Pub Date : 2023-03-14DOI: 10.17473/1971-6818-2022-4-4
Adele Lillo
Le malattie cardiovascolari (MCV) rappresentano la principale causa di mortalità a livello globale, con una prevalenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini, seppur tardiva spesso di un decennio. Per questo nella valutazione del rischio cardiovascolare di una donna, oltre all’impatto dei fattori di rischio tradizionali, dobbiamo tener conto di fattori predominanti nel sesso femminile, fattori correlati alla fase riproduttiva, alla fase della gravidanza ed alla fase menopausale. L’importanza di valutare questi tre momenti nella vita di una donna e di applicare specifiche strategie di intervento per ridurre il relativo aumentato rischio CV, è stato ampiamente rimarcato da un recente documento di consenso redatto dalle Società Europee di Cardiologia, Endocrinologia, Ginecologia. Tutto questo ci ha fatto comprendere la necessità di creare un ambulatorio di Cardiologia di Genere dedicato alla stratificazione, all’approfondimento ed alla valutazione diagnostica e terapeutica delle donne nelle tre fasi più importanti della loro vita. A ciascun gruppo di donne è corrisposto uno specifico percorso di intervento e di prevenzione. Da gennaio 2020 a maggio 2022 abbiamo valutato 720 donne, con un’età media di 66 anni, per lo più affette da ipertensione arteriosa ed ipercolesterolemia. I risultati ottenuti e l’entusiasmo delle pazienti hanno permesso l’inserimento del nostro Ambulatorio di Cardiologia di Genere nel Bilancio di Genere 2020 della ASL BARI.
心血管疾病(MCV)是全球死亡的主要原因,女性比男性更普遍,尽管往往晚了10年。因此,在评估妇女的心血管风险时,除了传统的风险因素的影响外,我们还必须考虑到妇女中占主导地位的因素,这些因素与生殖、怀孕和绝经阶段有关。欧洲心脏病学、内分泌学和妇科公司最近发表的一份共识文件充分强调了评估妇女生命中的这三个阶段以及实施具体干预战略以减少其风险增加的重要性。所有这些都使我们认识到有必要设立一个性别心脏病学诊所,专门研究妇女生命中最重要的三个阶段的分层、深入研究和诊断和治疗评价。每个妇女群体都有自己的干预和预防路线。从2020年1月到2022年5月,我们评估了720名平均年龄为66岁的女性,其中大多数患有动脉高压和高胆固醇血症。结果和患者的热情使我们的性别心脏病诊所成为ASL BARI 2020年性别预算的一部分。
{"title":"Percorso di un Ambulatorio di Cardiologia di Genere nell’ASL Bari: il PROGETTO DONNA","authors":"Adele Lillo","doi":"10.17473/1971-6818-2022-4-4","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-4-4","url":null,"abstract":"Le malattie cardiovascolari (MCV) rappresentano la principale causa di mortalità a livello globale, con una prevalenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini, seppur tardiva spesso di un decennio. Per questo nella valutazione del rischio cardiovascolare di una donna, oltre all’impatto dei fattori di rischio tradizionali, dobbiamo tener conto di fattori predominanti nel sesso femminile, fattori correlati alla fase riproduttiva, alla fase della gravidanza ed alla fase menopausale. L’importanza di valutare questi tre momenti nella vita di una donna e di applicare specifiche strategie di intervento per ridurre il relativo aumentato rischio CV, è stato ampiamente rimarcato da un recente documento di consenso redatto dalle Società Europee di Cardiologia, Endocrinologia, Ginecologia. Tutto questo ci ha fatto comprendere la necessità di creare un ambulatorio di Cardiologia di Genere dedicato alla stratificazione, all’approfondimento ed alla valutazione diagnostica e terapeutica delle donne nelle tre fasi più importanti della loro vita. A ciascun gruppo di donne è corrisposto uno specifico percorso di intervento e di prevenzione. Da gennaio 2020 a maggio 2022 abbiamo valutato 720 donne, con un’età media di 66 anni, per lo più affette da ipertensione arteriosa ed ipercolesterolemia. I risultati ottenuti e l’entusiasmo delle pazienti hanno permesso l’inserimento del nostro Ambulatorio di Cardiologia di Genere nel Bilancio di Genere 2020 della ASL BARI.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"13 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-14","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"72773894","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-03-14DOI: 10.17473/1971-6818-2022-4-8
Franco Cosmi, Rosario Brischetto
Il libro di Franco Cosmi e Rosario Brischetto ha una valenza pedagogica e storica. È tutt’altro che un acritico inno alla scienza perché discute puntualmente i vantaggi che il ricorso sistematico all’esperienza controllata, costituito dal metodo scientifico, riveste per la salute individuale e il benessere collettivo. Per apprezzare questi vantaggi occorre imparare a conoscere nella sua complessità il progresso della medicina dall’antichità fino alla ricerca più recente, rappresentata da un protagonista italiano: il prof. Silvio Garattini, direttore dell’istituto Mario Negri, che è citato nell’esergo di ciascuno dei ventidue capitoli. Gli autori affrontano l’arduo compito di divulgare temi molto complessi e discussi (in particolare a partire dalla pandemia COVID, spesso da parte di comunicatori abili ma poco preparati e troppo attenti al successo mediatico), senza eluderne la problematicità, che costituisce di per sé un fattore poco gradito al grande pubblico.
