Pub Date : 2019-03-01DOI: 10.1016/s1776-0313(19)41636-5
C. Bouillon
{"title":"Igiene e cosmetici dei capelli; tecniche estetiche","authors":"C. Bouillon","doi":"10.1016/s1776-0313(19)41636-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/s1776-0313(19)41636-5","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"10 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"74283972","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2019-03-01DOI: 10.1016/S1776-0313(19)41638-9
N. Bachot (Ancien chef de clinique-assistant des hôpitaux de Paris), P. Evenou (Ancien interne des hôpitaux de Paris)
I peeling superficiali hanno un’azione epidermica regolatrice predominante, principalmente cheratolitica. Tuttavia, la loro ripetizione porta anche a dei miglioramenti dermici, come la neocollagenesi, nonché a un’azione sui melanociti. La loro indicazione si basa sulle iperpigmentazioni tipo melasma, sull’eliodermia, sulla perdita di luminosità, sull’ acne e sulle cicatrici lievi. Il loro utilizzo è possibile indipendentemente dal fototipo. L’acido glicolico, che fa parte degli alfa-idrossiacidi (AHA), è il peeling con il più alto livello di pubblicazione. La sua efficacia è equivalente ad altre molecole (acido tricloroacetico superficiale [TCA], Jessner, pasta di Unna, acido salicilico [AS]), con conseguenze spesso più semplici. Costituisce, dunque, il miglior compromesso per i peeling superficiali. L’uso sporadico dei peeling è raramente soddisfacente, infatti devono far parte di una strategia terapeutica prolungata.
{"title":"Peeling superficiali","authors":"N. Bachot (Ancien chef de clinique-assistant des hôpitaux de Paris), P. Evenou (Ancien interne des hôpitaux de Paris)","doi":"10.1016/S1776-0313(19)41638-9","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(19)41638-9","url":null,"abstract":"<div><p>I peeling superficiali hanno un’azione epidermica regolatrice predominante, principalmente cheratolitica. Tuttavia, la loro ripetizione porta anche a dei miglioramenti dermici, come la neocollagenesi, nonché a un’azione sui melanociti. La loro indicazione si basa sulle iperpigmentazioni tipo melasma, sull’eliodermia, sulla perdita di luminosità, sull’ acne e sulle cicatrici lievi. Il loro utilizzo è possibile indipendentemente dal fototipo. L’acido glicolico, che fa parte degli alfa-idrossiacidi (AHA), è il peeling con il più alto livello di pubblicazione. La sua efficacia è equivalente ad altre molecole (acido tricloroacetico superficiale [TCA], Jessner, pasta di Unna, acido salicilico [AS]), con conseguenze spesso più semplici. Costituisce, dunque, il miglior compromesso per i peeling superficiali. L’uso sporadico dei peeling è raramente soddisfacente, infatti devono far parte di una strategia terapeutica prolungata.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"16 1","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(19)41638-9","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72034009","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2019-03-01DOI: 10.1016/S1776-0313(19)41636-5
C. Bouillon (Consultant, ex-directeur corporate L’Oréal Recherche)
Concetto semplice per il profano, che lo assimila a un prodotto per l’igiene in senso stretto, uno shampoo di qualità possiede, in realtà, una composizione molto elaborata alla quale sono assegnate funzioni molto diverse e che devono rispondere a molteplici esigenze, a volte contraddittorie e che cambiano nel tempo. Questo perché lo scopo principale di uno shampoo deve essere l’abbellimento della capigliatura. Se non riesce a raggiungere le prestazioni di un balsamo dedicato alla cura e all’estetica del capello e della capigliatura, deve comunque avvicinarsi a questo, perché questa è l’aspettativa. Si tratta del primo gesto di bellezza della capigliatura. I capelli sono costantemente esposti a variazioni climatiche e ambientali e subiscono quotidianamente un’aggressione meccanica, la cui storia e il cui accumulo vanno dalla radice alla punta, nell’alterazione crescente della guaina protettiva e della cuticola del capello. I prodotti per la cura e la bellezza hanno, come scopo principale, quello di migliorare le condizioni della superficie e di proteggere il capello per tutta la sua lunghezza, fornendo la migliore risposta alle sue esigenze specifiche: morbidezza, lucentezza, volume, leggerezza, crescita, disciplina, facilità di styling e così via. Prima di parlare delle tecniche di messa in piega e di colorazione, faremo alcuni richiami sulla struttura del capello e sulla natura dei legami che ne assicurano la coesione, concetti che permettono di introdurre i meccanismi di deformazione del capello e i principi fisicochimici sui quali si basano lo sviluppo dei prodotti per lo styling e il mantenimento, poi il processo della permanente e l’operazione inversa, che consiste nello stirare i capelli ricci. Lo schiarimento del colore dei capelli consiste essenzialmente nella degradazione ossidativa e nella solubilizzazione dei pigmenti melanici situati nella corteccia. Questo processo utilizza l’ossigeno nascente prodotto dall’acqua ossigenata, con l’aggiunta di perisolfati per ottenere delle forti colorazioni. Il trattamento schiarente causa importanti cambiamenti nelle proprietà del capello, da cui deriva l’esigenza di