Nei processi migratori le persone con disabilità sono pressoché invisibili per quanto esposte a rischi crescenti di discriminazione negativa; riconoscere tale discriminazione multipla non e` semplice perché spesso e` implicita, nascosta dentro le prassi istituzionali e giuridiche, e non percepita come tale dalla stessa persona che ne è vittima. La conoscenza di questo fenomeno è parziale a tutti i livelli: la letteratura internazionale è limitata e specialistica (prevale l'ambito medico); gli studi sul campo - anche in Italia - sono rari. L'articolo, che introduce il dossier Disabilità e migrazione. Gli studi in Italia nel quale si traccia una prima mappa di come e dove gli svantaggi si vanno a cumulare nello spazio sociale, vuole delineare l'orizzonte di un campo di studi interdisciplinari che merita di essere approfondito sia per migliorare la conoscenza dei processi intersezionali di "disabilitazione" sia per rendere più efficace l'intervento nei contesti di care.
{"title":"Introduzione. Disabilità e migrazione. Gli studi in Italia","authors":"M. Colombo, C. Tarantino, P. Boccagni","doi":"10.3280/mm2022-003001","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2022-003001","url":null,"abstract":"Nei processi migratori le persone con disabilità sono pressoché invisibili per quanto esposte a rischi crescenti di discriminazione negativa; riconoscere tale discriminazione multipla non e` semplice perché spesso e` implicita, nascosta dentro le prassi istituzionali e giuridiche, e non percepita come tale dalla stessa persona che ne è vittima. La conoscenza di questo fenomeno è parziale a tutti i livelli: la letteratura internazionale è limitata e specialistica (prevale l'ambito medico); gli studi sul campo - anche in Italia - sono rari. L'articolo, che introduce il dossier Disabilità e migrazione. Gli studi in Italia nel quale si traccia una prima mappa di come e dove gli svantaggi si vanno a cumulare nello spazio sociale, vuole delineare l'orizzonte di un campo di studi interdisciplinari che merita di essere approfondito sia per migliorare la conoscenza dei processi intersezionali di \"disabilitazione\" sia per rendere più efficace l'intervento nei contesti di care.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"5 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"80539123","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Attualmente, le persone migranti con disabilità sperimentano una condizione di invisibilità che può considerarsi onnipervasiva. Essa parte dal piano sociale, per investire anche quello giuridico e istituzionale, e finisce per tradursi ora nel diniego dei diritti, ora nell'effettività della tutela giuridica. Avvalendosi dell'intersezionalità e della vulnerabilità quali strumenti euristici che permettono l'emersione di questi "soggetti imprevisti", l'Autrice si sofferma sulla nozione di capacità inclusiva ac-colta all'art. 12 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, per poi riflettere sui processi di disabilitazione che riguardano le persone rifugiate e/o richiedenti asilo.
{"title":"Imprevisti. La \"lotta per i diritti\" delle persone migranti con disabilità","authors":"Maria Giulia Bernardini","doi":"10.3280/mm2022-003005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2022-003005","url":null,"abstract":"Attualmente, le persone migranti con disabilità sperimentano una condizione di invisibilità che può considerarsi onnipervasiva. Essa parte dal piano sociale, per investire anche quello giuridico e istituzionale, e finisce per tradursi ora nel diniego dei diritti, ora nell'effettività della tutela giuridica. Avvalendosi dell'intersezionalità e della vulnerabilità quali strumenti euristici che permettono l'emersione di questi \"soggetti imprevisti\", l'Autrice si sofferma sulla nozione di capacità inclusiva ac-colta all'art. 12 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, per poi riflettere sui processi di disabilitazione che riguardano le persone rifugiate e/o richiedenti asilo.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"10 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"88895834","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Francesca Biondi Dal Monte ed Emanuele Rossi, a cura di (2020). Diritti oltre frontiera. Migrazioni, politiche di accoglienza e integrazione. Pisa: Pisa University Press; pp. 498, € 25,00; Isbn 9788833393889","authors":"C. Panzera","doi":"10.3280/mm2022-003012","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2022-003012","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"31 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"89641066","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L'accesso all'higher education da parte di studenti con background migratorio è uno dei temi di maggior rilievo per la sociologia dell'educazione in Italia e all'estero, proprio a fronte dell'aumento della presenza di questi ragazzi e ragazze all'interno degli Atenei. Sebbene la scelta di intraprendere un percorso universitario si configuri come un elemento di successo sia in termini personali, sia rispetto al funzionamento di un sistema formativo che ancora oggi in Italia appare caratterizzato da importanti disuguaglianze soprattutto legate alle origini sociali, l'università rappresenta una tra le tappe all'interno delle biografie di vita di questi giovani che si trovano a fare i conti con le proprie origini e l'integrazione nel conte-sto sociale. Attraverso una ricerca qualitativa che ha coinvolto 30 studenti con una storia di migrazione, si è cercato di comprendere quali fossero i fattori che hanno concorso nella scelta di intraprendere un percorso universitario. Il quadro che emerge dalle interviste porta in primo piano il ruolo della famiglia ed in particolare delle figure genitoriali che si configurano promotrici di un'idea di istruzione a lungo termine, nonché elemento di supporto motivazionale ed economico.
