Pub Date : 2019-01-01DOI: 10.13133/2037-3651_72.288_4
M. Maugeri
Il pensiero ordoliberale e stato oggetto di grande attenzione negli ultimi anni. I cultori del diritto antitrust hanno distinto fra l’ordoliberalismo e altri tipi di neoliberalismi, con riferimento alle possibili limitazioni da imporre all’autonomia dei privati. L’articolo e dedicato in primo luogo all’analisi del modo in cui i primi ordoliberali hanno affrontato la questione delle condizioni generali di contratto, e all’impatto della tesi di tali studiosi sulla successiva disciplina tedesca ed europea. Ci si sofferma sulla differenza, nella trattazione del tema, fra l’approccio europeo e quello statunitense. Ancora oggi il neoliberalismo d’Oltreoceano porta a un intervento minore sul contratto rispetto a quello che si registra in Europa, riconducibile alla cultura ordoliberale. Ordoliberalism has been recently the object of many studies. Antitrust lawyers distinguish between ordoliberalism and other kinds of neoliberalism, with reference to limitations on private parties’ autonomy. This paper focuses on the way in which ordoliberals treated the question of general terms and conditions of contracts. Focus is made also on the difference between the European and the US approaches on the topic. It is found that still today the US neoliberal approach affects contracts less than the European ordoliberal one. JEL codes: K12, K21, K15
{"title":"Il contratto con il consumatore nell’UE fra ordoliberalismo e altri neoliberalismi (The contract with consumers in the EU between Ordoliberalism and other Neoliberalisms)","authors":"M. Maugeri","doi":"10.13133/2037-3651_72.288_4","DOIUrl":"https://doi.org/10.13133/2037-3651_72.288_4","url":null,"abstract":"Il pensiero ordoliberale e stato oggetto di grande attenzione negli ultimi anni. I cultori del diritto antitrust hanno distinto fra l’ordoliberalismo e altri tipi di neoliberalismi, con riferimento alle possibili limitazioni da imporre all’autonomia dei privati. L’articolo e dedicato in primo luogo all’analisi del modo in cui i primi ordoliberali hanno affrontato la questione delle condizioni generali di contratto, e all’impatto della tesi di tali studiosi sulla successiva disciplina tedesca ed europea. Ci si sofferma sulla differenza, nella trattazione del tema, fra l’approccio europeo e quello statunitense. Ancora oggi il neoliberalismo d’Oltreoceano porta a un intervento minore sul contratto rispetto a quello che si registra in Europa, riconducibile alla cultura ordoliberale. Ordoliberalism has been recently the object of many studies. Antitrust lawyers distinguish between ordoliberalism and other kinds of neoliberalism, with reference to limitations on private parties’ autonomy. This paper focuses on the way in which ordoliberals treated the question of general terms and conditions of contracts. Focus is made also on the difference between the European and the US approaches on the topic. It is found that still today the US neoliberal approach affects contracts less than the European ordoliberal one. JEL codes: K12, K21, K15","PeriodicalId":36063,"journal":{"name":"Moneta e Credito","volume":"72 1","pages":"365-378"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66231266","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2019-01-01DOI: 10.13133/2037-3651_72.288_5
G. Farese
Ludwig Erhard, nell’ambito di una piu ampia discussione su contenuti, usi e abusi, dell’economia sociale di mercato. Piu che su specifici indirizzi di politica economica, in gran parte condivisi, Einaudi ed Erhard convergono nel mettere in luce l’importanza dell’acquisizione della cultura mediante l’istruzione, la formazione del carattere, l’esercizio della virtu, la pratica della liberta come imprescindibili fondamenti morali dell’economia di mercato. Dunque economia morale (non sociale) di mercato. Ci si chiede, in conclusione, se sia possibile condividere questi fondamenti senza necessariamente aderire alle ricette dell’economia sociale di mercato. The paper illustrates the convergence of ideas between Luigi Einaudi’s and Ludwig Erhard’s liberalisms, in the context of a wider discussion on the meaning, the uses and misuses, of “social market economy”. Beside shared views on policy issues, they both stress the importance of the acquisition of culture through education, the formation of indvidual character, the practice of freedom and of virtue as fundamental moral underpinnings of the market economy. Therefore, a moral (not social) market economy. The point is whether one has to agree with the policies of the social market economy to support these values. JEL codes: A13, B29, B31
