Riassunto: Puo la corporalita dirsi ancora una condizione costitutiva dell’esperienza nella presente era digitale? Esistono due fondamentali modi di affrontare la questione, la cui rilevanza e stata di recente sottolineata da ricercatori attivi nei campi dell’ Intelligenza Artificiale Incorporata . Il primo interpreta la questione come incentrata su un’indagine della relazione fra corporalita e digitalizzazione, il processo cioe di digitalizzare dati il quale rende possibile simulare, aumentare e perfino costruire la realta all’interno di uno spazio di esperienza virtuale ( realta aumentata e realta virtuale ), assumendo l’idea tradizionale del computing come un’attivita che utilizza dispositivi artificiali, elettronici, per processare, gestire e comunicare informazioni. Il secondo considera la stessa relazione da una diversa prospettiva, facendo cioe riferimento al computing come a un’attivita naturale, secondo l’emergente ricerca di computing naturale condotta nel campo del computing non convenzionale. Seguendo quest’ultima prospettiva, che sta acquisendo un crescente consenso all’interno della comunita scientifica, il lavoro indaghera il ruolo costitutivo della corporalita rispetto all’esperienza virtuale associata a una nota ed oramai autonoma area di ricerca del computing naturale , vale a dire il computing morfologico , utilizzando il metodo della fenomenologia genetica. Parole chiave: Computing naturale e computing artificiale; Corporeita; Morfologia naturale e morfologia artificiale; Fenomenologia genetica Lived Body and Virtual experience. A Phenomenological Perspective Abstract: In what sense can corporality still be considered a constitutive condition for experience in the current digital age? Recent scholarship in the fields of Embodied Artificial Intelligence and the philosophy of Embodied Artificial Intelligence has probed the relevance of two approaches to this question. The first queries the relationship between corporality and digitization, i.e., examining how it is possible to simulate, augment, and even construct reality within a space of virtual experience ( Augmented Reality and Virtual Reality ) by digitizing data. This approach builds on the traditional idea of computing as an activity that uses artificial, mostly electronic, devices to process, manage, and communicate information. The second approach, increasingly favored by computer scientists, considers computing to be a natural activity, and approaches this same relationship from the perspective of emerging research in unconventional computing, specifically Natural Computing . This paper follows the latter approach, addressing the constitutive role of corporality in virtual experience associated with a well-known and still autonomous research area within Natural Computing , that is, Morphological Computing , from the from the point of view of genetic phenomenology. Keywords: Artificial and Natural Computing; Corporality; Natural and Artificial Morphology; Genetic Pheno
{"title":"Corpo vissuto ed esperienza virtuale. Una prospettiva fenomenologica","authors":"Martina Properzi","doi":"10.4453/RIFP.2019.0022","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0022","url":null,"abstract":"Riassunto: Puo la corporalita dirsi ancora una condizione costitutiva dell’esperienza nella presente era digitale? Esistono due fondamentali modi di affrontare la questione, la cui rilevanza e stata di recente sottolineata da ricercatori attivi nei campi dell’ Intelligenza Artificiale Incorporata . Il primo interpreta la questione come incentrata su un’indagine della relazione fra corporalita e digitalizzazione, il processo cioe di digitalizzare dati il quale rende possibile simulare, aumentare e perfino costruire la realta all’interno di uno spazio di esperienza virtuale ( realta aumentata e realta virtuale ), assumendo l’idea tradizionale del computing come un’attivita che utilizza dispositivi artificiali, elettronici, per processare, gestire e comunicare informazioni. Il secondo considera la stessa relazione da una diversa prospettiva, facendo cioe riferimento al computing come a un’attivita naturale, secondo l’emergente ricerca di computing naturale condotta nel campo del computing non convenzionale. Seguendo quest’ultima prospettiva, che sta acquisendo un crescente consenso all’interno della comunita scientifica, il lavoro indaghera il ruolo costitutivo della corporalita rispetto all’esperienza virtuale associata a una nota ed oramai autonoma area di ricerca del computing naturale , vale a dire il computing morfologico , utilizzando il metodo della fenomenologia genetica. Parole chiave: Computing naturale e computing artificiale; Corporeita; Morfologia naturale e morfologia artificiale; Fenomenologia genetica Lived Body and Virtual experience. A Phenomenological Perspective Abstract: In what sense can corporality still be considered a constitutive condition for experience in the current digital age? Recent scholarship in the fields of Embodied Artificial Intelligence and the philosophy of Embodied Artificial Intelligence has probed the relevance of two approaches to this question. The first