Abstract: The present work analyses Content Moderation, focusing on ethical concerns and cognitive effects. Starting from a general description and history of the moderation process, it stresses some ethical problems: quality of moderation, transparency, and the working conditions of human moderators. Using some of Facebook leaked slides offering examples of moderation, we define some controversial rules and principles for Commercial Content Moderation. These examples highlight a general lack of coherency and transparency, which has the potential to affect users’ cognitive attitudes, their perception of reality, and their freedom of speech. Such effects are studied in comparison to other well-known online cognitive phenomena (bubbles and echo chambers) and in relation to the most recent dedicated legislation in EU countries. The current Content Moderation scheme leaves users at risk of specific cognitive distortions, highlighting the urgent need for greater transparency throughout the moderation process and better working conditions for moderators. Keywords: Content Moderation; Freedom of Speech; Epistemic Bubble; Technology Ethics Commercial Content Moderation: un oscuro labirinto per la liberta d’espressione e le opinioni degli utenti Riassunto: Il presente lavoro offre un’analisi approfondita della moderazione di contenuti , concentrandosi sulle problematiche etiche e sugli effetti cognitivi. A partire da una introduzione ai concetti chiave e alla storia della moderazione di contenuti online, si concentra su alcuni problemi etici primari: la qualita della moderazione, la sua trasparenza e le condizioni di lavoro dei lavoratori. Utilizzando dei documenti formativi interni di Facebook, pubblicati da un quotidiano e dagli esempi in essi contenuti, definiremo le controverse regole e i principi della Commercial Content Moderation . Ne emerge una generale mancanza di coerenza organizzativa e di trasparenza nel processo, che mostra potenziali effetti dannosi sulle attitudini degli utenti, sulla loro percezione della realta e la loro liberta di parola. Tali effetti saranno studiati in confronto con i piu conosciuti effetti cognitivi del mondo dei social ( epistemic bubble, filter bubble, echo chamber ) ed in relazione alle piu recenti disposizioni di leggi europee in merito. Gli schemi attualmente in uso producono degli specifici effetti di distorsione cognitiva e conseguentemente mostrano l’importanza di una maggiore attenzione alla trasparenza del processo e alle condizioni di lavoro dei moderatori. Parole chiave: Moderazione di contenuti; Liberta di parola; Bolla epistemica; Etica della tecnologia
摘要:本研究分析了内容审核,重点关注伦理问题和认知效应。从审核过程的一般描述和历史开始,它强调了一些道德问题:审核质量、透明度和人类审核人的工作条件。通过使用一些Facebook泄露的幻灯片来提供审核的例子,我们定义了一些有争议的商业内容审核规则和原则。这些例子突出了普遍缺乏连贯性和透明度,这有可能影响用户的认知态度、他们对现实的看法和他们的言论自由。研究人员将这种影响与其他众所周知的在线认知现象(气泡和回声室)进行了比较,并与欧盟国家最近的专门立法进行了比较。目前的内容审核方案让用户面临特定认知扭曲的风险,突出了在整个审核过程中提高透明度和为审查员提供更好的工作条件的迫切需要。关键词:内容审核;言论自由;认知泡沫;技术伦理商业内容审核:unoscuro labirinto per la liberta and '表达' e le opinion degli utenti riassto:将呈现味道,提供'分析' profprofondita della moderazione di contenuti,集中和解决问题,etimatiche - sugli effetti认知。一组数据介绍了一个概念,该概念包括:“在线故事”、“在线故事”、“在线故事”、“在线故事”、“在线故事”、“在线故事”和“在线故事”。利用Facebook上的文件、形成性的内部信息、公共数据和日常数据,以及在重要内容上的重要内容,明确地消除争议性的监管,以及商业内容审核原则。新出现的一般的管理方式和组织方式是透明的,最潜在的效果是透明的态度和透明的态度,透明的感知和透明的意识和透明的自由。斜面effetti saranno studiati confronto反对我稍conosciuti effetti cognitivi del mondo一些社会(认知泡沫、过滤泡沫,回音室)在relazione阿莱稍recenti disposizioni di leggi europee merito。语言图式在认知过程中的作用:产生经济效应、特定效应、扭曲效应、认知结果效应、重要效应、注意力效应、透明效应、加工过程效应、条件效应、味觉调节效应。假释官:Moderazione di contenti;自由与自由;Bolla epistemica;Etica della technologia
{"title":"Commercial Content Moderation: An opaque maze for freedom of expression and customers’ opinions","authors":"Paolo Petricca","doi":"10.4453/RIFP.2020.0021","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2020.0021","url":null,"abstract":"Abstract: The present work analyses Content Moderation, focusing on ethical concerns and cognitive effects. Starting from a general description and history of the moderation process, it stresses some ethical problems: quality of moderation, transparency, and the working conditions of human moderators. Using some of Facebook leaked slides offering examples of moderation, we define some controversial rules and principles for Commercial Content Moderation. These examples highlight a general lack of coherency and transparency, which has the potential to affect users’ cognitive attitudes, their perception of reality, and their freedom of speech. Such effects are studied in comparison to other well-known online cognitive phenomena (bubbles and echo chambers) and in relation to the most recent dedicated legislation in EU countries. The current Content Moderation scheme leaves users at risk of specific cognitive distortions, highlighting the urgent need for greater transparency