{"title":"I fondamenti morali dell’economia di mercato. La pedagogia economica di Luigi Einaudi e Ludwig Erhard (On the moral foundations of the market economy. The economic pedagogy of Luigi Einaudi and Ludwig Erhard)","authors":"G. Farese","doi":"10.13133/2037-3651_72.288_5","DOIUrl":"https://doi.org/10.13133/2037-3651_72.288_5","url":null,"abstract":"Ludwig Erhard, nell’ambito di una piu ampia discussione su contenuti, usi e abusi, dell’economia sociale di mercato. Piu che su specifici indirizzi di politica economica, in gran parte condivisi, Einaudi ed Erhard convergono nel mettere in luce l’importanza dell’acquisizione della cultura mediante l’istruzione, la formazione del carattere, l’esercizio della virtu, la pratica della liberta come imprescindibili fondamenti morali dell’economia di mercato. Dunque economia morale (non sociale) di mercato. Ci si chiede, in conclusione, se sia possibile condividere questi fondamenti senza necessariamente aderire alle ricette dell’economia sociale di mercato. The paper illustrates the convergence of ideas between Luigi Einaudi’s and Ludwig Erhard’s liberalisms, in the context of a wider discussion on the meaning, the uses and misuses, of “social market economy”. Beside shared views on policy issues, they both stress the importance of the acquisition of culture through education, the formation of indvidual character, the practice of freedom and of virtue as fundamental moral underpinnings of the market economy. Therefore, a moral (not social) market economy. The point is whether one has to agree with the policies of the social market economy to support these values. JEL codes: A13, B29, B31","PeriodicalId":36063,"journal":{"name":"Moneta e Credito","volume":"72 1","pages":"379-388"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66231279","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2018-12-01DOI: 10.13133/2037-3651_71.284_6
N. Pedretti
Le attivita economiche delle mafie non sono limitate ai traffici illeciti ma travalicano la sfera del legale, con la cosiddetta economia criminale: il reinvestimento dei proventi delle attivita criminose nell’economia lecita. Forme di non collaborazione economica possono essere molto efficaci per contrastarle, e il movimento antimafia ha adottato pratiche di consumo critico e boicottaggio. La legislazione antimafia italiana include strumenti volti a colpire i patrimoni mafiosi e il riutilizzo sociale dei beni confiscati, e rappresenta uno strumentario per implementare strategie di non collaborazione economica. Mafia’s economic activities are not limited to illicit trafficking. They go beyond the scope of illegal affairs through the so-called “criminal economy”, the reinvestment of revenues from criminal activities within the licit economy. Forms of economic non-cooperation can be very effective in countering them. The anti-mafia movement has already adopted critical consumption and boycott practices. The Italian anti-mafia legislation includes instruments aimed at affecting mafia’s assets as well as promoting the social re-use of confiscated properties, which represent a toolkit for implementing economic non-cooperation strategies. JEL codes : I31, K42, P51 Keywords : mafia, organised crime, social re-use
