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Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia最新文献

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Ricordo di Ettore Casari 纪念Ettore Casari
IF 0.2 Pub Date : 2019-08-31 DOI: 10.4453/RIFP.2019.0018
E. Moriconi
{"title":"Ricordo di Ettore Casari","authors":"E. Moriconi","doi":"10.4453/RIFP.2019.0018","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0018","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"224-225"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43637960","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Gesti co-verbali e immagini mentali: i confini dell’intenzione comunicativa 联合语言手势和心理意象:交流意图的边界
IF 0.2 Pub Date : 2019-08-31 DOI: 10.4453/RIFP.2019.0016
Emanuela Campisi, Marco Mazzone
Riassunto: Le immagini mentali sono parte delle intenzioni comunicative veicolate negli scambi verbali, e dunque del significato inteso dal parlante (Grice)? Questioni simili sono state dibattute con riferimento al paradigma dell’ embodiment . Qui intendiamo muoverci su un terreno differente: il dominio dei gesti, con particolare riferimento a quelli rappresentativi, caratterizzati dallo stretto rapporto con le rappresentazioni senso-motorie delle azioni. La linea argomentativa sara dunque bipartita. Innanzitutto, intendiamo mostrare che i gesti contribuiscono a determinare l’intenzione comunicativa, come e evidente in casi nei quali il parlante si impegna in modo manifesto a renderli salienti – ma qui sara anche importante l’osservazione che l’intenzione comunicativa non va identificata con una preliminare pianificazione cosciente. In secondo luogo, argomenteremo che il contributo dei gesti all’intenzione comunicativa e genuinamente imagistic , non proposizionale. In particolare, esamineremo due argomenti solitamente presentati come a favore dell’ipotesi proposizionale: che le immagini non possono essere parte dell’intenzione comunicativa, rispettivamente, perche non portano un contenuto giudicabile in termini di vero/falso, e perche non consentono di effettuare inferenze. Vedremo che entrambe le argomentazioni sono discutibili. Parole chiave: Intenzione comunicativa; Gesti rappresentativi; Imagery; Significato del parlante Co-verbal Gestures and Mental Images: The Borders of Communicative Intentions Abstract: Do mental images form part of a speaker’s communicative intention? This and similar questions have usually been addressed within the framework of embodied cognition. Here, instead, we want to address the question from a different point of view, examining representational gestures, which are characterised by their strong relationship to sensory-motor representations. For this reason, our argument takes two directions. First, we show that representational gestures can form part of a speaker’s communicative intention as, for example, when the speaker overtly makes them salient. However, it is important to point out that being part of a communicative intention is not equivalent to being consciously planned. Secondly, we will argue that the meaning carried by gestures is actually imagistic, and not propositional. To this end, we provide a detailed discussion of two arguments favouring the propositional hypothesis: that images cannot be part of the speaker’s communicative intention because their content is not truth-conditional and because they do not allow us to make inferences. We will show that both these arguments are debatable. Keywords: Communicative Intentions; Representational Gestures; Imagery; Speaker’s Meaning
摘要:心理意象是否是言语交流中传达的交际意图的一部分,因此也是说话人所理解的意义的一部分(Grice)?已经参考实施例范例讨论了类似的问题。在这里,我们打算在一个不同的领域上前进:手势的支配,特别是有代表性的手势,其特点是与动作的感觉运动表征密切相关。因此,这一争论将是双方的。首先,我们打算表明,手势有助于确定交际意图,这在说话者明确承诺使其突出的情况下是显而易见的——但在这里也需要注意的是,交际意图不应与初步的意识规划相一致。其次,我们认为手势对交际意图的贡献是真正的意象性的,而不是命题性的。特别是,我们将研究两个通常支持命题假设的论点:图像不能分别成为交际意图的一部分,因为它们不包含可以根据真/假来判断的内容,以及因为它们不允许进行推理。我们将看到这两个论点都是有问题的。关键词:沟通意图;代表性手势;图像;言语手势与心理意象:交际意图的边界摘要:心理意象是否构成说话人交际意图的一部分?这个问题和类似的问题通常是在隐含认知的框架内解决的。相反,在这里,我们想从不同的角度来解决这个问题,研究具有代表性的手势,其特征是它们与传感器-运动表征之间的强烈关系。因此,我们的论点有两个方向。首先,我们证明了代表性手势可以构成说话人交际意图的一部分,例如,当说话人过度强调这些手势时。然而,重要的是要指出,成为交际意图的一部分并不等同于有意识地计划。其次,我们将论证手势所承载的意义实际上是意象的,而不是命题的。为此,我们详细讨论了支持命题假设的两个论点:图像不能成为说话人交际意图的一部分,因为它们的内容不是真理条件的,也因为它们不允许我们进行推理。我们将证明这两个论点都是有争议的。关键词:交际意图;代表性手势;图像;说话人的意思
{"title":"Gesti co-verbali e immagini mentali: i confini dell’intenzione comunicativa","authors":"Emanuela Campisi, Marco Mazzone","doi":"10.4453/RIFP.2019.0016","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0016","url":null,"abstract":"Riassunto: Le immagini mentali sono parte delle intenzioni comunicative veicolate negli scambi verbali, e dunque del significato inteso dal parlante (Grice)? Questioni simili sono state dibattute con riferimento al paradigma dell’ embodiment . Qui intendiamo muoverci su un terreno differente: il dominio dei gesti, con particolare riferimento a quelli rappresentativi, caratterizzati dallo stretto rapporto con le rappresentazioni senso-motorie delle azioni. La linea argomentativa sara dunque bipartita. Innanzitutto, intendiamo mostrare che i gesti contribuiscono a determinare l’intenzione comunicativa, come e evidente in casi nei quali il parlante si impegna in modo manifesto a renderli salienti – ma qui sara anche importante l’osservazione che l’intenzione comunicativa non va identificata con una preliminare pianificazione cosciente. In secondo luogo, argomenteremo che il contributo dei gesti all’intenzione comunicativa e genuinamente imagistic , non proposizionale. In particolare, esamineremo due argomenti solitamente presentati come a favore dell’ipotesi proposizionale: che le immagini non possono essere parte dell’intenzione comunicativa, rispettivamente, perche non portano un contenuto giudicabile in termini di vero/falso, e perche non consentono di effettuare inferenze. Vedremo che entrambe le argomentazioni