{"title":"Un affare di famiglia: studenti con background migratorio e percorsi universitari","authors":"Anna Dal Ben","doi":"10.3280/mm2022-003008","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2022-003008","url":null,"abstract":"L'accesso all'higher education da parte di studenti con background migratorio è uno dei temi di maggior rilievo per la sociologia dell'educazione in Italia e all'estero, proprio a fronte dell'aumento della presenza di questi ragazzi e ragazze all'interno degli Atenei. Sebbene la scelta di intraprendere un percorso universitario si configuri come un elemento di successo sia in termini personali, sia rispetto al funzionamento di un sistema formativo che ancora oggi in Italia appare caratterizzato da importanti disuguaglianze soprattutto legate alle origini sociali, l'università rappresenta una tra le tappe all'interno delle biografie di vita di questi giovani che si trovano a fare i conti con le proprie origini e l'integrazione nel conte-sto sociale. Attraverso una ricerca qualitativa che ha coinvolto 30 studenti con una storia di migrazione, si è cercato di comprendere quali fossero i fattori che hanno concorso nella scelta di intraprendere un percorso universitario. Il quadro che emerge dalle interviste porta in primo piano il ruolo della famiglia ed in particolare delle figure genitoriali che si configurano promotrici di un'idea di istruzione a lungo termine, nonché elemento di supporto motivazionale ed economico.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"29 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"89900296","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L'articolo, tramite un focus sul caso delle collettività nordafricane, presenta un'analisi sul modo in cui la prospettiva transnazionale ha trovato applicazione negli studi migratori svolti nel contesto italiano a partire dal 2000. Il lavoro muove dall'analisi della letteratura transnazionale relativa alle collettività nordafricane in Italia per poi approfondire, tramite l'utilizzo di banche dati pubbliche e private, le caratteristiche del flusso migratorio egiziano e tunisino, risultati centrali per comprendere il posizionamento della ricerca nei confronti delle diverse collettività straniere. L'articolo delinea così le peculiarità dell'applicazione empirica della prospettiva transnazionale nel contesto italiano. Emergono i limiti materiali propri della produzione del sapere, con importanti ricadute metodologiche quali la scarsa costruzione di etnografie multisituate, ma anche i limiti insiti nello sguardo dei ricercatori e che sembrano agire in favore di una ricerca di collettività e di campi marcatamente segnati da un (percepita) alterità.