{"title":"Il riutilizzo sociale dei beni confiscati come strategia di non cooperazione economica contro la criminalità organizzata","authors":"N. Pedretti","doi":"10.13133/2037-3651_71.284_6","DOIUrl":"https://doi.org/10.13133/2037-3651_71.284_6","url":null,"abstract":"Le attivita economiche delle mafie non sono limitate ai traffici illeciti ma travalicano la sfera del legale, con la cosiddetta economia criminale: il reinvestimento dei proventi delle attivita criminose nell’economia lecita. Forme di non collaborazione economica possono essere molto efficaci per contrastarle, e il movimento antimafia ha adottato pratiche di consumo critico e boicottaggio. La legislazione antimafia italiana include strumenti volti a colpire i patrimoni mafiosi e il riutilizzo sociale dei beni confiscati, e rappresenta uno strumentario per implementare strategie di non collaborazione economica. Mafia’s economic activities are not limited to illicit trafficking. They go beyond the scope of illegal affairs through the so-called “criminal economy”, the reinvestment of revenues from criminal activities within the licit economy. Forms of economic non-cooperation can be very effective in countering them. The anti-mafia movement has already adopted critical consumption and boycott practices. The Italian anti-mafia legislation includes instruments aimed at affecting mafia’s assets as well as promoting the social re-use of confiscated properties, which represent a toolkit for implementing economic non-cooperation strategies. JEL codes : I31, K42, P51 Keywords : mafia, organised crime, social re-use","PeriodicalId":36063,"journal":{"name":"Moneta e Credito","volume":"71 1","pages":"355-367"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45267845","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2018-10-09DOI: 10.13133/2037-3651_71.283_3
Guido Traficante, G. F. Davanzati
Questo articolo analizza le determinanti e gli effetti di una stretta creditizia in Italia, all’interno della teoria monetaria della produzione elaborata da Augusto Graziani. Sosteniamo che la restrizione creditizia, tra le altre cose, dipende da un declino nella domanda aggregata. Dal punto di vista empirico, cio e mostrato per Italia, Francia e Germania. Tuttavia, si evidenzia che una stretta monetaria decisa dalla Banca Centrale Europea – quindi comune ai tre paesi – non induce una riduzione statisticamente significativa del credito in Italia. Questo risultato probabilmente e causato della scarsa sostituibilita del credito bancario come fonte di finanziamento, dato che la struttura produttiva italiana e prevalentemente caratterizzata da piccole e medie imprese. This paper deals with the causes and the effects of a credit restriction in Italy, within the theoretical framework of the monetary theory of production, as elaborated by Augusto Graziani. It will be argued that credit restriction ultimately depends on the decline of aggregate demand. Empirically, this view is supported for Italy, France and Germany. However, a monetary policy tightening implemented by the European Central Bank does not lead to a significant credit reduction in Italy, probably due to the low degree of substitutability of bank financing, given that the Italian production structure is mainly characterized by small and medium enterprises. JEL codes : E12, E51, E52 Keywords : monetary theory of production, credit restriction, aggregate demand
{"title":"La restrizione del credito in uno schema di teoria monetaria della produzione: il caso italiano","authors":"Guido Traficante, G. F. Davanzati","doi":"10.13133/2037-3651_71.283_3","DOIUrl":"https://doi.org/10.13133/2037-3651_71.283_3","url":null,"abstract":"Questo articolo analizza le determinanti e gli effetti di una stretta creditizia in Italia, all’interno della teoria monetaria della produzione elaborata da Augusto Graziani. Sosteniamo che la restrizione creditizia, tra le altre cose, dipende da un declino nella domanda aggregata. Dal punto di vista empirico, cio e mostrato per Italia, Francia e Germania. Tuttavia, si evidenzia che una stretta monetaria decisa dalla Banca Centrale Europea – quindi comune ai tre paesi – non induce una riduzione statisticamente significativa del credito in Italia. Questo risultato probabilmente e causato della scarsa sostituibilita del credito bancario come fonte di finanziamento, dato che la struttura produttiva italiana e prevalentemente caratterizzata da piccole e medie imprese. This paper deals with the causes and the effects of a credit restriction in Italy, within the theoretical framework of the monetary theory of production, as elaborated by Augusto Graziani. It will be argued that credit restriction ultimately depends on the decline of