throughout the moderation process and better working conditions for moderators. Keywords: Content Moderation; Freedom of Speech; Epistemic Bubble; Technology Ethics Commercial Content Moderation: un oscuro labirinto per la liberta d’espressione e le opinioni degli utenti Riassunto: Il presente lavoro offre un’analisi approfondita della moderazione di contenuti , concentrandosi sulle problematiche etiche e sugli effetti cognitivi. A partire da una introduzione ai concetti chiave e alla storia della moderazione di contenuti online, si concentra su alcuni problemi etici primari: la qualita della moderazione, la sua trasparenza e le condizioni di lavoro dei lavoratori. Utilizzando dei documenti formativi interni di Facebook, pubblicati da un quotidiano e dagli esempi in essi contenuti, definiremo le controverse regole e i principi della Commercial Content Moderation . Ne emerge una generale mancanza di coerenza organizzativa e di trasparenza nel processo, che mostra potenziali effetti dannosi sulle attitudini degli utenti, sulla loro percezione della realta e la loro liberta di parola. Tali effetti saranno studiati in confronto con i piu conosciuti effetti cognitivi del mondo dei social ( epistemic bubble, filter bubble, echo chamber ) ed in relazione alle piu recenti disposizioni di leggi europee in merito. Gli schemi attualmente in uso producono degli specifici effetti di distorsione cognitiva e conseguentemente mostrano l’importanza di una maggiore attenzione alla trasparenza del processo e alle condizioni di lavoro dei moderatori. Parole chiave: Moderazione di contenuti; Liberta di parola; Bolla epistemica; Etica della tecnologia","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"11 1","pages":"307-326"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2020-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43087369","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Abstract: According to the extended mind thesis, the human mind is not limited by the boundaries of the body. In this paper, we propose a description of human emotions based on two distinct theories, not usually considered together: Vygotsky’s historical-cultural psychology and Chomsky’s theory of language. Together these two perspectives allow us to construct a global theory of extended mind that considers emotions to be artificial entities that have a specific “biological” goal and are external to the body. In the last short section, this model will be applied to the case of “artistic” human affect. Keywords Extended Mind; Language; Lev S. Vygotsky; Noam Chomsky; Human Emotions; Aesthetic Reaction Fuori dal corpo. Linguaggio, emozioni e arte nei diari di Vygotsky Riassunto: Secondo la tesi della mente estesa, la mente umana non e confinata entro i limiti del corpo. In questo lavoro, proponiamo una descrizione delle emozioni umane basata su due diverse teorie, che solitamente non vengono considerate assieme: la psicologia storico-culturale di Vygotsky e la teoria del linguaggio di Chomsky. Prese assieme queste due prospettive ci permettono di costruire una teoria globale della mente estesa che consideri le emozioni come entita artificiali che hanno uno specifico fine “biologico” e che tuttavia sono “esterne” rispetto al corpo. Nell’ultima breve sezione, questo modello sara applicato al caso del peculiare affetto “artistico” umano. Parole chiave: Mente estesa; Linguaggio; Vygotsky; Chomsky; Emozioni umane; Reazioni estetiche
摘要:根据扩展思维理论,人类的思维不受身体边界的限制。在本文中,我们基于维果茨基的历史文化心理学和乔姆斯基的语言理论这两种不同的理论,提出了对人类情感的描述。这两种观点结合在一起,使我们能够构建一个关于扩展思维的整体理论,该理论认为情感是具有特定“生物学”目标的人造实体,并且位于身体之外。在最后一小部分中,这个模型将应用于“艺术”人类情感的案例。扩展思维;语言;列夫·s·维果茨基;诺姆·乔姆斯基;人类的情感;审美反应。Linguaggio emozioni e《nei diari迪维果斯基Riassunto:第二声部la tesi德拉mente estesa, la mente umana非e confinata entro我limiti del corpo。在关于味道的问题上,我们可以从不同的理论出发,从不同的角度出发,从不同的角度出发,从不同的角度出发,从不同的角度出发:维果茨基的故事文化心理学和乔姆斯基的语言理论。当前的问题是,由于前瞻性的渗透和结构,在全球范围内的发展,在整体上的发展,在整体上的发展,在具体的“生物”上的发展,在“经济”上的发展,在经济上的发展。Nell ' a ultima breve sezione,问题模型和应用程序,为“艺术”人类的独特影响。假释官:Mente estesa;Linguaggio;维果斯基;乔姆斯基;Emozioni umane;Reazioni estetiche
{"title":"Out of body. Language, emotions and art in Vygotsky’s \"Notebooks\"","authors":"Felice Cimatti","doi":"10.4453/RIFP.2020.0019","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2020.0019","url":null,"abstract":"Abstract: According to the extended mind thesis, the human mind is not limited by the boundaries of the body. In this paper, we propose a description of human emotions based on two distinct theories, not usually considered together: Vygotsky’s historical-cultural psychology and Chomsky’s theory of language. Together these two perspectives allow us to construct a global theory of extended mind that considers emotions to be artificial entities that have a specific “biological” goal and are external to the body. In the last short section, this model will be