{"title":"Imparare il metodo scientifico – Da Ippocrate a Garattini","authors":"Franco Cosmi, Rosario Brischetto","doi":"10.17473/1971-6818-2022-4-8","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-4-8","url":null,"abstract":"Il libro di Franco Cosmi e Rosario Brischetto ha una valenza pedagogica e storica. È tutt’altro che un acritico inno alla scienza perché discute puntualmente i vantaggi che il ricorso sistematico all’esperienza controllata, costituito dal metodo scientifico, riveste per la salute individuale e il benessere collettivo. Per apprezzare questi vantaggi occorre imparare a conoscere nella sua complessità il progresso della medicina dall’antichità fino alla ricerca più recente, rappresentata da un protagonista italiano: il prof. Silvio Garattini, direttore dell’istituto Mario Negri, che è citato nell’esergo di ciascuno dei ventidue capitoli. Gli autori affrontano l’arduo compito di divulgare temi molto complessi e discussi (in particolare a partire dalla pandemia COVID, spesso da parte di comunicatori abili ma poco preparati e troppo attenti al successo mediatico), senza eluderne la problematicità, che costituisce di per sé un fattore poco gradito al grande pubblico.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"82 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-14","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"91336450","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-03-14DOI: 10.17473/1971-6818-2022-4-7
Alessandro Kratter, Lorenzo Niro, C. Bergamini
Riportiamo un raro caso di anomalia valvolare congenita. Una donna asintomatica di 17 anni è stata indirizzata al nostro laboratorio di ecocardiografia per una valutazione di idoneità allo sport agonistico (pattinaggio artistico). La paziente non presentava altre anomalie cardiache congenite né anamnesi familiare di malattie cardiovascolari. L’ecocardiografia transtoracica e la risonanza magnetica cardiaca hanno rivelato una malformazione quadricuspide della valvola aortica con un lieve rigurgito aortico.
{"title":"Il quadrifoglio non è sempre sinonimo di fortuna. Un caso di valvola aortica quadricuspide e revisione della letteratura","authors":"Alessandro Kratter, Lorenzo Niro, C. Bergamini","doi":"10.17473/1971-6818-2022-4-7","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-4-7","url":null,"abstract":"Riportiamo un raro caso di anomalia valvolare congenita. Una donna asintomatica di 17 anni è stata indirizzata al nostro laboratorio di ecocardiografia per una valutazione di idoneità allo sport agonistico (pattinaggio artistico). La paziente non presentava altre anomalie cardiache congenite né anamnesi familiare di malattie cardiovascolari. L’ecocardiografia transtoracica e la risonanza magnetica cardiaca hanno rivelato una malformazione quadricuspide della valvola aortica con un lieve rigurgito aortico.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"16 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-14","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"86950089","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-03-14DOI: 10.17473/1971-6818-2022-4-5
Giorgio Bosso, Mariarosaria De Luca, Ugo Oliviero
Lo scompenso cardiaco (SC) rappresenta una delle principali cause di morbilità e mortalità a livello globale. Il trattamento dell’insufficienza cardiaca richiede un approccio complesso che comprende l’educazione del paziente, un regime medico ottimale e la riduzione delle riacutizzazioni. Tale processo di cura è a carico dello specialista cardiologo in un setting ambulatoriale dedicato cui convergono specifiche figure professionali e risorse strumentali. Il sistema di cura extraospedaliero dovrebbe essere preparato a farsi carico del paziente complesso con SC in un percorso strutturato che concili offerte assistenziali e bisogni. L’ambulatorio dedicato di SC può rappresentare un elemento di continuità assistenziale indispensabile per una corretta assistenza a questi pazienti, garantendo una presa in carico globale. In aggiunta, la telemedicina può essere applicata ai pazienti con scompenso cardiaco sia per comunicare con il team curante, sia per la registrazione, la trasmissione a distanza, l’archiviazione e l’interpretazione di parametri cardiocircolatori. Le visite in telemedicina rappresentano uno strumento fondamentale per effettuare valutazioni intermedie tra una visita ambulatoriale e l’altra.
