Pub Date : 2022-07-31DOI: 10.17473/1971-6818-2022-2-6
C. D’Ambrosio
Sebbene comunemente considerate come due entità patologiche separate, le malattie cardiovascolari e il cancro, le principali cause di morte, possiedono varie possibili interazioni, tra cui una serie di fattori di rischio simili (ad es. obesità, diabete, infiammazione cronica). Ogni cardiologo dovrebbe fornire consulenza per un corretto stile di vita (alimentazione, esercizio fisico, evitare il fumo e l’abuso di alcol); così facendo si potrebbero prevenire non solo le malattie cardiovascolari, ma anche il cancro. Inoltre, l’intervento su dieta, attività fisica e fumo si è dimostrato efficace anche in pazienti con tumori noti. Il ruolo di una dieta sana nella prevenzione del cancro è ben riconosciuto. Dati recenti indicano che seguire gli stessi consigli può anche migliorare la qualità della vita dei sopravvissuti al cancro. I pazienti con cancro al seno (BC) sono comunemente preoccupati per la dieta e l’alimentazione e spesso esprimono la necessità di ottenere informazioni relative alla salute e la volontà di cambiare dieta e stile di vita. Pertanto, essere consapevoli dei cambiamenti nella dieta dei sopravvissuti e delle esigenze di informazioni è fondamentale per gli operatori sanitari per guidarli verso scelte di vita ottimali.
{"title":"Dieta, Cuore e Cancro: tra mito e realtà","authors":"C. D’Ambrosio","doi":"10.17473/1971-6818-2022-2-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-2-6","url":null,"abstract":"Sebbene comunemente considerate come due entità patologiche separate, le malattie cardiovascolari e il cancro, le principali cause di morte, possiedono varie possibili interazioni, tra cui una serie di fattori di rischio simili (ad es. obesità, diabete, infiammazione cronica). Ogni cardiologo dovrebbe fornire consulenza per un corretto stile di vita (alimentazione, esercizio fisico, evitare il fumo e l’abuso di alcol); così facendo si potrebbero prevenire non solo le malattie cardiovascolari, ma anche il cancro. Inoltre, l’intervento su dieta, attività fisica e fumo si è dimostrato efficace anche in pazienti con tumori noti. Il ruolo di una dieta sana nella prevenzione del cancro è ben riconosciuto. Dati recenti indicano che seguire gli stessi consigli può anche migliorare la qualità della vita dei sopravvissuti al cancro. I pazienti con cancro al seno (BC) sono comunemente preoccupati per la dieta e l’alimentazione e spesso esprimono la necessità di ottenere informazioni relative alla salute e la volontà di cambiare dieta e stile di vita. Pertanto, essere consapevoli dei cambiamenti nella dieta dei sopravvissuti e delle esigenze di informazioni è fondamentale per gli operatori sanitari per guidarli verso scelte di vita ottimali.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"21 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-07-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"86214386","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Le valvulopatie delle donne hanno caratteristiche distintive che le differenziano da quelle dell’uomo sia per l’anatomia che per la fisiopatologia, la clinica, la prognosi ed il trattamento clinico-chirurgico. La presente rassegna ha lo scopo di analizzare le caratteristiche di genere nelle valvulopatie di più frequente riscontro allo stato attuale delle conoscenze
{"title":"Caratteristiche delle valvulopatie nel sesso femminile","authors":"Ketty Savino, Emilia Chiuini","doi":"10.17473/1971-6818-202","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-202","url":null,"abstract":"Le valvulopatie delle donne hanno caratteristiche distintive che le differenziano da quelle dell’uomo sia per l’anatomia che per la fisiopatologia, la clinica, la prognosi ed il trattamento clinico-chirurgico. La presente rassegna ha lo scopo di analizzare le caratteristiche di genere nelle valvulopatie di più frequente riscontro allo stato attuale delle conoscenze","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"441 1-2 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-07-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"77885509","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2022-07-31DOI: 10.17473/1971-6818-2022-2-7
Paola Lusardi, Riccardo Asteggiano
Il ruolo dell’attività fisica nella prevenzione primaria delle neoplasie è noto; negli ultimi anni l’esercizio svolto con sistematicità ha acquisito un ruolo anche in prevenzione secondaria, riducendo il rischio di recidiva di cancro e migliorando la prognosi e la qualità di vita dei pazienti. L’esercizio fisico è altresì raccomandato per prevenire e contrastare la cardiotossicità dei trattamenti neoadiuvanti e adiuvanti, e per limitare gli effetti invalidanti di fatigue, sarcopenia e cachessia. Dalla letteratura internazionale e dalle esperienze di pratica clinica emerge sempre più l’importanza di introdurre programmi di esercizioterapia nella gestione globale del paziente oncologico, con una prescrizione sartoriale concordata a livello multidisciplinare (oncologo, cardiologo, fisiatra, fisioterapista), che tenga conto della storia naturale del tipo di cancro, del rischio di complicanze, degli effetti terapeutici e collaterali delle terapie in corso, oltre a valutare problemi di sicurezza ed eventuali controindicazioni.