applied to the case of “artistic” human affect. Keywords Extended Mind; Language; Lev S. Vygotsky; Noam Chomsky; Human Emotions; Aesthetic Reaction Fuori dal corpo. Linguaggio, emozioni e arte nei diari di Vygotsky Riassunto: Secondo la tesi della mente estesa, la mente umana non e confinata entro i limiti del corpo. In questo lavoro, proponiamo una descrizione delle emozioni umane basata su due diverse teorie, che solitamente non vengono considerate assieme: la psicologia storico-culturale di Vygotsky e la teoria del linguaggio di Chomsky. Prese assieme queste due prospettive ci permettono di costruire una teoria globale della mente estesa che consideri le emozioni come entita artificiali che hanno uno specifico fine “biologico” e che tuttavia sono “esterne” rispetto al corpo. Nell’ultima breve sezione, questo modello sara applicato al caso del peculiare affetto “artistico” umano. Parole chiave: Mente estesa; Linguaggio; Vygotsky; Chomsky; Emozioni umane; Reazioni estetiche","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"11 1","pages":"264-282"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2020-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"41454047","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Abstract: The global emergency caused by the spread of COVID-19 raises critical challenges for individuals and communities on many different levels. In particular, politicians, scientists, physicians, and other professionals may face new ethical dilemmas and cognitive constraints as they make critical decisions in extraordinary circumstances. Philosophers and cognitive scientists have long analyzed and discussed such issues. An example is the debate on moral decision making in imaginary scenarios, such as the famous “Trolley Problem”. Similarly, dramatic and consequential decisions are realized daily in the current crisis. Focusing on Italy, we discuss the clinical ethical guidelines proposed by the Italian Society of Anesthesiology, Analgesia, Resuscitation and Intensive Care (SIAARTI), highlighting some crucial ethical and cognitive concerns surrounding emergency decision making in the current situation. Keywords: Moral Dilemmas; Cognition; Rationality; Bias; Clinical Decision Making; COVID-19 Problemi etici e cognitivi nell’emergenza COVID-19 Riassunto: L’emergenza globale causata dal COVID-19 solleva problemi cruciali, sia per gli individui sia per le comunita, a molti livelli diversi. In particolare, politici, scienziati, medici e altri professionisti si trovano ad affrontare dilemmi etici e limitazioni cognitive legate a decisioni critiche in circostanze straordinarie. Sia i filosofi sia gli scienziati cognitivi hanno a lungo analizzato e discusso questi problemi. Un esempio e il dibattito sul ragionamento e le decisioni morali in scenari immaginari, come il famoso “problema del carrello”. Nella crisi attuale, dilemmi drammatici di questo tipo sono all’ordine del giorno. Concentrandoci sull’Italia, discutiamo le linee guida proposte dalla Societa Italiana di Anestesiologia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), evidenziando alcuni aspetti critici, sia etici sia cognitivi, del processo decisionale in una situazione di emergenza come quella attuale. Parole chiave: Dilemmi morali; Cognizione; Razionalita; Bias; Decisioni cliniche; COVID-19
{"title":"Ethical and cognitive challenges in the COVID-19 emergency","authors":"C. Lucifora, G. Cevolani","doi":"10.4453/RIFP.2020.0022","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2020.0022","url":null,"abstract":"Abstract: The global emergency caused by the spread of COVID-19 raises critical challenges for individuals and communities on many different levels. In particular, politicians, scientists, physicians, and other professionals may face new ethical dilemmas and cognitive constraints as they make critical decisions in extraordinary circumstances. Philosophers and cognitive scientists have long analyzed and discussed such issues. An example is the debate on moral decision making in imaginary scenarios, such as the famous “Trolley Problem”. Similarly, dramatic and consequential decisions are realized daily in the current crisis. Focusing on Italy, we discuss the clinical ethical guidelines proposed by the Italian Society of Anesthesiology, Analgesia, Resuscitation and Intensive Care (SIAARTI), highlighting some crucial ethical and cognitive concerns surrounding emergency decision making in the current situation. Keywords: Moral Dilemmas; Cognition; Rationality; Bias; Clinical Decision Making; COVID-19 Problemi etici e cognitivi nell’emergenza COVID-19 Riassunto: L’emergenza globale causata dal COVID-19 solleva problemi cruciali, sia per gli individui sia per le comunita, a molti livelli diversi. In particolare, politici, scienziati, medici e altri professionisti si trovano ad affrontare