EnglishThe study of agrarian landscapes through the digital analysis of historical photography. The case of the Val Polcevera ‘marrelo’ system in the pictures of Emilio Sereni - This paper has a double objective: firstly, to analyse the photos produced by Emilio Sereni in the 1950s, as well as the scientific reasons which made Sereni to shoot numerous pictures of Polcevera Valley (Ge) rural landscapes. Specifically, Sereni’s work hypothesis on the ‘marrelo’ Ligurian agrarian landscape have been assessed, using his notes and correspondence. Secondly, one of the Sereni’s photo has been used to verify the potentialities offered by a new monoplotting software for the georeferecing and the vectorisation of photos taken from the ground. Digital processing allows to compare photographic source with cartographies and aerial photos, for a diachronic quali-quantitative analysis of ‘marrelo’ presence and extension from XIX c. to nowadays. italianoIl presente lavoro nasce con un duplice obiettivo. In primo luogo, analizzare il patrimonio documentale prodotto negli anni Cinquanta da Emilio Sereni (1907-1977) e le motivazioni scientifiche che hanno spinto lo studioso a scattare varie fotografie del paesaggio rurale della Val Polcevera (Ge). Sulla base degli appunti e della corrispondenza, gli autori hanno approfondito le ipotesi di lavoro da lui formulate riguardo al paesaggio agrario ligure-provenzale del ‘marrelo’. In secondo luogo, una delle foto realizzate da Sereni ha permesso di verificare le potenzialita offerte da un software di monoplotting per la georeferenziazione e la vettorializzazione di fotografie con punto di vista terrestre. Il trattamento vettoriale ha inoltre consentito di incrociare la fonte fotografica con carte e foto aeree, per una prima analisi diacronica qualitativa e quantitativa della presenza e dell’estensione delle aree a ‘marrelo’ dal XIX secolo a oggi.
英语摄影学:通过对历史摄影的数字分析来研究农业景观的学科埃米利奥·塞雷尼(Emilio Sereni)照片中的Val Polcevera ' marrelo '系统案例-本文有双重目的:首先,分析埃米利奥·塞雷尼(Emilio Sereni)在20世纪50年代拍摄的照片,以及使塞雷尼拍摄大量Polcevera山谷(Ge)乡村景观照片的科学原因。具体来说,Sereni关于“marrelo”利古里亚农业景观的工作假设已经被评估,使用他的笔记和信件。其次,塞雷尼号的一张照片被用来验证一种新的单图软件的潜力,该软件用于地理参考和对地面拍摄的照片进行矢量化。数字处理允许将照片来源与地图和航空照片进行比较,以对“marrelo”从19世纪到现在的存在和扩展进行历时定性定量分析。意大利石油公司提出了一种具有双重目标的香料。在第一阶段,分析了传统的纪实纪录片的原型,这是埃米利奥·塞雷尼(1907-1977)的50周年纪念,他的动机是科学的,并将其投入到一个工作室,因此分散了不同的摄影作品,为农村的乡村和山谷的政治(Ge)。从农业发展的角度看,农业发展的角度看,农业发展的角度看,农业发展的角度看,农业发展的角度看,农业发展的角度。第二步,利用三维图像实现了具有验证潜力的数据集,并提供了基于地理参考的单标绘数据集和基于地理参考的三维图像集,以及基于三维图像集的三维图像集。Il trattamento vettoriale ha inoltre consentito fotografica con署名e di incrociare拉丰特有意者aeree, per una prima analisi diacronica qualitativa e德拉quantitativa presenza e戴尔'estensione delle是颗“marrelo”第十九dal secolo今日。
{"title":"Lo studio dei paesaggi agrari attraverso l'analisi digitale della fotografia storica. Il caso del sistema a ‘marrelo' della Val Polcevera nelle immagini di Emilio Sereni","authors":"Nicola Gabellieri, Carlo A. Gemignani","doi":"10.3280/rgi2019-001003","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/rgi2019-001003","url":null,"abstract":"EnglishThe study of agrarian landscapes through the digital analysis of historical photography. The case of the Val Polcevera ‘marrelo’ system in the pictures of Emilio Sereni - This paper has a double objective: firstly, to analyse the photos produced by Emilio Sereni in the 1950s, as well as the scientific reasons which made Sereni to shoot numerous pictures of Polcevera Valley (Ge) rural landscapes. Specifically, Sereni’s work hypothesis on the ‘marrelo’ Ligurian agrarian landscape have been assessed, using his notes and correspondence. Secondly, one of the Sereni’s photo has been used to verify the potentialities offered by a new monoplotting software for the georeferecing and the vectorisation of photos