Hungarian professionals have highlighted the vulnerability of post-war built legacies in Budapest. Their reference point is the recent transformation of central areas showing a significant number of demolitions and a small number of conservative refurbishments. This is commonly attributed to the narratives of revisionist memory politics and/or the stigma of architecture built under state socialism. In contrast, professional activism and recent official listings have indicated a change of paradigms towards the extension of the official patrimonial acknowledgement to post-war built legacies. Throughout the case of the House of Diplomats, this article presents the origins of diverging narratives and discusses their impact as risk or potential in architectural preservation.
{"title":"The role of narratives in the preservation of post-war built legacies in Budapest","authors":"Franz Bittenbinder","doi":"10.3280/tr2022-101001","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-101001","url":null,"abstract":"Hungarian professionals have highlighted the vulnerability of post-war built legacies in Budapest. Their reference point is the recent transformation of central areas showing a significant number of demolitions and a small number of conservative refurbishments. This is commonly attributed to the narratives of revisionist memory politics and/or the stigma of architecture built under state socialism. In contrast, professional activism and recent official listings have indicated a change of paradigms towards the extension of the official patrimonial acknowledgement to post-war built legacies. Throughout the case of the House of Diplomats, this article presents the origins of diverging narratives and discusses their impact as risk or potential in architectural preservation.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44744098","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Costanzo Ranci, Patrizia Tenisci, Ezio Micelli, Leonardo Ramondetti, Paolo Urbani
{"title":"Locarno 2022. Guerra e morte, ma anche intersezioni di luoghi e persone / Raccontare Milano: 8 incontri e un libro / Il riuso delle aree militari dismesse: riflessioni sulla specificità delle ex caserme / Interesse pubblico e trasformazioni urbane: alla ricerca di un equilibrio","authors":"Costanzo Ranci, Patrizia Tenisci, Ezio Micelli, Leonardo Ramondetti, Paolo Urbani","doi":"10.3280/tr2022-101020","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-101020","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":"107 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"134995995","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Nell'ultimo decennio la Regione Veneto ha favorito e stimolato lo sviluppo di Contratti di Fiume, percorsi di governance partecipata finalizzati alla tutela delle aree umide, alla sensibilizzazione delle comunità locali e allo sviluppo territoriale. In questo quadro l'Università Iuav di Venezia ha attivato un percorso di Contratto di Area Umida per la Laguna Nord di Venezia, svoltosi o tra il 2019 e il 2021. Nonostante il processo partecipato abbia dovuto fronteggiare difficoltà legate alla vastità dell'area di studio, ai limiti imposti dal Covid-19, alla pluralità dei portatori di interesse attivi sul territorio, grazie al Contratto si rilevano i primi e fondamentali segnali di empowerment e commitment delle comunità locali.
{"title":"Il contratto di area umida per la Laguna Nord di Venezia: tra conflitti e prospettive","authors":"Marta De Marchi, Michela Pace","doi":"10.3280/tr2022-101011","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-101011","url":null,"abstract":"Nell'ultimo decennio la Regione Veneto ha favorito e stimolato lo sviluppo di Contratti di Fiume, percorsi di governance partecipata finalizzati alla tutela delle aree umide, alla sensibilizzazione delle comunità locali e allo sviluppo territoriale. In questo quadro l'Università Iuav di Venezia ha attivato un percorso di Contratto di Area Umida per la Laguna Nord di Venezia, svoltosi o tra il 2019 e il 2021. Nonostante il processo partecipato abbia dovuto fronteggiare difficoltà legate alla vastità dell'area di studio, ai limiti imposti dal Covid-19, alla pluralità dei portatori di interesse attivi sul territorio, grazie al Contratto si rilevano i primi e fondamentali segnali di empowerment e commitment delle comunità locali.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49640121","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
La questione dei valori emerge frequentemente quando si parla di urbanistica. Tuttavia, poiché il termine ‘urbanistica' può avere diversi significati, non è sempre chiaro quale sia il problema valoriale in gioco. A tal proposito, l'articolo distingue anzitutto tre diverse accezioni del termine: urbanistica come disciplina scientifica, urbanistica come professione, urbanistica come attività istituzionale. Solo nel seguito e per ciascuna delle accezioni individuate, vengono esplorate tre diverse dimensioni valoriali, relative, rispettivamente, a valori epistemici, valori deontologici, valori istituzionali.