dilemmi etici e limitazioni cognitive legate a decisioni critiche in circostanze straordinarie. Sia i filosofi sia gli scienziati cognitivi hanno a lungo analizzato e discusso questi problemi. Un esempio e il dibattito sul ragionamento e le decisioni morali in scenari immaginari, come il famoso “problema del carrello”. Nella crisi attuale, dilemmi drammatici di questo tipo sono all’ordine del giorno. Concentrandoci sull’Italia, discutiamo le linee guida proposte dalla Societa Italiana di Anestesiologia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), evidenziando alcuni aspetti critici, sia etici sia cognitivi, del processo decisionale in una situazione di emergenza come quella attuale. Parole chiave: Dilemmi morali; Cognizione; Razionalita; Bias; Decisioni cliniche; COVID-19","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"11 1","pages":"327-340"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2020-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43640490","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Recensione di G. Baggio, F. Caruana, A. Parravicini, M. Viola (a cura di), Emozioni. Da Darwin al pragmatismo","authors":"Matteo Santarelli","doi":"10.4453/RIFP.2020.0029","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2020.0029","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"11 1","pages":"420-421"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2020-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49058914","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Abstract: In this article I discuss Athanasios Raftopoulos’ view on the epistemic role of attention and early vision, as outlined in his most recent book. I start by examining his view on attention, which he illustrates during his discussion of structured cognitive contents and their interactions with perceptual contents, as well as during his discussion of selection effects. According to Raftopoulos, attention not only operates pre-perceptual input selection, but also influences perceptual processing during late vision biasing the sampling of the iconic image for perceptual hypotheses-testing. Afterwards, I critically assess Raftopoulos’ conclusions about the epistemic role of early vision, which are based on his view about the role of attention. From this assessment, I raise a potential concern for his proposal in the form of a new problem of selection: the interesting epistemic consequences of cognitive penetrability either follow or do not follow from selection effects, depending on how these selection effects are construed, but regardless of the stage of visual processing in which they take place. Keywords: Cognitive Penetration; Attention; Constructivism; Selection Effects; Perceptual Epistemology Il ruolo epistemico della visione primaria: penetrazione cognitiva e selezione attentiva Riassunto: In questo articolo discuto la proposta di Athanasios Raftopoulos riguardo al ruolo epistemico dell’attenzione e della early vision , contenuta nella sua recente monografia. La mia discussione comincia da un esame delle sue idee riguardo all’attenzione, che illustra sia durante la sua discussione dei contenuti cognitivi strutturati e delle loro interazioni con i contenuti percettivi, sia durante la sua discussione degli effetti di selezione. Secondo Raftopoulos, l’attenzione non opera solamente una selezione pre-percettiva degli input, ma influenza anche i processi percettivi di late vision orientando il processo di valutazione delle ipotesi percettive sulla base dell’immagine iconica. Successivamente, valuto criticamente le conclusioni di Raftopoulos’ riguardo al ruolo epistemico di early vision , fondate sulla sua concezione del ruolo dell’attenzione. Da questo esame, evidenzio una potenziale criticita nella sua proposta costituita da un nuovo problema della selezione: le conseguenze epistemiche della penetrabilita cognitiva seguono o non seguono dai processi di selezione, a seconda di come tali effetti sono concepiti, ma indipendentemente dal livello nella serie dei processi visivi nel quale si verificano. Parole chiave: Penetrabilita cognitiva; Attenzione; Costruttivismo; Effetti di Selezione; Epistemologia percettiva
摘要:在本文中,我将讨论阿塔纳西奥斯·拉夫托普洛斯在其最新著作中概述的关于注意力和早期视觉的认知作用的观点。我首先考察了他对注意力的看法,他在讨论结构化认知内容及其与感知内容的相互作用以及讨论选择效应时阐述了这一点。根据Raftopoulos的观点,注意不仅操作前知觉输入选择,而且还影响视觉后期的知觉加工,使图像的采样偏向于知觉假设检验。之后,我批判性地评估了Raftopoulos关于早期视觉认知作用的结论,这些结论是基于他对注意力作用的看法。从这一评估中,我提出了一个潜在的担忧,即他提出了一个新的选择问题:认知穿透性的有趣的认知结果要么遵循选择效应,要么不遵循选择效应,这取决于这些选择效应是如何解释的,而与它们发生的视觉处理阶段无关。关键词:认知渗透;关注;建构主义;选择的影响;知觉认识论与初级视觉的关系:穿透性认知与选择性注意力的关系。李亚托:在问题的关节讨论中,关于早期视觉的建议。拉米亚discussione comincia da联合国内delle苏观念riguardo 'attenzione,格瓦拉illustra新航杜兰特拉安和苏阿discussione一些contenuti cognitivi strutturati e delle洛interazioni反对我contenuti percettivi,新航杜兰特拉安和苏阿discussione degli effetti di selezione。其次,拉夫托普洛斯认为,“注意力”与“非歌剧性”、“选择性”与“前感知性”输入、“视觉性”与“后视觉性”、“价值性”与“后视觉性”与“想象性”的“感知性”处理是相互关联的。本文对拉夫托普洛斯的“早期视觉认知”的结论进行了连续的、有价值的批判,并提出了“早期视觉认知”的结论。同样的问题,证据和潜在的批评是一致的,建议是一致的,构成是一致的,问题是一致的,问题是一致的,问题是一致的,问题是一致的,问题是一致的,问题是一致的,问题是一致的,问题是一致的,问题是一致的,问题是一致的。假释:可穿透性认知;Attenzione;Costruttivismo;Effetti di Selezione;Epistemologia percettiva
