Pub Date : 2023-12-15DOI: 10.54103/2037-3597/21981
Michele Daloiso
In questo contributo si presenteranno i primi esiti di uno studio di caso condotto presso l’Università di Parma in cui, stando alla letteratura scientifica attualmente disponibile, per la prima volta si utilizza l’approccio intercomprensivo in presenza di Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Lo studio-pilota ha preso in esame in modo particolare alcune variabili psico-cognitive su cui la ricerca edulinguistica relativa a questa categoria di apprendenti ha posto particolare attenzione, ossia il senso di auto-efficacia, l’ansia linguistica e la competenza strategica. I primi dati raccolti, che dovranno essere corroborati da ulteriori rilevazioni già allo studio presso l’ateneo parmense, suggeriscono che l’intercomprensione abbia un impatto positivo sui tre costrutti psico-dinamici osservati, seppure con una certa variabilità interna al campione. The benefits of intercomprehension between romance languages in the case of Specific Learning Difficulties: a pilot study The present paper presents the preliminary results of a case study carried out at the University of Parma in which an intercomprehension-based approach was used for the first time with an experimental group which included learners with Specific Learning Difficulties. The study focused on some key psycho-cognitive variables (namely, self-efficacy, language anxiety and strategic competence) characterizing this category of learners which have already been investigated in Educational Linguistics. The data suggest that intercomprehension has positive effects on the three variables observed, despite some degree of variability among the participants. More data are about be collected by the research team in order to provide further support to the preliminary results here discussed.
{"title":"I BENEFICI DELL’INTERCOMPRENSIONE FRA LINGUE ROMANZE IN CASO DI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO: UNO STUDIO-PILOTA","authors":"Michele Daloiso","doi":"10.54103/2037-3597/21981","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/21981","url":null,"abstract":"In questo contributo si presenteranno i primi esiti di uno studio di caso condotto presso l’Università di Parma in cui, stando alla letteratura scientifica attualmente disponibile, per la prima volta si utilizza l’approccio intercomprensivo in presenza di Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Lo studio-pilota ha preso in esame in modo particolare alcune variabili psico-cognitive su cui la ricerca edulinguistica relativa a questa categoria di apprendenti ha posto particolare attenzione, ossia il senso di auto-efficacia, l’ansia linguistica e la competenza strategica. I primi dati raccolti, che dovranno essere corroborati da ulteriori rilevazioni già allo studio presso l’ateneo parmense, suggeriscono che l’intercomprensione abbia un impatto positivo sui tre costrutti psico-dinamici osservati, seppure con una certa variabilità interna al campione. \u0000 \u0000The benefits of intercomprehension between romance languages in the case of Specific Learning Difficulties: a pilot study \u0000 \u0000The present paper presents the preliminary results of a case study carried out at the University of Parma in which an intercomprehension-based approach was used for the first time with an experimental group which included learners with Specific Learning Difficulties. The study focused on some key psycho-cognitive variables (namely, self-efficacy, language anxiety and strategic competence) characterizing this category of learners which have already been investigated in Educational Linguistics. The data suggest that intercomprehension has positive effects on the three variables observed, despite some degree of variability among the participants. More data are about be collected by the research team in order to provide further support to the preliminary results here discussed. \u0000 ","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":"16 18","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-12-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138970756","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-12-15DOI: 10.54103/2037-3597/21975
C. Andorno, Paolo Della Putta, R. Pugliese, Silvia Sordella, G. Zanoni
