{"title":"Patat, Alejandro, Costellazione Rovani. Cento Anni, un romanzo illustrato, Pisa, Pacini, 2021, 358 pp.","authors":"G. Carrara","doi":"10.5209/cfit.79882","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.79882","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2022-06-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47841031","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
In questo contributo, partendo dal punto di vista dell’apprendente, si effettuerà un’analisi finalizzata a sondare l’uso, l’interesse e l’utilità del dispositivo mobile per un approfondimento linguistico dell’italiano come lingua straniera (LS) in contesti informali di apprendimento. I destinatari dell’indagine sono apprendenti di italiano LS di profilo e livello linguistico diversi. Complessivamente sono stati raccolti i dati di 602 studenti appartenenti a 68 centri educativi presenti in 43 Paesi nel mondo. Con questo studio, di carattere esplorativo, si sono voluti indagare, in particolar modo, quattro aspetti: 1) l’uso delle app per l’apprendimento linguistico tra gli studenti di italiano LS; 2) il livello di gradimento dell’esperienza delle app come risorsa linguistica della LS; 3) la relazione fra l’uso delle app e la competenza linguistica; 4) la relazione fra l’uso delle app e l’età degli apprendenti. Considerati questi obiettivi, la metodologia seguita per questo studio è principalmente di tipo quantitativo. I dati raccolti offrono alcuni spunti interessanti per riflettere sui dati demografici e sul livello di interesse e gradimento degli utenti-apprendenti di italiano LS in relazione al loro uso con il dispositivo mobile come strumento didattico.
{"title":"L’uso del dispositivo mobile per l’apprendimento dell’italiano come LS in contesto informale: uno studio quantitativo","authors":"C. Averna","doi":"10.5209/cfit.80167","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.80167","url":null,"abstract":"In questo contributo, partendo dal punto di vista dell’apprendente, si effettuerà un’analisi finalizzata a sondare l’uso, l’interesse e l’utilità del dispositivo mobile per un approfondimento linguistico dell’italiano come lingua straniera (LS) in contesti informali di apprendimento. I destinatari dell’indagine sono apprendenti di italiano LS di profilo e livello linguistico diversi. Complessivamente sono stati raccolti i dati di 602 studenti appartenenti a 68 centri educativi presenti in 43 Paesi nel mondo. Con questo studio, di carattere esplorativo, si sono voluti indagare, in particolar modo, quattro aspetti: 1) l’uso delle app per l’apprendimento linguistico tra gli studenti di italiano LS; 2) il livello di gradimento dell’esperienza delle app come risorsa linguistica della LS; 3) la relazione fra l’uso delle app e la competenza linguistica; 4) la relazione fra l’uso delle app e l’età degli apprendenti. Considerati questi obiettivi, la metodologia seguita per questo studio è principalmente di tipo quantitativo. I dati raccolti offrono alcuni spunti interessanti per riflettere sui dati demografici e sul livello di interesse e gradimento degli utenti-apprendenti di italiano LS in relazione al loro uso con il dispositivo mobile come strumento didattico.","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2022-06-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"41380442","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il saggio ripercorre le fasi del complesso rapporto tra Pier Paolo Pasolini ed Erza Pound, indagando le ragioni del passaggio dall’iniziale rifiuto al successivo interesse pasoliniano verso l’autore dei Cantos. Analizzando la famosa e controversa intervista televisiva Un’ora con Ezra Pound, e le citazioni poundiane in Pilade, Salò o le 120 giornate di Sodoma, La nuova gioventù e Petrolio, l’autore dimostra come nell’ultima fase della sua opera, Pound divenga per Pasolini uno dei suoi tanti modelli autoriali, il simbolo di un poeta scandaloso con il quale identificarsi.