{"title":"Attività fisica e cancro: dalla prevenzione all’esercizioterapia","authors":"Paola Lusardi, Riccardo Asteggiano","doi":"10.17473/1971-6818-2022-2-7","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-2-7","url":null,"abstract":"Il ruolo dell’attività fisica nella prevenzione primaria delle neoplasie è noto; negli ultimi anni l’esercizio svolto con sistematicità ha acquisito un ruolo anche in prevenzione secondaria, riducendo il rischio di recidiva di cancro e migliorando la prognosi e la qualità di vita dei pazienti. L’esercizio fisico è altresì raccomandato per prevenire e contrastare la cardiotossicità dei trattamenti neoadiuvanti e adiuvanti, e per limitare gli effetti invalidanti di fatigue, sarcopenia e cachessia. Dalla letteratura internazionale e dalle esperienze di pratica clinica emerge sempre più l’importanza di introdurre programmi di esercizioterapia nella gestione globale del paziente oncologico, con una prescrizione sartoriale concordata a livello multidisciplinare (oncologo, cardiologo, fisiatra, fisioterapista), che tenga conto della storia naturale del tipo di cancro, del rischio di complicanze, degli effetti terapeutici e collaterali delle terapie in corso, oltre a valutare problemi di sicurezza ed eventuali controindicazioni.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"103 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-07-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"73286928","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2022-07-31DOI: 10.17473/1971-6818-2022-2-8
Riccardo Asteggiano
La reale incidenza delle aritmie e della morte improvvisa è di difficile valutazione per la peculiare condizione dei pazienti oncologici, a causa di sintomi e segni concomitanti e confondenti. Tuttavia ogni tipo di aritmia può presentarsi in questi soggetti, sia spontaneamente che a causa di condizioni favorenti, che per effetto tossico del trattamento del cancro. È comunque essenziale, perché spesso modificabile e riducibile, valutare il rischio aritmico nei pazienti con cancro. Modesti interventi, come la correzione di una dis-ionia o evitare il concomitante trattamento con farmaci con potenziale effetto prolungante il QTc, possono evitare aritmie pericolose e letali. Ciò è di particolare importanza oggi, essendo di molto migliorata con le nuove terapie sia la qualità della vita che la sopravvivenza dei pazienti oncologici.
{"title":"Aritmie cardiache e cancro","authors":"Riccardo Asteggiano","doi":"10.17473/1971-6818-2022-2-8","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-2-8","url":null,"abstract":"La reale incidenza delle aritmie e della morte improvvisa è di difficile valutazione per la peculiare condizione dei pazienti oncologici, a causa di sintomi e segni concomitanti e confondenti. Tuttavia ogni tipo di aritmia può presentarsi in questi soggetti, sia spontaneamente che a causa di condizioni favorenti, che per effetto tossico del trattamento del cancro. È comunque essenziale, perché spesso modificabile e riducibile, valutare il rischio aritmico nei pazienti con cancro. Modesti interventi, come la correzione di una dis-ionia o evitare il concomitante trattamento con farmaci con potenziale effetto prolungante il QTc, possono evitare aritmie pericolose e letali. Ciò è di particolare importanza oggi, essendo di molto migliorata con le nuove terapie sia la qualità della vita che la sopravvivenza dei pazienti oncologici.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"28 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-07-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"84104232","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2022-07-31DOI: 10.17473/1971-6818-2022-2-2
D. Morrone
Ischemic heart disease (IHD) is a leading global cause of death and coronary artery disease has long been considered the main determinant of inducible ischemia and symptoms. However, after the performance of hundreds of thousands of percutaneous coronary revascularizations (PCI) worldwide, outcome analysis suggests that the direct relationship between chronic obstructive coronary atherosclerosis and ischemic heart disease (IHD) may represent a too simplified view of IHD; growing evidence has demonstrated the importance of a number of other underlying mechanisms. The purpose of this review is to highlight the multiple mechanisms responsible of myocardial ischemia.