Il contesto europeo e italiano appaiono ben dotati di documenti e strumenti per l’educazione plurilingue che tuttavia faticano a entrare stabilmente nell’attività didattica curriculare. La proposta qui illustrata sostiene il convincimento che azioni trasformative efficaci di formazione glottodidattica possano risultare dal coinvolgimento dei docenti come soggetti co-partecipanti ad azioni di progettazione ed intervento didattico, in uno stretto contatto fra teoria e prassi. Il contributo presenta i principi teorico-metodologici e l’impianto progettuale di un’azione pilota condotta nell’ambito del progetto europeo NEW ABC (Networking the Educational World: Across Boundaries for Community-building). Si tratta di un intervento di ricerca-azione, che è stato inteso al tempo stesso come insieme integrato di proposte didattiche e come complessiva proposta formativa rivolta agli insegnanti. Il contributo illustra le diverse fasi di analisi del contesto, ricognizione e osservazione partecipata delle pratiche in uso, momenti di co-costruzione didattica, focalizzandosi in particolare su due proposte formative realizzate nei due contesti di intervento (Istituti Comprensivi di Torino e della provincia di Forlì-Cesena). L’intervento nel suo complesso si propone quindi come una concreta applicazione della metodologia PAR (participatory action research) nell’ambito dei contesti educativi, e più in particolare dell’educazione plurilingue. For plural language education: teacher training in a co-participative design perspective The European and Italian context appear to be well endowed with documents and tools for plurilingual education which, however, seems to struggle to enter permanently into the curricular teaching activities. This contribution supports the belief that effective transformative actions of language teaching can result from the involvement of teachers as co-participants in planning actions and teaching intervention, in close contact between theory and practice. We present the theoretical-methodological principles and the design framework of a pilot action carried out within the European project NEW ABC (Networking the Educational World: Across Boundaries for Community-building). It is a research-action, intended, at the same time, as an integrated set of teaching proposals and as an overall teacher training action. We illustrate the different phases of context analysis, recognition and participatory observation of the practices in use, co-construction of activities, focusing in particular on two proposals implemented in two “Istituti Comprensivi”, in Turin and in the province of Forlì-Cesena. The intervention as a whole is therefore proposed as a concrete application of the PAR (Participatory Action Research) methodology to educational contexts, and more specifically to plurilingual education.
在欧洲和意大利,多语言教育的文件和工具似乎都很丰富,但却很难长期进入课程教学活动。本文提出的建议支持这样一种信念,即教师作为共同参与者参与教学规划和干预行动,理论与实践紧密结合,可以产生有效的语音教学改革行动。本文介绍了在欧洲项目 "NEW ABC"(教育世界网络化:跨越边界促进社区建设)范围内开展的试点行动的理论-方法原则和设计框架。这是一项行动研究干预措施,既是一套综合教学建议,也是针对教师的整体培训建议。这篇论文阐述了背景分析、调查和参与式观察使用中的做法以及教学共建的各个阶 段,尤其侧重于在两个干预背景下(都灵综合学院和福尔利-切塞纳省)实施的两项培训建 议。因此,建议将整个干预行动作为 PAR(参与式行动研究)方法在教育领域,特别是在多语言教育领域的具体应用。 多语言教育:共同参与设计视角下的师资培训 欧洲和意大利的多语言教育似乎拥有丰富的文件和工具,但似乎难以永久性地纳入课 程教学活动。这篇论文支持这样一种信念,即教师作为共同参与者参与规划行动和教学干预,理论与实践紧密结合,可以产生有效的语言教学变革行动。我们介绍了在欧洲项目 "NEW ABC"(教育世界网络化:跨越边界促进社区建设)范围内开展的试点行动的理论-方法原则和设计框架。这是一项研究行动,同时也是一套综合的教学建议和一项整体的教师培训行动。我们说明了背景分析、认识和参与观察使用中的做法、共同构建活动的不同阶段,特别侧重于在都灵和福尔利-切塞纳省的两个 "社区学院 "实施的两项建议。因此,建议将整个干预措施作为 PAR(参与式行动研究)方法在教育环境中的具体应用,更具体地说是在多语言教育中的具体应用。
{"title":"PER UN’EDUCAZIONE LINGUISTICA PLURALE: LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI IN UN’OTTICA DI PROGETTAZIONE CO-PARTECIPATA","authors":"C. Andorno, Paolo Della Putta, R. Pugliese, Silvia Sordella, G. Zanoni","doi":"10.54103/2037-3597/21975","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/21975","url":null,"abstract":"Il contesto europeo e italiano appaiono ben dotati di documenti e strumenti per l’educazione plurilingue che tuttavia faticano a entrare stabilmente nell’attività didattica curriculare. La proposta qui illustrata sostiene il convincimento che azioni trasformative efficaci di formazione glottodidattica possano risultare dal coinvolgimento dei docenti come soggetti co-partecipanti ad azioni di progettazione ed intervento didattico, in uno stretto contatto fra teoria e prassi. Il contributo presenta i principi teorico-metodologici e l’impianto progettuale di un’azione pilota condotta nell’ambito del progetto europeo