queries the relationship between corporality and digitization, i.e., examining how it is possible to simulate, augment, and even construct reality within a space of virtual experience ( Augmented Reality and Virtual Reality ) by digitizing data. This approach builds on the traditional idea of computing as an activity that uses artificial, mostly electronic, devices to process, manage, and communicate information. The second approach, increasingly favored by computer scientists, considers computing to be a natural activity, and approaches this same relationship from the perspective of emerging research in unconventional computing, specifically Natural Computing . This paper follows the latter approach, addressing the constitutive role of corporality in virtual experience associated with a well-known and still autonomous research area within Natural Computing , that is, Morphological Computing , from the from the point of view of genetic phenomenology. Keywords: Artificial and Natural Computing; Corporality; Natural and Artificial Morphology; Genetic Pheno","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"250-264"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"41807247","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Riassunto: Applicando il metodo fenomenologico e ricostruendo alcune tematiche della ricerca neuroscientifica, verranno nel testo discriminate le strutture trascendentali dell’esperienza, attraverso le quali il mondo circostante acquisisce significato, e le computazioni inconsce indagate nel dominio psico-fisiologico. L’emozionalita umana coinvolge meccanismi neurali-istintivi che precedono l’attivita cosciente, ed essi possono essere esclusivamente investigati ricorrendo a metodi causali-quantitativi. La motivazione, che puo essere descritta attraverso il metodo fenomenologico, esprime una forma di causalita piu complessa, che ci consente di riflettere sulla nostra emozionalita all’interno del flusso temporale della coscienza. La distinzione tra emozione e sentimento offre un importante indizio per comprendere la dimensione causale della prima rispetto alle caratteristiche motivazionali della seconda: in questo modo, potremo meglio approfondire il ruolo del sentimento in fenomenologia, coinvolgendo esso processi temporali-costitutivi. Parole chiave: Fenomenologia; Neuroscienza; Causalita; Emozione; Motivazione Emotional Experience between Causality and Motivation: Phenomenology and Neuroscience on the Human Capacity for Reflection Abstract: Applying the phenomenological method and drawing on neuroscientific research, I discriminate between the transcendental structures of experience, through which the surrounding world acquires meaning, and unconscious computations made in the psycho-physiological domain. Human emotionality involves neuronal-instinctive mechanisms that precede subjective conscious activity, and these can only be investigated using causal-quantitative methods. Motivation, which can be described using the phenomenological method, speaks to a more complex causality, that allows us to reflect on our emotionality within the temporal flux of consciousness. The distinction between emotion and feeling offers an important clue to understanding the causal dimension of the former and the motivational characteristics of the latter: in this way, we can better understand the role that feeling, which involves constitutive-temporal processes, plays in phenomenology. Keywords: Phenomenology; Neuroscience; Causality; Emotion; Motivation
摘要:通过应用现象学方法和重建神经科学研究的某些主题,本文将区分体验的超验结构,通过这些超验结构,周围的世界获得意义,以及在心理-生理领域中研究的潜意识计算。人类的情感是有意识活动之前的神经本能机制,只能通过定量的因果方法来研究。动机可以用现象学方法来描述,它表达了一种更复杂的因果关系形式,使我们能够在意识的时间流中反思自己的情感。情感和情感之间的区别为理解前者的因果维度与后者的动机特征之间的因果维度提供了一个重要的线索:通过这种方式,我们可以更好地了解情感在现象学中的作用,并涉及时间-构成过程。关键词:现象学;神经科学;Causalita;情感;Emotional经验Causality and Motivation之间:Phenomenology动机和神经科学on the Human能力for Reflection摘要:Applying the phenomenological法and turkey on neuroscientific research, the transcendental结构of经验之间的歧视,通过该the surrounding world acquires, meaning and unconscious computations made the psycho-physiological domain。人类情感与之前的意识活动的神经本能机制有关,这些机制只能被调查使用数量因果方法。动机,可以用形态学方法来描述,它能让我们表达更多的复杂的因果关系,它能让我们在意识的暂时流动中反映我们的情感。情感和感觉之间的区别提供了一个重要的线索来理解former的原因维度和背后的动机特性:在这种方式中,我们可以更好地理解这种感觉的作用,因为它涉及宪法-时间过程,在表面学中发挥作用。Keywords: Phenomenology;神经科学;Causality;Emotion;Motivation
{"title":"L’esperienza emotiva tra causalità e motivazione: fenomenologia e neuroscienze sulla capacità di riflessione umana","authors":"D. Perrotta","doi":"10.4453/RIFP.2019.0021","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0021","url":null,"abstract":"Riassunto: Applicando il metodo fenomenologico e ricostruendo alcune tematiche della ricerca neuroscientifica, verranno nel testo discriminate le strutture trascendentali dell’esperienza, attraverso le quali il mondo circostante acquisisce significato, e le computazioni inconsce indagate nel dominio psico-fisiologico. L’emozionalita umana coinvolge meccanismi neurali-istintivi che precedono l’attivita cosciente, ed essi possono essere esclusivamente investigati ricorrendo a metodi causali-quantitativi. La motivazione, che puo