{"title":"Una questione di sguardi? Considerazioni sui limiti nell'utilizzo della prospettiva transnazionale: il caso delle collettività nordafricane in Italia","authors":"A. Calabretta","doi":"10.3280/mm2022-003007","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2022-003007","url":null,"abstract":"L'articolo, tramite un focus sul caso delle collettività nordafricane, presenta un'analisi sul modo in cui la prospettiva transnazionale ha trovato applicazione negli studi migratori svolti nel contesto italiano a partire dal 2000. Il lavoro muove dall'analisi della letteratura transnazionale relativa alle collettività nordafricane in Italia per poi approfondire, tramite l'utilizzo di banche dati pubbliche e private, le caratteristiche del flusso migratorio egiziano e tunisino, risultati centrali per comprendere il posizionamento della ricerca nei confronti delle diverse collettività straniere. L'articolo delinea così le peculiarità dell'applicazione empirica della prospettiva transnazionale nel contesto italiano. Emergono i limiti materiali propri della produzione del sapere, con importanti ricadute metodologiche quali la scarsa costruzione di etnografie multisituate, ma anche i limiti insiti nello sguardo dei ricercatori e che sembrano agire in favore di una ricerca di collettività e di campi marcatamente segnati da un (percepita) alterità.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"14 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"87489072","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Le radici rappresentano la metafora di un senso di appartenenza che va oltre la presenza fisica nel paese di origine. La crescente attenzione al turismo delle radici testimonia lo spazio riconosciuto a un bisogno di identità e di radicamento avverti-to in misura crescente in un mondo altamente mobile e interconnesso. La ricerca dal titolo "Tornare a casa. I viaggi di ritorno degli albanesi residenti in Puglia", è un'indagine esplorativa centrata sul turismo delle radici di questi soggetti provenienti da un Paese che ha una storia di emigrazione del tutto peculiare. Attraverso la realizzazione di interviste semistrutturate sono state indagate le motivazioni dell'esperienza migratoria, il loro senso di appartenenza, la frequenza e le rappre-sentazioni che i soggetti ascoltati hanno del viaggio di ritorno. L'analisi dei protocolli di intervista ha reso possibile individuare una tipologia a tre voci: i nostalgici, i doppi cittadini, i malinconici, i solo italiani.
{"title":"\"Tornare a casa\". I viaggi delle radici degli albanesi residenti in Puglia","authors":"L. Carrera","doi":"10.3280/mm2022-003006","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2022-003006","url":null,"abstract":"Le radici rappresentano la metafora di un senso di appartenenza che va oltre la presenza fisica nel paese di origine. La crescente attenzione al turismo delle radici testimonia lo spazio riconosciuto a un bisogno di identità e di radicamento avverti-to in misura crescente in un mondo altamente mobile e interconnesso. La ricerca dal titolo \"Tornare a casa. I viaggi di ritorno degli albanesi residenti in Puglia\", è un'indagine esplorativa centrata sul turismo delle radici di questi soggetti provenienti da un Paese che ha una storia di emigrazione del tutto peculiare. Attraverso la realizzazione di interviste semistrutturate sono state indagate le motivazioni dell'esperienza migratoria, il loro senso di appartenenza, la frequenza e le rappre-sentazioni che i soggetti ascoltati hanno del viaggio di ritorno. L'analisi dei protocolli di intervista ha reso possibile individuare una tipologia a tre voci: i nostalgici, i doppi cittadini, i malinconici, i solo italiani.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"73 3 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"87765876","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Quest'articolo verte sulle esperienze di accoglienza diffusa di richiedenti asilo rea-lizzate nei comuni montani della Valsugana in Trentino e in alta Valle di Susa in Piemonte. Si tratta di progetti nati in seno all'accoglienza straordinaria, ma che hanno assunto le forme dell'accoglienza diffusa e integrata, come altri progetti realizzati in diversi altri territori del paese. Cosa sono state queste esperienze? Usiamo il passato perché nel momento in cui scriviamo, queste esperienze sono state smantellate o in via di smantellamento per gli effetti delle politiche salvinia-ne. Cosa ha significato, in termini di governance e processo d'implementazione, fare accoglienza diffusa in piccoli comuni montani di persone che sono o erano nell'attesa di ottenere lo status di rifugiato (o altra forma di protezione)? Come si sono collocate e si possono collocare queste esperienze rispetto alle politiche na-zionali sull'immigrazione da tempo caratterizzate dal paradigma dell'emergenza, dalla frammentarietà, e dall'incoerenza? Attraverso due progetti di ricerca qualita-tiva, l'articolo guarda all'interno di questi processi di implementazione, concen-trandosi su come le dimensioni spaziali e temporali siano state lentamente "riem-pite" dal lavoro costante di comunità locali, migranti e operatori sociali, in un mo-do che sfuma le distinzioni politiche e sociologiche di accoglienza e integrazione. Lo scopo principale è quindi quello di riflettere sull'interconnessione tra il meso (il livello locale), il micro (l'interazione quotidiana tra richiedenti asilo-operatori sociali-comunità locali) e il macro (le politiche nazionali).