{"title":"Spasm, inflammation, coronary microcirculation and metabolism: how big is the iceberg under the stenosis","authors":"D. Morrone","doi":"10.17473/1971-6818-2022-2-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-2-2","url":null,"abstract":"Ischemic heart disease (IHD) is a leading global cause of death and coronary artery disease has long been considered the main determinant of inducible ischemia and symptoms. However, after the performance of hundreds of thousands of percutaneous coronary revascularizations (PCI) worldwide, outcome analysis suggests that the direct relationship between chronic obstructive coronary atherosclerosis and ischemic heart disease (IHD) may represent a too simplified view of IHD; growing evidence has demonstrated the importance of a number of other underlying mechanisms. The purpose of this review is to highlight the multiple mechanisms responsible of myocardial ischemia.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"56 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-07-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"81433764","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2022-07-31DOI: 10.17473/1971-6818-2022-2-1
Eugrnio Eugenio
L’ecostress si basa sulle alterazioni della cinetica regionale ed è oggi in una posizione centrale nella pratica cardiologica, con una indicazione di classe 1 per la diagnosi di coronaropatia nelle linee guida europee e americane. I test funzionali dovrebbero però esplorare anche altri aspetti della vulnerabilità fisiopatologica e prognostica del paziente, non solo la stenosi coronarica e l’ischemia inducibile. Nel protocollo stato dell’arte, lo stress eco valuta 5 diversi bersagli fisiopatologici che convergono concettualmente e logisticamente nel protocollo ABCDE. Lo step A valuta la cinetica regionale con eco bidimensionale. Lo step B valuta la congestione polmonare con le linee B all’eco polmonare. Lo step C valuta la riserva contrattile con la volumetria del ventricolo sinistro. Lo step D valuta il microcircolo coronarico con il Doppler pulsato nella coronaria discendente anteriore medio-distale. Lo step E valuta la risposta in frequenza mediante ECG. Sono finestre diagnostiche su 5 diverse riserve funzionali in un solo test: coronarica epicardica (A), diastolica (B), contrattile (C), coronarica microcircolatoria (D) e simpatica (E). Lo stress eco con protocollo ABCDE è ecumenico (adatto a tutti gli stress) e onnivoro (adatto a tutti i pazienti). L’ecocardiografia è ubiquitaria e democratica (disponibile ovunque e a chiunque), e si basa su una tecnologia sostenibile, perché a basso costo, senza radiazioni ionizzanti, e con minimo impatto ambientale.