aggregate demand. Empirically, this view is supported for Italy, France and Germany. However, a monetary policy tightening implemented by the European Central Bank does not lead to a significant credit reduction in Italy, probably due to the low degree of substitutability of bank financing, given that the Italian production structure is mainly characterized by small and medium enterprises. JEL codes : E12, E51, E52 Keywords : monetary theory of production, credit restriction, aggregate demand","PeriodicalId":36063,"journal":{"name":"Moneta e Credito","volume":"71 1","pages":"211-233"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-10-09","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43027921","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2018-10-09DOI: 10.13133/2037-3651_71.283_4
G. Seravalli, A. Schena
Bernard Lonergan (1904-1984) fu un grande teologo che si occupo anche di economia allo scopo di ricavare principi morali dalle sue meccaniche. Il suo contributo in questo campo resta tuttavia oscuro nonostante molte presentazioni, rimaste su un terreno prevalentemente celebrativo. In questo articolo, sintesi di un piu ampio lavoro, si sottolinea l’affinita di tale contributo con analisi neokeynesiane, e se ne da un’applicazione con al centro il nesso tra distribuzione del reddito e crescita. Il pensiero economico del teologo, elaborato negli anni ’40 e ripreso nei ’70 del secolo scorso, e cosi utile anche in epoca di globalizzazione. La sua riscoperta potrebbe collocarlo tra le voci controcorrente che oggi per i paesi avanzati prospettano una ‘via alta’ allo sviluppo nonostante la concorrenza dei paesi emergenti. Bernard Lonergan (1904-1984) was a great theologian who also dealt with economics in order to derive moral principles from his mechanics. His contribution in this field, however, remains obscure despite many presentations, which remained on a predominantly celebratory ground. In this article, a summary of a broader work, the affinity of this contribution with new Keynesian analysis is underlined. We present an application based on the link between income distribution and growth. The theologian’s economic thought, elaborated in the ‘40s and resumed in the ‘70s of last century, is thus useful even in the age of globalization. Its rediscovery could place it among the nonconformist voices that today envisage a ‘high road’ to development for the advanced countries despite the competition from emerging ones . JEL codes : O11, B22, Z1 Keywords : income distribution and growth, history of economic thought, economics and ethics
{"title":"Rimettere al centro i salari: l’economia di Bernard Lonergan S.J.","authors":"G. Seravalli, A. Schena","doi":"10.13133/2037-3651_71.283_4","DOIUrl":"https://doi.org/10.13133/2037-3651_71.283_4","url":null,"abstract":"Bernard Lonergan (1904-1984) fu un grande teologo che si occupo anche di economia allo scopo di ricavare principi morali dalle sue meccaniche. Il suo contributo in questo campo resta tuttavia oscuro nonostante molte presentazioni, rimaste su un terreno prevalentemente celebrativo. In questo articolo, sintesi di un piu ampio lavoro, si sottolinea l’affinita di tale contributo con analisi neokeynesiane, e se ne da un’applicazione con al centro il nesso tra distribuzione del reddito e crescita. Il pensiero economico del teologo, elaborato negli anni ’40 e ripreso nei ’70 del secolo scorso, e cosi utile anche in epoca di globalizzazione. La sua riscoperta potrebbe collocarlo tra le voci controcorrente che oggi per i paesi avanzati prospettano una ‘via alta’ allo sviluppo nonostante la concorrenza dei paesi emergenti. Bernard Lonergan (1904-1984) was a great theologian who also dealt with economics in order to derive moral principles from his mechanics. His contribution in this field, however, remains obscure despite many presentations, which remained on a predominantly celebratory ground. In this article, a summary of a broader work, the affinity of this contribution with new Keynesian analysis is underlined. We present an application based on the link between income distribution and growth. The theologian’s economic thought, elaborated in the ‘40s and resumed in the ‘70s