L’ interesse della critica letteraria in Spagna nei riguardi della scrittrice italiana di origini cubane Alba de Céspedes non è mai stato molto caloroso sia all’epoca dei suoi esordi che nei decenni successivi, nonostante la popolarità raggiunta da alcuni suoi romanzi nella penisola Iberica. L’unica importante eccezione sembra essere costituita dal professor Ernesto Giménez Caballero, collaboratore culturale e ideologo di Francisco Franco, che concepì nei confronti della scrittrice italiana un’ ammirazione, che ha oltrepassato la dimensione letteraria, Lo scopo di questo studio è focalizzare la natura e la qualità di quest’ammirazione, espressa nelle parole di Caballero nell’articolo «Alba Cubana» pubblicato nel 1942 e nel 1954 e i rapporti tra i due scrittori nella loro corrispondenza inedita, attualmente conservata presso la Biblioteca Nazionale di Madrid e qui riprodotta in trascrizione.
西班牙对古巴裔意大利作家阿尔巴·德·塞皮德斯(Alba de celspedes)的文学批评在她的早期和几十年里都不是很受欢迎,尽管她的一些小说在伊比利亚半岛很受欢迎。唯一重要的例外似乎是弗朗西斯科·弗兰科的文化合作者和思想家埃内斯托·希门尼斯·卡瓦列罗教授,他对这位意大利作家的钦佩超越了文学层面,这项研究的目的是关注这种钦佩的性质和质量,用卡瓦列罗在1942年和1954年发表的《古巴阿尔巴》文章中所说的话以及两位作者在其未发表的通信中所建立的关系来表达,这些通信目前保存在马德里国家图书馆,并在这里抄写。
{"title":"Alba de Céspedes nell’immaginario di Ernesto Giménez Caballero","authors":"Alessandra Dolce","doi":"10.5209/cfit.72237","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.72237","url":null,"abstract":"L’ interesse della critica letteraria in Spagna nei riguardi della scrittrice italiana di origini cubane Alba de Céspedes non è mai stato molto caloroso sia all’epoca dei suoi esordi che nei decenni successivi, nonostante la popolarità raggiunta da alcuni suoi romanzi nella penisola Iberica. L’unica importante eccezione sembra essere costituita dal professor Ernesto Giménez Caballero, collaboratore culturale e ideologo di Francisco Franco, che concepì nei confronti della scrittrice italiana un’ ammirazione, che ha oltrepassato la dimensione letteraria, \u0000Lo scopo di questo studio è focalizzare la natura e la qualità di quest’ammirazione, espressa nelle parole di Caballero nell’articolo «Alba Cubana» pubblicato nel 1942 e nel 1954 e i rapporti tra i due scrittori nella loro corrispondenza inedita, attualmente conservata presso la Biblioteca Nazionale di Madrid e qui riprodotta in trascrizione. \u0000 ","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2021-07-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45119116","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Arcaini, Enrico, L’indeterminatezza del segno e il trasferimento delle culture, Firenze, Leo S. Olschki Editore, “Biblioteca dell’Archivium romanicum. Serie II: Linguistica 62”, 2018, ix – 252 pp.","authors":"M. Carmello","doi":"10.5209/cfit.77166","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.77166","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2021-07-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43879883","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Miguel Ángel Cuevas Gómez, Fernando Molina Castillo y Paolo Silvestri (coords.), España e Italia: un viaje de ida y vuelta. Studia in honorem Manual Carrera Díaz, Sevilla, Editorial Universidad de Sevilla, 2020, 407 pp","authors":"Harro Stammerjohann","doi":"10.5209/cfit.74695","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.74695","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2021-07-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43629894","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Ambrosini, Maria Vittoria (2018), La expresión de la modalidad continuativa en italiano, español y catalan. Analogías, divergencias e interferencias, Canterano (Roma), Aracne Editrice, 349 pp","authors":"Paolo Della Putta","doi":"10.5209/cfit.71082","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.71082","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2021-07-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43015044","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il fine di questo lavoro è analizzare un insieme di frasi commento, ossia alcuni parentetici de-verbali che vengono utilizzati per esprimere la postura valutativa del parlante tramite specifiche strategie allocutive. Si tratta di forme intrinsecamente interattive e fàtiche che vengono pronunciate per esprimere l’atteggiamento del parlante più che per richiamare l’attenzione percettiva dell’interlocutore. Ci riferiamo a parentetici come guarda e sai che esprimono essenzialmente enfasi tramite un’operazione di richiesta di validazione all’interlocutore in occorrenza con asserzioni ed enunciati variamente valutativi; inoltre analizziamo strategie come pensa (te), ossia marcatori che codificano la meraviglia del parlante rispetto a un contenuto nuovo e/o inaspettato. Come vedremo, nello svolgimento di tali funzioni giocano un ruolo cruciale alcuni processi di grammaticalizzazione e routinizzazione essenzialmente tramite convenzionalizzazione di inferenze con il risultato ultimo dell’esplicitazione della postura valutativa del parlante mediante forme inerentemente interattive.