taken from the ground. Digital processing allows to compare photographic source with cartographies and aerial photos, for a diachronic quali-quantitative analysis of ‘marrelo’ presence and extension from XIX c. to nowadays. italianoIl presente lavoro nasce con un duplice obiettivo. In primo luogo, analizzare il patrimonio documentale prodotto negli anni Cinquanta da Emilio Sereni (1907-1977) e le motivazioni scientifiche che hanno spinto lo studioso a scattare varie fotografie del paesaggio rurale della Val Polcevera (Ge). Sulla base degli appunti e della corrispondenza, gli autori hanno approfondito le ipotesi di lavoro da lui formulate riguardo al paesaggio agrario ligure-provenzale del ‘marrelo’. In secondo luogo, una delle foto realizzate da Sereni ha permesso di verificare le potenzialita offerte da un software di monoplotting per la georeferenziazione e la vettorializzazione di fotografie con punto di vista terrestre. Il trattamento vettoriale ha inoltre consentito di incrociare la fonte fotografica con carte e foto aeree, per una prima analisi diacronica qualitativa e quantitativa della presenza e dell’estensione delle aree a ‘marrelo’ dal XIX secolo a oggi.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48816934","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EnglishGeography and Revolution - This article reflects on the ontological relationship between geography and revolution. Starting from Hannah Arendt’s seminal essay On Revolution, it analyses the link between the ‘gesture’ of ‘writing the Earth’, as a gesture constitutive of each and every social order, and the original conceptualizations of the term revolution. By engaging with Carl Schmitt’s oeuvre, and his spatial thought in particular, this essay speculates at length on the importance of interrogating – from a geographical perspective – the foundational relationship between pouvoir constitutif and pouvoir constitue in order to appreciate the profound revolutionary potential inherent to geographical thought and geographical practice. Placing particular emphasis of the figure of the refugee and on the related irreversible crisis of the nation state – following in this Giorgio Agamben’s work on the same topic – the article concludes with a series of consideration on the need for a geographical revolution, that is, a new spatial ontology associated to new geographical imaginations capable of moving beyond the territorial traps at the origin of the two most urgent crises affecting today all western societies: the refugee crisis and that associate to global climate change. italianoQuesto articolo riflette sulla relazione ontologica tra geografia e rivoluzione. Partendo dal famoso libro di Hannah Arendt Sulla Rivoluzione, il presente saggio analizza il nesso tra il gesto di ‘segnare la Terra’ come atto costitutivo di ogni ordine sociale e il concetto stesso di rivoluzione. Richiamando l’opera di Carl Schmitt e il suo pensiero ‘spaziale’ l’articolo insiste sull’importanza di interrogare, a partire dalla geografia, il rapporto tra potere costituente e potere costituito, proprio per comprendere il profondo potenziale rivoluzionario del pensiero geografico e delle pratiche geografiche. Ponendo particolare enfasi sulla figura del rifugiato e sull’irreversibile crisi dello stato nazione, e seguendo in questo le argomentazioni di Giorgio Agamben, l’articolo chiude con una serie di considerazioni sulla necessita di una rivoluzione geografica, cioe di una nuova ontologia spaziale associata a una nuova immaginazione geografica in grado di superare le trappole territoriali che stanno all’origine delle due crisi piu drammatiche che interessano oggi tutte le societa occidentali: quella dei rifugiati e quella associata al cambiamento climatico.