sono discutibili. Parole chiave: Intenzione comunicativa; Gesti rappresentativi; Imagery; Significato del parlante Co-verbal Gestures and Mental Images: The Borders of Communicative Intentions Abstract: Do mental images form part of a speaker’s communicative intention? This and similar questions have usually been addressed within the framework of embodied cognition. Here, instead, we want to address the question from a different point of view, examining representational gestures, which are characterised by their strong relationship to sensory-motor representations. For this reason, our argument takes two directions. First, we show that representational gestures can form part of a speaker’s communicative intention as, for example, when the speaker overtly makes them salient. However, it is important to point out that being part of a communicative intention is not equivalent to being consciously planned. Secondly, we will argue that the meaning carried by gestures is actually imagistic, and not propositional. To this end, we provide a detailed discussion of two arguments favouring the propositional hypothesis: that images cannot be part of the speaker’s communicative intention because their content is not truth-conditional and because they do not allow us to make inferences. We will show that both these arguments are debatable. Keywords: Communicative Intentions; Representational Gestures; Imagery; Speaker’s Meaning","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"190-207"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"41887472","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Lo strutturalismo scientifico. Matematica, Fisica e Biologia nell’ottica piagetiana 科学结构主义。从哭泣的角度来看,数学、物理和生物学
IF 0.2 Pub Date : 2019-08-31 DOI: 10.4453/RIFP.2019.0017
Francesco Crapanzano
Riassunto: Lo strutturalismo piagetiano, segnatamente quello in matematica, fisica e biologia alla luce dell’epistemologia genetica, rappresenta una declinazione peculiare e feconda dell’eterogeneo movimento strutturalista. Dopo una fortunata stagione, le strutture matematiche, rintracciate e indagate sotto diverse prospettive, hanno finito per costituire un “paradigma” didattico e di ricerca utilizzato su piu livelli; in modo non dissimile, perche collegata alla matematica, la fisica ha considerato i propri “oggetti” dotati di una struttura: ma se originariamente era una struttura intesa in senso materiale, adesso si studiano strutture con un piu alto grado di astrazione (energetiche, interattive, virtuali). La biologia, poi, e divenuta (e ancora e) argomento a la page , ma pure terreno di scontro epistemologico tra meccanicismo ortodosso e istanze vitalistiche, tra sostanze eterne e trasformazioni continue, ovvero tra strutture fisse e strutturazione dinamica. Le conclusioni rivalutano l’attualita e le prospettive dello strutturalismo piagetiano proiettandolo al di la dello strutturalismo classico, fino a farne, forse, una insolita quanto feconda tendenza post-strutturalista. Parole chiave: Strutturalismo; Epistemologia genetica; Jean Piaget; Costruttivismo; Storia dell’epistemologia Scientific Structuralism. Mathematics, Physics, and Biology in Piagetian Perspective Abstract: Piagetian structuralism, notably a genetic epistemological perspective on mathematics, physics and biology, represents a unique and fruitful articulation of the heterogeneous structuralist movement. After their initial success, mathematical structures, traced and investigated from different points of view, end up constituting didactic and research “paradigms” that can be used on several levels; in a similar way, physics – closely related to mathematics – initially considered its own “objects” to be endowed with structure: yet, while such structure was initially understood in a material sense, nowadays it is studied with a higher degree of abstraction (e.g. in an energetic, interactive, virtual sense). Biology has become (and remains) an a la page subject, but also presents an epistemological battle between orthodox mechanism and vitalism, between eternal substances and continuous transformations, that is, between fixed structures and dynamic structuring. These conclusions lead us to re-evaluate the up-to-dateness and perspectives of Piagetian structuralism, to project it beyond classical structuralism and, maybe, to turn it into an unusual and promising post-structuralist trend. Keywords: Structuralism; Genetic Epistemology; Jean Piaget; Constructivism; History of Epistemology
摘要:皮亚杰结构主义,特别是从遗传学认识论的角度来看的数学、物理和生物学结构主义,代表了异质结构主义运动的一种独特而富有成果的衰落。在一个幸运的季节之后,在不同的视角下追踪和调查的数学结构,最终构成了一种在多个层面上使用的教学和研究“范式”;在某种程度上,因为与数学有关,物理学认为它的“对象”被赋予了一种结构:但如果最初它是一种从物质意义上理解的结构,那么现在我们研究的结构具有更高的抽象程度(能量、交互、虚拟)。因此,生物学已经成为(并且仍然是)页面上的一个主题,但也是正统机制和生命力实例之间、永恒物质和持续转化之间,即固定结构和动态结构之间的认识论冲突的基础。这些结论重新评估了皮亚格托结构主义的现状和前景,将其投射到古典结构主义之外,使其成为一种不同寻常且富有成果的后结构主义趋势。关键词:结构主义;遗传学认识论;让·皮亚杰;建构主义;科学结构主义认识论史。皮亚杰主义视角下的数学、物理和生物学摘要:皮亚杰主义结构主义,尤其是对数学、物理与生物学的遗传认识论视角,代表了异质结构运动的独特而富有成效的表达。在最初的成功之后,从不同的角度追踪和调查的数学结构最终构成了可以在几个层面上使用的教学和研究“范式”;同样,与数学密切相关的物理学最初认为其自身的“对象”是由结构背书的:然而,虽然这种结构最初是从物质意义上理解的,但如今它的研究具有更高的抽象程度(例如,在充满活力、互动、虚拟的意义上)。生物学已经成为(并仍然是)一个永恒的主题,但也呈现出正统机制与活力主义之间、永恒物质与持续转化之间,即固定结构与动态结构之间的认识论之战。这些结论使我们重新评估皮亚杰结构主义的最新性和视角,将其投射到古典结构主义之外,也许将其转变为一种不同寻常的、充满希望的后结构主义趋势。关键词:结构主义;遗传认识论;让·皮亚杰;建构主义;认识论史