utilizzare successivamente delle cure appropriate, specifiche. La colorazione sta diventando sempre più popolare. Utilizzata oggi da una donna su due nei paesi industrializzati, può corrispondere a molteplici esigenze e desideri da soddisfare. I prodotti coloranti sono solitamente divisi in quattro categorie, che riflettono la durata e la persistenza della colorazione apportata. La sola colorazione da ossidazione rappresenta il 70-80% delle applicazioni: si basa sull’uso di sostanze incolori, basi e accoppianti, che formano un pigmento sul capello grazie a un processo di ossidazione avviato dall’acqua ossigenata (o perossido di idrogeno). A seconda delle condizioni di pH, può coprire i capelli bianchi nella tonalità naturale dei capelli, apportare riflessi tenaci o cambiare durevolmente la tonalità naturale in più chiara o più s
{"title":"Igiene e cosmetici dei capelli; tecniche estetiche","authors":"C. Bouillon (Consultant, ex-directeur corporate L’Oréal Recherche)","doi":"10.1016/S1776-0313(19)41636-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(19)41636-5","url":null,"abstract":"<div><p>Concetto semplice per il profano, che lo assimila a un prodotto per l’igiene in senso stretto, uno shampoo di qualità possiede, in realtà, una composizione molto elaborata alla quale sono assegnate funzioni molto diverse e che devono rispondere a molteplici esigenze, a volte contraddittorie e che cambiano nel tempo. Questo perché lo scopo principale di uno shampoo deve essere l’abbellimento della capigliatura. Se non riesce a raggiungere le prestazioni di un balsamo dedicato alla cura e all’estetica del capello e della capigliatura, deve comunque avvicinarsi a questo, perché questa è l’aspettativa. Si tratta del primo gesto di bellezza della capigliatura. I capelli sono costantemente esposti a variazioni climatiche e ambientali e subiscono quotidianamente un’aggressione meccanica, la cui storia e il cui accumulo vanno dalla radice alla punta, nell’alterazione crescente della guaina protettiva e della cuticola del capello. I prodotti per la cura e la bellezza hanno, come scopo principale, quello di migliorare le condizioni della superficie e di proteggere il capello per tutta la sua lunghezza, fornendo la migliore risposta alle sue esigenze specifiche: morbidezza, lucentezza, volume, leggerezza, crescita, disciplina, facilità di styling e così via. Prima di parlare delle tecniche di messa in piega e di colorazione, faremo alcuni richiami sulla struttura del capello e sulla natura dei legami che ne assicurano la coesione, concetti che permettono di introdurre i meccanismi di deformazione del capello e i principi fisicochimici sui quali si basano lo sviluppo dei prodotti per lo styling e il mantenimento, poi il processo della permanente e l’operazione inversa, che consiste nello stirare i capelli ricci. Lo schiarimento del colore dei capelli consiste essenzialmente nella degradazione ossidativa e nella solubilizzazione dei pigmenti melanici situati nella corteccia. Questo processo utilizza l’ossigeno nascente prodotto dall’acqua ossigenata, con l’aggiunta di perisolfati per ottenere delle forti colorazioni. Il trattamento schiarente causa importanti cambiamenti nelle proprietà del capello, da cui deriva l’esigenza di utilizzare successivamente delle cure appropriate, specifiche. La colorazione sta diventando sempre più popolare. Utilizzata oggi da una donna su due nei paesi industrializzati, può corrispondere a molteplici esigenze e desideri da soddisfare. I prodotti coloranti sono solitamente divisi in quattro categorie, che riflettono la durata e la persistenza della colorazione apportata. La sola colorazione da ossidazione rappresenta il 70-80% delle applicazioni: si basa sull’uso di sostanze incolori, basi e accoppianti, che formano un pigmento sul capello grazie a un processo di ossidazione avviato dall’acqua ossigenata (o perossido di idrogeno). A seconda delle condizioni di pH, può coprire i capelli bianchi nella tonalità naturale dei capelli, apportare riflessi tenaci o cambiare durevolmente la tonalità naturale in più chiara o più s","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"16 1","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(19)41636-5","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72034013","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2019-03-01DOI: 10.1016/S1776-0313(19)41641-9
A.-A. Ramelet (Spécialiste FMH en dermatologie et en angiologie)
Il trattamento delle vene varicose deve essere preceduto da una valutazione venosa, per valutare la competenza delle vene safene e della rete profonda, nonché per determinare i “punti di fuga”. Il trattamento conservativo (stile di vita, farmaci venoattivi, compressione) deve essere sempre considerato. In assenza di coinvolgimento safenico ostiale, le vene varicose tronculari accessorie e reticolari possono essere trattate con la flebectomia e/o con la scleroterapia. Nel caso del coinvolgimento del tronco safenico, devono essere prese in considerazione altre opzioni terapeutiche (crossectomia e stripping e tecniche termali e chimiche endoluminali). Il professionista deve padroneggiare perfettamente la tecnica che vuole effettuare, ma anche conoscere e spiegare al paziente i suoi potenziali limiti e complicanze.