NEW ABC (Networking the Educational World: Across Boundaries for Community-building). Si tratta di un intervento di ricerca-azione, che è stato inteso al tempo stesso come insieme integrato di proposte didattiche e come complessiva proposta formativa rivolta agli insegnanti. Il contributo illustra le diverse fasi di analisi del contesto, ricognizione e osservazione partecipata delle pratiche in uso, momenti di co-costruzione didattica, focalizzandosi in particolare su due proposte formative realizzate nei due contesti di intervento (Istituti Comprensivi di Torino e della provincia di Forlì-Cesena). \u0000L’intervento nel suo complesso si propone quindi come una concreta applicazione della metodologia PAR (participatory action research) nell’ambito dei contesti educativi, e più in particolare dell’educazione plurilingue. \u0000 \u0000For plural language education: teacher training in a co-participative design perspective \u0000 \u0000The European and Italian context appear to be well endowed with documents and tools for plurilingual education which, however, seems to struggle to enter permanently into the curricular teaching activities. This contribution supports the belief that effective transformative actions of language teaching can result from the involvement of teachers as co-participants in planning actions and teaching intervention, in close contact between theory and practice. We present the theoretical-methodological principles and the design framework of a pilot action carried out within the European project NEW ABC (Networking the Educational World: Across Boundaries for Community-building). It is a research-action, intended, at the same time, as an integrated set of teaching proposals and as an overall teacher training action. We illustrate the different phases of context analysis, recognition and participatory observation of the practices in use, co-construction of activities, focusing in particular on two proposals implemented in two “Istituti Comprensivi”, in Turin and in the province of Forlì-Cesena. The intervention as a whole is therefore proposed as a concrete application of the PAR (Participatory Action Research) methodology to educational contexts, and more specifically to plurilingual education. \u0000 ","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":"289 5","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-12-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138996526","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-12-15DOI: 10.54103/2037-3597/22002
Christian Messina
“Moda verde per salvare il pianeta” è un task di sperimentazione in cui si utilizza l’attività linguistico-comunicativa della mediazione in una classe eterogenea (da un punto di vista linguistico) di apprenendenti l’italiano come L2. Partendo dall’approccio che nel QCER Volume complementare viene dato alla mediazione (mediazione ai livelli testuale, concettuale, comunicativo e strategie di mediazione), il task prevede l’utilizzo di tre lingue: la lingua madre o L1 degli studenti, la lingua franca, cioè l’inglese, che essi conoscono, e l’italiano come lingua del prodotto finale. Il task è strutturato in tre parti, analiticamente descritte, nelle quali i discenti hanno avuto l’opportunità di prepararsi adeguatamente, di svolgere le attività di mediazione proposte utilizzando documenti sulla “moda sostenibile” e di riflettere su quanto fatto nelle sei ore dedicate alla sperimentazione. Green fashion to save the planet. Testing a three-language mediation task "Green fashion to save the planet” is an experimental task in which the linguistic-communicative activity of mediation is used in a heterogeneous (from a linguistic point of view) class of learners of Italian as L2. Starting from the approach that in the CEFR Companion volume is given to mediation (mediation at the textual, conceptual, communicative levels and mediation strategies), the task involves the use of three languages: the mother tongue or L1 of the students, the English as lingua franca, that they know, and Italian as the language of the final product. The task is structured in three parts, analytically described, in which the learners had the opportunity to prepare themselves adequately, to carry out the proposed mediation activities using documents on “sustainable fashion” and to reflect on what they had done in the six hours dedicated to experimentation.