{"title":"L' allocuzione come veicolo di soggettività: tra enfasi e miratività","authors":"Maria Cristina Lo Baido","doi":"10.5209/cfit.72997","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.72997","url":null,"abstract":"Il fine di questo lavoro è analizzare un insieme di frasi commento, ossia alcuni parentetici de-verbali che vengono utilizzati per esprimere la postura valutativa del parlante tramite specifiche strategie allocutive. Si tratta di forme intrinsecamente interattive e fàtiche che vengono pronunciate per esprimere l’atteggiamento del parlante più che per richiamare l’attenzione percettiva dell’interlocutore. Ci riferiamo a parentetici come guarda e sai che esprimono essenzialmente enfasi tramite un’operazione di richiesta di validazione all’interlocutore in occorrenza con asserzioni ed enunciati variamente valutativi; inoltre analizziamo strategie come pensa (te), ossia marcatori che codificano la meraviglia del parlante rispetto a un contenuto nuovo e/o inaspettato. Come vedremo, nello svolgimento di tali funzioni giocano un ruolo cruciale alcuni processi di grammaticalizzazione e routinizzazione essenzialmente tramite convenzionalizzazione di inferenze con il risultato ultimo dell’esplicitazione della postura valutativa del parlante mediante forme inerentemente interattive.","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2021-07-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42772744","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Este estudio tiene como objetivo el análisis de errores léxicos en la expresión escrita de los discentes que aprenden lenguas afines, en concreto el español por parte de aprendientes italófonos y el italiano por parte de aprendientes hispanófonos. La investigación se aborda desde una perspectiva lingüística de carácter contrastivo que tiene como referencias principales, por un lado, el enfoque del Análisis de Errores y la hipótesis de la Interlengua y, por otro, diferentes estudios contrastivos clásicos y modernos tanto de lenguas afines como no afines. A continuación, ofrecemos una propuesta de clasificación de errores léxicos, basada en la adaptación de modelos ya existentes, que nos ayuda a establecer su naturaleza según dos criterios interrelacionados: en primer lugar, si son interlingüísticos o intralingüísticos y, en segundo término, si son de forma o de significado. Para concluir, ofrecemos el cómputo estadístico de resultados, que señala que, por una parte, en ambos grupos el porcentaje de errores interlingüísticos es superior al de intralingüísticos y, por otra, el porcentaje de errores de forma es superior al de significado. La interpretación de estos datos nos muestra indicios de la existencia de patrones comunes en el aprendizaje de ambas lenguas afines.