{"title":"Dentro, fuori e contro le involuzioni delle politiche sull'immigrazione: riflessioni dalle esperienze di microaccoglienza diffusa di richiedenti asilo in Valsugana e Valle di Susa","authors":"Orlando De Gregorio, E. Giacomelli","doi":"10.3280/mm2022-002008","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2022-002008","url":null,"abstract":"Quest'articolo verte sulle esperienze di accoglienza diffusa di richiedenti asilo rea-lizzate nei comuni montani della Valsugana in Trentino e in alta Valle di Susa in Piemonte. Si tratta di progetti nati in seno all'accoglienza straordinaria, ma che hanno assunto le forme dell'accoglienza diffusa e integrata, come altri progetti realizzati in diversi altri territori del paese. Cosa sono state queste esperienze? Usiamo il passato perché nel momento in cui scriviamo, queste esperienze sono state smantellate o in via di smantellamento per gli effetti delle politiche salvinia-ne. Cosa ha significato, in termini di governance e processo d'implementazione, fare accoglienza diffusa in piccoli comuni montani di persone che sono o erano nell'attesa di ottenere lo status di rifugiato (o altra forma di protezione)? Come si sono collocate e si possono collocare queste esperienze rispetto alle politiche na-zionali sull'immigrazione da tempo caratterizzate dal paradigma dell'emergenza, dalla frammentarietà, e dall'incoerenza? Attraverso due progetti di ricerca qualita-tiva, l'articolo guarda all'interno di questi processi di implementazione, concen-trandosi su come le dimensioni spaziali e temporali siano state lentamente \"riem-pite\" dal lavoro costante di comunità locali, migranti e operatori sociali, in un mo-do che sfuma le distinzioni politiche e sociologiche di accoglienza e integrazione. Lo scopo principale è quindi quello di riflettere sull'interconnessione tra il meso (il livello locale), il micro (l'interazione quotidiana tra richiedenti asilo-operatori sociali-comunità locali) e il macro (le politiche nazionali).","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"90079228","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
This paper investigates the process of constructing the self and the other in a field-work experience. In analysing some storified excerpts from the author's ethno-graphic notes, the concepts of narratives, small culture formation and the intercul-tural are applied. Narratives and small cultures can be used to rethink the role of the researcher, as they permit focusing on the observation as a process of narrative construction. Additionally, it is based on small cultures involving both the re-searcher and the participants that this process takes shape. The concept of the in-tercultural, as applied to this work, aims to challenge the essentialist, established view of culture in its association with national belonging to focus on the negotia-tion of meanings that construct culture. What the author finds is that in these ne-gotiations, each social actor engages with a set of personal narratives that come into play according to contextual needs and their resonances with other participants.
{"title":"The disruptive effect of a mango. Giving a voice to the unexpected in the study of the intercultural","authors":"Sara Amadasi","doi":"10.3280/mm2022-002009","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2022-002009","url":null,"abstract":"This paper investigates the process of constructing the self and the other in a field-work experience. In analysing some storified excerpts from the author's ethno-graphic notes, the concepts of narratives, small culture formation and the intercul-tural are applied. Narratives and small cultures can be used to rethink the role of the researcher, as they permit focusing on the observation as a process of narrative construction. Additionally, it is based on small cultures involving both the re-searcher and the participants that this process takes shape. The concept of the in-tercultural, as applied to this work, aims to challenge the essentialist, established view of culture in its association with national belonging to focus on the negotia-tion of meanings that construct culture. What the author finds is that in these ne-gotiations, each social actor engages with a set of personal narratives that come into play according to contextual needs and their resonances with other participants.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"37 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"87246402","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L'articolo nasce dall'interesse per storie e percorsi (in)visibili che prendono forma negli spazi della marginalità con l'obiettivo di analizzare i meccanismi di esclusione che coinvolgono la manodopera migrante. A partire dalla dimensione fisica e simbolica, l'elaborato indaga tramite il metodo dello studio di caso le manifesta-zioni di ghettizzazione nelle occupazioni a basso salario e situazioni di (in)visibilità che aumentano il rischio di sfruttamento nel lavoro agricolo e domestico. Nei due casi studio, si analizzano la costruzione fisica e simbolica dello spazio abitativo e lavorativo e le dinamiche di dominio/potere tra datore e dipendente.