{"title":"Lo strutturalismo scientifico. Matematica, Fisica e Biologia nell’ottica piagetiana","authors":"Francesco Crapanzano","doi":"10.4453/RIFP.2019.0017","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0017","url":null,"abstract":"Riassunto: Lo strutturalismo piagetiano, segnatamente quello in matematica, fisica e biologia alla luce dell’epistemologia genetica, rappresenta una declinazione peculiare e feconda dell’eterogeneo movimento strutturalista. Dopo una fortunata stagione, le strutture matematiche, rintracciate e indagate sotto diverse prospettive, hanno finito per costituire un “paradigma” didattico e di ricerca utilizzato su piu livelli; in modo non dissimile, perche collegata alla matematica, la fisica ha considerato i propri “oggetti” dotati di una struttura: ma se originariamente era una struttura intesa in senso materiale, adesso si studiano strutture con un piu alto grado di astrazione (energetiche, interattive, virtuali). La biologia, poi, e divenuta (e ancora e) argomento a la page , ma pure terreno di scontro epistemologico tra meccanicismo ortodosso e istanze vitalistiche, tra sostanze eterne e trasformazioni continue, ovvero tra strutture fisse e strutturazione dinamica. Le conclusioni rivalutano l’attualita e le prospettive dello strutturalismo piagetiano proiettandolo al di la dello strutturalismo classico, fino a farne, forse, una insolita quanto feconda tendenza post-strutturalista. Parole chiave: Strutturalismo; Epistemologia genetica; Jean Piaget; Costruttivismo; Storia dell’epistemologia Scientific Structuralism. Mathematics, Physics, and Biology in Piagetian Perspective Abstract: Piagetian structuralism, notably a genetic epistemological perspective on mathematics, physics and biology, represents a unique and fruitful articulation of the heterogeneous structuralist movement. After their initial success, mathematical structures, traced and investigated from different points of view, end up constituting didactic and research “paradigms” that can be used on several levels; in a similar way, physics – closely related to mathematics – initially considered its own “objects” to be endowed with structure: yet, while such structure was initially understood in a material sense, nowadays it is studied with a higher degree of abstraction (e.g. in an energetic, interactive, virtual sense). Biology has become (and remains) an a la page subject, but also presents an epistemological battle between orthodox mechanism and vitalism, between eternal substances and continuous transformations, that is, between fixed structures and dynamic structuring. These conclusions lead us to re-evaluate the up-to-dateness and perspectives of Piagetian structuralism, to project it beyond classical structuralism and, maybe, to turn it into an unusual and promising post-structuralist trend. Keywords: Structuralism; Genetic Epistemology; Jean Piaget; Constructivism; History of Epistemology","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"208-223"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"45626423","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Socialità, corporeità e valori. L’attualità dell’antropologia assiologica rickertiana 社会、身体和价值观。瑞克提亚语理人类学的时事
IF 0.2 Pub Date : 2019-08-31 DOI: 10.4453/RIFP.2019.0015
R. Redaelli
Riassunto: Il presente contributo intende vagliare l’attualita della riflessione antropologica proposta da Heinrich Rickert, comparandone gli esiti ultimi con i risultati piu fecondi ottenuti dalle recenti ricerche condotte nel campo dell’antropologia evolutiva e filosofica. A tale scopo sono presentate nel testo due tesi rickertiane di notevole interesse teoretico: il profilo sociale-comunitario quale cifra dell’essere umano e la capitale funzione svolta dalla dimensione corporea nel processo di costituzione del mondo culturale. La prima tesi, sviluppata da Rickert in campo assiologico, si connette alla definizione di uomo declinata da Michael Tomasello nei termini di ultra-social animal , mentre la seconda tesi contribuisce, in modo originale, a quella rivalutazione della sfera corporea dell’uomo, che riveste, a partire dal secolo scorso, un ruolo centrale in alcuni ambiti di ricerca del frastagliato scenario filosofico. Parole chiave: Antropologia Filosofica; Antropologia Evolutiva; Neokantismo; Teoria dei valori; Heinrich Rickert Sociality, Corporeity, and Values. The Current Significance of Rickertian Axiological Anthropology Abstract: This paper aims at assessing the current significance of the anthropological reflections of Heinrich Rickert, comparing his most important contributions to recent results in the fields of evolutionary and philosophical anthropology. With this aim in mind, we examine two Rickertian theses of considerable theoretical interest: the fundamental value of sociality in being human and the foundation role of the corporeal in the cultural world. The first thesis, developed by Rickert in the field of axiology, closely relates to Michael Tomasello’s definition of man as an ultra-social animal . The second thesis represents an original contribution to the re-evaluation of the corporeal basis of human experience, which has continued to play a central role in some areas of philosophical research since the last century. Keywords: Philosophical Anthropology; Evolutionary Anthropology; Neo-Kantianism; Theory of Value; Heinrich Rickert
摘要:本文旨在检验海因里希·里克特提出的人类学反思的相关性,并将其最新成果与进化人类学和哲学人类学领域最近研究的最富有成果进行比较。为此,本文提出了两篇具有相当理论意义的里克特论文:作为人的形象的社会共同体形象和身体维度在建立文化世界过程中所发挥的资本功能。里克特在价值论领域提出的第一篇论文与迈克尔·托马塞洛在超社会动物方面拒绝的人的定义相联系,而第二篇论文则以独创的方式对人的身体范围进行了重新评估,从上个世纪开始,在锯齿状哲学场景的某些研究领域中发挥着核心作用。关键词:哲学人类学;进化人类学;新康德主义;价值观理论;海因里希·里克特的社会性、主体性和价值观。里克特价值人类学的当代意义摘要:本文旨在评估海因里希·里克特人类学反思的当代意义,并将其最重要的贡献与进化人类学和哲学人类学领域的最新成果进行比较。考虑到这一目标,我们研究了两篇具有相当理论意义的里克特论文:社会作为人的基本价值和物质在文化世界中的基础作用。里克特在价值论领域提出的第一篇论文与托马塞洛对人作为超社会动物的定义密切相关。第二篇论文对重新评估人类经验的物质基础做出了独创性贡献,自上个世纪以来,人类经验在哲学研究的某些领域继续发挥着核心作用。关键词:哲学人类学;进化人类学;新康德主义;价值论;海因里希·李凯尔特