{"title":"The epistemic role of early vision: Cognitive penetration and attentional selection","authors":"Francesco Marchi","doi":"10.4453/RIFP.2020.0027","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2020.0027","url":null,"abstract":"Abstract: In this article I discuss Athanasios Raftopoulos’ view on the epistemic role of attention and early vision, as outlined in his most recent book. I start by examining his view on attention, which he illustrates during his discussion of structured cognitive contents and their interactions with perceptual contents, as well as during his discussion of selection effects. According to Raftopoulos, attention not only operates pre-perceptual input selection, but also influences perceptual processing during late vision biasing the sampling of the iconic image for perceptual hypotheses-testing. Afterwards, I critically assess Raftopoulos’ conclusions about the epistemic role of early vision, which are based on his view about the role of attention. From this assessment, I raise a potential concern for his proposal in the form of a new problem of selection: the interesting epistemic consequences of cognitive penetrability either follow or do not follow from selection effects, depending on how these selection effects are construed, but regardless of the stage of visual processing in which they take place. Keywords: Cognitive Penetration; Attention; Constructivism; Selection Effects; Perceptual Epistemology Il ruolo epistemico della visione primaria: penetrazione cognitiva e selezione attentiva Riassunto: In questo articolo discuto la proposta di Athanasios Raftopoulos riguardo al ruolo epistemico dell’attenzione e della early vision , contenuta nella sua recente monografia. La mia discussione comincia da un esame delle sue idee riguardo all’attenzione, che illustra sia durante la sua discussione dei contenuti cognitivi strutturati e delle loro interazioni con i contenuti percettivi, sia durante la sua discussione degli effetti di selezione. Secondo Raftopoulos, l’attenzione non opera solamente una selezione pre-percettiva degli input, ma influenza anche i processi percettivi di late vision orientando il processo di valutazione delle ipotesi percettive sulla base dell’immagine iconica. Successivamente, valuto criticamente le conclusioni di Raftopoulos’ riguardo al ruolo epistemico di early vision , fondate sulla sua concezione del ruolo dell’attenzione. Da questo esame, evidenzio una potenziale criticita nella sua proposta costituita da un nuovo problema della selezione: le conseguenze epistemiche della penetrabilita cognitiva seguono o non seguono dai processi di selezione, a seconda di come tali effetti sono concepiti, ma indipendentemente dal livello nella serie dei processi visivi nel quale si verificano. Parole chiave: Penetrabilita cognitiva; Attenzione; Costruttivismo; Effetti di Selezione; Epistemologia percettiva","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"11 1","pages":"385-396"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2020-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46972250","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Riassunto: Tra i disturbi del linguaggio, il deficit di tipo pragmatico viene spesso osservato nelle persone a seguito di trauma cranio-encefalico (TCE). Nonostante sia negletta nella pratica clinica, questa componente gioca un ruolo centrale nella qualita di vita di persone con TCE. L’aspetto peculiare del deficit di tipo pragmatico e la sua natura intrinsecamente connessa sia ad altre capacita di tipo cognitivo che relazionali delle persone fin nella storia pre-morbosa. L’obiettivo di questo lavoro e proporre un punto di vista teorico che, beneficiando del dialogo tra neuropsicologia e fenomenologia, possa costituire un paradigma utile per considerare in modo piu sistematico il deficit di tipo pragmatico. Piuttosto che frammentarlo e ridurlo solo a una lista di singoli sintomi, esso viene analizzato come conseguenza di un’alterazione non storica dell’ ipseita , mettendolo in relazione con il concetto di “ embodiment ”. Si avanza, in conclusione, una possibile proposta di presa in carico di tale neuropsicopatologia. Parole chiave: Trauma cranio-encefalico; Pragmatica; Comunicazione; Embodiment; Fenomenologia Pragmatic disorder due to TBI: A phenomenological approach to rehabilitation – Abstract: People who suffer from traumatic brain injury (TBI) are frequently affected by pragmatic disorder (PD), among other communicative impairments. While largely neglected in terms of rehabilitation strategies, the skills impaired