英语地理学与革命本文反思地理学与革命的本体论关系。从汉娜·阿伦特(Hannah Arendt)的开创性论文《论革命》(On Revolution)开始,它分析了“书写地球”的“姿态”(作为每一种社会秩序的构成姿态)与“革命”一词的原始概念化之间的联系。通过研读卡尔·施密特的全部作品,尤其是他的空间思想,本文从地理学的角度,详细地推测了探究民众构成和民众构成之间的基本关系的重要性,从而欣赏地理思想和地理实践所固有的深刻的革命潜力。这篇文章特别强调了难民的形象和与之相关的民族国家的不可逆转的危机——继乔治·阿甘本(Giorgio Agamben)关于同一主题的著作之后——文章最后对地理革命的必要性进行了一系列思考,也就是,一种新的空间本体论与新的地理想象相关联,能够超越影响当今所有西方社会的两个最紧迫危机起源的领土陷阱:难民危机以及与全球气候变化有关的问题。[义大利文][中文]:对地理本体的研究。汉娜·阿伦特·苏拉·里沃齐奥(Hannah Arendt Sulla Rivoluzione)的合作伙伴,将呈现saggio analyizza il nesso il gesto di ' segnare la Terra ' to构成,di ogni ordine social, il contetto强调,so di Rivoluzione。richamando i ' opera di Carl Schmitt i ' ll suo pensiero ' spaziale ' l articolo坚持sull ' importanza di interrogare, a partite dalla geografia, i rapporto tra potere构成,i proondo potenale rivolvolzionario del pensiero geografi delle pratiche geografi。关于“不可逆转的国家危机”,关于乔治·阿甘本的争论,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”,关于“不可逆的国家危机”。气候变化与气候变化的关系。
{"title":"Geografia e rivoluzione","authors":"C. Minca","doi":"10.3280/RGI2019-001001","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/RGI2019-001001","url":null,"abstract":"EnglishGeography and Revolution - This article reflects on the ontological relationship between geography and revolution. Starting from Hannah Arendt’s seminal essay On Revolution, it analyses the link between the ‘gesture’ of ‘writing the Earth’, as a gesture constitutive of each and every social order, and the original conceptualizations of the term revolution. By engaging with Carl Schmitt’s oeuvre, and his spatial thought in particular, this essay speculates at length on the importance of interrogating – from a geographical perspective – the foundational relationship between pouvoir constitutif and pouvoir constitue in order to appreciate the profound revolutionary potential inherent to geographical thought and geographical practice. Placing particular emphasis of the figure of the refugee and on the related irreversible crisis of the nation state – following in this Giorgio Agamben’s work on the same topic – the article concludes with a series of consideration on the need for a geographical revolution, that is, a new spatial ontology associated to new geographical imaginations capable of moving beyond the territorial traps at the origin of the two most urgent crises affecting today all western societies: the refugee crisis and that associate to global climate change. italianoQuesto articolo riflette sulla relazione ontologica tra geografia e rivoluzione. Partendo dal famoso libro di Hannah Arendt Sulla Rivoluzione, il presente saggio analizza il nesso tra il gesto di ‘segnare la Terra’ come atto costitutivo di ogni ordine sociale e il concetto stesso di rivoluzione. Richiamando l’opera di Carl Schmitt e il suo pensiero ‘spaziale’ l’articolo insiste sull’importanza di interrogare, a partire dalla geografia, il rapporto tra potere costituente e potere costituito, proprio per comprendere il profondo potenziale rivoluzionario del pensiero geografico e delle pratiche geografiche. Ponendo particolare enfasi sulla figura del rifugiato e sull’irreversibile crisi dello stato nazione, e seguendo in questo le argomentazioni di Giorgio Agamben, l’articolo chiude con una serie di considerazioni sulla necessita di una rivoluzione geografica, cioe di una nuova ontologia spaziale associata a una nuova immaginazione geografica in grado di superare le trappole territoriali che stanno all’origine delle due crisi piu drammatiche che interessano oggi tutte le societa occidentali: quella dei rifugiati e quella associata al cambiamento climatico.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43129592","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EnglishRegional negotiated programming: the case of Emilia-Romagna - This paper traces the phases of the evolution of the negotiated programming approach at the national level and of those of some original regional instruments developed by the Emilia-Romagna Region: the Special programs of area (Pda), the Urban renewal programs (Pru), the Framework agreements for the mountain area, and the Agreements/ partnerships for the integration of territorial policies. The four selected instruments are analysed and findings show a variegated picture, generally positive and concrete even if regional negotiated programming seems declining due to concurrent factors including, among others, the effects of the institutional reform of local authorities, the availability of resources and the financialisation trend of territorial development policies. italianoQuesto articolo traccia le fasi di sviluppo della programmazione negoziata nazionale e di alcuni strumenti originali creati dalla Regione Emilia-Romagna: i programmi speciali d’area (PDA), i programmi di riqualificazione urbana (PRU), gli accordi quadro per la montagna e le Intese per l’integrazione delle politiche territoriali. Il risultato di questa analisi e un quadro caleidoscopico, generalmente positivo e concreto, per quanto la programmazione negoziata sembri vivere una fase di declino a causa di fattori concorrenti, tra cui gli effetti della riforma istituzionale delle autonomie locali, la disponibilita di risorse e la tendenza verso la finanziarizzazione delle politiche di sviluppo territoriale.