{"title":"Stress eco 2030","authors":"Eugrnio Eugenio","doi":"10.17473/1971-6818-2022-2-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-2-1","url":null,"abstract":"L’ecostress si basa sulle alterazioni della cinetica regionale ed è oggi in una posizione centrale nella pratica cardiologica, con una indicazione di classe 1 per la diagnosi di coronaropatia nelle linee guida europee e americane. I test funzionali dovrebbero però esplorare anche altri aspetti della vulnerabilità fisiopatologica e prognostica del paziente, non solo la stenosi coronarica e l’ischemia inducibile. Nel protocollo stato dell’arte, lo stress eco valuta 5 diversi bersagli fisiopatologici che convergono concettualmente e logisticamente nel protocollo ABCDE. Lo step A valuta la cinetica regionale con eco bidimensionale. Lo step B valuta la congestione polmonare con le linee B all’eco polmonare. Lo step C valuta la riserva contrattile con la volumetria del ventricolo sinistro. Lo step D valuta il microcircolo coronarico con il Doppler pulsato nella coronaria discendente anteriore medio-distale. Lo step E valuta la risposta in frequenza mediante ECG. Sono finestre diagnostiche su 5 diverse riserve funzionali in un solo test: coronarica epicardica (A), diastolica (B), contrattile (C), coronarica microcircolatoria (D) e simpatica (E). Lo stress eco con protocollo ABCDE è ecumenico (adatto a tutti gli stress) e onnivoro (adatto a tutti i pazienti). L’ecocardiografia è ubiquitaria e democratica (disponibile ovunque e a chiunque), e si basa su una tecnologia sostenibile, perché a basso costo, senza radiazioni ionizzanti, e con minimo impatto ambientale.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"6 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-07-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"79629106","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2022-07-31DOI: 10.17473/1971-6818-2022-2-4
M. De Luca, Giovanni Alma, Giorgio Bosso, Amodio Botta, V. Carbone, Giovanni Carella, F. Ferrara, Biagio Fimiani, Vincenzo Guardasole, F. Guarnaccia, Alessandro Iandolo, A. Maffettone, S. Masi, S. Murolo, Maurizio Olivares, G. Romano, Giosuè Santoro, S. Soreca, Antonio Valvano, G. Zito, Ugo Oliviero
I pazienti con malattie cardiometaboliche hanno un percorso diagnostico-terapeutico particolarmente complesso, che coinvolge molteplici figure professionali. Cardiologo e diabetologo, i coordinatori di questo processo, devono reciprocamente contribuire alla realizzazione di un percorso virtuoso comune di cure e di assistenza. Con queste premesse è stato costituito un gruppo di miglioramento formato da cardiologi ARCA (Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali) e diabetologi AMD (Associazione Medici Diabetologici) che operano in Campania, per definire le criticità della realtà in cui si opera e realizzare un PDTA dedicato, che consideri i diversi stadi clinici dell’associazione Scompenso Cardiaco (SC) e Diabete e proponga processi diagnostici e terapeutici condivisi. Il documento ripercorre le evidenze disponibili e raccoglie le opinioni del gruppo circa l’individuazione di pazienti a più alto rischio di diabete e/o scompenso e il management del paziente con diagnosi nota di diabete mellito e scompenso cardiaco.
{"title":"Lo scompenso cardiaco nel paziente con diabete mellito: Indicazioni dal gruppo di studio ARCA-AMD Campania","authors":"M. De Luca, Giovanni Alma, Giorgio Bosso, Amodio Botta, V. Carbone, Giovanni Carella, F. Ferrara, Biagio Fimiani, Vincenzo Guardasole, F. Guarnaccia, Alessandro Iandolo, A. Maffettone, S. Masi, S. Murolo, Maurizio Olivares, G. Romano, Giosuè Santoro, S. Soreca, Antonio Valvano, G. Zito, Ugo Oliviero","doi":"10.17473/1971-6818-2022-2-4","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-2-4","url":null,"abstract":"I pazienti con malattie cardiometaboliche hanno un percorso diagnostico-terapeutico particolarmente complesso, che coinvolge molteplici figure professionali. Cardiologo e diabetologo, i coordinatori di questo processo, devono reciprocamente contribuire alla realizzazione di un percorso virtuoso comune di cure e di assistenza. Con queste premesse è stato costituito un gruppo di miglioramento formato da cardiologi ARCA (Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali) e diabetologi AMD (Associazione Medici Diabetologici) che operano in Campania, per definire le criticità della realtà in cui si opera e realizzare un PDTA dedicato, che consideri i diversi stadi clinici dell’associazione Scompenso Cardiaco (SC) e Diabete e proponga processi diagnostici e terapeutici condivisi. Il documento ripercorre le evidenze disponibili e raccoglie le opinioni del gruppo circa l’individuazione di pazienti a più alto rischio di diabete e/o scompenso e il management del paziente con diagnosi nota di diabete mellito e scompenso cardiaco.