Il testo esplora il percorso identitario di bambini nati in Italia e/o che vivono direttamente la migrazione in eta precoce. In particolare, l'autrice esamina discorsi e rappresentazioni di educatrici di scuola dell'infanzia sui bambini di 'seconda generazione' rispetto alla loro condizione di doppia-plurima appartenenza culturale, ai delicati processi di 'transculturazione' ad essa collegati, alla precoce esposizione a ideologie identitarie di tipo discriminatorio.
{"title":"Le nuove sfide identitarie dei bambini nella migrazione nelle parole di educatrici di scuola dell'infanzia","authors":"G. Pastori","doi":"10.1400/203152","DOIUrl":"https://doi.org/10.1400/203152","url":null,"abstract":"Il testo esplora il percorso identitario di bambini nati in Italia e/o che vivono direttamente la migrazione in eta precoce. In particolare, l'autrice esamina discorsi e rappresentazioni di educatrici di scuola dell'infanzia sui bambini di 'seconda generazione' rispetto alla loro condizione di doppia-plurima appartenenza culturale, ai delicati processi di 'transculturazione' ad essa collegati, alla precoce esposizione a ideologie identitarie di tipo discriminatorio.","PeriodicalId":36845,"journal":{"name":"Ricerche di Pedagogia e Didattica","volume":"5 1","pages":"173-188"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2010-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66616334","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Virtual & Real : percorsi didattici on-line per valorizzare le realtà museali locali : seminario di studio sui musei dell'educazione, Dipartimento di Scienze dell'Educazione, Università di Bologna","authors":"Barbara Caprara, C. Scala","doi":"10.1400/203215","DOIUrl":"https://doi.org/10.1400/203215","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":36845,"journal":{"name":"Ricerche di Pedagogia e Didattica","volume":"5 1","pages":"433-441"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2010-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66616027","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"L'incontro di Bruno Munari con la didattica attiva : i fondamenti pedagogici dei laboratori Giocare con l'arte","authors":"Laura Panizza","doi":"10.1400/157757","DOIUrl":"https://doi.org/10.1400/157757","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":36845,"journal":{"name":"Ricerche di Pedagogia e Didattica","volume":"4 1","pages":"1000-1019"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2009-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66596265","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
In questo breve saggio, si vogliono ripercorrere le fasi principali attraverso le quali si sviluppa un percorso di ricerca empirica e sperimentale in educazione, allo scopo di riflettere su alcune questioni importanti che si propongono al ricercatore durante il suo lavoro di indagine. Negli ultimi decenni, il dibattito nazionale e internazionale a questo proposito e stato molto vivace e complesso; la presente trattazione non pretende dunque di essere in alcun modo esaustiva, bensi mira a delineare i momenti piu significativi che caratterizzano un itinerario di indagine e a sottolineare il valore del fare ricerca in educazione quale prassi – di pensiero e di azione – che esige di essere, da un lato, teoricamente fondata e, dall’altro lato, metodologicamente rigorosa. Nel saggio verra prediletto l’approccio piu propriamente sperimentale e quantitativo, al fine di evidenziarne le peculiarita e le valenze nell’ambito della ricerca empirica in pedagogia; tale approccio sara tuttavia analizzato e discusso criticamente alla luce delle piu recenti riflessioni sui paradigmi teorici della ricerca nelle scienze sociali e sulle possibilita e i limiti dell’integrazione, teorica e metodologica, tra approcci quantitativo e qualitativo. Parole chiave: Pedagogia sperimentale, ricerca empirica, metodologia della ricerca, approccio quantitativo e approccio qualitativo