{"title":"MODA VERDE PER SALVARE IL PIANETA. SPERIMENTAZIONE DI UN TASK DI MEDIAZIONE A TRE LINGUE","authors":"Christian Messina","doi":"10.54103/2037-3597/22002","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/22002","url":null,"abstract":"“Moda verde per salvare il pianeta” è un task di sperimentazione in cui si utilizza l’attività linguistico-comunicativa della mediazione in una classe eterogenea (da un punto di vista linguistico) di apprenendenti l’italiano come L2. Partendo dall’approccio che nel QCER Volume complementare viene dato alla mediazione (mediazione ai livelli testuale, concettuale, comunicativo e strategie di mediazione), il task prevede l’utilizzo di tre lingue: la lingua madre o L1 degli studenti, la lingua franca, cioè l’inglese, che essi conoscono, e l’italiano come lingua del prodotto finale. Il task è strutturato in tre parti, analiticamente descritte, nelle quali i discenti hanno avuto l’opportunità di prepararsi adeguatamente, di svolgere le attività di mediazione proposte utilizzando documenti sulla “moda sostenibile” e di riflettere su quanto fatto nelle sei ore dedicate alla sperimentazione. \u0000 \u0000Green fashion to save the planet. Testing a three-language mediation task \u0000\"Green fashion to save the planet” is an experimental task in which the linguistic-communicative activity of mediation is used in a heterogeneous (from a linguistic point of view) class of learners of Italian as L2. Starting from the approach that in the CEFR Companion volume is given to mediation (mediation at the textual, conceptual, communicative levels and mediation strategies), the task involves the use of three languages: the mother tongue or L1 of the students, the English as lingua franca, that they know, and Italian as the language of the final product. The task is structured in three parts, analytically described, in which the learners had the opportunity to prepare themselves adequately, to carry out the proposed mediation activities using documents on “sustainable fashion” and to reflect on what they had done in the six hours dedicated to experimentation. \u0000 ","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":"7 6","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-12-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138997881","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-12-15DOI: 10.54103/2037-3597/21952
Marco Mezzadri, P. Vecchio
Questo contributo ha lo scopo di presentare il progetto di adattamento, in risposta a bisogni educativi speciali, delle procedure di gestione e somministrazione del test Progetto di Lingua Italiana Dante Alighieri (PLIDA) per l’italiano come lingua straniera. Le ipotesi di adattamento sono state testate attraverso un esperimento condotto in un contesto coeso e relativamente uniforme per quanto riguarda l’età, l’origine e il ruolo sociale dei partecipanti del gruppo sperimentale e dei membri del gruppo di controllo. In questa sede, vengono forniti alcuni dati iniziali, che riteniamo possano essere utili per promuovere lo sviluppo di una riflessione sull’applicazione di adattamenti volti a migliorare l’accessibilità del test di certificazione e, di conseguenza, renderlo più inclusivo, con particolare attenzione ai candidati con bisogni educativi speciali, in particolare quelli con disturbi dell’apprendimento e del linguaggio. Accessibility and inclusiveness in language certification: a case study in Italian L2 This contribution aims to present the adaptation project, in response to special educational needs, of the management and submission procedures of the Dante Alighieri Italian Language Project (PLIDA) test for Italian as a foreign language. The adaptation hypotheses have been tested through an experiment carried out in a cohesive and relatively uniform context in terms of age, origin, and social role of the experimental group test takers and the control group members. Some initial data are provided, which we believe can be useful for promoting an ongoing reflection on the application of adaptations aimed at improving the accessibility of the certificate test and, consequently, making the test more inclusive, with a focus on candidates with special educational needs, especially those with learning and language disorders.
{"title":"ACCESSIBILITÀ E INCLUSIVITÀ NELLA CERTIFICAZIONE LINGUISTICA: UNO STUDIO DI CASO NELL’ITALIANO L2","authors":"Marco Mezzadri, P. Vecchio","doi":"10.54103/2037-3597/21952","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/21952","url":null,"abstract":"Questo contributo ha lo scopo di presentare il progetto di adattamento, in risposta a bisogni educativi speciali, delle procedure di gestione e somministrazione del test Progetto di Lingua Italiana Dante Alighieri (PLIDA) per l’italiano come lingua straniera. Le ipotesi di adattamento sono state testate attraverso un esperimento condotto in un contesto coeso e relativamente uniforme per quanto riguarda l’età, l’origine e il ruolo sociale dei partecipanti del gruppo sperimentale e dei membri del gruppo di controllo. In questa sede, vengono forniti alcuni dati iniziali, che riteniamo possano essere utili per promuovere lo sviluppo di una riflessione sull’applicazione di adattamenti volti a migliorare l’accessibilità del test di certificazione e, di conseguenza, renderlo più inclusivo, con particolare attenzione ai candidati con bisogni educativi speciali, in particolare quelli con disturbi dell’apprendimento e del linguaggio. \u0000 \u0000Accessibility and inclusiveness in language certification: a case study in Italian