{"title":"Scompenso cardiaco: modelli di assistenza territoriale","authors":"Giorgio Bosso, Mariarosaria De Luca, Ugo Oliviero","doi":"10.17473/1971-6818-2022-4-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-4-5","url":null,"abstract":"Lo scompenso cardiaco (SC) rappresenta una delle principali cause di morbilità e mortalità a livello globale. Il trattamento dell’insufficienza cardiaca richiede un approccio complesso che comprende l’educazione del paziente, un regime medico ottimale e la riduzione delle riacutizzazioni. Tale processo di cura è a carico dello specialista cardiologo in un setting ambulatoriale dedicato cui convergono specifiche figure professionali e risorse strumentali. Il sistema di cura extraospedaliero dovrebbe essere preparato a farsi carico del paziente complesso con SC in un percorso strutturato che concili offerte assistenziali e bisogni. L’ambulatorio dedicato di SC può rappresentare un elemento di continuità assistenziale indispensabile per una corretta assistenza a questi pazienti, garantendo una presa in carico globale. In aggiunta, la telemedicina può essere applicata ai pazienti con scompenso cardiaco sia per comunicare con il team curante, sia per la registrazione, la trasmissione a distanza, l’archiviazione e l’interpretazione di parametri cardiocircolatori. Le visite in telemedicina rappresentano uno strumento fondamentale per effettuare valutazioni intermedie tra una visita ambulatoriale e l’altra.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"48 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-14","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135798061","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-03-14DOI: 10.17473/1971-6818-2022-5
Giorgio Bosso, M. De Luca, Ugo Oliviero
Lo scompenso cardiaco (SC) rappresenta una delle principali cause di morbilità e mortalità a livello globale. Il trattamento dell’insufficienza cardiaca richiede un approccio complesso che comprende l’educazione del paziente, un regime medico ottimale e la riduzione delle riacutizzazioni. Tale processo di cura è a carico dello specialista cardiologo in un setting ambulatoriale dedicato cui convergono specifiche figure professionali e risorse strumentali. Il sistema di cura extraospedaliero dovrebbe essere preparato a farsi carico del paziente complesso con SC in un percorso strutturato che concili offerte assistenziali e bisogni. L’ambulatorio dedicato di SC può rappresentare un elemento di continuità assistenziale indispensabile per una corretta assistenza a questi pazienti, garantendo una presa in carico globale. In aggiunta, la telemedicina può essere applicata ai pazienti con scompenso cardiaco sia per comunicare con il team curante, sia per la registrazione, la trasmissione a distanza, l’archiviazione e l’interpretazione di parametri cardiocircolatori. Le visite in telemedicina rappresentano uno strumento fondamentale per effettuare valutazioni intermedie tra una visita ambulatoriale e l’altra.