{"title":"Socialità, corporeità e valori. L’attualità dell’antropologia assiologica rickertiana","authors":"R. Redaelli","doi":"10.4453/RIFP.2019.0015","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0015","url":null,"abstract":"Riassunto: Il presente contributo intende vagliare l’attualita della riflessione antropologica proposta da Heinrich Rickert, comparandone gli esiti ultimi con i risultati piu fecondi ottenuti dalle recenti ricerche condotte nel campo dell’antropologia evolutiva e filosofica. A tale scopo sono presentate nel testo due tesi rickertiane di notevole interesse teoretico: il profilo sociale-comunitario quale cifra dell’essere umano e la capitale funzione svolta dalla dimensione corporea nel processo di costituzione del mondo culturale. La prima tesi, sviluppata da Rickert in campo assiologico, si connette alla definizione di uomo declinata da Michael Tomasello nei termini di ultra-social animal , mentre la seconda tesi contribuisce, in modo originale, a quella rivalutazione della sfera corporea dell’uomo, che riveste, a partire dal secolo scorso, un ruolo centrale in alcuni ambiti di ricerca del frastagliato scenario filosofico. Parole chiave: Antropologia Filosofica; Antropologia Evolutiva; Neokantismo; Teoria dei valori; Heinrich Rickert Sociality, Corporeity, and Values. The Current Significance of Rickertian Axiological Anthropology Abstract: This paper aims at assessing the current significance of the anthropological reflections of Heinrich Rickert, comparing his most important contributions to recent results in the fields of evolutionary and philosophical anthropology. With this aim in mind, we examine two Rickertian theses of considerable theoretical interest: the fundamental value of sociality in being human and the foundation role of the corporeal in the cultural world. The first thesis, developed by Rickert in the field of axiology, closely relates to Michael Tomasello’s definition of man as an ultra-social animal . The second thesis represents an original contribution to the re-evaluation of the corporeal basis of human experience, which has continued to play a central role in some areas of philosophical research since the last century. Keywords: Philosophical Anthropology; Evolutionary Anthropology; Neo-Kantianism; Theory of Value; Heinrich Rickert","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"177-189"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42554079","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Recensione di K. Andrews, J. Beck (eds.), The Routledge Handbook of Philosophy of Animal Minds 最近迪K.安德鲁斯,J.贝克(编),劳特利奇动物心灵哲学手册
IF 0.2 Pub Date : 2019-08-31 DOI: 10.4453/RIFP.2019.0020
Krubeal Danieli
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Situating Attention and Habit in the Landscape of Affordances 将注意力和习惯置于能力的景观中
IF 0.2 Pub Date : 2019-08-31 DOI: 10.4453/RIFP.2019.0011
E. Magrì
Abstract: This paper aims to situate the roles of attention and habit in contemporary approaches to embodied cognition with particular regard to the conceptualisation of affordances. While Chemero has argued that affordances have a relational character that rules out dispositions, Rietveld and Kiverstein have suggested that engaging with affordances amounts to exercising skills. By critically reconsidering the distinction between dispositions and abilities proposed by Chemero, as well as the standard theory of habit that underpins accounts of skilful coping (including Rietveld’s and Dreyfus’), I propose to disambiguate habit from skill and to reassess the phenomenology of dispositions. Dispositions are motivational factors that depend on two elements: (i) sensitivity to context clues, which is regulated by habit and attention, and (ii) the positionality of the subject, which is inseparable from context-awareness. Drawing on Husserl’s and Merleau-Ponty’s insights, I argue that both (i) and (ii) can accommodate a dispositional view of affordances. Keywords: Habit; Attention; Affordances; Dispositions; Phenomenology; Embodied Cognition Situare attenzione e abitudine nel panorama delle affordance Riassunto: L’articolo mira a situare i ruoli svolti dall’attenzione e dall’abitudine negli approcci contemporanei all’ embodied cognition , con particolare attenzione alla concettualizzazione delle affordance . Se, un da un lato, Chemero ha sostenuto che l’ affordance ha un carattere relazionale, che esclude le disposizioni, Rietveld e Kiverstein, dall’altro lato, mantengono che il coinvolgimento nell’ affordance corrisponde all’esercizio di abilita pratiche ( skills ). Nel riconsiderare criticamente la distinzione fra disposizioni e abilita avanzata da Chemero, cosi come la concezione standard dell’abitudine che e alla base delle teorie di skilful coping (come quelle di Rietveld e Dreyfus), propongo di disambiguare l’abitudine dalle abilita e di rivalutare la fenomenologia delle disposizioni. Queste ultime sono elementi motivazionali che dipendono da due fattori: (i) sensibilita verso il contesto, che e governata dall’abitudine e dall’attenzione, e (ii) la posizionalita del soggetto, la quale e inseparabile dalla consapevolezza del contesto. Basandosi su Husserl e Merleau-Ponty, l’articolo difende l’ipotesi che sia (i) che (ii) possono soddisfare una concezione disposizionale dell’ affordance . Parole chiave: Abitudine; Attenzione; Disposizioni; Fenomenologia; Cognizione incarnata
摘要:本文旨在定位注意力和习惯在当代具体认知方法中的作用,特别是在可供性的概念化方面。虽然切梅罗认为,offers具有排除性格倾向的关系特征,但Rietveld和Kiverstein认为,与offers接触相当于锻炼技能。通过批判性地重新考虑切梅罗提出的倾向和能力之间的区别,以及支持离婚复制的标准栖息地理论(包括里特维尔德和德雷福斯的),我提出了从技能中消除习惯的歧义,并重新评估倾向的现象学。规定是动机因素,取决于两个因素:(i)对语境线索的敏感性,这是由习惯和注意力调节的;(ii)主体的位置性,这与语境意识密不可分。根据胡塞尔和梅洛-庞蒂的见解,我认为(I)和(ii)都可以适应可供性的倾向性观点。关键词:习惯;注意绿化;处置;现象学;摘要:本文旨在定位注意力和习惯在当代体现认知方法中所扮演的角色,特别是注意可供性的概念化。切梅罗一方面认为,可供性具有关系性,不包括规定,而里特维尔德和基弗斯坦则认为,参与可供性对应于实践技能的锻炼。在批判性地重新思考切梅罗提出的倾向和技能之间的区别,以及作为技巧复制理论基础的习惯的标准概念(如里特维尔德和德雷福斯的理论)时,我建议从技能中消除习惯的歧义,并重新评估倾向的现象学。后者是动机因素,取决于两个因素:(i)对环境的敏感性,这取决于习惯和注意力;(ii)主体的位置性,这与对环境的认识密不可分。基于胡塞尔和梅洛-庞蒂的观点,本文为(i)和(ii)都能满足可供性的倾向性概念的假设进行了辩护。关键词:习惯;注意条款;现象学;化身认知