essere descritta attraverso il metodo fenomenologico, esprime una forma di causalita piu complessa, che ci consente di riflettere sulla nostra emozionalita all’interno del flusso temporale della coscienza. La distinzione tra emozione e sentimento offre un importante indizio per comprendere la dimensione causale della prima rispetto alle caratteristiche motivazionali della seconda: in questo modo, potremo meglio approfondire il ruolo del sentimento in fenomenologia, coinvolgendo esso processi temporali-costitutivi. Parole chiave: Fenomenologia; Neuroscienza; Causalita; Emozione; Motivazione Emotional Experience between Causality and Motivation: Phenomenology and Neuroscience on the Human Capacity for Reflection Abstract: Applying the phenomenological method and drawing on neuroscientific research, I discriminate between the transcendental structures of experience, through which the surrounding world acquires meaning, and unconscious computations made in the psycho-physiological domain. Human emotionality involves neuronal-instinctive mechanisms that precede subjective conscious activity, and these can only be investigated using causal-quantitative methods. Motivation, which can be described using the phenomenological method, speaks to a more complex causality, that allows us to reflect on our emotionality within the temporal flux of consciousness. The distinction between emotion and feeling offers an important clue to understanding the causal dimension of the former and the motivational characteristics of the latter: in this way, we can better understand the role that feeling, which involves constitutive-temporal processes, plays in phenomenology. Keywords: Phenomenology; Neuroscience; Causality; Emotion; Motivation","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"231-249"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44432620","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Abstract: Certain themes of L.A. Paul’s Transformative Experience are explored in the context of an argument with a vampire. The major disagreement is about the extent to which third-party data should inform our decisions as to whether to embark on a transformative experience. Three case-studies are explored: becoming a vampire, having a child, and eating durian. Keywords: Transformative Experience; Decision; Epistemologically Transformative Experience; Personally Transformative Experience Discutendo con il vampiro Riassunto: Affrontero alcuni aspetti del libro di L.A. Paul Transformative Experience nell’ambito di una discussione con un vampiro. Il punto di maggiore disaccordo verte sulla misura in cui fattori terzi dovrebbero informare le nostre decisioni in merito a un’esperienza trasformativa. Prendero in considerazione tre casi: diventare vampiro, avere un figlio, mangiare il durian. Parole chiave: Esperienza trasformativa; Decisione; Esperienza epistemologicamente trasformativa; Esperienza personalmente trasformativa
{"title":"Arguing with the Vampire","authors":"P. Bloom","doi":"10.4453/RIFP.2019.0027","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0027","url":null,"abstract":"Abstract: Certain themes of L.A. Paul’s Transformative Experience are explored in the context of an argument with a vampire. The major disagreement is about the extent to which third-party data should inform our decisions as to whether to embark on a transformative experience. Three case-studies are explored: becoming a vampire, having a child, and eating durian. Keywords: Transformative Experience; Decision; Epistemologically Transformative Experience; Personally Transformative Experience Discutendo con il vampiro Riassunto: Affrontero alcuni aspetti del libro di L.A. Paul Transformative Experience nell’ambito di una discussione con un vampiro. Il punto di maggiore disaccordo verte sulla misura in cui fattori terzi dovrebbero informare le nostre decisioni in merito a un’esperienza trasformativa. Prendero in considerazione tre casi: diventare vampiro, avere un figlio, mangiare il durian. Parole chiave: Esperienza trasformativa; Decisione; Esperienza epistemologicamente trasformativa; Esperienza personalmente trasformativa","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"320-329"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"42994107","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Abstract: I shall discuss the relationship between the interventionist theory of causation and free action. Interventionist accounts of causation define causation on the basis of “intervention”. These theories can be reductive, if they explain causes on the basis of free human interventions, or non-reductive, if they consider causes and interventions as two inter-defined concepts, where interventions are regarded as explicitly not human. I will show that the dilemma between reductive and non-reductive interventionist theories of causality can be overcome in favour of reductive accounts, with regard to what causation is in an anthropological sense, and with regard to the causal explanation of phenomena. Non-reductive accounts, explaining causes based on interventions and defining