L2 \u0000 \u0000This contribution aims to present the adaptation project, in response to special educational needs, of the management and submission procedures of the Dante Alighieri Italian Language Project (PLIDA) test for Italian as a foreign language. The adaptation hypotheses have been tested through an experiment carried out in a cohesive and relatively uniform context in terms of age, origin, and social role of the experimental group test takers and the control group members. Some initial data are provided, which we believe can be useful for promoting an ongoing reflection on the application of adaptations aimed at improving the accessibility of the certificate test and, consequently, making the test more inclusive, with a focus on candidates with special educational needs, especially those with learning and language disorders. \u0000 ","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":"100 s1","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-12-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138998693","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-12-15DOI: 10.54103/2037-3597/21958
A cura di Giuseppe Branciforti e Elena Maria Duso
a cura di Giuseppe Branciforti e Elena Maria Duso
朱塞佩-布兰奇福蒂和埃莱娜-玛丽亚-杜索编著
{"title":"“MA PERÒ… DUE MONDI CHE SI INCONTRANO”. COORDINAZIONE E GIUSTAPPOSIZIONE DALLA RICERCA TEORICA ALLA DIDATTICA IN AULA","authors":"A cura di Giuseppe Branciforti e Elena Maria Duso","doi":"10.54103/2037-3597/21958","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/21958","url":null,"abstract":"a cura di Giuseppe Branciforti e Elena Maria Duso","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":"26 48","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-12-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"139000609","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-12-15DOI: 10.54103/2037-3597/22008
Manuela Roccia
{"title":"Paolo Della Putta, Silvia Sordella, INSEGNARE L’ITALIANO A STUDENTI NEOARRIVATI. UN MODELLO LABORATORIALE","authors":"Manuela Roccia","doi":"10.54103/2037-3597/22008","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/22008","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":"22 5","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-12-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138995714","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-12-15DOI: 10.54103/2037-3597/21979
Martin Testa
Il linguaggio dei testi scientifici è da sempre considerato non solo poco comprensibile ma anche escludente e alienante (Ferrini, 2020; Halliday, Martin, 1993; Lemke, 1990; Rovere, 2010). Benché la difficoltà nel comprendere questo tipo di testi si debba talvolta a una mancanza di preparazione da parte dei lettori, molto spesso sono le scelte lessicali e grammaticali degli autori a rendere specialmente difficili i loro testi. Dopo una lunga tradizione di strategie basate sulla lunghezza e sulla disponibilità delle parole che compongono il testo (cfr. Proietti, 2010), negli ultimi tempi l’attenzione si è spostata a strategie di tipo qualitativo (cfr. Dyda, 2021); tuttavia, alcune questioni fondamentali della comunicazione umana, quali la struttura tematica e informativa dell’enunciato, continuano ad essere ignorate nei corsi e nei manuali di scrittura. Lo scopo di questo articolo è quindi quello di proporre un approccio funzionale alla didattica della scrittura accademica con particolare attenzione al miglioramento della comprensibilità (ing. readability), partendo dalla premessa che i presupposti della struttura tematica e informativa dell’enunciato, nonché l’uso di cornici e copioni di scrittura, possono migliorare sensibilmente la comprensibilità dei testi. Questo approccio, che vuole articolare le conoscenze provenienti dalla ricerca in linguistica testuale, in grammatica sistemico-funzionale e in psicologia cognitiva, mira, in definitiva, a far diventare gli studenti non solo migliori scrittori, ma anche migliori ‘fruitori’ (cfr. Hyland, 2005) di testi accademici. Writing with sprezzatura: A functional approach for teaching academic writing The language of scientific texts has always been considered not only difficult to understand but also excluding and alienating(Ferrini, 2020; Halliday, Martin, 1993; Lemke, 1990; Rovere, 2010). Although the difficulty in understanding this type of textsis sometimes due to a lack of preparation on the part of the readers, very often it is the lexical and grammatical choices of the authors themselves that make their texts unnecessarily difficult. After a long tradition of strategies based on word length, sentence length and lexical availability (cfr. Proietti, 2010), attention has recently shifted to more qualitative strategies (cfr. Dyda, 2021). Nevertheless, some fundamental issues of human communication, such as information packaging, continue to be ignored in writing courses and textbooks. The aim of this article is therefore to propose a functional approach for teaching academic writing, with a special focus on text readability, starting from the premise that the assumptions of informationstructure, as well as the use of writing frames, can significantly improve the intelligibility of texts. This approach, which draws on research from text linguistics, systemic-functional grammar and cognitive psychology aims ultimately at helping students become not only better writers, but als