{"title":"Errores léxicos en la interlengua de aprendientes L2. Un estudio contrastivo italiano y español","authors":"Inmaculada Barbasán Ortuño","doi":"10.5209/cfit.70732","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.70732","url":null,"abstract":"Este estudio tiene como objetivo el análisis de errores léxicos en la expresión escrita de los discentes que aprenden lenguas afines, en concreto el español por parte de aprendientes italófonos y el italiano por parte de aprendientes hispanófonos. La investigación se aborda desde una perspectiva lingüística de carácter contrastivo que tiene como referencias principales, por un lado, el enfoque del Análisis de Errores y la hipótesis de la Interlengua y, por otro, diferentes estudios contrastivos clásicos y modernos tanto de lenguas afines como no afines. A continuación, ofrecemos una propuesta de clasificación de errores léxicos, basada en la adaptación de modelos ya existentes, que nos ayuda a establecer su naturaleza según dos criterios interrelacionados: en primer lugar, si son interlingüísticos o intralingüísticos y, en segundo término, si son de forma o de significado. Para concluir, ofrecemos el cómputo estadístico de resultados, que señala que, por una parte, en ambos grupos el porcentaje de errores interlingüísticos es superior al de intralingüísticos y, por otra, el porcentaje de errores de forma es superior al de significado. La interpretación de estos datos nos muestra indicios de la existencia de patrones comunes en el aprendizaje de ambas lenguas afines.","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2021-07-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49561024","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Nell’episodio di Cacciaguida sull’esilio Dante appare paragonato a Fetonte e a Ippolito. I due personaggi classici sono ricordati in contiguità con i loro genitori, proprio nel contesto dell’incontro tra il pellegrino cristiano e il suo antenato. In questo lavoro si esamina il topos dei due diversi triangoli familiari di cui Dante fa parte lungo il viaggio nell’aldilà, e lo si mette in rapporto con la fortuna dell’esule e il destino del poeta. Si tenta inoltre di illuminare, attraverso lo sviluppo del legame filiale di Dante con Virgilio, Beatrice e Cacciaguida, il senso dell’apparente contraddizione tra l’annunciato dal poeta latino in If X 132 e l’effettivamente accaduto in Par XVII. Infine, si analizza lo slittamento semantico che comporta il passaggio dalla analogia del pellegrino con Fetonte a quella con Ippolito.
在《猎人》中,但丁被比作费顿和伊波利托。这两个经典人物是在基督教朝圣者和他的祖先相遇的背景下与他们的父母亲密接触而被铭记的。在这项工作中,我们研究了但丁在来世之旅中所处的两个不同的家庭三角形中的topos,并将其与流亡者的命运和诗人的命运联系起来。此外,还试图通过发展但丁与维吉尔、比阿特丽斯和斯卡吉达的附属关系来阐明拉丁诗人在《If X 132》中宣布的与第17段实际发生的事件之间的明显矛盾。最后,分析了从朝圣者与费顿的类比到伊波利托的类比所涉及的语义转变。
{"title":"Dante, Faetonte, Ippolito. Genitori e figli in Pd XVII","authors":"Claudia Fernández Speier","doi":"10.5209/cfit.74436","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.74436","url":null,"abstract":"Nell’episodio di Cacciaguida sull’esilio Dante appare paragonato a Fetonte e a Ippolito. I due personaggi classici sono ricordati in contiguità con i loro genitori, proprio nel contesto dell’incontro tra il pellegrino cristiano e il suo antenato. In questo lavoro si esamina il topos dei due diversi triangoli familiari di cui Dante fa parte lungo il viaggio nell’aldilà, e lo si mette in rapporto con la fortuna dell’esule e il destino del poeta. Si tenta inoltre di illuminare, attraverso lo sviluppo del legame filiale di Dante con Virgilio, Beatrice e Cacciaguida, il senso dell’apparente contraddizione tra l’annunciato dal poeta latino in If X 132 e l’effettivamente accaduto in Par XVII. Infine, si analizza lo slittamento semantico che comporta il passaggio dalla analogia del pellegrino con Fetonte a quella con Ippolito.","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2021-07-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70673734","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
This contribution addresses Giacomo Leopardi’s so far neglected legacy in Elsa Morante’s Aracoeli (1982), by unveiling the existence of two direct Leopardian hypotexts in the novel: the ‘Ultimo canto di Saffo’ (1822) and the ‘Dialogo della Natura e di un Islandese’ (1824). Focusing, in particular, on the correspondences between Aracoeli and Leopardi’s ‘Ultimo canto di Saffo’, the contribution points to the mourning aspect of the two œuvres, in which the narrative and lyrical voices (respectively, Manuele and Saffo) chant a cathartic elegy through which their wretchedness, far from being erased, leaves space for a resolving conciliation.