{"title":"Scompenso cardiaco: modelli di assistenza territoriale","authors":"Giorgio Bosso, M. De Luca, Ugo Oliviero","doi":"10.17473/1971-6818-2022-5","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-5","url":null,"abstract":"Lo scompenso cardiaco (SC) rappresenta una delle principali cause di morbilità e mortalità a livello globale. Il trattamento dell’insufficienza cardiaca richiede un approccio complesso che comprende l’educazione del paziente, un regime medico ottimale e la riduzione delle riacutizzazioni. Tale processo di cura è a carico dello specialista cardiologo in un setting ambulatoriale dedicato cui convergono specifiche figure professionali e risorse strumentali. Il sistema di cura extraospedaliero dovrebbe essere preparato a farsi carico del paziente complesso con SC in un percorso strutturato che concili offerte assistenziali e bisogni. L’ambulatorio dedicato di SC può rappresentare un elemento di continuità assistenziale indispensabile per una corretta assistenza a questi pazienti, garantendo una presa in carico globale. In aggiunta, la telemedicina può essere applicata ai pazienti con scompenso cardiaco sia per comunicare con il team curante, sia per la registrazione, la trasmissione a distanza, l’archiviazione e l’interpretazione di parametri cardiocircolatori. Le visite in telemedicina rappresentano uno strumento fondamentale per effettuare valutazioni intermedie tra una visita ambulatoriale e l’altra.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"74 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-14","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"90818135","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-03-14DOI: 10.17473/1971-6818-2022-4-9
Politica Sanitaria
Avendo raccolto numerose istanze da parte dei nostri lettori ed avendo effettivamente constatato che alla luce dei recenti risultati di grandi trials clinici e delle modifiche delle Linee Guida internazionali e quindi in ultimo delle disposizioni di AIFA in merito alla prescrivibilità e rimborsabilità della classe di farmaci denominata chimicamente ‘Gliflozine’ e dal punto di vista farmacodinamico ‘SodioGlucosio Transferasi 2 inibitori (SGLT2i), abbiamo voluto riportare quali siano le regole prescrittive attuali in Italia. Potrebbero esserci modifiche a breve per il riconoscimento di alcune indicazioni a singole molecole. Si precisa che al momento in Italia sono in commercio 4 molecole appartenenti a questa classe di farmaci.
{"title":"Collaborazioni Politica sanitaria Prescrivibilità e rimborsabilità degli SGLT2i. La nota 100 AIFA","authors":"Politica Sanitaria","doi":"10.17473/1971-6818-2022-4-9","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-4-9","url":null,"abstract":"Avendo raccolto numerose istanze da parte dei nostri lettori ed avendo effettivamente constatato che alla luce dei recenti risultati di grandi trials clinici e delle modifiche delle Linee Guida internazionali e quindi in ultimo delle disposizioni di AIFA in merito alla prescrivibilità e rimborsabilità della classe di farmaci denominata chimicamente ‘Gliflozine’ e dal punto di vista farmacodinamico ‘SodioGlucosio Transferasi 2 inibitori (SGLT2i), abbiamo voluto riportare quali siano le regole prescrittive attuali in Italia. Potrebbero esserci modifiche a breve per il riconoscimento di alcune indicazioni a singole molecole. Si precisa che al momento in Italia sono in commercio 4 molecole appartenenti a questa classe di farmaci.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"5 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-14","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"80160149","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-03-14DOI: 10.17473/1971-6818-2022-4-6
G. Pasanisi, Rosario Lordi, Federica Brandola, Marco Cecchin, Roberto Pellerino, Angela Piccinini, G. Grazzi, Biagio Sassone
La prescrizione dell’attività fisica, quando indicata, deve essere un compito imprescindibile del cardiologo, il quale deve fornire al paziente precise indicazioni su tipologia, frequenza, intensità e durata dell’esercizio da svolgere. Questa pratica è spesso trascurata nonostante i benefici dell’attività fisica in prevenzione primaria e secondaria siano ampiamente documentati. L’obiettivo di questo lavoro è di presentare un nuovo modello organizzativo per la prescrizione di esercizio fisico che coinvolge la figura professionale del chinesiologo dell’attività motoria preventiva ed adattata al fianco del cardiologo ambulatoriale.