本文回顾了皮尔·保罗·帕索里尼(Pier Paolo Pasolini)和埃尔扎·庞德(Erza Pound)之间复杂关系的各个阶段。分析一个小时电视著名的和有争议的采访以斯拉庞德,引用poundiane Pilade,萨罗或120天的筛子,新青年和石油,作者表明其工作的最后阶段,庞德成为Pasolini其许多autoriali模式之一,一位诗人的象征认同他是可耻的。
{"title":"Creazione di una persona: Pier Paolo Pasolini e “la funzione Pound”","authors":"G. Annovi","doi":"10.5209/cfit.79587","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.79587","url":null,"abstract":"Il saggio ripercorre le fasi del complesso rapporto tra Pier Paolo Pasolini ed Erza Pound, indagando le ragioni del passaggio dall’iniziale rifiuto al successivo interesse pasoliniano verso l’autore dei Cantos. Analizzando la famosa e controversa intervista televisiva Un’ora con Ezra Pound, e le citazioni poundiane in Pilade, Salò o le 120 giornate di Sodoma, La nuova gioventù e Petrolio, l’autore dimostra come nell’ultima fase della sua opera, Pound divenga per Pasolini uno dei suoi tanti modelli autoriali, il simbolo di un poeta scandaloso con il quale identificarsi. ","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2022-06-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46764432","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il 5 marzo del 1922 nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini e Cuadernos de Filología Italiana ha scelto di inaugurare con il suo nome il ritorno editoriale di una proposta monografica che da questo numero accompagnerà nuovamente le tradizionali sezioni di linguistica, letteratura e delle recensioni. Gli anniversari, si sa, possono essere momenti ambigui della riflessione e a volte convogliano su un dato autore attenzioni dal valore più mondano che intellettuale; il 2022, per giunta, ci ricorda che cento anni fa nascevano anche, solo per restare in ambito letterario, Beppe Fenoglio, Giorgio Manganelli, Luigi Meneghello e Luciano Bianciardi. Le ragioni della nostra scelta si fondano innanzitutto sulla capacità che Pasolini ha di interrogare ancora e sempre i nostri studenti, spesso stupiti nei loro primi approcci con l’autore che più di ogni altro, nella complessa costellazione del nostro Novecento, rinnova in ugual misura sconcerto e ammirazione in chi gli si avvicina per la prima volta, anche grazie o a causa del suo essere arcipelago di linguaggi e proposte. La sua esperienza artistica, per giunta, compressa in un trentennio vertiginoso, non può essere ascritta a una sola disciplina di studi e ciò ci pone automaticamente nella circostanza di aprire le maglie della nostra specializzazione ad altri sguardi e altri saperi. Vastità e complessità – e ben inteso, inciampi e contraddizioni – restano a buon conto caratteri essenziali della sua opera, eredità da coltivare e mettere in valore. Quasi cinquant’anni dopo la sua morte, pensiamo inoltre che sia possibile osservare la sua traiettoria consapevoli che ai significati della sua opera, per usare un’acuta analisi di Walter Siti (2005: 135), si è andato sovrapponendo il significante del «mito Pasolini». Non ignoriamo, del resto, che è a quel mito che spesso si avvicinano abbagliati altri giovani e altri artisti, ma ciò non ci esime, semmai ci incita, dal proseguire il lavoro ermeneutico, filologico e culturale che qui presentiamo.
1922年3月5日,Pier Paolo Pasolini在博洛尼亚出生,Cuadernos de Filología Italiana选择以他的名字为一篇专题论文的编辑回归揭幕,该论文将再次伴随语言学、文学和评论的传统部分。我们知道,周年纪念日可能是一个模糊的反思时刻,有时会向特定的作者传达比智力更世俗的关注;此外,2022年提醒我们,百年前,Beppe Fenoglio、Giorgio Manganelli、Luigi Meneghello和Luciano Bianciardi也出生了,只是为了留在文学领域。我们选择的原因首先是基于帕索里尼能够一次又一次地询问我们的学生,他们对作者的第一次接触常常感到惊讶,在我们二十世纪的复杂星座中,作者比任何其他人都更让那些第一次接触他的人感到同样的沮丧和钦佩,也感谢或因为它是一个由语言和建议组成的群岛。此外,他的艺术经历被压缩成令人眩晕的三十年,不能归因于单一的研究学科,这自动地将我们置于打开我们的专业与其他外表和其他知识联系的环境中。浩瀚和复杂——当然还有绊脚石和矛盾——仍然是他作品的基本特征,是一个需要培养和重视的遗产。在他去世近五十年后,我们也认为有可能观察到他的轨迹,意识到他的作品的意义,用对Walter Siti(2005:135)的敏锐分析,已经叠加了“帕索里尼神话”的能指。此外,我们并没有忽视,正是这个神话让其他年轻人和其他艺术家经常感到眼花缭乱,但这并不能免除我们继续我们在这里呈现的解释学、语言学和文化工作的责任。
