast with Tiberius’ one. The recall of the Octavian’s revolutionary rise meant to stray from the political compromise signed by Augustus firstly, and then by his successor, with the conservative senatorial nobility.
{"title":"Imitatio C. Caesaris, divi fili, nella congiura di Clemente","authors":"Michela Maria Rodeghiero","doi":"10.13135/2039-4985/2098","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/2098","url":null,"abstract":"The paper’s aim is to demonstrate how, during the so-called conspiracy orchestrated by Clemens (Pseudo Agrippa) against Tiberius, strategies of communication were adapted to assimilate the destabilizing action to the Octavian’s rise. The purpose was to justify an illegal action with the exemplum of the Empire’s founder and probably to suggest a political evolution of the principate in contrast with Tiberius’ one. The recall of the Octavian’s revolutionary rise meant to stray from the political compromise signed by Augustus firstly, and then by his successor, with the conservative senatorial nobility.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"31 1","pages":"175-197"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"90382404","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L’articolo propone una nuova interpretazione delle norme contenute nella Lex Coloniae Genetivae Iuliae relative all’elezione degli auguri e dei pontefici locali. Tramite l’analisi della legge Ursonense alla luce delle norme vigenti a Roma per l’elezione dei sacerdoti, si vuole dimostrare che a livello locale due erano le vie per essere eletti sacerdoti: una (regolare) prevedeva un’elezione comiziale; l’altra, da applicare solo in determinati casi, che prevedeva una nomina diretta, che poteva appuntarsi anche su individui non domiciliati nella colonia. The paper aims at providing a new interpretation of the rules prescribed by the Lex Coloniae Genetivae Iuliae as to the election of the local pontiffs and augurs. Thanks to a comparative analysis between the Lex Ursonensis and analogue norms in force in Rome as to the election of the major priests, the paper shows that the law of Urso prescribed two ways to become priest: either through an election, or through a nomination; the latter, unlike the former, was only applied in specific cases and could also concern persons not belonging to the civic body of Urso.
{"title":"Elezione o cooptazione per i pontifices e gli augures di Urso","authors":"F. Russo","doi":"10.13135/2039-4985/3465","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/3465","url":null,"abstract":"L’articolo propone una nuova interpretazione delle norme contenute nella Lex Coloniae Genetivae Iuliae relative all’elezione degli auguri e dei pontefici locali. Tramite l’analisi della legge Ursonense alla luce delle norme vigenti a Roma per l’elezione dei sacerdoti, si vuole dimostrare che a livello locale due erano le vie per essere eletti sacerdoti: una (regolare) prevedeva un’elezione comiziale; l’altra, da applicare solo in determinati casi, che prevedeva una nomina diretta, che poteva appuntarsi anche su individui non domiciliati nella colonia. The paper aims at providing a new interpretation of the rules prescribed by the Lex Coloniae Genetivae Iuliae as to the election of the local pontiffs and augurs. Thanks to a comparative analysis between the Lex Ursonensis and analogue norms in force in Rome as to the election of the major priests, the paper shows that the law of Urso prescribed two ways to become priest: either through an election, or through a nomination; the latter, unlike the former, was only applied in specific cases and could also concern persons not belonging to the civic body of Urso.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"28 1","pages":"147-173"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"81785183","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Nel mondo tardoantico il contenuto delle lettere non rimaneva confinato alla scrittura del mittente e alla lettura silenziosa del ricevente, ma era divulgato presso un pubblico piu ampio di ammiratori che era chiamato a interiorizzarle, diffonderle e apprezzarne lo stile. In Late Antiquity the content of the letters did not remain confined to the sender's writing and to the silent reading of the receiver, but was disseminated to a wider audience of admirers who were called upon to internalize them, spread them and appreciate their style.
{"title":"La pubblicizzazione delle lettere private nell’Oriente greco-romano tra IV e V secolo d.C.","authors":"Andrea Pellizzari","doi":"10.13135/2039-4985/3475","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/3475","url":null,"abstract":"Nel mondo tardoantico il contenuto delle lettere non rimaneva confinato alla scrittura del mittente e alla lettura silenziosa del ricevente, ma era divulgato presso un pubblico piu ampio di ammiratori che era chiamato a interiorizzarle, diffonderle e apprezzarne lo stile. In Late Antiquity the content of the letters did not remain confined to the sender's writing and to the silent reading of the receiver, but was disseminated to a wider audience of admirers who were called upon to internalize them, spread them and appreciate their style.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"194 1","pages":"405-424"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"79763722","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Un aspetto che merita di essere evidenziato, nell’ambito di una differenziazione che ora si impone nel valutare le metonomasie e rifondazioni di prima eta ellenistica in Cirenaica, e il ruolo importante di Barce come centro agricolo che non viene meno con lo sviluppo di Tolemaide (come a lungo si e creduto); al contrario, dati epigrafici, ancorati o meno a considerazioni topografiche, sembrano piuttosto lasciar pensare a una sorta di sympoliteia sinecistica con le potenzialita economiche di un “sistema gemello” agricolo-portuale e ricadute positive anche sulle komai minori della zona. An issue that deserves to be highlighted, in the context of a differentiation in evaluating the resettlements of the early Hellenistic age in Cyrenaica, it is the important role of Barka as a rural settlement even after the founding of Ptolemais. Epigraphical evidences and topographical remarks seems to highlight a kind of synoecistic sympoliteia : a “twin system” (a rural productive center in connection with a commercial harbor) with positive effects on the minor settlements in the area.
{"title":"Πτολεμαιεὺς ἀπὸ Βάρκης","authors":"Stefano Struffolino","doi":"10.13135/2039-4985/2604","DOIUrl":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/2604","url":null,"abstract":"Un aspetto che merita di essere evidenziato, nell’ambito di una differenziazione che ora si impone nel valutare le metonomasie e rifondazioni di prima eta ellenistica in Cirenaica, e il ruolo importante di Barce come centro agricolo che non viene meno con lo sviluppo di Tolemaide (come a lungo si e creduto); al contrario, dati epigrafici, ancorati o meno a considerazioni topografiche, sembrano piuttosto lasciar pensare a una sorta di sympoliteia sinecistica con le potenzialita economiche di un “sistema gemello” agricolo-portuale e ricadute positive anche sulle komai minori della zona. An issue that deserves to be highlighted, in the context of a differentiation in evaluating the resettlements of the early Hellenistic age in Cyrenaica, it is the important role of Barka as a rural settlement even after the founding of Ptolemais. Epigraphical evidences and topographical remarks seems to highlight a kind of synoecistic sympoliteia : a “twin system” (a rural productive center in connection with a commercial harbor) with positive effects on the minor settlements in the area.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"157 1","pages":"387-403"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2017-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"76432983","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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