{"title":"Situating Attention and Habit in the Landscape of Affordances","authors":"E. Magrì","doi":"10.4453/RIFP.2019.0011","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0011","url":null,"abstract":"Abstract: This paper aims to situate the roles of attention and habit in contemporary approaches to embodied cognition with particular regard to the conceptualisation of affordances. While Chemero has argued that affordances have a relational character that rules out dispositions, Rietveld and Kiverstein have suggested that engaging with affordances amounts to exercising skills. By critically reconsidering the distinction between dispositions and abilities proposed by Chemero, as well as the standard theory of habit that underpins accounts of skilful coping (including Rietveld’s and Dreyfus’), I propose to disambiguate habit from skill and to reassess the phenomenology of dispositions. Dispositions are motivational factors that depend on two elements: (i) sensitivity to context clues, which is regulated by habit and attention, and (ii) the positionality of the subject, which is inseparable from context-awareness. Drawing on Husserl’s and Merleau-Ponty’s insights, I argue that both (i) and (ii) can accommodate a dispositional view of affordances. Keywords: Habit; Attention; Affordances; Dispositions; Phenomenology; Embodied Cognition Situare attenzione e abitudine nel panorama delle affordance Riassunto: L’articolo mira a situare i ruoli svolti dall’attenzione e dall’abitudine negli approcci contemporanei all’ embodied cognition , con particolare attenzione alla concettualizzazione delle affordance . Se, un da un lato, Chemero ha sostenuto che l’ affordance ha un carattere relazionale, che esclude le disposizioni, Rietveld e Kiverstein, dall’altro lato, mantengono che il coinvolgimento nell’ affordance corrisponde all’esercizio di abilita pratiche ( skills ). Nel riconsiderare criticamente la distinzione fra disposizioni e abilita avanzata da Chemero, cosi come la concezione standard dell’abitudine che e alla base delle teorie di skilful coping (come quelle di Rietveld e Dreyfus), propongo di disambiguare l’abitudine dalle abilita e di rivalutare la fenomenologia delle disposizioni. Queste ultime sono elementi motivazionali che dipendono da due fattori: (i) sensibilita verso il contesto, che e governata dall’abitudine e dall’attenzione, e (ii) la posizionalita del soggetto, la quale e inseparabile dalla consapevolezza del contesto. Basandosi su Husserl e Merleau-Ponty, l’articolo difende l’ipotesi che sia (i) che (ii) possono soddisfare una concezione disposizionale dell’ affordance . Parole chiave: Abitudine; Attenzione; Disposizioni; Fenomenologia; Cognizione incarnata","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"120-136"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42840703","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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I fenomeni con o senza la fenomenologia. Un confronto a più voci 有或没有现象学的现象。多声音对抗
IF 0.2 Pub Date : 2019-08-31 DOI: 10.4453/RIFP.2019.0012
E. Mariani
Riassunto: La fenomenologia, in virtu del suo stesso nome, pare rivendicare un diritto di prelazione sui fenomeni. E sufficiente, tuttavia, uno sguardo panoramico sulla storia della filosofia o, piu generalmente, delle scienze per rilevare il vasto impiego che si va affermando, senza fenomenologia, del concetto di fenomeno. In cosa consisterebbe allora la specificita della comprensione fenomenologica dei “fenomeni”? Per rispondere a questa domanda, riconsidereremo il dibattito tra Edmund Husserl autore delle Logische Untersuchungen e Paul Natorp, filosofo neokantiano di Marburgo, le cui tesi presentano un duplice interesse: l’avere, per un verso, sollecitato lo stesso Husserl a una precisazione della proposta fenomenologica; l’aver, per l’altro, anticipato alcuni tra gli argomenti di maggior rilievo nell’ambito delle scienze cognitive in merito ai vari tentativi di naturalizzazione della coscienza. Parole chiave: Fenomeno; Intenzionalita; Oggetto; Edmund Husserl; Paul Natorp Phenomena With or Without Phenomenology. An Open Dialogue Abstract: Phenomenology, by its very name, seems to invoke a priority claim on the study of phenomena. Yet a glance at the history of philosophy or, more generally, the sciences, suffices to demonstrate how widely the concept of “phenomena” has been used outside phenomenology. So, what exactly is unique to the phenomenological understanding of phenomena? In order to formulate a possible answer, we reactivate the debate between the Husserl of the Logische Untersuchungen and Paul Natorp, a neo-Kantian philosopher from Marburg. This debate is of interest on two fronts: first, because Natorp’s criticism directly forced Husserl to clarify his views on phenomenology; second, because the debate anticipated some of the most important arguments on naturalizing consciousness in the cognitive sciences. Keywords: Phenomenon; Intentionality; Object; Edmund Husserl; Paul Natorp
摘要:现象学凭借其自身的名称,似乎主张对现象享有优先购买权。然而,纵观哲学史,或者更广泛地说,科学史,就足以发现现象概念在没有现象学的情况下正在出现的广泛用途。那么现象学对“现象”的理解的特殊性是什么呢?为了回答这个问题,我们将重新考虑《逻辑论》的作者埃德蒙·胡塞尔和马尔堡新康德哲学家保罗·纳托普之间的争论,他们的论文呈现出双重利益:一方面,敦促胡塞尔本人澄清现象学的建议;另一方面,他预见到了认知科学领域中一些最重要的主题,关于将意识自然化的各种尝试。关键词:现象;故意的主题;埃德蒙·胡塞尔;保罗·纳托普现象有或没有现象学。开放对话摘要:现象学,就其名称而言,似乎在现象研究方面提出了优先权要求。然而,只要看一眼哲学史,或者更广泛地说,科学史,就足以证明“现象”的概念在现象学之外被广泛使用。那么,现象学对现象的理解究竟有什么独特之处呢?为了找到一个可能的答案,我们重新启动了《Untersuchungen逻辑》的胡塞尔和马尔堡新康德哲学家保罗·纳托普之间的辩论。这场争论在两个方面引起了人们的兴趣:首先,因为纳托普的批评直接迫使胡塞尔澄清了他对现象学的看法;其次,因为这场辩论预见到了认知科学中关于意识自然化的一些最重要的论点。关键词:现象;意向性;对象埃德蒙·胡塞尔;那托普