{"title":"Nota introduttiva","authors":"Leonardo Vilei","doi":"10.5209/cfit.75604","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.75604","url":null,"abstract":"Il 5 marzo del 1922 nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini e Cuadernos de Filología Italiana ha scelto di inaugurare con il suo nome il ritorno editoriale di una proposta monografica che da questo numero accompagnerà nuovamente le tradizionali sezioni di linguistica, letteratura e delle recensioni. \u0000Gli anniversari, si sa, possono essere momenti ambigui della riflessione e a volte convogliano su un dato autore attenzioni dal valore più mondano che intellettuale; il 2022, per giunta, ci ricorda che cento anni fa nascevano anche, solo per restare in ambito letterario, Beppe Fenoglio, Giorgio Manganelli, Luigi Meneghello e Luciano Bianciardi. Le ragioni della nostra scelta si fondano innanzitutto sulla capacità che Pasolini ha di interrogare ancora e sempre i nostri studenti, spesso stupiti nei loro primi approcci con l’autore che più di ogni altro, nella complessa costellazione del nostro Novecento, rinnova in ugual misura sconcerto e ammirazione in chi gli si avvicina per la prima volta, anche grazie o a causa del suo essere arcipelago di linguaggi e proposte. La sua esperienza artistica, per giunta, compressa in un trentennio vertiginoso, non può essere ascritta a una sola disciplina di studi e ciò ci pone automaticamente nella circostanza di aprire le maglie della nostra specializzazione ad altri sguardi e altri saperi. Vastità e complessità – e ben inteso, inciampi e contraddizioni – restano a buon conto caratteri essenziali della sua opera, eredità da coltivare e mettere in valore. \u0000Quasi cinquant’anni dopo la sua morte, pensiamo inoltre che sia possibile osservare la sua traiettoria consapevoli che ai significati della sua opera, per usare un’acuta analisi di Walter Siti (2005: 135), si è andato sovrapponendo il significante del «mito Pasolini». Non ignoriamo, del resto, che è a quel mito che spesso si avvicinano abbagliati altri giovani e altri artisti, ma ciò non ci esime, semmai ci incita, dal proseguire il lavoro ermeneutico, filologico e culturale che qui presentiamo.","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2022-06-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"41920578","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Ampère, Jean-Jacques, Voyage dantesque / Viaggio dantesco, introduzione, nota al testo e cura di Massimo Colella, Firenze, Edizioni Polistampa / Società Dantesca Italiana, 2018, 264 pp.","authors":"Francisco José Rodríguez Mesa","doi":"10.5209/cfit.80715","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.80715","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2022-06-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45143818","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Ferroni, Roberta / Birello, Marilisa La competenza discorsiva ed interazionale. A lezione di lingua straniera, Aracne, 2020, 368 pp.","authors":"Chiara Sarah Duminuco","doi":"10.5209/cfit.75742","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.75742","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2022-06-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47988559","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Questo studio descrive un percorso didattico incentrato sui segnali discorsivi allora, dunque, beh e analizza le riflessioni metapragmatiche di studenti d’italiano LS nello sviluppo di attività interattive in cui viene chiesto loro di usare questi segnali discorsivi. Si tratta di un’indagine longitudinale svolta fra apprendenti d’italiano di livello A1-A2. Il materiale utilizzato in classe usa un sillabo task-based ed è proveniente dal manuale Al Dente 1. Ogni unità include una sezione specifica dedicata ai segnali discorsivi fin dal livello A1. I risultati mostrano che le attività di presentazione, riconoscimento e riflessione associate ad attività di produzione guidata e libera favoriscono il riconoscimento dei valori, delle funzioni e degli usi dei segnali allora, dunque, beh e inducono gli studenti a riflettere sui segnali discorsivi oggetto di studio. Inoltre, durante l’evolversi delle varie fasi del corso, gli studenti recuperano i segnali per aprire il turno, che sono stati trattati in precedenza e che non sono più oggetto di studio, fino a farne un uso fluente nella pratica libera.