{"title":"Manodopera (in)visibile: spazi e immaginari della marginalità nel lavoro agricolo e domestico","authors":"Chiara Pagliuca, Neusa Tsimba","doi":"10.3280/mm2022-002005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2022-002005","url":null,"abstract":"L'articolo nasce dall'interesse per storie e percorsi (in)visibili che prendono forma negli spazi della marginalità con l'obiettivo di analizzare i meccanismi di esclusione che coinvolgono la manodopera migrante. A partire dalla dimensione fisica e simbolica, l'elaborato indaga tramite il metodo dello studio di caso le manifesta-zioni di ghettizzazione nelle occupazioni a basso salario e situazioni di (in)visibilità che aumentano il rischio di sfruttamento nel lavoro agricolo e domestico. Nei due casi studio, si analizzano la costruzione fisica e simbolica dello spazio abitativo e lavorativo e le dinamiche di dominio/potere tra datore e dipendente.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"36 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"80519563","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Questo studio si colloca nel solco di quella tradizione degli studi sulle migrazioni che hanno enfatizzato la agency dei migranti, descrivendo attraverso la ricerca qualitativa le modalità con cui questi "agiscono" lo spazio dove risiedono, con un fare rivendicativo dei propri diritti ma anche delle proprie aspirazioni, ed un effetto trasformativo sui percorsi di cittadinanza individuali, ma anche sui processi di sviluppo locali. In particolare, questa ricerca riguarda le donne straniere che, in Italia, hanno avuto successo nella loro attività imprenditoriale. Indagare il successo rappresenta una scelta metodologica precisa che deriva dagli approcci positivi relativi agli studi sulla valutazione dei programmi di sviluppo nei paesi terzi. Chi sono le imprenditrici straniere di successo e perché scelgono di intraprendere? quali caratteristiche hanno le loro imprese e come vengono gestite? La ricerca ha evidenziato una stretta relazione tra l'agire imprenditoriale e quello sociale delle imprenditrici straniere di successo e sembra suggerire che, quando le donne straniere hanno successo, il loro sguardo si volge verso l'altro.
{"title":"Quando le imprenditrici straniere raggiungono il successo","authors":"Valeria Saggiomo","doi":"10.3280/mm2022-002010","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/mm2022-002010","url":null,"abstract":"Questo studio si colloca nel solco di quella tradizione degli studi sulle migrazioni che hanno enfatizzato la agency dei migranti, descrivendo attraverso la ricerca qualitativa le modalità con cui questi \"agiscono\" lo spazio dove risiedono, con un fare rivendicativo dei propri diritti ma anche delle proprie aspirazioni, ed un effetto trasformativo sui percorsi di cittadinanza individuali, ma anche sui processi di sviluppo locali. In particolare, questa ricerca riguarda le donne straniere che, in Italia, hanno avuto successo nella loro attività imprenditoriale. Indagare il successo rappresenta una scelta metodologica precisa che deriva dagli approcci positivi relativi agli studi sulla valutazione dei programmi di sviluppo nei paesi terzi. Chi sono le imprenditrici straniere di successo e perché scelgono di intraprendere? quali caratteristiche hanno le loro imprese e come vengono gestite? La ricerca ha evidenziato una stretta relazione tra l'agire imprenditoriale e quello sociale delle imprenditrici straniere di successo e sembra suggerire che, quando le donne straniere hanno successo, il loro sguardo si volge verso l'altro.","PeriodicalId":93477,"journal":{"name":"Mondi migranti : rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali","volume":"49 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"76934036","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}