{"title":"SCRITTURA E SPREZZATURA: UN APPROCCIO FUNZIONALE ALLA DIDATTICA DELLA SCRITTURA ACCADEMICA","authors":"Martin Testa","doi":"10.54103/2037-3597/21979","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/21979","url":null,"abstract":"\u0000Il linguaggio dei testi scientifici è da sempre considerato non solo poco comprensibile ma anche escludente e alienante (Ferrini, 2020; Halliday, Martin, 1993; Lemke, 1990; Rovere, 2010). Benché la difficoltà nel comprendere questo tipo di testi si debba talvolta a una mancanza di preparazione da parte dei lettori, molto spesso sono le scelte lessicali e grammaticali degli autori a rendere specialmente difficili i loro testi. Dopo una lunga tradizione di strategie basate sulla lunghezza e sulla disponibilità delle parole che compongono il testo (cfr. Proietti, 2010), negli ultimi tempi l’attenzione si è spostata a strategie di tipo qualitativo (cfr. Dyda, 2021); tuttavia, alcune questioni fondamentali della comunicazione umana, quali la struttura tematica e informativa dell’enunciato, continuano ad essere ignorate nei corsi e nei manuali di scrittura. Lo scopo di questo articolo è quindi quello di proporre un approccio funzionale alla didattica della scrittura accademica con particolare attenzione al miglioramento della comprensibilità (ing. readability), partendo dalla premessa che i presupposti della struttura tematica e informativa dell’enunciato, nonché l’uso di cornici e copioni di scrittura, possono migliorare sensibilmente la comprensibilità dei testi. Questo approccio, che vuole articolare le conoscenze provenienti dalla ricerca in linguistica testuale, in grammatica sistemico-funzionale e in psicologia cognitiva, mira, in definitiva, a far diventare gli studenti non solo migliori scrittori, ma anche migliori ‘fruitori’ (cfr. Hyland, 2005) di testi accademici. \u0000 \u0000 \u0000 \u0000 \u0000 \u0000Writing with sprezzatura: A functional approach for teaching academic writing \u0000 \u0000 \u0000 \u0000 \u0000 \u0000The language of scientific texts has always been considered not only difficult to understand but also excluding and alienating(Ferrini, 2020; Halliday, Martin, 1993; Lemke, 1990; Rovere, 2010). Although the difficulty in understanding this type of textsis sometimes due to a lack of preparation on the part of the readers, very often it is the lexical and grammatical choices of the authors themselves that make their texts unnecessarily difficult. After a long tradition of strategies based on word length, sentence length and lexical availability (cfr. Proietti, 2010), attention has recently shifted to more qualitative strategies (cfr. Dyda, 2021). Nevertheless, some fundamental issues of human communication, such as information packaging, continue to be ignored in writing courses and textbooks. The aim of this article is therefore to propose a functional approach for teaching academic writing, with a special focus on text readability, starting from the premise that the assumptions of informationstructure, as well as the use of writing frames, can significantly improve the intelligibility of texts. This approach, which draws on research from text linguistics, systemic-functional grammar and cognitive psychology aims ultimately at helping students become not only better writers, but als","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":"41 20","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-12-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138996003","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-12-15DOI: 10.54103/2037-3597/21974
P. Masillo, S. Machetti
Il contributo illustra uno studio sviluppato a partire da due progetti realizzati in due diversi contesti della scuola primaria: il primo, in cui il plurilinguismo rappresenta un fatto sociale (Provincia Autonoma di Bolzano); il secondo, in cui il plurilinguismo costituisce una caratteristica individuale collegata ad un background migratorio (Scandicci). Lo studio procede dall’analisi qualitativa dei dati raccolti tramite un questionario sociolinguistico - che ha preceduto la somministrazione di un test di lingua italiana - volto a rilevare gli usi linguistici e le percezioni degli informatori sulla lingua italiana. Il contributo si propone di riflettere sulle principali caratteristiche del linguistic landscape dei discenti collocati in un contesto di bilinguismo bi-comunitario o con background migratorio. Particolare attenzione sarà rivolta ai potenziali effetti della competenza plurilingue sulla performance linguistica di apprendenti per i quali la lingua italiana rappresenta una caratteristica di uno spazio linguistico più ampio. Evaluating Italian L2 in the plurlingual school. The interpretation of the linguistic data, between perceptions and uses The paper illustrates a study developed from two projects carried out in two different primary school contexts: the first, in which plurilingualism represents a social fact (Autonomous Province of Bolzano); the second, in which plurilingualism constitutes an individual characteristic derivable from a migratory background (Scandicci). The study proceeds from the qualitative analysis of data collected by a sociolinguistic questionnaire - which preceded the administration of an Italian language test - aimed at detecting the linguistic uses and perceptions of the informants on the Italian language. The paper aims at reflecting on the main features of the linguistic landscape of learners placed in a bi-communal bilingualism context or with a migration background. Particular attention will be paid to the potential effects of plurilingual competence in the linguistic performance of learners for whom the Italian language represents a feature of a wider linguistic space.