of last century, is thus useful even in the age of globalization. Its rediscovery could place it among the nonconformist voices that today envisage a ‘high road’ to development for the advanced countries despite the competition from emerging ones . JEL codes : O11, B22, Z1 Keywords : income distribution and growth, history of economic thought, economics and ethics","PeriodicalId":36063,"journal":{"name":"Moneta e Credito","volume":"71 1","pages":"235-257"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-10-09","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46596667","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2018-10-09DOI: 10.13133/2037-3651_71.283_1
Alessandro Roncaglia
Con questo numero, Moneta e Credito riprende la serie di “Reminiscenze di illustri economisti”, che veniva pubblicata sia in inglese che in italiano, rispettivamente nella BNL Quarterly Review e nella nostra rivista. Anche nella nuova serie, agli economisti invitati a contribuire verra consentita la massima liberta nell’impostazione del loro contributo, che potra consistere in ricordi autobiografici o in riflessioni sulla propria attivita di ricerca e/o sulle tendenze della nostra disciplina. Il primo contributo inaugurale pubblicato in questo numero e di A.P. Thirlwall, membro del supervisory board della PSL Quarterly Review . In this issue, Moneta e Credito is relaunching the “Recollections of Eminent Economists” series, which used to be published in both English and Italian, respectively in BNL Quarterly Review and Moneta e Credito. As before, economists invited to contribute to the new series will be granted the maximum creative liberty; the articles may be autobiographical, or consist in reflections on their research, or, more generally, on economics as a discipline. The first inaugural contribution published in this issue is by PSL Quarterly Review board member A.P. Thirlwall. JEL codes : B31, A11 Keywords : Recollections of economists, BNL Quarterly Review, autobiography, Moneta e Credito
本期,Moneta e Credito恢复了“杰出经济学家的回忆”系列,该系列分别以英语和意大利语发表在《BNL季刊评论》和我们的杂志上。同样在新的系列中,受邀投稿的经济学家将被允许在投稿的背景下享有最大的自由,投稿可能包括自传体记忆或对其研究活动和/或我们学科趋势的反思。PSL季度审查监督委员会成员A.P.Thirlwall在本期杂志上发表的第一篇创刊文章。在本期中,Moneta e Credito将重新推出“杰出经济学家回忆”系列,该系列曾分别以英语和意大利语发表在《BNL季刊》和《Moneta e Credito》上。和以前一样,受邀为新系列做出贡献的经济学家将获得最大的创作自由;这些文章可能是自传体的,也可能是对其研究的反思,或者更广泛地说,是对经济学作为一门学科的反思。本期发表的第一篇创刊文章由PSL季度评论董事会成员A.P.Thirlwall撰写。JEL代码:B31,A11关键词:经济学家回忆,BNL季度评论,自传,Moneta e Credito
{"title":"Il mestiere dell’economista","authors":"Alessandro Roncaglia","doi":"10.13133/2037-3651_71.283_1","DOIUrl":"https://doi.org/10.13133/2037-3651_71.283_1","url":null,"abstract":"Con questo numero, Moneta e Credito riprende la serie di “Reminiscenze di illustri economisti”, che veniva pubblicata sia in inglese che in italiano, rispettivamente nella BNL Quarterly Review e nella nostra rivista. Anche nella nuova serie, agli economisti invitati a contribuire verra consentita la massima liberta nell’impostazione del loro contributo, che potra consistere in ricordi autobiografici o in riflessioni sulla propria attivita di ricerca e/o sulle tendenze della nostra disciplina. Il primo contributo inaugurale pubblicato in questo numero e di A.P. Thirlwall, membro del supervisory board della PSL Quarterly Review . In this issue, Moneta e Credito is relaunching the “Recollections of Eminent Economists” series, which used to be published in both English and Italian, respectively in BNL Quarterly Review and Moneta e Credito. As before, economists invited to contribute to the new series will be granted the maximum creative liberty; the articles may be autobiographical, or consist in reflections on their research, or, more generally, on economics as a discipline. The first inaugural contribution published in this issue is by PSL Quarterly Review board member A.P. Thirlwall. JEL codes : B31, A11 Keywords : Recollections of economists, BNL Quarterly Review, autobiography, Moneta e Credito","PeriodicalId":36063,"journal":{"name":"Moneta e Credito","volume":"71 1","pages":"173-178"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-10-09","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44372804","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2018-10-09DOI: 10.13133/2037-3651_71.283_2