{"title":"I fenomeni con o senza la fenomenologia. Un confronto a più voci","authors":"E. Mariani","doi":"10.4453/RIFP.2019.0012","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0012","url":null,"abstract":"Riassunto: La fenomenologia, in virtu del suo stesso nome, pare rivendicare un diritto di prelazione sui fenomeni. E sufficiente, tuttavia, uno sguardo panoramico sulla storia della filosofia o, piu generalmente, delle scienze per rilevare il vasto impiego che si va affermando, senza fenomenologia, del concetto di fenomeno. In cosa consisterebbe allora la specificita della comprensione fenomenologica dei “fenomeni”? Per rispondere a questa domanda, riconsidereremo il dibattito tra Edmund Husserl autore delle Logische Untersuchungen e Paul Natorp, filosofo neokantiano di Marburgo, le cui tesi presentano un duplice interesse: l’avere, per un verso, sollecitato lo stesso Husserl a una precisazione della proposta fenomenologica; l’aver, per l’altro, anticipato alcuni tra gli argomenti di maggior rilievo nell’ambito delle scienze cognitive in merito ai vari tentativi di naturalizzazione della coscienza. Parole chiave: Fenomeno; Intenzionalita; Oggetto; Edmund Husserl; Paul Natorp Phenomena With or Without Phenomenology. An Open Dialogue Abstract: Phenomenology, by its very name, seems to invoke a priority claim on the study of phenomena. Yet a glance at the history of philosophy or, more generally, the sciences, suffices to demonstrate how widely the concept of “phenomena” has been used outside phenomenology. So, what exactly is unique to the phenomenological understanding of phenomena? In order to formulate a possible answer, we reactivate the debate between the Husserl of the Logische Untersuchungen and Paul Natorp, a neo-Kantian philosopher from Marburg. This debate is of interest on two fronts: first, because Natorp’s criticism directly forced Husserl to clarify his views on phenomenology; second, because the debate anticipated some of the most important arguments on naturalizing consciousness in the cognitive sciences. Keywords: Phenomenon; Intentionality; Object; Edmund Husserl; Paul Natorp","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"137-151"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47071522","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Per una declinazione strumentalista dei sensi 对于仪器的感官衰退
IF 0.2 Pub Date : 2019-08-31 DOI: 10.4453/RIFP.2019.0013
Andrea Togni
Riassunto: In questo articolo, vengono difese due tesi. La prima e che esistono ragioni per sganciare i dibattiti sull’individuazione delle modalita sensoriali e sul criterio esperienziale-ontologico dalle nozioni di “esperienza pura”, “esclusivita” ed “esaustivita”; piuttosto, e preferibile collocare le esperienze percettive sotto il cappello dell’unita soggettiva. La seconda e che lo sviluppo del criterio esperienziale-ontologico (e dei criteri concorrenti) puo essere portato avanti senza assumere che le modalita sensoriali costituiscono generi naturali. La prima tesi riguarda le esperienze percettive, la seconda riguarda le modalita sensoriali. Affermare, con il criterio esperienziale-ontologico, che le realta (esperienze) percettive svolgono un ruolo ontologico non implica che lo stesso valga per le classificazioni teoriche dei sensi ottenute per suo mezzo. La proposta consiste nell’inquadrare le tassonomizzazioni dei sensi in una cornice strumentalista. Parole chiave: Individuazione dei sensi; Modalita sensoriali; Esperienza percettiva; Criterio esperienziale-ontologico; Strumentalismo Towards an Instrumentalist Interpretation of the Senses Abstract: Two main theses are defended in this paper. First, I submit that the notions of “pure experience”, “exclusivity” and “exhaustivity” are far-fetched, and that a better proposal is to focus on the subjective unity of perceptual experiences. Second, I claim that the experiential-ontological criterion for the individuation of the sensory modalities doesn’t require the senses to be understood as natural kinds. The first thesis is about perceptual experiences, while the second one concerns the senses. According to the experiential-ontological criterion, perceptual realities (experiences) have to be defined in ontological terms, but that doesn’t imply that the same holds true for the senses, which are theoretical notions. The proposal is to put the task of taxonomizing the senses in an instrumentalist frame. Keywords: Individuation of the Senses; Sensory Modalities; Perceptual Experiences; Experiential-ontological Criterion; Instrumentalism
摘要:本文对两篇论文进行了辩护。第一,有理由将关于感官模式识别和经验本体论标准的辩论与“纯粹经验”、“排他性”和“穷尽性”的概念分离开来;相反,更可取的做法是将感知体验置于主观统一的帽子之下。第二,经验本体论标准(和竞争标准)的发展可以在不假设感官模式构成自然流派的情况下进行。第一篇论文关注感知体验,第二篇论文关注感觉模式。用经验本体论标准来确认感知现实(经验)发挥着本体论作用,并不意味着这同样适用于通过它获得的感官的理论分类。该建议包括在一个工具框架中构建感官分类法。关键词:感官识别;感官模式;感知经验;经验本体论准则;摘要:本文对两篇主要论文进行了辩护。首先,我认为“纯粹体验”、“排他性”和“穷尽性”的概念是牵强的,更好的建议是关注感知体验的主观统一。其次,我主张,识别感官模式的经验本体论标准并不要求感官被理解为自然种类。第一篇论文是关于感知体验的,而第二篇论文则是关于感官的。根据经验本体论标准,感知现实(经验)必须用本体论术语来定义,但这并不意味着感官也是如此,因为感官是理论概念。该建议是将感官分类的任务置于工具主义的框架中。关键词:感官识别;感官模态;感知体验;经验本体论标准;工具主义
{"title":"Per una declinazione strumentalista dei sensi","authors":"Andrea Togni","doi":"10.4453/RIFP.2019.0013","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0013","url":null,"abstract":"Riassunto: In questo articolo, vengono difese due tesi. La prima e che esistono ragioni per sganciare i dibattiti sull’individuazione delle modalita sensoriali e sul criterio esperienziale-ontologico dalle nozioni di “esperienza pura”, “esclusivita” ed “esaustivita”; piuttosto, e preferibile collocare le esperienze percettive sotto il cappello dell’unita soggettiva. La seconda e che lo sviluppo del criterio esperienziale-ontologico (e dei criteri concorrenti) puo essere portato avanti senza assumere che le modalita sensoriali costituiscono generi naturali. La prima tesi riguarda le esperienze percettive, la seconda riguarda le modalita sensoriali. Affermare, con il criterio esperienziale-ontologico, che le realta (esperienze) percettive svolgono un ruolo ontologico non implica che lo stesso valga per le classificazioni teoriche dei sensi ottenute per suo mezzo. La proposta consiste nell’inquadrare le tassonomizzazioni dei sensi in una cornice strumentalista. Parole chiave: Individuazione dei sensi; Modalita sensoriali; Esperienza percettiva; Criterio esperienziale-ontologico; Strumentalismo Towards an Instrumentalist Interpretation of the Senses Abstract: Two main theses are