{"title":"Urbanistica e valori: tra ricerca, professione e intervento pubblico","authors":"S. Moroni","doi":"10.3280/tr2022-101014","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-101014","url":null,"abstract":"La questione dei valori emerge frequentemente quando si parla di urbanistica. Tuttavia, poiché il termine ‘urbanistica' può avere diversi significati, non è sempre chiaro quale sia il problema valoriale in gioco. A tal proposito, l'articolo distingue anzitutto tre diverse accezioni del termine: urbanistica come disciplina scientifica, urbanistica come professione, urbanistica come attività istituzionale. Solo nel seguito e per ciascuna delle accezioni individuate, vengono esplorate tre diverse dimensioni valoriali, relative, rispettivamente, a valori epistemici, valori deontologici, valori istituzionali.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43513643","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
La gestione e protezione delle risorse ambientali chiede di superare gli strumenti e le politiche settoriali, e suggerisce di affrontare i problemi da un punto di vista ecosistemico, attivando un approccio capace di andare oltre le divisioni territoriali (competenze) e orientato a discutere contemporaneamente di questioni ambientali, di governance, di conservazione e di sviluppo economico dei sistemi insediativi. Il servizio si propone di discutere queste pratiche di governance attraverso la presentazione di alcuni casi, soffermandosi a riflettere sulle criticità e potenzialità di un approccio collaborativo nel campo della pianificazione di ambienti fragili.
{"title":"La governance delle risorse ambientali tra protagonismo e nuovi patti","authors":"M. C. Tosi","doi":"10.3280/tr2022-101008","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-101008","url":null,"abstract":"La gestione e protezione delle risorse ambientali chiede di superare gli strumenti e le politiche settoriali, e suggerisce di affrontare i problemi da un punto di vista ecosistemico, attivando un approccio capace di andare oltre le divisioni territoriali (competenze) e orientato a discutere contemporaneamente di questioni ambientali, di governance, di conservazione e di sviluppo economico dei sistemi insediativi. Il servizio si propone di discutere queste pratiche di governance attraverso la presentazione di alcuni casi, soffermandosi a riflettere sulle criticità e potenzialità di un approccio collaborativo nel campo della pianificazione di ambienti fragili.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70157776","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Lo studio di fattibilità ReLambro per il sistema degli spazi aperti e la connessione ecologica della valle urbana del fiume Lambro Milanese, sviluppato a partire dal 2012, ha portato attenzione sul tema del fiume in città e generato diverse iniziative di progettazione e interventi lungo il corso del fiume e nell'ambito dell'est milanese, oggi ancora in corso. Promosso da ersaf, insieme al Politecnico di Milano, al Comune di Milano e ad altri partner su finanziamento di Fondazione Cariplo, lo studio è divenuto parte del programma di sviluppo dei Contratti di fiume coordinato dallo stesso ente regionale, e ha quindi rappresentato un campo di sperimentazione e di osservazione delle modalità di progetto e di gestione della politica regionale, evidenziandone limiti e potenzialità.