by PD play a fundamental role in the quality of life of people who suffer from TBI. PD uniquely impacts a person’s cognitive and interpersonal abilities, including those from their pre-morbid history. The aim of this work is to propose a theoretical framework, based on a dialogue between neuropsychology and phenomenology, that may provide a useful paradigm in approaches to rehabilitation in PD. Instead of fragmenting this disorder into a list of symptoms, we address it as a consequence of a non-historical alteration of “ ipseity” in connection with the concept of “ embodiment” . In conclusion, we suggest an intervention for this neuropsychopathology. Keywords: Traumatic Brain Injury; Pragmatics; Communication; Embodiment; Phenomenology
{"title":"Il deficit pragmatico a seguito di TCE: un approccio fenomenologico alla riabilitazione","authors":"E. Zanin, A. Vestri","doi":"10.4453/RIFP.2020.0023","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2020.0023","url":null,"abstract":"Riassunto: Tra i disturbi del linguaggio, il deficit di tipo pragmatico viene spesso osservato nelle persone a seguito di trauma cranio-encefalico (TCE). Nonostante sia negletta nella pratica clinica, questa componente gioca un ruolo centrale nella qualita di vita di persone con TCE. L’aspetto peculiare del deficit di tipo pragmatico e la sua natura intrinsecamente connessa sia ad altre capacita di tipo cognitivo che relazionali delle persone fin nella storia pre-morbosa. L’obiettivo di questo lavoro e proporre un punto di vista teorico che, beneficiando del dialogo tra neuropsicologia e fenomenologia, possa costituire un paradigma utile per considerare in modo piu sistematico il deficit di tipo pragmatico. Piuttosto che frammentarlo e ridurlo solo a una lista di singoli sintomi, esso viene analizzato come conseguenza di un’alterazione non storica dell’ ipseita , mettendolo in relazione con il concetto di “ embodiment ”. Si avanza, in conclusione, una possibile proposta di presa in carico di tale neuropsicopatologia. Parole chiave: Trauma cranio-encefalico; Pragmatica; Comunicazione; Embodiment; Fenomenologia Pragmatic disorder due to TBI: A phenomenological approach to rehabilitation – Abstract: People who suffer from traumatic brain injury (TBI) are frequently affected by pragmatic disorder (PD), among other communicative impairments. While largely neglected in terms of rehabilitation strategies, the skills impaired by PD play a fundamental role in the quality of life of people who suffer from TBI. PD uniquely impacts a person’s cognitive and interpersonal abilities, including those from their pre-morbid history. The aim of this work is to propose a theoretical framework, based on a dialogue between neuropsychology and phenomenology, that may provide a useful paradigm in approaches to rehabilitation in PD. Instead of fragmenting this disorder into a list of symptoms, we address it as a consequence of a non-historical alteration of “ ipseity” in connection with the concept of “ embodiment” . In conclusion, we suggest an intervention for this neuropsychopathology. Keywords: Traumatic Brain Injury; Pragmatics; Communication; Embodiment; Phenomenology","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"11 1","pages":"341-354"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2020-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"41736219","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Abstract: Raftopoulos’s most recent book argues, among other things, for the cognitive impenetrability of early vision. Before we can assess any such claims, we need to know what’s meant by “early vision” and by “cognitive penetration”. In this contribution to this book symposium, I explore several different things that one might mean – indeed, that Raftopoulos might mean – by these terms. I argue that whatever criterion we choose for delineating early vision, we need a single criterion, not a mishmash of distinct criteria. And I argue against defining cognitive penetration in partly epistemological terms, although it is fine to offer epistemological considerations in defending some definitions as capturing something of independent interest. Finally, I raise some questions about how we are to understand the “directness” of certain putative cognitive influences on perception and about whether there’s a decent rationale for restricting directness in the way that Raftopoulos apparently does. Keywords: Perception; Cognitive Penetration; Modularity; Perception/Cognition Distinction; Early Vision L’impenetrabilita cognitiva delle prime fasi della visione: di che si tratta? Riassunto: L’ultimo libro di Raftopoulos argomenta, tra le altre cose, in favore della impenetrabilita cognitiva della visione primaria. Prima di poter vagliare un’affermazione di questo tipo, bisogna sapere cosa si intende con “visione primaria” e