{"title":"VALUTARE L’ITALIANO L2 NELLA SCUOLA PLURILINGUE. L’INTERPRETAZIONE DEL DATO LINGUISTICO, TRA PERCEZIONI E USI","authors":"P. Masillo, S. Machetti","doi":"10.54103/2037-3597/21974","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/21974","url":null,"abstract":"Il contributo illustra uno studio sviluppato a partire da due progetti realizzati in due diversi contesti della scuola primaria: il primo, in cui il plurilinguismo rappresenta un fatto sociale (Provincia Autonoma di Bolzano); il secondo, in cui il plurilinguismo costituisce una caratteristica individuale collegata ad un background migratorio (Scandicci). Lo studio procede dall’analisi qualitativa dei dati raccolti tramite un questionario sociolinguistico - che ha preceduto la somministrazione di un test di lingua italiana - volto a rilevare gli usi linguistici e le percezioni degli informatori sulla lingua italiana. Il contributo si propone di riflettere sulle principali caratteristiche del linguistic landscape dei discenti collocati in un contesto di bilinguismo bi-comunitario o con background migratorio. Particolare attenzione sarà rivolta ai potenziali effetti della competenza plurilingue sulla performance linguistica di apprendenti per i quali la lingua italiana rappresenta una caratteristica di uno spazio linguistico più ampio. \u0000 \u0000Evaluating Italian L2 in the plurlingual school. The interpretation of the linguistic data, between perceptions and uses \u0000 \u0000The paper illustrates a study developed from two projects carried out in two different primary school contexts: the first, in which plurilingualism represents a social fact (Autonomous Province of Bolzano); the second, in which plurilingualism constitutes an individual characteristic derivable from a migratory background (Scandicci). The study proceeds from the qualitative analysis of data collected by a sociolinguistic questionnaire - which preceded the administration of an Italian language test - aimed at detecting the linguistic uses and perceptions of the informants on the Italian language. The paper aims at reflecting on the main features of the linguistic landscape of learners placed in a bi-communal bilingualism context or with a migration background. Particular attention will be paid to the potential effects of plurilingual competence in the linguistic performance of learners for whom the Italian language represents a feature of a wider linguistic space.","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":"326 12","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-12-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138996758","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-12-15DOI: 10.54103/2037-3597/21996
Matteo Grassano
Il saggio studia la collaborazione di Giulio Bertoni alla prima edizione dell’Enciclopedia Italiana (1929-1937). Fin dal 1925 Bertoni fu chiamato da Giovanni Gentile a dirigere la sezione di Linguistica, di cui impostò il lemmario e per cui stese una prima lista di collaboratori. Attraverso l’analisi delle voci più significative di Bertoni, il saggio mette in evidenza la prospettiva neolinguistica che caratterizza la sua direzione di sezione. Gli articoli enciclopedici diventano così un’occasione per riflettere innanzitutto sui debiti della neolinguistica verso il dibattito linguistico ottocentesco, e in particolare verso autori quali Humboldt, Schuchardt, Gilliéron. Allo stesso tempo, il saggio approfondisce i legami della neolinguistica con l’idealismo filosofico italiano e tenta di trarre un bilancio sul peso che le idee di Croce e poi di Gentile ebbero nella visione linguistica di Bertoni. Giulio Bertoni and neolinguistics in the Enciclopedia Italiana This essay studies Giulio Bertoni’s collaboration on the first edition of the Enciclopedia Italiana (1929-1937). As early as 1925, Giovanni Gentile called Bertoni to direct the Linguistics section, for which the scholar prepared the lemmary and drew up an initial list of collaborators. Through the analysis of Bertoni’s most significant articles, this essay highlights the neolinguistic perspective characterising his management of the section. His encyclopaedic articles become an opportunity to reflect above all upon the debts of neolinguistics towards the 19th-century linguistic debate, and in particular towards authors such as Humboldt, Schuchardt and Gilliéron. At the same time, this essay examines the ties of neolinguistics with Italian philosophical idealism and attempts to draw a balance on the weight that the ideas of Croce and then of Gentile had on Bertoni’s linguistic theory.