{"title":"‘Negletta prole’: Leopardi’s legacy in Morante’s Aracoeli","authors":"Frances Clemente","doi":"10.5209/cfit.70476","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.70476","url":null,"abstract":"This contribution addresses Giacomo Leopardi’s so far neglected legacy in Elsa Morante’s Aracoeli (1982), by unveiling the existence of two direct Leopardian hypotexts in the novel: the ‘Ultimo canto di Saffo’ (1822) and the ‘Dialogo della Natura e di un Islandese’ (1824). Focusing, in particular, on the correspondences between Aracoeli and Leopardi’s ‘Ultimo canto di Saffo’, the contribution points to the mourning aspect of the two œuvres, in which the narrative and lyrical voices (respectively, Manuele and Saffo) chant a cathartic elegy through which their wretchedness, far from being erased, leaves space for a resolving conciliation.","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2021-07-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42565643","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il saggio indaga la funzione delle immagini architettoniche (edifici pubblici o privati, interni di abitazioni, terrazze, villaggi e conglomerati urbani) nell’ultimo romanzo di Elsa Morante, Aracoeli (1982). Partendo dalla constatazione della persistenza di simili immagini nella scrittura di questa autrice, si interroga il senso che assumono nell’opera considerata da molti critici la palinodia del percorso artistico precedente. Le architetture sono interpretate orlandianamente come figura complessa, la quale richiama contemporaneamente l’aspetto materiale (e storico) del mondo extra-testuale e la forma artistica che lo ricompone (famoso è il paragone morantiano fra il romanzo e la cattedrale). Si rivelano quindi quali formazioni di compromesso fra sfera referenziale e poetica, fra spinte costruttive della forma e esigenza di confrontarsi con un esterno che sempre più ne confuta l’ordine. È proprio nell’ambiguità che le caratterizza che simili figure possono farsi chiave di lettura dell’ultimo romanzo di Morante, campo di battaglia finale fra volontà compositiva e tensioni distruttive e non totale resa al caos, né espressione unilateralmente euforica di una liberazione dalle forme.
{"title":"L’edificio del romanzo: persistenza e metamorfosi di una figura in Aracoeli","authors":"Stefania Giroletti","doi":"10.5209/cfit.71635","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.71635","url":null,"abstract":"Il saggio indaga la funzione delle immagini architettoniche (edifici pubblici o privati, interni di abitazioni, terrazze, villaggi e conglomerati urbani) nell’ultimo romanzo di Elsa Morante, Aracoeli (1982). Partendo dalla constatazione della persistenza di simili immagini nella scrittura di questa autrice, si interroga il senso che assumono nell’opera considerata da molti critici la palinodia del percorso artistico precedente. Le architetture sono interpretate orlandianamente come figura complessa, la quale richiama contemporaneamente l’aspetto materiale (e storico) del mondo extra-testuale e la forma artistica che lo ricompone (famoso è il paragone morantiano fra il romanzo e la cattedrale). Si rivelano quindi quali formazioni di compromesso fra sfera referenziale e poetica, fra spinte costruttive della forma e esigenza di confrontarsi con un esterno che sempre più ne confuta l’ordine. È proprio nell’ambiguità che le caratterizza che simili figure possono farsi chiave di lettura dell’ultimo romanzo di Morante, campo di battaglia finale fra volontà compositiva e tensioni distruttive e non totale resa al caos, né espressione unilateralmente euforica di una liberazione dalle forme.","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2021-07-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43869756","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il contributo prende in considerazione alcuni problemi acquisizionali particolarmente ostici e persistenti nel processo di apprendimento dell’italiano da parte di discenti ispanofoni. Sono noti, in letteratura, i fenomeni di transfer additivo e persistente di strutture perifrastiche spagnole non presenti in italiano. È