{"title":"Milano e il Lambro: il fiume in città e la possibile gestione di un progetto di spazi aperti","authors":"A. Longo","doi":"10.3280/tr2022-101010","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-101010","url":null,"abstract":"Lo studio di fattibilità ReLambro per il sistema degli spazi aperti e la connessione ecologica della valle urbana del fiume Lambro Milanese, sviluppato a partire dal 2012, ha portato attenzione sul tema del fiume in città e generato diverse iniziative di progettazione e interventi lungo il corso del fiume e nell'ambito dell'est milanese, oggi ancora in corso. Promosso da ersaf, insieme al Politecnico di Milano, al Comune di Milano e ad altri partner su finanziamento di Fondazione Cariplo, lo studio è divenuto parte del programma di sviluppo dei Contratti di fiume coordinato dallo stesso ente regionale, e ha quindi rappresentato un campo di sperimentazione e di osservazione delle modalità di progetto e di gestione della politica regionale, evidenziandone limiti e potenzialità.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45965074","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Nell'ambito della storia dell'architettura brasiliana, gli anni '30 - contraddistinti dalla presenza al potere di un governo nazionalista di stampo autoritario - coincidevano con il progressivo affermarsi dell'architettura moderna in Brasile. In tale contesto politico e culturale, la sede del Ministero dell'Educazione e Salute Pubblica di Rio de Janeiro (1935-1943) inaugurava una folta schiera di edifici pubblici che avrebbero adottato il Moderno come rappresentazione dello Stato: una tendenza poi culminata con l'esperienza della fondazione di Brasilia nella seconda metà degli anni '50. La vicenda della realizzazione del mesp, dai suoi contributi progettuali internazionali al suo stato di conservazione attuale, risulta emblematica e introduce il tema della tutela delle opere del xx secolo in Brasile.
{"title":"Gli albori del nazionalismo e l'introduzione dell'architettura moderna in Brasile","authors":"Alessandra Bedolini","doi":"10.3280/tr2022-101006","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-101006","url":null,"abstract":"Nell'ambito della storia dell'architettura brasiliana, gli anni '30 - contraddistinti dalla presenza al potere di un governo nazionalista di stampo autoritario - coincidevano con il progressivo affermarsi dell'architettura moderna in Brasile. In tale contesto politico e culturale, la sede del Ministero dell'Educazione e Salute Pubblica di Rio de Janeiro (1935-1943) inaugurava una folta schiera di edifici pubblici che avrebbero adottato il Moderno come rappresentazione dello Stato: una tendenza poi culminata con l'esperienza della fondazione di Brasilia nella seconda metà degli anni '50. La vicenda della realizzazione del mesp, dai suoi contributi progettuali internazionali al suo stato di conservazione attuale, risulta emblematica e introduce il tema della tutela delle opere del xx secolo in Brasile.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43348192","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il saggio discute dell'approccio collaborativo alla costruzione delle politiche in contesti di complessità dell'azione pubblica con riferimento alla governance delle aree umide. Il policy design collaborativo di carattere istituzionale viene inquadrato come una delle traiettorie dello Stato interattivo, in una originale combinazione delle componenti ‘dall'alto' e ‘dal basso' della costruzione delle politiche pubbliche. Sono tematizzate, da un lato, la democratizzazione dei processi di decisione pubblica, e dall'altro, la necessità di accrescimento della capacità delle istituzioni di attivare e disporre di risorse utili al trattamento dei problemi pubblici, sostenendo processi di innovazione sociale. Nel saggio vengono esemplificati i tratti principali del policy design collaborativo, approfondendo in particolare alcuni tipi di strumentazione per la transizione ecologica, quali i contratti di area umida.