Anthony Thirlwall
Questo e il contributo di apertura della nuova serie di " Reminiscenze di illustri economisti ". Con questo nome la rivista (e la precedente serie della consorella in inglese, la BNL Quarterly Review) pubblicavano saggi autobiografici in cui economisti affermati descrivono il loro percorso intellettuale e riflettono su sviluppi recenti della disciplina. In questo articolo, A.P. Thirlwall riassume la sua biografia intellettuale e personale, trattanto dal lavoro nel Regno Unito alla consulenza in vari paesi in via di sviluppo. Nella discussione, particolare enfasi e data all'ispirazione Keynesiana delle analisi. The paper is the first inaugural contribution to the new series of "Recollections of Eminent Economists". Under this name, the previous series of the journal used to publish autobiographic essays in which renowned economists described their scientific path and reflected on the recent developments of the discipline. In this work, A.P. Thirlwall recalls his personal and academic biography, ranging from employment in the UK to consultancy work in developing countries, and comments on the reception of his main works. Throughout the discussion, the author emphasizes the Keynesian inspiration of his analyses. JEL codes : B31, A11, O11, O42 Keywords : A.P. Thirlwall, Recollections, Economic Development, Thirlwall’s Law
{"title":"Una vita nell’economia","authors":"Anthony Thirlwall","doi":"10.13133/2037-3651_71.283_2","DOIUrl":"https://doi.org/10.13133/2037-3651_71.283_2","url":null,"abstract":"Questo e il contributo di apertura della nuova serie di \" Reminiscenze di illustri economisti \". Con questo nome la rivista (e la precedente serie della consorella in inglese, la BNL Quarterly Review) pubblicavano saggi autobiografici in cui economisti affermati descrivono il loro percorso intellettuale e riflettono su sviluppi recenti della disciplina. In questo articolo, A.P. Thirlwall riassume la sua biografia intellettuale e personale, trattanto dal lavoro nel Regno Unito alla consulenza in vari paesi in via di sviluppo. Nella discussione, particolare enfasi e data all'ispirazione Keynesiana delle analisi. The paper is the first inaugural contribution to the new series of \"Recollections of Eminent Economists\". Under this name, the previous series of the journal used to publish autobiographic essays in which renowned economists described their scientific path and reflected on the recent developments of the discipline. In this work, A.P. Thirlwall recalls his personal and academic biography, ranging from employment in the UK to consultancy work in developing countries, and comments on the reception of his main works. Throughout the discussion, the author emphasizes the Keynesian inspiration of his analyses. JEL codes : B31, A11, O11, O42 Keywords : A.P. Thirlwall, Recollections, Economic Development, Thirlwall’s Law","PeriodicalId":36063,"journal":{"name":"Moneta e Credito","volume":"71 1","pages":"179-210"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-10-09","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42996998","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2018-07-16DOI: 10.13133/2037-3651_71.282_3
P. Angelini
Vari autorevoli commentatori hanno recentemente sostenuto che un elevato stock di crediti deteriorati (non-performing loans, NPLs) nei bilanci bancari possa ostacolare l’erogazione di credito e quindi il corretto funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Questo articolo solleva dubbi su questa tesi e suggerisce un punto di vista piu articolato. Evidenzia che non esistono serie analisi teoriche della relazione tra NPLs e dinamica del credito, e che l’evidenza empirica e scarsa. Le politiche di vigilanza dovrebbero porsi l’obiettivo di massimizzare il tasso di rientro in bonis, piuttosto che di eliminare gli NPL. It has recently been argued that high non-performing loan stocks can limit banks’ lending ability, and thus impair the effectiveness of monetary policy. The present article questions this claim and argues for a more nuanced view. It points to the lack of serious theoretical analysis of the relationship between non-performing loan stocks and credit dynamics; the empirical evidence is also scarce. Policy should focus on maximising the ‘cure rate’ rather than eliminating non-performing loans entirely. JEL codes: G21, G28, E51