interventions as special causes (without any reference to human actions) create a dangerous explanatory circularity between cause and intervention and are not able to give a general and explanatory idea of causation. Reductive interventionist theories, by contrast, do not suffer from this circularity. Keywords: Causation; Free Action; Experiment; Interventionist Theory of Causality; Anthropomorphism L’azione libera e le teorie interventiste della causalita Riassunto: Intendo discutere il rapporto tra la teoria interventista della causalita e l’azione libera. Gli approcci interventisti alla causalita definiscono la causazione sulla base dell’“intervento”. Queste teorie possono essere riduttive, se spiegano le cause in base all’intervento umano come libero intervento umano, oppure non-riduttive, se considerano cause e interventi come due concetti inter-definiti, dove gli interventi sono considerati come esplicitamente non umani. Intendo mostrare che il dilemma tra teorie interventista della causalita di tipo riduttivo e non-riduttivo puo essere superato in favore degli approcci riduttivi, con riferimento a cio che la causazione e in senso antropologico e con riferimento alla spiegazione causale dei fenomeni. Gli approcci non-riduttivi, spiegando le cause sulla base di interventi e definendo gli interventi come cause speciali (senza alcun riferimento alle azioni umane), creano una perniciosa circolarita esplicativa tra cause e interventi e non sono in grado di dare un’idea generale ed esplicativa della causazione. Le teorie interventiste riduttive, al contrario, non soffrono di questa circolarita. Keywords: Causazione; Azione libera; esperimento; Teoria interventista della causalita; Antropomorfismo
摘要:我将讨论干涉主义因果论与自由行动的关系。干涉主义的因果解释在“干涉”的基础上定义因果关系。如果这些理论在自由的人为干预的基础上解释原因,它们可以是还原的,或者如果它们将原因和干预视为两个相互定义的概念,其中干预被明确视为非人为的,这些理论可以是非还原的。我将表明,在还原和非还原的因果关系干预主义理论之间的困境可以克服,有利于还原的解释,关于什么是人类学意义上的因果关系,以及关于现象的因果解释。非还原解释,基于干预解释原因,并将干预定义为特殊原因(没有任何参考人类行为),在原因和干预之间造成了危险的解释循环,无法给出因果关系的一般和解释性概念。相比之下,还原性干预主义理论就没有这种循环。关键词:因果关系;自由行动;实验;干涉主义因果论;拟人论自由与干预的关系:自由与干预的关系:自由与干预的关系。Gli approcci interventions(干预)与causalita(因果关系)的定义是cono la causazione sulla base dell ' interto(干预)。问题理论具有本质上的互动性,问题理论具有本质上的互动性,问题理论具有本质上的互动性,问题理论具有本质上的互动性,问题理论具有本质上的互动性,问题理论具有本质上的互动性,问题理论具有本质上的互动性,问题理论具有本质上的互动性。在大多数情况下,这将是一种两难选择:理论干预、因果关系、因果关系、非因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系、因果关系。Gli接近非生产性,spiegando le cause sulla base di intervention,定义Gli intervention来导致特殊(senza alcun riferimento alle azioni human), creano unpericiosa circolarica speciatime,导致干预,非sono在grado di dare,概念一般和具体的原因。没有理论干预,没有理论对照,没有理论对照,没有理论对照,没有理论对照。关键词:Causazione;Azione利比里亚;esperimento;干预性干预;Antropomorfismo
{"title":"Free Action and Interventionist Theories of Causality","authors":"G. Licata","doi":"10.4453/RIFP.2019.0024","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0024","url":null,"abstract":"Abstract: I shall discuss the relationship between the interventionist theory of causation and free action. Interventionist accounts of causation define causation on the basis of “intervention”. These theories can be reductive, if they explain causes on the basis of free human interventions, or non-reductive, if they consider causes and interventions as two inter-defined concepts, where interventions are regarded as explicitly not human. I will show that the dilemma between reductive and non-reductive interventionist theories of causality can be overcome in favour of reductive accounts, with regard to what causation is in an anthropological sense, and with regard to the causal explanation of phenomena. Non-reductive accounts, explaining causes based on interventions and defining interventions as special causes (without any reference to human actions) create a dangerous explanatory circularity between cause and intervention and are not able to give a general and explanatory idea of causation. Reductive interventionist theories, by contrast, do not suffer from this circularity. Keywords: Causation; Free Action; Experiment; Interventionist Theory of Causality; Anthropomorphism L’azione libera e le teorie interventiste della causalita Riassunto: Intendo discutere il rapporto tra la teoria interventista della causalita e l’azione libera. Gli approcci interventisti alla causalita definiscono la causazione sulla base dell’“intervento”. Queste teorie possono essere riduttive, se spiegano le cause in base all’intervento umano come libero intervento umano, oppure non-riduttive, se considerano cause e interventi come due concetti inter-definiti, dove gli interventi sono considerati come esplicitamente non umani. Intendo mostrare che il dilemma tra teorie interventista della causalita di tipo riduttivo e non-riduttivo puo essere superato in favore degli approcci riduttivi, con riferimento a cio che la causazione e in senso antropologico e con riferimento alla spiegazione causale dei fenomeni. Gli approcci non-riduttivi, spiegando le cause sulla base di interventi e definendo gli interventi come cause speciali (senza alcun riferimento alle azioni umane), creano una perniciosa circolarita esplicativa tra cause e interventi e non sono in grado di