{"title":"GIULIO BERTONI E LA NEOLINGUISTICA NELL’ENCICLOPEDIA ITALIANA","authors":"Matteo Grassano","doi":"10.54103/2037-3597/21996","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/21996","url":null,"abstract":"Il saggio studia la collaborazione di Giulio Bertoni alla prima edizione dell’Enciclopedia Italiana (1929-1937). Fin dal 1925 Bertoni fu chiamato da Giovanni Gentile a dirigere la sezione di Linguistica, di cui impostò il lemmario e per cui stese una prima lista di collaboratori. Attraverso l’analisi delle voci più significative di Bertoni, il saggio mette in evidenza la prospettiva neolinguistica che caratterizza la sua direzione di sezione. Gli articoli enciclopedici diventano così un’occasione per riflettere innanzitutto sui debiti della neolinguistica verso il dibattito linguistico ottocentesco, e in particolare verso autori quali Humboldt, Schuchardt, Gilliéron. Allo stesso tempo, il saggio approfondisce i legami della neolinguistica con l’idealismo filosofico italiano e tenta di trarre un bilancio sul peso che le idee di Croce e poi di Gentile ebbero nella visione linguistica di Bertoni. \u0000 \u0000Giulio Bertoni and neolinguistics in the Enciclopedia Italiana \u0000This essay studies Giulio Bertoni’s collaboration on the first edition of the Enciclopedia Italiana (1929-1937). As early as 1925, Giovanni Gentile called Bertoni to direct the Linguistics section, for which the scholar prepared the lemmary and drew up an initial list of collaborators. Through the analysis of Bertoni’s most significant articles, this essay highlights the neolinguistic perspective characterising his management of the section. His encyclopaedic articles become an opportunity to reflect above all upon the debts of neolinguistics towards the 19th-century linguistic debate, and in particular towards authors such as Humboldt, Schuchardt and Gilliéron. At the same time, this essay examines the ties of neolinguistics with Italian philosophical idealism and attempts to draw a balance on the weight that the ideas of Croce and then of Gentile had on Bertoni’s linguistic theory.","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":"11 8","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-12-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138997748","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-12-15DOI: 10.54103/2037-3597/21993
M. Dota
L’articolo offre uno studio linguistico delle Instituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana (1748) di Maria Gaetana Agnesi, al fine di valutare l’italiano impiegato alla luce delle tendenze coeve della prosa scientifica e delle riflessioni metalinguistiche dell’autrice. “I will not take on the purity of language”. the Italian of Maria Gaetana Agnesi’s “Analytical institution”. The article offers a linguistic study of Maria Gaetana Agnesi's Analytical Institution (1748; English translation published in 1801) to assess the Italian used in the light of contemporary trends in scientific prose and the author's metalinguistic reflections.
{"title":"“NON INTENDO FARMI CARICO DELLA PURITÀ DELLA LINGUA”. L’ITALIANO DELLE “INSTITUZIONI ANALITICHE” DI MARIA GAETANA AGNESI","authors":"M. Dota","doi":"10.54103/2037-3597/21993","DOIUrl":"https://doi.org/10.54103/2037-3597/21993","url":null,"abstract":"L’articolo offre uno studio linguistico delle Instituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana (1748) di Maria Gaetana Agnesi, al fine di valutare l’italiano impiegato alla luce delle tendenze coeve della prosa scientifica e delle riflessioni metalinguistiche dell’autrice. \u0000 \u0000“I will not take on the purity of language”. the Italian of Maria Gaetana Agnesi’s “Analytical institution”. \u0000The article offers a linguistic study of Maria Gaetana Agnesi's Analytical Institution (1748; English translation published in 1801) to assess the Italian used in the light of contemporary trends in scientific prose and the author's metalinguistic reflections.","PeriodicalId":42928,"journal":{"name":"Italiano LinguaDue","volume":"103 8","pages":""},"PeriodicalIF":0.3,"publicationDate":"2023-12-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"138998589","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}