{"title":"Programmazione negoziata regionale: il caso dell'Emilia-Romagna","authors":"Silvia Grandi, Alessandro Daraio","doi":"10.3280/RGI2019-001004","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/RGI2019-001004","url":null,"abstract":"EnglishRegional negotiated programming: the case of Emilia-Romagna - This paper traces the phases of the evolution of the negotiated programming approach at the national level and of those of some original regional instruments developed by the Emilia-Romagna Region: the Special programs of area (Pda), the Urban renewal programs (Pru), the Framework agreements for the mountain area, and the Agreements/ partnerships for the integration of territorial policies. The four selected instruments are analysed and findings show a variegated picture, generally positive and concrete even if regional negotiated programming seems declining due to concurrent factors including, among others, the effects of the institutional reform of local authorities, the availability of resources and the financialisation trend of territorial development policies. italianoQuesto articolo traccia le fasi di sviluppo della programmazione negoziata nazionale e di alcuni strumenti originali creati dalla Regione Emilia-Romagna: i programmi speciali d’area (PDA), i programmi di riqualificazione urbana (PRU), gli accordi quadro per la montagna e le Intese per l’integrazione delle politiche territoriali. Il risultato di questa analisi e un quadro caleidoscopico, generalmente positivo e concreto, per quanto la programmazione negoziata sembri vivere una fase di declino a causa di fattori concorrenti, tra cui gli effetti della riforma istituzionale delle autonomie locali, la disponibilita di risorse e la tendenza verso la finanziarizzazione delle politiche di sviluppo territoriale.","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42732852","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
EnglishMain characteristics, evolution and geo-economic importance of Japanese aid to China (1979- 2008). General framework and analysis of Dalian and Shanghai cases - This article considers the main characteristics and the evolution of Japanese programs of Official Development Assistance (ODA) in China in the period 1979-2008. These programs strongly contributed to establish an attractive business environment for Japanese multinational firms. ODA programs played an evident enabling role for Japanese Foreign Direct Investments (FDI), particularly in the transport, distribution and logistics sectors, and in the automotive one. ODA programs and FDI have produced win-win outcomes, with benefits for both the Japanese industrial system, and for China, thanks to important contribution they gave to the economic development of many coastal regions. With the entry of China into the WTO in 2001, nature and logic of both ODA programs and FDI changed: ODA have been re-oriented mainly towards social infrastructures, while FDI have increasingly turned to exploit the potential of Chinese domestic market. The cases of the ports of Dalian and Shanghai confirm the above elements. In the 1980s and 1990s, aid favored the development of port and transport infrastructures, while FDI contributed to regional development and integration processes, thanks to the creation of manufacturing and export-oriented platforms. Since the 2000s, aid was directed towards social infrastructure (mainly environment and human resources), while investments started to focus more and more on the internal market. In 2008, ODA programs were profoundly downsized by the Japanese government, as a consequence of the changing role of China in the regional and global context. In any case, Japanese ODA programs and FDI played a key role in fostering regional economic integration processes; moreover, they have contributed to mitigate the political and diplomatic tensions that characterized China-Japan relations in past decades. italianoL’articolo considera le caratteristiche principali e l’evoluzione dei programmi giapponesi di aiuti alla Cina nel periodo 1979-2008. Questi programmi, diversamente da quelli di altri Paesi donatori, hanno per diversi anni seguito una logica essenzialmente economica, volta