dare un’idea generale ed esplicativa della causazione. Le teorie interventiste riduttive, al contrario, non soffrono di questa circolarita. Keywords: Causazione; Azione libera; esperimento; Teoria interventista della causalita; Antropomorfismo","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"282-294"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44292268","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Abstract: In this commentary we engage with Paul’s Transformative Experience as it relates to decision making. We consider why deciding whether to undergo a transformative experiences can feel so agonizing yet also be so fun, whether people have any preferences to decide over in the first place, and who people even think they are. Keywords: Transformative Experience; Big Decisions; Preference Construction; Theory of Self; Mental Effort Decisioni trasformative e relative insoddisfazioni Riassunto: In questo commento ci concentreremo su come il volume di L.A. Paul Transformative Experience affronta i processi decisionali. Esamineremo perche la decisione se intraprendere un’esperienza trasformativa possa risultare cosi struggente ed essere altresi divertente; se le persone abbiano in assoluto qualche preferenza nel prendere decisioni definitive e chi le persone persone ritengono di essere. Parole chiave: Esperienza trasformativa; Grandi decisioni; Costruzione delle preferenze; Teoria del se; Sforzo mentale
{"title":"Transformative Decisions and Their Discontents","authors":"John McCoy, T. Ullman","doi":"10.4453/RIFP.2019.0029","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0029","url":null,"abstract":"Abstract: In this commentary we engage with Paul’s Transformative Experience as it relates to decision making. We consider why deciding whether to undergo a transformative experiences can feel so agonizing yet also be so fun, whether people have any preferences to decide over in the first place, and who people even think they are. Keywords: Transformative Experience; Big Decisions; Preference Construction; Theory of Self; Mental Effort Decisioni trasformative e relative insoddisfazioni Riassunto: In questo commento ci concentreremo su come il volume di L.A. Paul Transformative Experience affronta i processi decisionali. Esamineremo perche la decisione se intraprendere un’esperienza trasformativa possa risultare cosi struggente ed essere altresi divertente; se le persone abbiano in assoluto qualche preferenza nel prendere decisioni definitive e chi le persone persone ritengono di essere. Parole chiave: Esperienza trasformativa; Grandi decisioni; Costruzione delle preferenze; Teoria del se; Sforzo mentale","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"339-345"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"44970478","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Abstract: This paper focuses on cases of epistemically transformative experiences , as Paul calls them, cases where we have radically different experiences that teach us something we would not have learned otherwise. Paul raises the new and rather intriguing question of whether epistemic transformative experiences pose a general problem for the very possibility of rational decision-making. It is argued that there is an important grain of truth in Paul’s set up and solution when it is applied to a certain narrowly defined set of cases – choices to have a new taste experience in a safe environment, where no important objective values are at stake. But the way she generalizes this approach to large-scale life choices, such as the choice to become a parent, is less convincing. Furthermore, given a proper understanding of revelatory value, there is no need to reconfigure the agent’s choice situation in order to enable rational decision-making. Keywords: Transformative Experience; Rational Decision-Making; Revelatory Value; Subjective Value La riconfigurazione dei problemi decisionali nell’ottica di Transformative Experiences di L.A. Paul Riassunto: Questo lavoro si concentra sui casi di esperienze epistemicamente trasformative , come le definisce Paul, casi in cui abbiamo esperienze radicalmente differenti che ci insegnano qualcosa che non avremmo appreso diversamente. Paul solleva una questione nuova e alquanto intrigante, ossia se le esperienze epistemicamente trasformative pongano un problema generale per l’effettiva possibilita della decisione razionale. Si sosterra come vi sia un importante elemento di verita nella posizione e nella soluzione di Paul, se riferite a un ristretto numero di casi – la scelta di provare una nuova esperienza in un ambiente sicuro, dove non sono in gioco valori oggettivamente importanti. E, tuttavia, il modo in cui Paul generalizza questo approccio investendo un vasto ambito di scelte di vita, quali la scelta di diventare genitore, e meno convincente. Inoltre, data un’adeguata comprensione di valori rivelativi, non c’e bisogno di riconfigurare il contesto di scelta dell’agente per attivare un processo decisionale razionale. Parole chiave: Esperienza trasformativa; Decisione razionale; Valore rivelativo; Valore soggettivo