con “penetrazione cognitiva”. Nel mio contributo a questo simposio prendero in considerazione diversi elementi cui ci si puo riferire con questi termini – e a cui, nei fatti, Raftopoulos potrebbe riferirsi. Sosterro che qualsiasi criterio si scelga per descrivere la visione primaria, e necessario che si tratti di un criterio singolo e non di un insieme di criteri differenti. Presentero quindi un argomento contro la definizione della penetrazione cognitiva in termini parzialmente epistemologici, sebbene sia utile offrire considerazioni epistemologiche nel difendere alcune definizioni come definizioni che colgono qualcosa di indipendente dall’interesse. Sollevero infine alcune questioni relative a come dobbiamo intendere la “direzionalita” di certe presunte influenze cognitive sulla percezione e se ci sia una ragione soddisfacente per restringere la direzionalita nel modo in cui Raftopoulos, a quanto pare, la restringe. Parole chiave: Percezione; Penetrazione cognitiva; Modularita; Distinzione percezione/cognizione; Visione primaria
{"title":"The cognitive impenetrability of early vision: What’s the claim?","authors":"J. Lyons","doi":"10.4453/RIFP.2020.0026","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2020.0026","url":null,"abstract":"Abstract: Raftopoulos’s most recent book argues, among other things, for the cognitive impenetrability of early vision. Before we can assess any such claims, we need to know what’s meant by “early vision” and by “cognitive penetration”. In this contribution to this book symposium, I explore several different things that one might mean – indeed, that Raftopoulos might mean – by these terms. I argue that whatever criterion we choose for delineating early vision, we need a single criterion, not a mishmash of distinct criteria. And I argue against defining cognitive penetration in partly epistemological terms, although it is fine to offer epistemological considerations in defending some definitions as capturing something of independent interest. Finally, I raise some questions about how we are to understand the “directness” of certain putative cognitive influences on perception and about whether there’s a decent rationale for restricting directness in the way that Raftopoulos apparently does. Keywords: Perception; Cognitive Penetration; Modularity; Perception/Cognition Distinction; Early Vision L’impenetrabilita cognitiva delle prime fasi della visione: di che si tratta? Riassunto: L’ultimo libro di Raftopoulos argomenta, tra le altre cose, in favore della impenetrabilita cognitiva della visione primaria. Prima di poter vagliare un’affermazione di questo tipo, bisogna sapere cosa si intende con “visione primaria” e con “penetrazione cognitiva”. Nel mio contributo a questo simposio prendero in considerazione diversi elementi cui ci si puo riferire con questi termini – e a cui, nei fatti, Raftopoulos potrebbe riferirsi. Sosterro che qualsiasi criterio si scelga per descrivere la visione primaria, e necessario che si tratti di un criterio singolo e non di un insieme di criteri differenti. Presentero quindi un argomento contro la definizione della penetrazione cognitiva in termini parzialmente epistemologici, sebbene sia utile offrire considerazioni epistemologiche nel difendere alcune definizioni come definizioni che colgono qualcosa di indipendente dall’interesse. Sollevero infine alcune questioni relative a come dobbiamo intendere la “direzionalita” di certe presunte influenze cognitive sulla percezione e se ci sia una ragione soddisfacente per restringere la direzionalita nel modo in cui Raftopoulos, a quanto pare, la restringe. Parole chiave: Percezione; Penetrazione cognitiva; Modularita; Distinzione percezione/cognizione; Visione primaria","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"11 1","pages":"372-384"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2020-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"49143323","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
AS A PHYSICIST, FIRST AND FOREMOST, I approach philosophy like all empirical sciences, that is, as proposing models of the domain addressed. This means that each theory abstracts from the complexities of the domain under study and proceeds through idealizations of the “reality” it purports to describe. For this reason, every account has flaws that arise not only from the inevitable occasional errors in analysis, but also from the fact that by design each account, being a model, omits certain aspects of reality that may prove to be important in understanding the issue under examination. The commentaries on my book bring to the fore concerns related to both sorts of problems described above. I am grateful to the commentators for their critical notes and I hope that my replies will promote debate and shed some light on the problem of cognitive penetrability.