{"title":"La svolta collaborativa nel disegno delle politiche per la governance delle aree umide","authors":"F. Gelli","doi":"10.3280/tr2022-101012","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-101012","url":null,"abstract":"Il saggio discute dell'approccio collaborativo alla costruzione delle politiche in contesti di complessità dell'azione pubblica con riferimento alla governance delle aree umide. Il policy design collaborativo di carattere istituzionale viene inquadrato come una delle traiettorie dello Stato interattivo, in una originale combinazione delle componenti ‘dall'alto' e ‘dal basso' della costruzione delle politiche pubbliche. Sono tematizzate, da un lato, la democratizzazione dei processi di decisione pubblica, e dall'altro, la necessità di accrescimento della capacità delle istituzioni di attivare e disporre di risorse utili al trattamento dei problemi pubblici, sostenendo processi di innovazione sociale. Nel saggio vengono esemplificati i tratti principali del policy design collaborativo, approfondendo in particolare alcuni tipi di strumentazione per la transizione ecologica, quali i contratti di area umida.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46551223","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Assumendo l'innovazione come leva che permette di rivitalizzare i villaggi rurali, questo articolo presenta un modello concettuale di innovazione rurale. Esso è stato definito attraverso l'analisi di varie iniziative attivate nelle aree rurali, basate sull'uso innovativo delle risorse locali. Il modello può essere applicato ad altri casi che soddisfano le condizioni preesistenti e può essere adattato alle specificità di ciascun caso, per stimolare il rilancio dei villaggi con impatti positivi nella misura in cui l'innovazione è appropriata per la comunità locale. La rivitalizzazione dei villaggi incide sul tema dello spopolamento rurale, una questione cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
{"title":"L'innovazione come motore dello sviluppo rurale: un nuovo modello concettuale","authors":"Sonia Sansone","doi":"10.3280/tr2022-101019","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-101019","url":null,"abstract":"Assumendo l'innovazione come leva che permette di rivitalizzare i villaggi rurali, questo articolo presenta un modello concettuale di innovazione rurale. Esso è stato definito attraverso l'analisi di varie iniziative attivate nelle aree rurali, basate sull'uso innovativo delle risorse locali. Il modello può essere applicato ad altri casi che soddisfano le condizioni preesistenti e può essere adattato alle specificità di ciascun caso, per stimolare il rilancio dei villaggi con impatti positivi nella misura in cui l'innovazione è appropriata per la comunità locale. La rivitalizzazione dei villaggi incide sul tema dello spopolamento rurale, una questione cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45505000","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Questo contributo disamina le attuali sfide di governance per le aree umide dell'area euro-mediterranea, riferita agli Stati Membri dell'Unione Europea che si affacciano sul mare Mediterraneo, basandosi sulle caratteristiche ambientali e socio-economiche che le caratterizzano e tenendo in considerazione i molteplici servizi ecosistemici e quindi gli interessi in gioco che ne derivano. Il contributo introduce quindi lo strumento del Contratto di Area Umida come comunità di pratica per una efficace integrazione a scala locale delle politiche e dei conseguenti interessi in gioco. Attraverso un'analisi di letteratura sul Contratto di Area Umida e una ricognizione di 16 progetti europei l'articolo approfondisce l'approccio metodologico che contraddistingue i processi decisionali contrattualizzati e propone una serie di raccomandazioni per l'ulteriore sviluppo del Contratto di Area Umida nell'area euro- mediterranea.
{"title":"I contratti di area umida nell'area euromediterranea: stato dell'arte e prospettive","authors":"G. Gusmaroli","doi":"10.3280/tr2022-101009","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/tr2022-101009","url":null,"abstract":"Questo contributo disamina le attuali sfide di governance per le aree umide dell'area euro-mediterranea, riferita agli Stati Membri dell'Unione Europea che si affacciano sul mare Mediterraneo, basandosi sulle caratteristiche ambientali e socio-economiche che le caratterizzano e tenendo in considerazione i molteplici servizi ecosistemici e quindi gli interessi in gioco che ne derivano. Il contributo introduce quindi lo strumento del Contratto di Area Umida come comunità di pratica per una efficace integrazione a scala locale delle politiche e dei conseguenti interessi in gioco. Attraverso un'analisi di letteratura sul Contratto di Area Umida e una ricognizione di 16 progetti europei l'articolo approfondisce l'approccio metodologico che contraddistingue i processi decisionali contrattualizzati e propone una serie di raccomandazioni per l'ulteriore sviluppo del Contratto di Area Umida nell'area euro- mediterranea.","PeriodicalId":38566,"journal":{"name":"Territorio","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48199225","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}