alla realizzazione di piattaforme di esportazione e alla creazione di un ambiente di investimento attrattivo. I programmi di assistenza hanno svolto una evidente funzione abilitante per gli investimenti diretti esteri giapponesi. Programmi di assistenza e investimenti diretti hanno realizzato esiti win-win, con benefici sia per il sistema produttivo, distributivo e logistico giapponese, sia per la Cina, grazie al loro contributo ai processi di sviluppo e crescita economica. Con l’entrata della Cina nell’Organizzazione Mondiale del Commercio nel 2001 natura e logiche sia dei programmi di aiuto sia degli investimenti giapponesi sono cambiati: i programmi si sono riorientati verso le infrastrutture socia
{"title":"Caratteristiche, evoluzione e rilevanza geo-economica degli aiuti giapponesi in Cina (1979-2008). Quadro generale e analisi dei casi di Dalian e Shanghai","authors":"S. Soriani, Pietro Mazzaferro","doi":"10.3280/RGI2019-001002","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/RGI2019-001002","url":null,"abstract":"EnglishMain characteristics, evolution and geo-economic importance of Japanese aid to China (1979- 2008). General framework and analysis of Dalian and Shanghai cases - This article considers the main characteristics and the evolution of Japanese programs of Official Development Assistance (ODA) in China in the period 1979-2008. These programs strongly contributed to establish an attractive business environment for Japanese multinational firms. ODA programs played an evident enabling role for Japanese Foreign Direct Investments (FDI), particularly in the transport, distribution and logistics sectors, and in the automotive one. ODA programs and FDI have produced win-win outcomes, with benefits for both the Japanese industrial system, and for China, thanks to important contribution they gave to the economic development of many coastal regions. With the entry of China into the WTO in 2001, nature and logic of both ODA programs and FDI changed: ODA have been re-oriented mainly towards social infrastructures, while FDI have increasingly turned to exploit the potential of Chinese domestic market. The cases of the ports of Dalian and Shanghai confirm the above elements. In the 1980s and 1990s, aid favored the development of port and transport infrastructures, while FDI contributed to regional development and integration processes, thanks to the creation of manufacturing and export-oriented platforms. Since the 2000s, aid was directed towards social infrastructure (mainly environment and human resources), while investments started to focus more and more on the internal market. In 2008, ODA programs were profoundly downsized by the Japanese government, as a consequence of the changing role of China in the regional and global context. In any case, Japanese ODA programs and FDI played a key role in fostering regional economic integration processes; moreover, they have contributed to mitigate the political and diplomatic tensions that characterized China-Japan relations in past decades. italianoL’articolo considera le caratteristiche principali e l’evoluzione dei programmi giapponesi di aiuti alla Cina nel periodo 1979-2008. Questi programmi, diversamente da quelli di altri Paesi donatori, hanno per diversi anni seguito una logica essenzialmente economica, volta alla realizzazione di piattaforme di esportazione e alla creazione di un ambiente di investimento attrattivo. I programmi di assistenza hanno svolto una evidente funzione abilitante per gli investimenti diretti esteri giapponesi. Programmi di assistenza e investimenti diretti hanno realizzato esiti win-win, con benefici sia per il sistema produttivo, distributivo e logistico giapponese, sia per la Cina, grazie al loro contributo ai processi di sviluppo e crescita economica. Con l’entrata della Cina nell’Organizzazione Mondiale del Commercio nel 2001 natura e logiche sia dei programmi di aiuto sia degli investimenti giapponesi sono cambiati: i programmi si sono riorientati verso le infrastrutture socia","PeriodicalId":39926,"journal":{"name":"Rivista Geographica Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47990871","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}