{"title":"Ricerca empirico-sperimentale in Pedagogia : alcuni appunti su riflessione teorica e sistematicità metodologica","authors":"Ira Vannini","doi":"10.1400/157758","DOIUrl":"https://doi.org/10.1400/157758","url":null,"abstract":"In questo breve saggio, si vogliono ripercorrere le fasi principali attraverso le quali si sviluppa un percorso di ricerca empirica e sperimentale in educazione, allo scopo di riflettere su alcune questioni importanti che si propongono al ricercatore durante il suo lavoro di indagine. Negli ultimi decenni, il dibattito nazionale e internazionale a questo proposito e stato molto vivace e complesso; la presente trattazione non pretende dunque di essere in alcun modo esaustiva, bensi mira a delineare i momenti piu significativi che caratterizzano un itinerario di indagine e a sottolineare il valore del fare ricerca in educazione quale prassi – di pensiero e di azione – che esige di essere, da un lato, teoricamente fondata e, dall’altro lato, metodologicamente rigorosa. Nel saggio verra prediletto l’approccio piu propriamente sperimentale e quantitativo, al fine di evidenziarne le peculiarita e le valenze nell’ambito della ricerca empirica in pedagogia; tale approccio sara tuttavia analizzato e discusso criticamente alla luce delle piu recenti riflessioni sui paradigmi teorici della ricerca nelle scienze sociali e sulle possibilita e i limiti dell’integrazione, teorica e metodologica, tra approcci quantitativo e qualitativo. Parole chiave: Pedagogia sperimentale, ricerca empirica, metodologia della ricerca, approccio quantitativo e approccio qualitativo","PeriodicalId":36845,"journal":{"name":"Ricerche di Pedagogia e Didattica","volume":"4 1","pages":"1000-1025"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2009-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66596272","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
In this article I tried to give teachers some suggestions on how to use in didactical activities a very interesting support: the Intel QX3 Computer Microscope. The Intel QX3 Computer Microscope contains no eyepieces, and images must be viewed through the accompanying software on the host computer that controls the microscope. Construction materials used in the assembly of the microscope are typical of those found in many modern toys. The ease of use in lighting and recording images is its main strengths and the time lapse photography is an especially desirable feature. The microscope has excellent potential as an educational toy.
{"title":"Tra scienza e arte : il microscopio a computer","authors":"Barbara Caprara","doi":"10.1400/157762","DOIUrl":"https://doi.org/10.1400/157762","url":null,"abstract":"In this article I tried to give teachers some suggestions on how to use in didactical activities a very interesting support: the Intel QX3 Computer Microscope. The Intel QX3 Computer Microscope contains no eyepieces, and images must be viewed through the accompanying software on the host computer that controls the microscope. Construction materials used in the assembly of the microscope are typical of those found in many modern toys. The ease of use in lighting and recording images is its main strengths and the time lapse photography is an especially desirable feature. The microscope has excellent potential as an educational toy.","PeriodicalId":36845,"journal":{"name":"Ricerche di Pedagogia e Didattica","volume":"4 1","pages":"1000-1010"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2009-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66596324","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Oggi s'insiste da piu parti sulla natura "interculturale" dell'arte, sul fatto che essa possa costituire un prezioso strumento per ampliare l'immaginario dei popoli e delle persone, facilitando l'incontro con l'alterita e riducendo cosi i pregiudizi ver- so lo straniero e il diverso. Tuttavia, l'arte funziona anche come dispositivo di dif- ferenziazione; come evitare dunque che le istituzioni museali finiscano per cristal- lizzare le frontiere e/o le gerarchie tra le culture? Analizzando le modalita di rap- presentazione dell'alterita proposte dai "nuovi musei" (e, in particolare, dal Musee du Quai Branly di Parigi), l'articolo mette in evidenza la necessita di ripensare la stessa nozione di arte, in una discussione che coinvolga tanto l'estetica quanto gli approcci piu sensibili a tali questioni (studi sul metissage e culturalstudies). Si delinea cosi una prospettiva, imperniata sui concetti di pluralita e relazione, che suggerisce nuove risposte al problema della diversita culturale, con significative ricadute an- che sul piano sociale ed educativo. L'idea di una "contaminazione estetica" puo allora fornire alcune direzioni di senso a una didattica dell'arte che cerchi di rende- re piu permeabili i confini tra le identita e le culture, superando la rigida dicoto- mizzazione tra "noi" e gli "altri". Parole chiave: arte; diversita culturale; nuova museologia; Musee du Quai Branly; arte primitiva; estetica; studi sul metissage; culturalstudies; educazione interculturale; didattica dell'arte