il caso di andare e venire + gerundio, strutture “gemelle” di ir e venir + gerundio: contemplate e frequenti, in spagnolo, in contesti diafasici anche bassi e trascurati, tali perifrasi, in italiano standard e neo standard, hanno perso molto “spazio” d’uso, e sono oggi relegate a varietà diafasiche molto alte della lingua. Per estar + gerundio e stare + gerundio – la terza coppia di perifrasi considerate in questo studio –, notiamo invece, in italiano, severe restrizioni aspettuali: estar + gerundio esprime sia l’aspetto progressivo che quello continuativo, mentre stare + gerundio si è specializzata solo nell’aspetto progressivo. Ne conseguono fenomeni di transfer spagnoloàitaliano tipici, ben rintracciabili in realizzazioni come *sono stato lavorando tutta la notte. L’interpretazione psicolinguistica di tali problemi acquisizionali è basata sulla difficoltà di individuazione delle prove che possano permettere la ristrutturazione dell’interlingua: in questi tre casi sono prove negative indirette, ovvero la non apparenza delle strutture in determinati contesti o incongruenza con determinati valori aspettuali. Per lenire i problemi di transfer additivo delle tre perifrasi, in questo lavoro, dopo aver approfondito gli aspetti psicolinguistici di cui sopra, considereremo se e come le grammatiche pedagogiche di italiano per stranieri – in particolar modo ispanofoni – trattano queste discrepanze fra le due lingue. Proporremo infine alcuni accorgimenti pedagogici che possono essere utili per aiutare i discenti ispanofoni ad analizzare correttamente l’input italiano, così da lenire l’interferenza negativa fra le due lingue.
{"title":"Problemi di apprendimento di tre perifrasi fra spagnolo e italiano. Osservazioni acquisizionali e proposte pedagogiche","authors":"M. V. Ambrosini, Paolo Della Putta","doi":"10.5209/cfit.73193","DOIUrl":"https://doi.org/10.5209/cfit.73193","url":null,"abstract":"Il contributo prende in considerazione alcuni problemi acquisizionali particolarmente ostici e persistenti nel processo di apprendimento dell’italiano da parte di discenti ispanofoni. Sono noti, in letteratura, i fenomeni di transfer additivo e persistente di strutture perifrastiche spagnole non presenti in italiano. È il caso di andare e venire + gerundio, strutture “gemelle” di ir e venir + gerundio: contemplate e frequenti, in spagnolo, in contesti diafasici anche bassi e trascurati, tali perifrasi, in italiano standard e neo standard, hanno perso molto “spazio” d’uso, e sono oggi relegate a varietà diafasiche molto alte della lingua. Per estar + gerundio e stare + gerundio – la terza coppia di perifrasi considerate in questo studio –, notiamo invece, in italiano, severe restrizioni aspettuali: estar + gerundio esprime sia l’aspetto progressivo che quello continuativo, mentre stare + gerundio si è specializzata solo nell’aspetto progressivo. Ne conseguono fenomeni di transfer spagnoloàitaliano tipici, ben rintracciabili in realizzazioni come *sono stato lavorando tutta la notte. L’interpretazione psicolinguistica di tali problemi acquisizionali è basata sulla difficoltà di individuazione delle prove che possano permettere la ristrutturazione dell’interlingua: in questi tre casi sono prove negative indirette, ovvero la non apparenza delle strutture in determinati contesti o incongruenza con determinati valori aspettuali. Per lenire i problemi di transfer additivo delle tre perifrasi, in questo lavoro, dopo aver approfondito gli aspetti psicolinguistici di cui sopra, considereremo se e come le grammatiche pedagogiche di italiano per stranieri – in particolar modo ispanofoni – trattano queste discrepanze fra le due lingue. Proporremo infine alcuni accorgimenti pedagogici che possono essere utili per aiutare i discenti ispanofoni ad analizzare correttamente l’input italiano, così da lenire l’interferenza negativa fra le due lingue.","PeriodicalId":41720,"journal":{"name":"Cuadernos de Filologia Italiana","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1,"publicationDate":"2021-07-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47511386","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}