摘要:本文关注的是保罗所称的认识论上的转变经历,在这些经历中,我们有截然不同的经历,这些经历教会了我们一些原本不会学到的东西。保罗提出了一个新的,相当有趣的问题,即认识论的变革经验是否对理性决策的可能性构成了一个普遍的问题。有人认为,当保罗的设置和解决方案应用于特定的狭义案例集时,它有一个重要的真理——选择在一个安全的环境中获得新的味觉体验,在那里没有重要的客观价值受到威胁。但她将这种方法推广到大规模的生活选择上的方式,比如成为父母的选择,就不那么令人信服了。此外,如果对启示价值有正确的理解,就不需要为了理性决策而重新配置代理的选择情况。关键词:变革体验;理性决策;启示价值;主观价值La riciconfigurazione dei problem decisionali nell 'ottica di Transformative Experiences di los。Paul riassto: Questo lavoro si concentra sui casi di esperize epistemicamente transformformative, come le definesse Paul, casi in cui abbiamo esperienze激进的差异,che ci insegnano qualcosa che non avremmo apprediversente。解决一个新问题,解决一个新问题,解决一个新问题,解决一个新问题,解决一个新问题,解决一个新问题,解决一个新问题。这是一种非常重要的元素,一种非常重要的元素,一种非常重要的元素,一种非常重要的元素,一种非常重要的元素,一种非常重要的元素,一种非常重要的元素,一种非常重要的元素,一种非常重要的元素。我的意思是说,我的意思是说,我的意思是说,我的意思是说,我的意思是说,我的意思是说,我的意思是说,我的意思是说,我的意思是说,我的意思是我的意思。此外,数据缺乏充分的数据理解能力和价值的互动性,而非数据的可理解性和可配置性,将使数据的可理解性和可处理性成为可能。假释:Esperienza transformativa;Decisione razionale;Valore rivelativo;Valore soggettivo
{"title":"Paul’s Reconfiguration of Decision-Problems in the Light of Transformative Experiences","authors":"Krister Bykvist","doi":"10.4453/RIFP.2019.0030","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0030","url":null,"abstract":"Abstract: This paper focuses on cases of epistemically transformative experiences , as Paul calls them, cases where we have radically different experiences that teach us something we would not have learned otherwise. Paul raises the new and rather intriguing question of whether epistemic transformative experiences pose a general problem for the very possibility of rational decision-making. It is argued that there is an important grain of truth in Paul’s set up and solution when it is applied to a certain narrowly defined set of cases – choices to have a new taste experience in a safe environment, where no important objective values are at stake. But the way she generalizes this approach to large-scale life choices, such as the choice to become a parent, is less convincing. Furthermore, given a proper understanding of revelatory value, there is no need to reconfigure the agent’s choice situation in order to enable rational decision-making. Keywords: Transformative Experience; Rational Decision-Making; Revelatory Value; Subjective Value La riconfigurazione dei problemi decisionali nell’ottica di Transformative Experiences di L.A. Paul Riassunto: Questo lavoro si concentra sui casi di esperienze epistemicamente trasformative , come le definisce Paul, casi in cui abbiamo esperienze radicalmente differenti che ci insegnano qualcosa che non avremmo appreso diversamente. Paul solleva una questione nuova e alquanto intrigante, ossia se le esperienze epistemicamente trasformative pongano un problema generale per l’effettiva possibilita della decisione razionale. Si sosterra come vi sia un importante elemento di verita nella posizione e nella soluzione di Paul, se riferite a un ristretto numero di casi – la scelta di provare una nuova esperienza in un ambiente sicuro, dove non sono in gioco valori oggettivamente importanti. E, tuttavia, il modo in cui Paul generalizza questo approccio investendo un vasto ambito di scelte di vita, quali la scelta di diventare genitore, e meno convincente. Inoltre, data un’adeguata comprensione di valori rivelativi, non c’e bisogno di riconfigurare il contesto di scelta dell’agente per attivare un processo decisionale razionale. Parole chiave: Esperienza trasformativa; Decisione razionale; Valore rivelativo; Valore soggettivo","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"346-356"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48589518","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Book-review of K.L. Davis, J. Panksepp, The Emotional Foundations of Personality: A Neurobiological and Evolutionary Approach","authors":"Jacopo Baldi","doi":"10.4453/RIFP.2019.0033","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0033","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"370-372"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70882358","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Riassunto: Al centro di questo lavoro e l’analisi di due disturbi acquisiti del linguaggio: l’afasia di Broca e l’afasia di Wernicke. Tradizionalmente, tali disturbi sono stati interpretati come deficit che colpiscono le funzioni legate, rispettivamente, alla produzione articolatoria e alla comprensione del parlato in seguito a lesioni in due specifiche regioni cerebrali: nel caso dell’afasia di Broca, la terza circonvoluzione frontale sinistra; nel caso dell’afasia di Wernicke, la porzione posteriore del giro temporale superiore sinistro. Per tale ragione, queste due regioni cerebrali, a cui ci si riferisce anche nei termini di area di Broca e area di Wernicke, sono state considerate le sedi neuroanatomiche della produzione e comprensione del linguaggio. Questo articolo mostra che, alla luce delle ricerche condotte negli ultimi decenni: (a) non e piu possibile sul piano dei deficit linguistici continuare a considerare l’afasia di Broca e l’afasia di Wernicke come disturbi unitari; (b) non e piu possibile continuare a sostenere l’esclusiva