{"title":"Nuovo modello organizzativo ambulatoriale per la prescrizione di esercizio fisico in prevenzione primaria e secondaria","authors":"G. Pasanisi, Rosario Lordi, Federica Brandola, Marco Cecchin, Roberto Pellerino, Angela Piccinini, G. Grazzi, Biagio Sassone","doi":"10.17473/1971-6818-2022-4-6","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-4-6","url":null,"abstract":"La prescrizione dell’attività fisica, quando indicata, deve essere un compito imprescindibile del cardiologo, il quale deve fornire al paziente precise indicazioni su tipologia, frequenza, intensità e durata dell’esercizio da svolgere. Questa pratica è spesso trascurata nonostante i benefici dell’attività fisica in prevenzione primaria e secondaria siano ampiamente documentati. L’obiettivo di questo lavoro è di presentare un nuovo modello organizzativo per la prescrizione di esercizio fisico che coinvolge la figura professionale del chinesiologo dell’attività motoria preventiva ed adattata al fianco del cardiologo ambulatoriale.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"2 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-14","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"84200982","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-03-14DOI: 10.17473/1971-6818-2022-4-1
Ettore Antoncecchi, E. Orsini
Da tempo ormai stiamo sostenendo che Cardiologia Ambulatoriale e Cardiologia Territoriale non sono termini fra loro indipendenti né, tanto meno, antitetici, bensì in larga misura sinonimi della stessa disciplina. La cardiologia del territorio è semplicemente una articolazione della più generale cardiologia ambulatoriale. L’ambulatorio cardiologico ha infatti la stessa struttura, lo stesso ruolo e le stesse finalità sia se ubicato in un ospedale, sia se ubicato sul territorio, cioè in una sede extraospedaliera. Non è dunque un caso che A.R.C.A. abbia preferito definirsi fin dalla sua fondazione l’associazione dei cardiologi ambulatoriali e non l’associazione dei cardiologi extraospedalieri o l’associazione dei cardiologi del territorio. Cardiologia ambulatoriale ha connotazioni molto più ampie rispetto agli altri due termini. Nell’ambulatorio cardiologico, indifferentemente se collocato in ospedale o fuori dall’ospedale, la disciplina specialistica cardiologica è articolata in una serie di attività importanti e differenziate fra loro: – gestione del profilo di rischio individuale, identificazione e trattamento dei fattori di rischio, counseling sugli stili di vita: in altre parole prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari; – prevenzione secondaria e terziaria delle malattie cardiovascolari; – valutazione e presa in carico dei pazienti con sintomi indicativi di sospetta cardiopatia (dolore toracico, dispnea, cardiopalmo, sincope, ecc.). – gestione diagnostica, terapeutica e stratificazione del rischio di questi pazienti per l’avvio ad eventuali ulteriori processi di cura; – follow-up a lungo termine dopo la fase acuta di una cardiopatia; – follow-up di patologie tipicamente croniche come l’ipertensione arteriosa e lo scompenso cardiaco.
{"title":"Cardiologia Ambulatoriale. Disciplina specialistica o superspecialistica?","authors":"Ettore Antoncecchi, E. Orsini","doi":"10.17473/1971-6818-2022-4-1","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-4-1","url":null,"abstract":"Da tempo ormai stiamo sostenendo che Cardiologia Ambulatoriale e Cardiologia Territoriale non sono termini fra loro indipendenti né, tanto meno, antitetici, bensì in larga misura sinonimi della stessa disciplina. La cardiologia del territorio è semplicemente una articolazione della più generale cardiologia ambulatoriale. L’ambulatorio cardiologico ha infatti la stessa struttura, lo stesso ruolo e le stesse finalità sia se ubicato in un ospedale, sia se ubicato sul territorio, cioè in una sede extraospedaliera. Non è dunque un caso che A.R.C.A. abbia preferito definirsi fin dalla sua fondazione l’associazione dei cardiologi ambulatoriali e non l’associazione dei cardiologi extraospedalieri o l’associazione dei cardiologi del territorio. Cardiologia ambulatoriale ha connotazioni molto più ampie rispetto agli altri due termini. Nell’ambulatorio cardiologico, indifferentemente se collocato in ospedale o fuori dall’ospedale, la disciplina specialistica cardiologica è articolata in una serie di attività importanti e differenziate fra loro: – gestione del profilo di rischio individuale, identificazione e trattamento dei fattori di rischio, counseling sugli stili di vita: in altre parole prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari; – prevenzione secondaria e terziaria delle malattie cardiovascolari; – valutazione e presa in carico dei pazienti con sintomi indicativi di sospetta cardiopatia (dolore toracico, dispnea, cardiopalmo, sincope, ecc.). – gestione diagnostica, terapeutica e stratificazione del rischio di questi pazienti per l’avvio ad eventuali ulteriori processi di cura; – follow-up a lungo termine dopo la fase acuta di una cardiopatia; – follow-up di patologie tipicamente croniche come l’ipertensione arteriosa e lo scompenso cardiaco.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"81 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-14","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"90943892","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-03-14DOI: 10.17473/1971-6818-2022-4-2
Ettore Antoncecchi, Giulia De Martino
In questo lavoro viene presentata l’esperienza di un ambulatorio cardiologico territoriale della Regione Puglia (Italia) dedicato al follow-up del paziente reduce da una sindrome coronarica acuta o da una rivascolarizzazione coronarica elettiva. Il follow-up è condotto con il coordinamento di un care-manager rappresentato da un infermiere che fa da tramite tra il paziente, il cardiologo dell’ambulatorio, quello ospedaliero e il medico di medicina generale. L’infermiere, in particolare, è stato addestrato ad effettuare il counseling su stile di vita, aderenza alle terapie farmacologiche e osservazione dei controlli, raccogliendo anche sintomi ed eventi. La flow-chart seguita è quella di un progetto precedentemente attuato, chiamato PONTE-SCA. Sono ricordati anche i risultati positivi di questo progetto. In conclusione si dimostra che, nonostante le difficoltà organizzative e di reperimento delle risorse, questa modalità assistenziale ha indubbi vantaggi clinici e farmacoeconomici.