{"title":"Gli alti livelli di NPL indeboliscono la capacità delle banche di erogare credito? (Do high NPLs weaken banks' ability to lend?)","authors":"P. Angelini","doi":"10.13133/2037-3651_71.282_3","DOIUrl":"https://doi.org/10.13133/2037-3651_71.282_3","url":null,"abstract":"Vari autorevoli commentatori hanno recentemente sostenuto che un elevato stock di crediti deteriorati (non-performing loans, NPLs) nei bilanci bancari possa ostacolare l’erogazione di credito e quindi il corretto funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Questo articolo solleva dubbi su questa tesi e suggerisce un punto di vista piu articolato. Evidenzia che non esistono serie analisi teoriche della relazione tra NPLs e dinamica del credito, e che l’evidenza empirica e scarsa. Le politiche di vigilanza dovrebbero porsi l’obiettivo di massimizzare il tasso di rientro in bonis, piuttosto che di eliminare gli NPL. It has recently been argued that high non-performing loan stocks can limit banks’ lending ability, and thus impair the effectiveness of monetary policy. The present article questions this claim and argues for a more nuanced view. It points to the lack of serious theoretical analysis of the relationship between non-performing loan stocks and credit dynamics; the empirical evidence is also scarce. Policy should focus on maximising the ‘cure rate’ rather than eliminating non-performing loans entirely. JEL codes: G21, G28, E51","PeriodicalId":36063,"journal":{"name":"Moneta e Credito","volume":"71 1","pages":"129-138"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-07-16","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48787405","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2018-07-16DOI: 10.13133/2037-3651_71.282_4
S. Maccarone
L’autore, prendendo lo spunto dalle considerazioni esposte nel saggio di Montanaro e Tonveronachi (2017), affronta il tema dell’interesse pubblico, quale elemento che puo legittimare il ricorso ad aiuti di stato, sottolineando come l’interesse pubblico sia anche alla base della procedura di risoluzione. Tale interesse va pero qualificato in relazione all’attivita concretamente esercitata dalla banca ed agli effetti che la sua liquidazione comporterebbe per il territorio di riferimento, concludendo nel senso della emersione di un nuovo profilo, rappresentato dalla intermediazione nei pagamenti, probabilmente piu rilevante ancora, sotto il profilo della possibilita di sostituzione da parte di altri intermediari, della raccolta del risparmio e dell’esercizio del credito. The author comments on Montanaro and Tonveronachi (2017) by focusing on the concept of public interest in the procedures of bank resolution. Public interest must be considered in relation to the activities that each bank performs, as well as the impact that a liquidation of a bank would have on the area in which the bank operates. From the point of view of the possibility to replace a specific bank’s role and activities in a certain area, a new banking function emerges, that of intermediation in payments and settlement, which is probably even more important than lending and the collection of savings. JEL codes : G21, G28, H81 Keywords : banks, resolution, public interest
{"title":"Note a margine di un saggio di Montanaro e Tonveronachi","authors":"S. Maccarone","doi":"10.13133/2037-3651_71.282_4","DOIUrl":"https://doi.org/10.13133/2037-3651_71.282_4","url":null,"abstract":"L’autore, prendendo lo spunto dalle considerazioni esposte nel saggio di Montanaro e Tonveronachi (2017), affronta il tema dell’interesse pubblico, quale elemento che puo legittimare il ricorso ad aiuti di stato, sottolineando come l’interesse pubblico sia anche alla base della procedura di risoluzione. Tale interesse va pero qualificato in relazione all’attivita concretamente esercitata dalla banca ed agli effetti che la sua liquidazione comporterebbe per il territorio di riferimento, concludendo nel senso della emersione di un nuovo profilo, rappresentato