localizzazione delle funzioni di produzione e comprensione del linguaggio nelle due regioni cerebrali ad esse classicamente associate. Parole chiave: Afasia di Broca; Afasia di Wernicke; Area di Broca; Area di Wernicke; Disturbi del linguaggio; Localizzazione cerebrale; Neuroscienze Broca’s and Wernicke’s Aphasias in the Light of Contemporary Neuroscience Abstract: This paper analyzes two acquired language disorders: Broca’s aphasia and Wernicke’s aphasia. It has been commonly suggested that these disorders respectively affect functions related to speech production and language comprehension and they have been understood to result from two specific types of brain lesions: Broca’s aphasia from lesions in the third left frontal convolution; Wernicke’s aphasia from lesions in the posterior section of the left superior temporal gyrus. For this reason, these cerebral regions, also known as Broca’s area and Wernicke’s area, have long been viewed as the neuroanatomical correlates of language production and comprehension. This paper shows that in light of current research: (a) with regard to language disorders, it is no longer possible to conceive of Broca’s and Wernicke's aphasias as unitary disorders; (b) with regard to the cerebral localization of linguistic functions, it no longer possible to suggest that Broca’s and Wernicke’s areas are the only regions involved in speech production and comprehension. Keywords: Broca’s Aphasia; Wernicke’s Aphasia; Broca’s Area; Wernicke’s Area; Language Impairments; Cerebral Localization; Neuroscience
{"title":"Le afasie di Broca e di Wernicke alla luce delle moderne neuroscienze cognitive","authors":"Ines Adornetti","doi":"10.4453/RIFP.2019.0025","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0025","url":null,"abstract":"Riassunto: Al centro di questo lavoro e l’analisi di due disturbi acquisiti del linguaggio: l’afasia di Broca e l’afasia di Wernicke. Tradizionalmente, tali disturbi sono stati interpretati come deficit che colpiscono le funzioni legate, rispettivamente, alla produzione articolatoria e alla comprensione del parlato in seguito a lesioni in due specifiche regioni cerebrali: nel caso dell’afasia di Broca, la terza circonvoluzione frontale sinistra; nel caso dell’afasia di Wernicke, la porzione posteriore del giro temporale superiore sinistro. Per tale ragione, queste due regioni cerebrali, a cui ci si riferisce anche nei termini di area di Broca e area di Wernicke, sono state considerate le sedi neuroanatomiche della produzione e comprensione del linguaggio. Questo articolo mostra che, alla luce delle ricerche condotte negli ultimi decenni: (a) non e piu possibile sul piano dei deficit linguistici continuare a considerare l’afasia di Broca e l’afasia di Wernicke come disturbi unitari; (b) non e piu possibile continuare a sostenere l’esclusiva localizzazione delle funzioni di produzione e comprensione del linguaggio nelle due regioni cerebrali ad esse classicamente associate. Parole chiave: Afasia di Broca; Afasia di Wernicke; Area di Broca; Area di Wernicke; Disturbi del linguaggio; Localizzazione cerebrale; Neuroscienze Broca’s and Wernicke’s Aphasias in the Light of Contemporary Neuroscience Abstract: This paper analyzes two acquired language disorders: Broca’s aphasia and Wernicke’s aphasia. It has been commonly suggested that these disorders respectively affect functions related to speech production and language comprehension and they have been understood to result from two specific types of brain lesions: Broca’s aphasia from lesions in the third left frontal convolution; Wernicke’s aphasia from lesions in the posterior section of the left superior temporal gyrus. For this reason, these cerebral regions, also known as Broca’s area and Wernicke’s area, have long been viewed as the neuroanatomical correlates of language production and comprehension. This paper shows that in light of current research: (a) with regard to language disorders, it is no longer possible to conceive of Broca’s and Wernicke's aphasias as unitary disorders; (b) with regard to the cerebral localization of linguistic functions, it no longer possible to suggest that Broca’s and Wernicke’s areas are the only regions involved in speech production and comprehension. Keywords: Broca’s Aphasia; Wernicke’s Aphasia; Broca’s Area; Wernicke’s Area; Language Impairments; Cerebral Localization; Neuroscience","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"295-312"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"41867657","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Riassunto: Il dibattito in filosofia della mente e caratterizzato dal crescente interesse per nuove forme di eliminativismo, note con il nome di teorie enattiviste radicali della mente. Secondo la concezione enattivista radicale, il contenuto intenzionale di uno stato mentale e empiricamente sottodeterminato , pertanto non puo essere utilizzato quale elemento di una spiegazione naturalistica del comportamento. Tuttavia, sebbene il riferimento ai contenuti intenzionali non sia conciliabile con il naturalismo ontologico , esso e invece compatibile con una forma