{"title":"Ambulatorio territoriale del paziente dopo Sindrome Coronarica Acuta","authors":"Ettore Antoncecchi, Giulia De Martino","doi":"10.17473/1971-6818-2022-4-2","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-4-2","url":null,"abstract":"In questo lavoro viene presentata l’esperienza di un ambulatorio cardiologico territoriale della Regione Puglia (Italia) dedicato al follow-up del paziente reduce da una sindrome coronarica acuta o da una rivascolarizzazione coronarica elettiva. Il follow-up è condotto con il coordinamento di un care-manager rappresentato da un infermiere che fa da tramite tra il paziente, il cardiologo dell’ambulatorio, quello ospedaliero e il medico di medicina generale. L’infermiere, in particolare, è stato addestrato ad effettuare il counseling su stile di vita, aderenza alle terapie farmacologiche e osservazione dei controlli, raccogliendo anche sintomi ed eventi. La flow-chart seguita è quella di un progetto precedentemente attuato, chiamato PONTE-SCA. Sono ricordati anche i risultati positivi di questo progetto. In conclusione si dimostra che, nonostante le difficoltà organizzative e di reperimento delle risorse, questa modalità assistenziale ha indubbi vantaggi clinici e farmacoeconomici.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"14 32 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-14","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"91002601","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Pub Date : 2023-03-14DOI: 10.17473/1971-6818-2022-4-11
Angelica Cersosimo, Alfio Bianchi, Antonio Maggi, Riccardo Raddino
L’attivazione a lungo termine del sistema nervoso simpatico gioca un ruolo importante nella progressione dello scompenso cardiaco e nel rischio di morte improvvisa. Il ruolo del beta-bloccanti nei pazienti con insufficienza cardiaca rappresenta la pietra miliare della terapia dello scompenso cardiaco attraverso i risultati di molteplici studi. I beta-bloccanti migliorano significativamente la funzione ventricolare, la morbilità e la mortalità. Pertanto, questi farmaci devono essere somministrati con cautela e successivamente titolata la dose poiché all’inizio si assiste ad un peggioramento transitorio dei sintomi. Una volta iniziato il trattamento e raggiunto il dosaggio di mantenimento, il trattamento deve essere continuato al dosaggio massimo tollerato dal paziente. In questa review si discuterà del ruolo dei BB, dai risultati dei primi trial alla pratica clinica quotidiana.
{"title":"Il Betablocco: dalle consolidate evidenze dei trial ad una scelta terapeutica ragionata nella attuale pratica clinica","authors":"Angelica Cersosimo, Alfio Bianchi, Antonio Maggi, Riccardo Raddino","doi":"10.17473/1971-6818-2022-4-11","DOIUrl":"https://doi.org/10.17473/1971-6818-2022-4-11","url":null,"abstract":"L’attivazione a lungo termine del sistema nervoso simpatico gioca un ruolo importante nella progressione dello scompenso cardiaco e nel rischio di morte improvvisa. Il ruolo del beta-bloccanti nei pazienti con insufficienza cardiaca rappresenta la pietra miliare della terapia dello scompenso cardiaco attraverso i risultati di molteplici studi. I beta-bloccanti migliorano significativamente la funzione ventricolare, la morbilità e la mortalità. Pertanto, questi farmaci devono essere somministrati con cautela e successivamente titolata la dose poiché all’inizio si assiste ad un peggioramento transitorio dei sintomi. Una volta iniziato il trattamento e raggiunto il dosaggio di mantenimento, il trattamento deve essere continuato al dosaggio massimo tollerato dal paziente. In questa review si discuterà del ruolo dei BB, dai risultati dei primi trial alla pratica clinica quotidiana.","PeriodicalId":9447,"journal":{"name":"CARDIOLOGIA AMBULATORIALE","volume":"40 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2023-03-14","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"135798058","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}