{"title":"L’insegnamento dei segnali discorsivi allora, dunque e beh: riflessioni metapragmatiche di studenti di italiano LS","authors":"R. Ferroni, Marilisa Birello","doi":"10.5209/cfit.73212","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.73212","url":null,"abstract":"Questo studio descrive un percorso didattico incentrato sui segnali discorsivi allora, dunque, beh e analizza le riflessioni metapragmatiche di studenti d’italiano LS nello sviluppo di attività interattive in cui viene chiesto loro di usare questi segnali discorsivi. Si tratta di un’indagine longitudinale svolta fra apprendenti d’italiano di livello A1-A2. Il materiale utilizzato in classe usa un sillabo task-based ed è proveniente dal manuale Al Dente 1. Ogni unità include una sezione specifica dedicata ai segnali discorsivi fin dal livello A1. I risultati mostrano che le attività di presentazione, riconoscimento e riflessione associate ad attività di produzione guidata e libera favoriscono il riconoscimento dei valori, delle funzioni e degli usi dei segnali allora, dunque, beh e inducono gli studenti a riflettere sui segnali discorsivi oggetto di studio. Inoltre, durante l’evolversi delle varie fasi del corso, gli studenti recuperano i segnali per aprire il turno, che sono stati trattati in precedenza e che non sono più oggetto di studio, fino a farne un uso fluente nella pratica libera.","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2022-06-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47082874","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Nell’Elegia di Madonna Fiammetta Giovanni Boccaccio fa propria la voce di una fanciulla per narrare in prima persona un’intima esperienza amorosa e psicologica. La fonte principale è riscontrabile nelle Heroides, da cui il certaldese riprende le modalità del monologo al femminile e l’intento di conferire una finalità morale alla vicenda, sulla falsa riga dei limiti medievale dell’esegesi ovidiana. L’articolo pretende esaminare le tecniche retorico-persuasive impiegate nel discorso della donna e funzionali al racconto esemplare, tanto per quanto riguarda le parti dialogiche come i soliloqui in cui la narrazione si articola. Per mettere in atto un’accurata ricerca sulle fonti, saranno presi in considerazioni non solo i testi classici e mediolatini che Boccaccio registrò nei suoi Zibaldoni, ma anche le tradizioni letterarie in lingua volgare di area italiana, tra le quali spicca sopra ogni altra la Vita Nova di Dante. A queste si aggiungeranno le opere di area francese che l’autore ebbe modo di conoscere durante il suo soggiorno presso la corte angioina a Napoli.
{"title":"Le fonti del discorso femminile nell'Elegia di Madonna Fiammetta","authors":"Maria Francesca Loffredo","doi":"10.5209/cfit.75812","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.75812","url":null,"abstract":"Nell’Elegia di Madonna Fiammetta Giovanni Boccaccio fa propria la voce di una fanciulla per narrare in prima persona un’intima esperienza amorosa e psicologica. La fonte principale è riscontrabile nelle Heroides, da cui il certaldese riprende le modalità del monologo al femminile e l’intento di conferire una finalità morale alla vicenda, sulla falsa riga dei limiti medievale dell’esegesi ovidiana. L’articolo pretende esaminare le tecniche retorico-persuasive impiegate nel discorso della donna e funzionali al racconto esemplare, tanto per quanto riguarda le parti dialogiche come i soliloqui in cui la narrazione si articola. Per mettere in atto un’accurata ricerca sulle fonti, saranno presi in considerazioni non solo i testi classici e mediolatini che Boccaccio registrò nei suoi Zibaldoni, ma anche le tradizioni letterarie in lingua volgare di area italiana, tra le quali spicca sopra ogni altra la Vita Nova di Dante. A queste si aggiungeranno le opere di area francese che l’autore ebbe modo di conoscere durante il suo soggiorno presso la corte angioina a Napoli.","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2022-06-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42999087","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
L’articolo tratta il tema dell’intersoggettificazione come tendenza del mutamento semantico-pragmatico, esaminando il caso dell’evoluzione di arà e bì come marcatori del discorso in siciliano. Per definire il concetto di intersoggettificazione, si offre innanzitutto una disamina di alcune nozioni che vi stanno alla base: l’intersoggettività come superamento del soggetto nel sapere umanistico contemporaneo, la soggettività nella riflessione linguistica, e infine il modello stesso dell’intersoggettificazione. Viene dunque analizzata l’evoluzione dei due marcatori del discorso in siciliano, di cui si ricostruiscono gli sviluppi diacronici. L’analisi di questi due percorsi diacronici offre dati empirici che permettono una ridefinizione teorica dell’intersoggettificazione come la tendenza secondo cui si sviluppano significati incentrati su due componenti costitutive dell’interazione linguistica, i soggetti interlocutori e il discorso stesso.