今天,许多人强调艺术的“跨文化”性质,认为它可以成为一种宝贵的工具然而,艺术也可以作为一种参考工具。因此,我们如何防止博物馆机构成为文化间界限和/或等级制度的结晶?分析提出的说唱的安排- dell’alterita介绍“新博物馆”(,特别是巴黎Musee du Quai Branly),其中突出了有必要重新考虑参与艺术本身的概念,在一场辩论,既美观又敏感的方法来解决这些问题(metissage研究和culturalstudies)。它提出了一种以多元关系概念为基础的观点,提出了对文化多样性问题的新反应,并对社会和教育产生了重大影响。因此,“美学污染”的概念可以为艺术教师提供一些方向,使身份和文化之间的界限更具渗透性,克服“我们”和“其他人”之间的严格划分。关键词:艺术;文化多样性;新的museologia;我爱你;原始艺术;美学;metissage研究;culturalstudies;跨文化教育;艺术教学
{"title":"Contaminare con l'arte : estetica, nuovi musei e il problema della diversità culturale","authors":"A. Contini","doi":"10.1400/157794","DOIUrl":"https://doi.org/10.1400/157794","url":null,"abstract":"Oggi s'insiste da piu parti sulla natura \"interculturale\" dell'arte, sul fatto che essa possa costituire un prezioso strumento per ampliare l'immaginario dei popoli e delle persone, facilitando l'incontro con l'alterita e riducendo cosi i pregiudizi ver- so lo straniero e il diverso. Tuttavia, l'arte funziona anche come dispositivo di dif- ferenziazione; come evitare dunque che le istituzioni museali finiscano per cristal- lizzare le frontiere e/o le gerarchie tra le culture? Analizzando le modalita di rap- presentazione dell'alterita proposte dai \"nuovi musei\" (e, in particolare, dal Musee du Quai Branly di Parigi), l'articolo mette in evidenza la necessita di ripensare la stessa nozione di arte, in una discussione che coinvolga tanto l'estetica quanto gli approcci piu sensibili a tali questioni (studi sul metissage e culturalstudies). Si delinea cosi una prospettiva, imperniata sui concetti di pluralita e relazione, che suggerisce nuove risposte al problema della diversita culturale, con significative ricadute an- che sul piano sociale ed educativo. L'idea di una \"contaminazione estetica\" puo allora fornire alcune direzioni di senso a una didattica dell'arte che cerchi di rende- re piu permeabili i confini tra le identita e le culture, superando la rigida dicoto- mizzazione tra \"noi\" e gli \"altri\". Parole chiave: arte; diversita culturale; nuova museologia; Musee du Quai Branly; arte primitiva; estetica; studi sul metissage; culturalstudies; educazione interculturale; didattica dell'arte","PeriodicalId":36845,"journal":{"name":"Ricerche di Pedagogia e Didattica","volume":"4 1","pages":"1000-1031"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2009-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66596371","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
{"title":"Il paradigma del \"métissage\", fra estetica e scienze umane","authors":"A. Contini","doi":"10.1400/157801","DOIUrl":"https://doi.org/10.1400/157801","url":null,"abstract":"","PeriodicalId":36845,"journal":{"name":"Ricerche di Pedagogia e Didattica","volume":"4 1","pages":"1000-1036"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2009-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66596460","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
Il testo offre una riflessione sul ruolo culturale e sociale dell’insegnamento della Storia delle religioni, rivolto a studenti delle scuole superiori. Il punto di partenza e la convinzione che la conoscenza della pluralita delle religioni sia uno strumento efficace per educare alla cittadinanza attiva ed alla partecipazione, visto il ruolo pubblico che le religioni conservano oggi. Attraverso il racconto di alcune esperienze italiane e soprattutto di una sperimentazione in corso svolta in un Liceo di Torino, che prevede un’ora di Storia delle Religioni curriculare e dunque obbligatoria, distribuita sui 5 anni di scuola, il contributo vuole porre in luce le caratteristiche, i metodi, gli obiettivi e in generale le potenzialita di questo insegnamento. Nondimeno, vuole tentare di aprire un dialogo sull’insufficienza della proposta educativa a disposizione, non soltanto in ambiente accademico ed in ambiente scolastico, ma anche su un piano piu divulgativo. Parole chiave: cittadinanza; laicita; multiculturalismo; storia delle religioni