{"title":"Flebologia estetica. Varici tronculari e reticolari","authors":"A.-A. Ramelet (Spécialiste FMH en dermatologie et en angiologie)","doi":"10.1016/S1776-0313(19)41641-9","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(19)41641-9","url":null,"abstract":"<div><p>Il trattamento delle vene varicose deve essere preceduto da una valutazione venosa, per valutare la competenza delle vene safene e della rete profonda, nonché per determinare i “punti di fuga”. Il trattamento conservativo (stile di vita, farmaci venoattivi, compressione) deve essere sempre considerato. In assenza di coinvolgimento safenico ostiale, le vene varicose tronculari accessorie e reticolari possono essere trattate con la flebectomia e/o con la scleroterapia. Nel caso del coinvolgimento del tronco safenico, devono essere prese in considerazione altre opzioni terapeutiche (crossectomia e stripping e tecniche termali e chimiche endoluminali). Il professionista deve padroneggiare perfettamente la tecnica che vuole effettuare, ma anche conoscere e spiegare al paziente i suoi potenziali limiti e complicanze.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"16 1","pages":"Pages 1-6"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(19)41641-9","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72034014","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2019-03-01DOI: 10.1016/S1776-0313(19)41639-0
P. Evenou (Ancien interne des Hôpitaux de Paris) , P. André (Ancien chef de clinique-assistant) , N. Bachot (Ancien chef de clinique-assistant des Hôpitaux de Paris)
Il peeling con acido tricloroacetico è stato universalmente utilizzato per molti anni per trattare le stimmate dell’invecchiamento cutaneo fotoindotto (cheratosi attiniche, lentiggini, rughe), le iperpigmentazioni cutanee e alcune cicatrici da acne. La selezione dei pazienti, la preparazione della pelle, la padronanza della tecnica di applicazione e la buona gestione del follow-up operatorio consentono di ottimizzare i risultati, limitando i rischi di complicanze.
{"title":"Peeling con acido tricloroacetico","authors":"P. Evenou (Ancien interne des Hôpitaux de Paris) , P. André (Ancien chef de clinique-assistant) , N. Bachot (Ancien chef de clinique-assistant des Hôpitaux de Paris)","doi":"10.1016/S1776-0313(19)41639-0","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(19)41639-0","url":null,"abstract":"<div><p>Il peeling con acido tricloroacetico è stato universalmente utilizzato per molti anni per trattare le stimmate dell’invecchiamento cutaneo fotoindotto (cheratosi attiniche, lentiggini, rughe), le iperpigmentazioni cutanee e alcune cicatrici da acne. La selezione dei pazienti, la preparazione della pelle, la padronanza della tecnica di applicazione e la buona gestione del follow-up operatorio consentono di ottimizzare i risultati, limitando i rischi di complicanze.</p></div>","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"16 1","pages":"Pages 1-7"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1776-0313(19)41639-0","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72034010","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2019-03-01DOI: 10.1016/S1776-0313(11)70687-6
P. Evenou, P. Andre, N. Bachot
{"title":"Generalità sui peeling","authors":"P. Evenou, P. Andre, N. Bachot","doi":"10.1016/S1776-0313(11)70687-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/S1776-0313(11)70687-6","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"9 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"81841686","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2019-03-01DOI: 10.1016/s1776-0313(19)41639-0
P. Evenou, P. Andre, N. Bachot
{"title":"Peeling con acido tricloroacetico","authors":"P. Evenou, P. Andre, N. Bachot","doi":"10.1016/s1776-0313(19)41639-0","DOIUrl":"https://doi.org/10.1016/s1776-0313(19)41639-0","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":100418,"journal":{"name":"EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei","volume":"21 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2019-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"86326208","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}