di naturalismo metodologico . Seguendo l’analisi semantica proposta da Carnap per i termini teorici, e possibile concepire uno stato mentale come un veicolo simbolico il cui significato e stabilito per mezzo di osservazioni e scelte convenzionali. Attraverso un caso di studio riguardante le funzioni cognitive della corteccia somatosensoriale, l’articolo fornisce le indicazioni programmatiche per un’interpretazione delle spiegazioni intenzionali del comportamento in accordo con la metodologia delle scienze naturali. Parole chiave: Contenuto mentale; Enattivismo radicale; Intenzionalita; Naturalismo; Teleosemantica; Teoria della spiegazione T he Methodological Status of Intentional Contents Abstract: The philosophy of mind debate is characterized by increasing consensus regarding a new type of eliminativism, also known as the radical enactivist theory of mind. According to the radical enactivist view, the intentional content of a mental state is empirically undetermined, therefore it cannot figure as part of a naturalistic explanation of behavior. However, although the notion of intentional content is not compatible with any form of ontological naturalism, it is compatible with a form of methodological naturalism. Following Carnap’s semantic analysis of theoretical concepts, it is possible to conceive of intentional mental states as a symbolic vehicles whose meaning can be conventionally established on the basis of empirical observation. In order to support this claim, I refer to a case study on the cognitive functions of somatosensory cortex. This article provides arguments for building an intentional explanation of behavior based on methodological approaches in the natural sciences. Keywords: Mental Content; Radical Enactivism; Intentionality; Naturalism; Teleosemantics; Theory of Explanation
{"title":"Lo Statuto Metodologico dei Contenuti Intenzionali","authors":"S. Caiani","doi":"10.4453/RIFP.2019.0023","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0023","url":null,"abstract":"Riassunto: Il dibattito in filosofia della mente e caratterizzato dal crescente interesse per nuove forme di eliminativismo, note con il nome di teorie enattiviste radicali della mente. Secondo la concezione enattivista radicale, il contenuto intenzionale di uno stato mentale e empiricamente sottodeterminato , pertanto non puo essere utilizzato quale elemento di una spiegazione naturalistica del comportamento. Tuttavia, sebbene il riferimento ai contenuti intenzionali non sia conciliabile con il naturalismo ontologico , esso e invece compatibile con una forma di naturalismo metodologico . Seguendo l’analisi semantica proposta da Carnap per i termini teorici, e possibile concepire uno stato mentale come un veicolo simbolico il cui significato e stabilito per mezzo di osservazioni e scelte convenzionali. Attraverso un caso di studio riguardante le funzioni cognitive della corteccia somatosensoriale, l’articolo fornisce le indicazioni programmatiche per un’interpretazione delle spiegazioni intenzionali del comportamento in accordo con la metodologia delle scienze naturali. Parole chiave: Contenuto mentale; Enattivismo radicale; Intenzionalita; Naturalismo; Teleosemantica; Teoria della spiegazione T he Methodological Status of Intentional Contents Abstract: The philosophy of mind debate is characterized by increasing consensus regarding a new type of eliminativism, also known as the radical enactivist theory of mind. According to the radical enactivist view, the intentional content of a mental state is empirically undetermined, therefore it cannot figure as part of a naturalistic explanation of behavior. However, although the notion of intentional content is not compatible with any form of ontological naturalism, it is compatible with a form of methodological naturalism. Following Carnap’s semantic analysis of theoretical concepts, it is possible to conceive of intentional mental states as a symbolic vehicles whose meaning can be conventionally established on the basis of empirical observation. In order to support this claim, I refer to a case study on the cognitive functions of somatosensory cortex. This article provides arguments for building an intentional explanation of behavior based on methodological approaches in the natural sciences. Keywords: Mental Content; Radical Enactivism; Intentionality; Naturalism; Teleosemantics; Theory of Explanation","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"265-281"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"43529844","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Book-review of M. Ratcliffe, Real Hallucinations. Psychiatric Illness, Intentionality, and the Interpersonal World","authors":"V. Valle","doi":"10.4453/RIFP.2019.0032","DOIUrl":"https://doi.org/10.4453/RIFP.2019.0032","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":41707,"journal":{"name":"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia","volume":"10 1","pages":"368-370"},"PeriodicalIF":0.2,"publicationDate":"2019-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"48275470","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}