{"title":"Reply to symposiasts","authors":"A. Raftopoulos","doi":"10.4453/RIFP.2020.0028","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2020.0028","url":null,"abstract":"AS A PHYSICIST, FIRST AND FOREMOST, I approach philosophy like all empirical sciences, that is, as proposing models of the domain addressed. This means that each theory abstracts from the complexities of the domain under study and proceeds through idealizations of the “reality” it purports to describe. For this reason, every account has flaws that arise not only from the inevitable occasional errors in analysis, but also from the fact that by design each account, being a model, omits certain aspects of reality that may prove to be important in understanding the issue under examination. The commentaries on my book bring to the fore concerns related to both sorts of problems described above. I am grateful to the commentators for their critical notes and I hope that my replies will promote debate and shed some light on the problem of cognitive penetrability.","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"11 1","pages":"397-419"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2020-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44071070","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Recensione di D.M. Wegner, L'illusione della volontà cosciente","authors":"A. Biuso","doi":"10.4453/RIFP.2020.0030","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2020.0030","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"11 1","pages":"422-423"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2020-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"41743184","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Abstract: In Cognitive penetrability and the epistemic role of perception Athanasios Raftopoulos provides a new defense of the thesis that, unlike early vision, late vision is cognitively penetrable, in accordance with a new definition of cognitive penetrability that is centered on the ideas of direct influence of cognition upon perception and of the epistemic role of perception. This new definition allows him to maintain that late vision is a genuinely perceptive stage of the perceptual process. In this paper, I try to discuss not only whether this new definition has plausible consequences that allow only late vision to be cognitively penetrable but also whether the claim that late vision is genuinely perceptual allows it to have the kind of hybrid content, half nonconceptual and half conceptual, that Raftopoulos now wants to ascribe to it. Keywords: Cognitive Penetrability, weak, strong, and superstrong; Early and Late Vision; Nonconceptual Content Penetralibita cognitiva e visione secondaria Riassunto: In Cognitive penetrability and the epistemic role of perception Athanasios Raftopoulos da una nuova difesa della tesi secondo cui, a differenza della visione primaria, la visione secondaria e penetrabile cognitivamente, secondo una nuova definizione della nozione di penetrabilita cognitiva centrata sulle idee di influenza diretta della cognizione sulla percezione e di ruolo epistemico della percezione. Questa nuova definizione gli consente di sostenere che la visione secondaria e una fase genuinamente percettiva del processo percettivo. Nell’articolo, provo a discutere non solo se la nuova definizione ha conseguenze plausibili che consentono solo alla visione secondaria di essere penetrabile cognitivamente, ma anche se l’idea che la visione secondaria sia genuinamente percettiva consente ad essa di avere il contenuto ibrido, in parte nonconcettuale e in parte concettuale, che Raftopoulos vuole ora ascriverle. Parole chiave: Penetrabilita cognitiva debole, forte e superforte; Visione primaria e secondaria; Contenuto nonconcettuale
{"title":"Cognitive penetrability and late vision","authors":"A. Voltolini","doi":"10.4453/RIFP.2020.0025","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2020.0025","url":null,"abstract":"Abstract: In Cognitive penetrability and the epistemic role of perception Athanasios Raftopoulos provides a new defense of the thesis that, unlike early vision, late vision is cognitively penetrable, in accordance with a new definition of cognitive penetrability that is centered on the ideas of direct influence of cognition upon perception and of the epistemic role of perception. This new definition allows him to maintain that late vision is a genuinely perceptive stage of the perceptual process. In this paper, I try to discuss not only whether this new definition has plausible consequences that allow only late vision to be cognitively penetrable but also whether the claim that late vision is genuinely perceptual allows it to have the kind of hybrid content, half nonconceptual and half conceptual, that Raftopoulos now wants to ascribe to it. Keywords: Cognitive Penetrability, weak, strong, and superstrong; Early and Late Vision; Nonconceptual Content Penetralibita cognitiva e visione secondaria Riassunto: In Cognitive penetrability and the epistemic role of perception Athanasios Raftopoulos da una nuova difesa della tesi secondo cui, a differenza della visione primaria, la visione secondaria e penetrabile cognitivamente, secondo una nuova definizione della nozione di penetrabilita cognitiva centrata sulle idee di influenza diretta della cognizione sulla percezione e di ruolo epistemico della percezione. Questa nuova definizione gli consente di sostenere che la visione secondaria e una fase genuinamente percettiva del processo percettivo. Nell’articolo, provo a discutere non solo se la nuova definizione ha conseguenze plausibili che consentono solo alla visione secondaria di essere penetrabile cognitivamente, ma anche se l’idea che la visione secondaria sia genuinamente percettiva consente ad essa di avere il contenuto ibrido, in parte nonconcettuale e in parte concettuale, che Raftopoulos vuole ora ascriverle. Parole chiave: Penetrabilita cognitiva debole, forte e superforte; Visione primaria e secondaria; Contenuto nonconcettuale","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"11 1","pages":"363-371"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2020-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42378295","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}