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-07-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"89851922","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2022-07-22DOI: 10.17473/1971-6818-2022-2-5
R. Del Pinto, G. Baldini, C. Ferri, G. Zito
Background: Hypertension and LDL hypercholesterolemia often coexist, and their effective treatment has favorable implications for cardiovascular health. We aimed at defining the impact of amlodipine and rosuvastatin as free or fixed combinations on blood pressure (BP) and LDL-cholesterol, and the satisfaction with treatment, in hypertensive individuals with LDL hypercholesterolemia. Methods: A spontaneous longitudinal observational study was conducted at Italian cardiology outpatients clinics. Eligible individuals (age ≥ 18y, informed consent, stable 5 or 10 mg amlodipine therapy in addition to a RAAS inhibitor, stable 10 or 20 mg rosuvastatin therapy) underwent home and office BP and LDL-cholesterol assessment at 12 and 24 weeks. BP and LDL-cholesterol control rates and satisfaction with the fixed combination were assessed. Results: 285 participants were enrolled (51%M; 67 ± 10y; 94 on the free combination). At 12 weeks, mean BP and LDL-cholesterol were reduced in both groups, with higher hypertension control rates in the fixed combination group; at 24 weeks they were further reduced compared with baseline, and home systolic BP was lower in the fixed than the free combination group (121.9 ± 17.6 vs 129.4 ± 8.5 mmHg; p = 0.03). Patients in the fixed combination reported higher satisfaction with this regimen than with the free combination. Conclusions: The fixed combination of calcium channel blocker and statin appears to have advantages in terms of clinical efficacy and patients’ satisfaction.
背景:高血压和低密度脂蛋白高胆固醇血症经常共存,有效治疗对心血管健康有积极意义。我们的目的是确定氨氯地平和瑞舒伐他汀作为自由或固定组合对高血压患者伴低密度脂蛋白高胆固醇血症的血压(BP)和低密度脂蛋白胆固醇的影响,以及治疗满意度。方法:在意大利心脏病门诊进行了一项自发的纵向观察研究。符合条件的个体(年龄≥18岁,知情同意,除RAAS抑制剂外稳定使用5或10 mg氨氯地平治疗,稳定使用10或20 mg瑞舒伐他汀治疗)在12周和24周时接受家庭和办公室血压和ldl -胆固醇评估。评估血压和低密度脂蛋白胆固醇控制率及对固定组合的满意度。结果:285名受试者入组(51%M;67±10y;94对自由组合)。12周时,两组患者的平均血压和低密度脂蛋白胆固醇均降低,固定联合组高血压控制率较高;在24周时,与基线相比,它们进一步降低,固定组的家庭收缩压低于自由联合组(121.9±17.6 vs 129.4±8.5 mmHg;P = 0.03)。固定联合治疗的患者对该方案的满意度高于自由联合治疗。结论:钙通道阻滞剂与他汀类药物固定联合治疗在临床疗效和患者满意度方面具有优势。
{"title":"ROSuvastatin and Amlodipine as free or fixed combination on theRApeutic taRgets and treatment Adherence in hypertensive, hypercholesterolemic individuals. ROSA RARA: a spontaneous, observational study conducted by italian outpatient cardiologists","authors":"R. Del Pinto, G. Baldini, C. Ferri, G. Zito","doi":"10.17473/1971-6818-2022-2-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-2-5","url":null,"abstract":"Background: Hypertension and LDL hypercholesterolemia often coexist, and their effective treatment has favorable implications for cardiovascular health. We aimed at defining the impact of amlodipine and rosuvastatin as free or fixed combinations on blood pressure (BP) and LDL-cholesterol, and the satisfaction with treatment, in hypertensive individuals with LDL hypercholesterolemia. Methods: A spontaneous longitudinal observational study was conducted at Italian cardiology outpatients clinics. Eligible individuals (age ≥ 18y, informed consent, stable 5 or 10 mg amlodipine therapy in addition to a RAAS inhibitor, stable 10 or 20 mg rosuvastatin therapy) underwent home and office BP and LDL-cholesterol assessment at 12 and 24 weeks. BP and LDL-cholesterol control rates and satisfaction with the fixed combination were assessed. Results: 285 participants were enrolled (51%M; 67 ± 10y; 94 on the free combination). At 12 weeks, mean BP and LDL-cholesterol were reduced in both groups, with higher hypertension control rates in the fixed combination group; at 24 weeks they were further reduced compared with baseline, and home systolic BP was lower in the fixed than the free combination group (121.9 ± 17.6 vs 129.4 ± 8.5 mmHg; p = 0.03). Patients in the fixed combination reported higher satisfaction with this regimen than with the free combination. Conclusions: The fixed combination of calcium channel blocker and statin appears to have advantages in terms of clinical efficacy and patients’ satisfaction.