{"title":"Ripensare l’intersoggettificazione tramite l’evoluzione dei marcatori del discorso in siciliano","authors":"Giulio Scivoletto","doi":"10.5209/cfit.79860","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.79860","url":null,"abstract":"L’articolo tratta il tema dell’intersoggettificazione come tendenza del mutamento semantico-pragmatico, esaminando il caso dell’evoluzione di arà e bì come marcatori del discorso in siciliano. Per definire il concetto di intersoggettificazione, si offre innanzitutto una disamina di alcune nozioni che vi stanno alla base: l’intersoggettività come superamento del soggetto nel sapere umanistico contemporaneo, la soggettività nella riflessione linguistica, e infine il modello stesso dell’intersoggettificazione. Viene dunque analizzata l’evoluzione dei due marcatori del discorso in siciliano, di cui si ricostruiscono gli sviluppi diacronici. L’analisi di questi due percorsi diacronici offre dati empirici che permettono una ridefinizione teorica dell’intersoggettificazione come la tendenza secondo cui si sviluppano significati incentrati su due componenti costitutive dell’interazione linguistica, i soggetti interlocutori e il discorso stesso.","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2022-06-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46422866","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
La competenza testuale, lessicale e morfosintattica rappresentano tre competenze importanti per lo sviluppo e l’apprendimento di una seconda lingua (L2). Se da un lato, la competenza testuale si sviluppa linearmente fin dalle prime fasi dell’apprendimento della L2, altrettanto non si può affermare per la competenza lessicale e morfosintattica. Gli apprendenti L2, infatti, sembrano non individuare gli errori lessicali e a violare le regole di restrizione lessicale. Inoltre, alcuni aspetti morfosintattici, come la selezione delle forme verbali e l’uso di ordini sintattici complessi, sembrano essere problematici per gli apprendenti. Tenendo a mente ciò, il presente contributo indaga il livello testuale, lessicale e morfo-sintattico in testi di apprendenti di italiano di due livelli di competenza linguistica diversi: intermedio e avanzato. Lo scopo dell’analisi è stato quello di delineare i tratti più salienti in ciascuno dei tre piani di analisi sia nel livello intermedio che avanzato, e quanto i due livelli differiscano fra di loro. I risultati hanno mostrato che sia i testi intermedi che avanzati mostrano una buona architettura testuale. Dal punto di vista grammaticale, i due livelli sono caratterizzati dagli stessi errori (p.e., la selezione non corretta delle preposizioni e l’uso dei clitici). Tuttavia, i testi del livello intermedio mostrano una maggior correttezza grammaticale dei testi di livello avanzato. Al contrario, la competenza lessicale risulta superiore nei testi di livello avanzato rispetto ai testi di livello intermedio, suggerendo che gli apprendenti di livello avanzato tendono a dirigersi verso una struttura del testo più comunicativa che corretta grammaticalmente.
{"title":"Tra testo, lessico e morfosintassi: analisi descrittiva di testi di italiano L2","authors":"F. Malagnini, Irene Fioravanti","doi":"10.5209/cfit.79546","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.79546","url":null,"abstract":"La competenza testuale, lessicale e morfosintattica rappresentano tre competenze importanti per lo sviluppo e l’apprendimento di una seconda lingua (L2). Se da un lato, la competenza testuale si sviluppa linearmente fin dalle prime fasi dell’apprendimento della L2, altrettanto non si può affermare per la competenza lessicale e morfosintattica. Gli apprendenti L2, infatti, sembrano non individuare gli errori lessicali e a violare le regole di restrizione lessicale. Inoltre, alcuni aspetti morfosintattici, come la selezione delle forme verbali e l’uso di ordini sintattici complessi, sembrano essere problematici per gli apprendenti. Tenendo a mente ciò, il presente contributo indaga il livello testuale, lessicale e morfo-sintattico in testi di apprendenti di italiano di due livelli di competenza linguistica diversi: intermedio e avanzato. Lo scopo dell’analisi è stato quello di delineare i tratti più salienti in ciascuno dei tre piani di analisi sia nel livello intermedio che avanzato, e quanto i due livelli differiscano fra di loro. I risultati hanno mostrato che sia i testi intermedi che avanzati mostrano una buona architettura testuale. Dal punto di vista grammaticale, i due livelli sono caratterizzati dagli stessi errori (p.e., la selezione non corretta delle preposizioni e l’uso dei clitici). Tuttavia, i testi del livello intermedio mostrano una maggior correttezza grammaticale dei testi di livello avanzato. Al contrario, la competenza lessicale risulta superiore nei testi di livello avanzato rispetto ai testi di livello intermedio, suggerendo che gli apprendenti di livello avanzato tendono a dirigersi verso una struttura del testo più comunicativa che corretta grammaticalmente.","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2022-06-24","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48045028","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}