defended in this paper. First, I submit that the notions of “pure experience”, “exclusivity” and “exhaustivity” are far-fetched, and that a better proposal is to focus on the subjective unity of perceptual experiences. Second, I claim that the experiential-ontological criterion for the individuation of the sensory modalities doesn’t require the senses to be understood as natural kinds. The first thesis is about perceptual experiences, while the second one concerns the senses. According to the experiential-ontological criterion, perceptual realities (experiences) have to be defined in ontological terms, but that doesn’t imply that the same holds true for the senses, which are theoretical notions. The proposal is to put the task of taxonomizing the senses in an instrumentalist frame. Keywords: Individuation of the Senses; Sensory Modalities; Perceptual Experiences; Experiential-ontological Criterion; Instrumentalism","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"152-163"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"46578771","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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L'aurora della psicologia morale. La psicologia morale di Nietzsche e alcune recenti indagini empiriche 道德心理学的黎明。尼采的道德心理学及其最近的一些实证研究
IF 0.2 Pub Date : 2019-08-31 DOI: 10.4453/RIFP.2019.0014
Francesco Margoni
Riassunto: Questo lavoro mira a un confronto tra la psicologia morale di Friedrich Wilhelm Nietzsche e l’approccio socio-intuizionista al giudizio morale proposto da Jonathan Haidt. Questo confronto mettera in luce somiglianze notevoli tra i due modelli. Il lavoro intende inoltre chiarire quali implicazioni Nietzsche trae dalla sua descrizione della psicologia umana e quali cambiamenti di prospettiva egli esorta a operare rispetto alla comprensione di noi stessi come “esseri morali”. Parole chiave: Giudizio morale; Sviluppo morale; Intuizionismo; Friedrich Wilhelm Nietzsche; Jonathan Haidt The Dawn of Moral Psychology. Nietzsche’s Moral Psychology and some Recent Empirical Investigations Abstract: Comparing Nietzsche’s moral psychology and the social intuitionist approach to moral judgment proposed by Jonathan Haidt, this paper reveals remarkable similarities between the two models. It also clarifies what implications Nietzsche drew from his description of human psychology and the perspective changes these entail for understanding ourselves as “moral beings”. Keywords: Moral Judgment; Moral Development; Intuitionism; Friedrich Wilhelm Nietzsche; Jonathan Haidt
摘要:本文旨在比较弗里德里希·威廉·尼采的道德心理学和乔纳森·海特的社会直觉主义道德判断方法。这一比较突出了这两种型号之间的显著相似之处。这部作品还旨在阐明尼采从他对人类心理学的描述中得出了什么启示,以及他敦促在理解我们作为“道德存在者”方面进行哪些视角的改变。关键词:道德判断;道德发展;直觉主义;弗里德里希·威廉·尼采;乔纳森·海特:道德心理学的黎明。尼采的道德心理学和最近的一些实证研究摘要:比较尼采的道德心理和乔纳森·海特提出的社会直觉主义道德判断方法,发现这两种模式有显著的相似之处。它还阐明了尼采从他对人类心理学的描述中得出的启示,以及这些对理解自己为“道德存在”所带来的视角变化。关键词:道德判断;道德发展;直觉主义;弗里德里希·威廉·尼采;乔纳森·海特
{"title":"L'aurora della psicologia morale. La psicologia morale di Nietzsche e alcune recenti indagini empiriche","authors":"Francesco Margoni","doi":"10.4453/RIFP.2019.0014","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0014","url":null,"abstract":"Riassunto: Questo lavoro mira a un confronto tra la psicologia morale di Friedrich Wilhelm Nietzsche e l’approccio socio-intuizionista al giudizio morale proposto da Jonathan Haidt. Questo confronto mettera in luce somiglianze notevoli tra i due modelli. Il lavoro intende inoltre chiarire quali implicazioni Nietzsche trae dalla sua descrizione della psicologia umana e quali cambiamenti di prospettiva egli esorta a operare rispetto alla comprensione di noi stessi come “esseri morali”. Parole chiave: Giudizio morale; Sviluppo morale; Intuizionismo; Friedrich Wilhelm Nietzsche; Jonathan Haidt The Dawn of Moral Psychology. Nietzsche’s Moral Psychology and some Recent Empirical Investigations Abstract: Comparing Nietzsche’s moral psychology and the social intuitionist approach to moral judgment proposed by Jonathan Haidt, this paper reveals remarkable similarities between the two models. It also clarifies what implications Nietzsche drew from his description of human psychology and the perspective changes these entail for understanding ourselves as “moral beings”. Keywords: Moral Judgment; Moral Development; Intuitionism; Friedrich Wilhelm Nietzsche; Jonathan Haidt","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"164-176"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47263787","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Responsibility Between Neuroscience and Criminal Law. The Control Component of Criminal Liability 神经科学与刑法之间的责任。刑事责任的控制部分
IF 0.2 Pub Date : 2019-08-31 DOI: 10.4453/RIFP.2019.0010
Sofia Bonicalzi, P. Haggard
Abstract: The paper discusses the contribution that the neuroscience of action can offer to the legal understanding of action control and responsibility in the case of adult individuals. In particular, we address the issues that follow. What are the cognitive capacities that agents must display in order to be held liable to punishment in criminal law? Is the legal model of liability to punishment compatible with a scientifically informed understanding of voluntary behaviour? To what extent should the law take into account people’s subjective feelings about their own actions? As a result of our analyses, we indicate some areas where the contribution of the neuroscience of action to the law is potentially relevant. We focus on the subjectivity mechanisms of action control, specifically the requirement that the agent must violate the law voluntarily in order to be held responsible, and on the factors that modulate the wrongdoer’s experience of agency. Overall, we advocate more cross-disciplinary work, aimed to bridge the gap between conceptual boundaries, on the theme of responsibility for actions. Keywords : Responsibility; Neurolaw; Sense