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"26 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-07-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"89245775","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2022-05-31DOI: 10.17473/1971-6818-2022-1-11
S. Favilli
Le malattie cardiovascolari costituiscono la prima causa indiretta di mortalità materna in gravidanza. Fra le cardiopatie pre-esistenti alla gravidanza, le Cardiopatie Congenite (CC) rappresentano la condizione più frequente nei paesi occidentali, mentre gli esiti della Malattia Reumatica rimangono la prima causa di morte materna nei paesi in via di sviluppo. Anche se molto più rare delle CC, le Cardiomiopatie, soprattutto le forme dilatative, sono la causa più frequente di scompenso cardiaco in gravidanza. La stratificazione del rischio è fondamentale in tutte le donne portatrici di cardiopatia che desiderano una gravidanza; idealmente la valutazione completa delle condizioni cardiovascolari, l’eventuale correzione di fattori di rischio modificabili ed un counselling strutturato dovrebbero precedere la gravidanza. In tutte le cardiopatie moderate o severe, la consulenza pre-concezionale, la gestione della gravidanza e la programmazione del parto dovrebbero essere affidate ad un team multidisciplinare con esperienza nelle gravidanze ad alto rischio.
{"title":"Affrontare la gravidanza con una cardiopatia","authors":"S. Favilli","doi":"10.17473/1971-6818-2022-1-11","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-1-11","url":null,"abstract":"Le malattie cardiovascolari costituiscono la prima causa indiretta di mortalità materna in gravidanza. Fra le cardiopatie pre-esistenti alla gravidanza, le Cardiopatie Congenite (CC) rappresentano la condizione più frequente nei paesi occidentali, mentre gli esiti della Malattia Reumatica rimangono la prima causa di morte materna nei paesi in via di sviluppo. Anche se molto più rare delle CC, le Cardiomiopatie, soprattutto le forme dilatative, sono la causa più frequente di scompenso cardiaco in gravidanza. La stratificazione del rischio è fondamentale in tutte le donne portatrici di cardiopatia che desiderano una gravidanza; idealmente la valutazione completa delle condizioni cardiovascolari, l’eventuale correzione di fattori di rischio modificabili ed un counselling strutturato dovrebbero precedere la gravidanza. In tutte le cardiopatie moderate o severe, la consulenza pre-concezionale, la gestione della gravidanza e la programmazione del parto dovrebbero essere affidate ad un team multidisciplinare con esperienza nelle gravidanze ad alto rischio.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"73 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2022-05-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"74954508","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2022-05-31DOI: 10.17473/1971-6818-2022-1-1
A. Carè
L’approccio di genere rappresenta un cambiamento culturale che pone ogni persona al centro della cura. È un vero cambio di prospettiva che indica come aspetti fondamentali l’inclusione e la valorizzazione delle variabili biologiche, ambientali e sociali, dalle quali possono dipendere le differenze di salute tra i generi. La legge 3/2018 all’articolo 3 “Applicazione e diffusione della medicina di genere nel Servizio Sanitario Nazionale”, attraverso un Piano attuativo e con l’istituzione presso l'Istituto Superiore di Sanità dell’Osservatorio Nazionale per la Medicina di Genere, riporta gli step da considerare per assicurare l’avvio, il mantenimento nel tempo e il monitoraggio delle azioni richieste. Scopo primario sarà il raggiungimento di una reale equità nelle cure che tenga conto delle differenze di sesso e genere nella programmazione e nell’organizzazione dell’offerta sanitaria.
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