dalla intermediazione nei pagamenti, probabilmente piu rilevante ancora, sotto il profilo della possibilita di sostituzione da parte di altri intermediari, della raccolta del risparmio e dell’esercizio del credito. The author comments on Montanaro and Tonveronachi (2017) by focusing on the concept of public interest in the procedures of bank resolution. Public interest must be considered in relation to the activities that each bank performs, as well as the impact that a liquidation of a bank would have on the area in which the bank operates. From the point of view of the possibility to replace a specific bank’s role and activities in a certain area, a new banking function emerges, that of intermediation in payments and settlement, which is probably even more important than lending and the collection of savings. JEL codes : G21, G28, H81 Keywords : banks, resolution, public interest","PeriodicalId":36063,"journal":{"name":"Moneta e Credito","volume":"71 1","pages":"139-144"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-07-16","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46367618","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2018-07-16DOI: 10.13133/2037-3651_71.282_5
Vito Meli
Il testo commenta il lavoro di Montanaro e Tonveronachi (2017) in particolare riguardo gli aspetti legati alla tutela della concorrenza nel settore bancario italiano. Montanaro e Tonveronachi sembrano attribuire i problemi da loro riscontrati nel settore, tra le altre cause, anche a un eccesso di concorrenza. L’autore, invece, sostiene che e proprio la carenza di pressione competitiva, insieme ad altre ragioni, ad aver contribuito a non indurre il sistema bancario nazionale a procedere sulla strada della riduzione dei costi e dell’innovazione, ponendo cosi le basi per le difficolta di “vitalita” rilevata da Montanaro e Tonveronachi. The article comments on Montanaro and Tonveronachi (2017) with specific regard to competition and antitrust enforcement in the Italian banking sector. Montanaro and Tonveronachi partly attribute to “competitive excesses” the causes of the problems they undercover in the sector. In contrast, the author argues that a lack of competitive pressure contributed to prevent the banking sector from taking the road of costs reduction and innovation. Among other causes, this is a source of the problems highlighted by Montanaro and Tonveronachi. JEL codes : L40, L43, G21 Keywords : antitrust, banking sector, competition
{"title":"Problemi e prospettive del sistema bancario italiano","authors":"Vito Meli","doi":"10.13133/2037-3651_71.282_5","DOIUrl":"https://doi.org/10.13133/2037-3651_71.282_5","url":null,"abstract":"Il testo commenta il lavoro di Montanaro e Tonveronachi (2017) in particolare riguardo gli aspetti legati alla tutela della concorrenza nel settore bancario italiano. Montanaro e Tonveronachi sembrano attribuire i problemi da loro riscontrati nel settore, tra le altre cause, anche a un eccesso di concorrenza. L’autore, invece, sostiene che e proprio la carenza di pressione competitiva, insieme ad altre ragioni, ad aver contribuito a non indurre il sistema bancario nazionale a procedere sulla strada della riduzione dei costi e dell’innovazione, ponendo cosi le basi per le difficolta di “vitalita” rilevata da Montanaro e Tonveronachi. The article comments on Montanaro and Tonveronachi (2017) with specific regard to competition and antitrust enforcement in the Italian banking sector. Montanaro and Tonveronachi partly attribute to “competitive excesses” the causes of the problems they undercover in the sector. In contrast, the author argues that a lack of competitive pressure contributed to prevent the banking sector from taking the road of costs reduction and innovation. Among other causes, this is a source of the problems highlighted by Montanaro and Tonveronachi. JEL codes : L40, L43, G21 Keywords : antitrust, banking sector, competition","PeriodicalId":36063,"journal":{"name":"Moneta e Credito","volume":"71 1","pages":"145-149"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2018-07-16","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44835728","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}