of Agency; Criminal Law; Criminal Liability La responsabilita tra neuroscienza e diritto penale. La componente di controllo dell’imputabilita penale Riassunto : L’articolo discute il contributo che la neuroscienza dell’azione puo offrire ai temi del controllo dell’azione e della responsabilita in ambito legale, nel caso degli individui adulti. In particolare, ci occuperemo delle questioni che seguono. Quali sono le abilita cognitive che un agente deve possedere per esser considerato penalmente responsabile e quindi punibile? Il modello legalistico della responsabilita e compatibile con il modello scientifico-naturalistico del comportamento umano? Fino a che punto variazioni nel senso di controllo soggettivo sulle azioni dovrebbero essere considerate un parametro rilevante in sede penale? Sulla scorta della nostra analisi, indicheremo alcune aree nelle quali il contributo della neuroscienza dell’azione a questioni legate al tema della responsabilita legale potrebbe rivelarsi rilevante. L’articolo si concentra sui meccanismi che regolano il senso soggettivo di controllo dell’azione – in particolare il requisito secondo il quale l’agente deve violare la legge volontariamente per essere ritenuto responsabile –, e sui fattori che modulano il senso di agentivita del colpevole. In conclusione, difenderemo l’appropriatezza di una piu ampia riflessione multi-disciplinare volta a ridurre le incompatibilita fra differenti approcci al tema della responsabilita per le nostre azioni. Parole chiave : Responsabilita; Neurodiritto; Senso di agentivita; Diritto penale; Imputabilita penale
摘要:本文讨论了行为神经科学对成人行为控制和责任的法律理解的贡献。特别是,我们解决了接下来的问题。在刑法中,行为主体必须表现出什么样的认知能力才能受到惩罚?惩罚责任的法律模式是否符合对自愿行为的科学理解?法律应该在多大程度上考虑人们对自己行为的主观感受?作为我们分析的结果,我们指出了一些领域,其中行动神经科学对法律的贡献是潜在相关的。我们着重讨论了行为控制的主体性机制,特别是代理人必须自愿违法才能被追究责任的要求,以及调节违法者代理经验的因素。总的来说,我们提倡更多跨学科的工作,旨在弥合概念界限之间的差距,以行动的责任为主题。关键词:责任;两位;代理意识;刑法;刑事责任在神经科学方面的责任是直接的处罚。“可归责性惩罚的控制成分”:“关节讨论”将有助于“可归责性惩罚的神经科学”,“可归责性惩罚的神经科学”,“可归责性惩罚的神经科学”,“可归责性惩罚的神经科学”。特别是,在第二阶段,它占据了一个非常重要的问题。素质、认知能力、认知能力、认知能力、认知能力、认知能力、认知能力、认知能力、认知能力、认知能力、认知能力、认知能力、认知能力、认知能力、认知能力将法律主义模型与责任主义模型相结合,还是将科学-自然主义模型与人类模型相结合?最后,我们提出了一种新的方法,即在不同的条件下对不同的参数进行控制。研究结果表明,在神经科学和精神科学研究中,研究对象的精神质量将有助于研究神经科学和精神科学问题,研究法律责任问题,研究法律责任问题。“政治集中度”是指“政治集中度”,“政治集中度”是指“政治集中度”,“政治集中度”是指“政治集中度”,“政治集中度”是指“政治集中度”,“政治集中度”是指“政治集中度”,“政治集中度”指“政治集中度”。综上所述,不同的学科在不同的学科间的相互作用,不同的学科间的相互作用,不同的学科间的相互作用,不同的学科间的相互作用是不相容的。假释官:责任;Neurodiritto;能动的感觉;Diritto penale;Imputabilita penale
{"title":"Responsibility Between Neuroscience and Criminal Law. The Control Component of Criminal Liability","authors":"Sofia Bonicalzi, P. Haggard","doi":"10.4453/RIFP.2019.0010","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0010","url":null,"abstract":"Abstract: The paper discusses the contribution that the neuroscience of action can offer to the legal understanding of action control and responsibility in the case of adult individuals. In particular, we address the issues that follow. What are the cognitive capacities that agents must display in order to be held liable to punishment in criminal law? Is the legal model of liability to punishment compatible with a scientifically informed understanding of voluntary behaviour? To what extent should the law take into account people’s subjective feelings about their own actions? As a result of our analyses, we indicate some areas where the contribution of the neuroscience of action to the law is potentially relevant. We focus on the subjectivity mechanisms of action control, specifically the requirement that the agent must violate the law voluntarily in order to be held responsible, and on the factors that modulate the wrongdoer’s experience of agency. Overall, we advocate more cross-disciplinary work, aimed to bridge the gap between conceptual boundaries, on the theme of responsibility for actions. Keywords : Responsibility; Neurolaw; Sense of Agency; Criminal Law; Criminal Liability La responsabilita tra neuroscienza e diritto penale. La componente di controllo dell’imputabilita penale Riassunto : L’articolo discute il contributo che la neuroscienza dell’azione puo offrire ai temi del controllo dell’azione e della responsabilita in ambito legale, nel caso degli individui adulti. In particolare, ci occuperemo delle questioni che seguono. Quali sono le abilita cognitive che un agente deve possedere per esser considerato penalmente responsabile e quindi punibile? Il modello legalistico della responsabilita e compatibile con il modello scientifico-naturalistico del comportamento umano? Fino a che punto variazioni nel senso di controllo soggettivo sulle azioni dovrebbero essere considerate un parametro rilevante in sede penale? Sulla scorta della nostra analisi, indicheremo alcune aree nelle quali il contributo della neuroscienza dell’azione a questioni legate al tema della responsabilita legale potrebbe rivelarsi rilevante. L’articolo si concentra sui meccanismi che regolano il senso soggettivo di controllo dell’azione – in particolare il requisito secondo il quale l’agente deve violare la legge volontariamente per essere ritenuto responsabile –, e sui fattori che modulano il senso di agentivita del colpevole. In conclusione, difenderemo l’appropriatezza di una piu ampia riflessione multi-disciplinare volta a ridurre le incompatibilita fra differenti approcci al tema della responsabilita per le nostre azioni. Parole chiave : Responsabilita; Neurodiritto; Senso di agentivita; Diritto penale; Imputabilita penale","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"103-119"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-08-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"47927121","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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期刊
Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia
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