{"title":"La Storia delle religioni : una via italiana dell'educazione alla cittadinanza","authors":"M. Giorda","doi":"10.1400/157825","DOIUrl":"https://doi.org/10.1400/157825","url":null,"abstract":"Il testo offre una riflessione sul ruolo culturale e sociale dell’insegnamento della Storia delle religioni, rivolto a studenti delle scuole superiori. Il punto di partenza e la convinzione che la conoscenza della pluralita delle religioni sia uno strumento efficace per educare alla cittadinanza attiva ed alla partecipazione, visto il ruolo pubblico che le religioni conservano oggi. Attraverso il racconto di alcune esperienze italiane e soprattutto di una sperimentazione in corso svolta in un Liceo di Torino, che prevede un’ora di Storia delle Religioni curriculare e dunque obbligatoria, distribuita sui 5 anni di scuola, il contributo vuole porre in luce le caratteristiche, i metodi, gli obiettivi e in generale le potenzialita di questo insegnamento. Nondimeno, vuole tentare di aprire un dialogo sull’insufficienza della proposta educativa a disposizione, non soltanto in ambiente accademico ed in ambiente scolastico, ma anche su un piano piu divulgativo. Parole chiave: cittadinanza; laicita; multiculturalismo; storia delle religioni","PeriodicalId":36845,"journal":{"name":"Ricerche di Pedagogia e Didattica","volume":"4 1","pages":"1000-1016"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2009-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66596109","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
El juguete existe desde siempre. Afirmar que este no tiene edad supone un canto sentimental adulto, que ve como, inevitablemente, la ninez que conserva se va esquivando. Lo acertado es comprobar como nuestra edad, a fuerza de consumir lustros, va perdiendo la esencia fundamental que nos proporciona un objeto, por sencillo que sea, ideado como uno de los principales elementos forjadores de nuestra personalidad. Esa esencia de la que hablamos es la imaginacion. Tras ella nacen la fantasia, el divertimento y, tal vez, la efimera felicidad. Hasta aqui, el juguete ha recorrido un amplio camino. En sus multiples formas ha estado presente desde el mas recondito principio, incluso pasando de mano en mano, de generacion en generacion. Figuras de piedra, formas artesanales que nacen de la mas tosca madera, unos trapos desvencijados que se unen para transformarse en un objeto imperfectamente esferico, o los trazos sobre una superficie que desembocan en el facil y atractivo entretenimiento hoy conocido como un juego de mesa. En el juguete radica la esencia de la sensibilidad, al menos en una parte importante que convierte a alguien en creativo, que a traves del aspecto ludico de aquel fomenta la sociabilidad en el continuo desarrollo de la persona. Para este buen fin es necesario recapacitar sobre algunas cuestiones. En este trabajo reflexionamos sobre los principales catalogos publicitarios de juguetes de los anos 2006 y 2007, especialmente de las campanas navidenas. Estudiamos los distintos tipos de juguetes y sus potenciales destinatarios, la imagen, el mensaje, los esloganes, los colores y los precios. Concluiremos que se evidencian estereotipos, roles y reparto prefijado de tareas domesticas; incidiendo en la clara intencion de consumismo que persiguen las empresas jugueteras, desde el convencimiento que se precisa un codigo etico y una educacion en valores; resaltando los derechos humanos y caminando hacia la igualdad desde la diferencia.
{"title":"La publicidad de los juguetes : una reflexión sobre sus contravalores y sobre el fomento de la desigualdad de género","authors":"C. Domínguez","doi":"10.1400/157799","DOIUrl":"https://doi.org/10.1400/157799","url":null,"abstract":"El juguete existe desde siempre. Afirmar que este no tiene edad supone un canto sentimental adulto, que ve como, inevitablemente, la ninez que conserva se va esquivando. Lo acertado es comprobar como nuestra edad, a fuerza de consumir lustros, va perdiendo la esencia fundamental que nos proporciona un objeto, por sencillo que sea, ideado como uno de los principales elementos forjadores de nuestra personalidad. Esa esencia de la que hablamos es la imaginacion. Tras ella nacen la fantasia, el divertimento y, tal vez, la efimera felicidad. Hasta aqui, el juguete ha recorrido un amplio camino. En sus multiples formas ha estado presente desde el mas recondito principio, incluso pasando de mano en mano, de generacion en generacion. Figuras de piedra, formas artesanales que nacen de la mas tosca madera, unos trapos desvencijados que se unen para transformarse en un objeto imperfectamente esferico, o los trazos sobre una superficie que desembocan en el facil y atractivo entretenimiento hoy conocido como un juego de mesa. En el juguete radica la esencia de la sensibilidad, al menos en una parte importante que convierte a alguien en creativo, que a traves del aspecto ludico de aquel fomenta la sociabilidad en el continuo desarrollo de la persona. Para este buen fin es necesario recapacitar sobre algunas cuestiones. En este trabajo reflexionamos sobre los principales catalogos publicitarios de juguetes de los anos 2006 y 2007, especialmente de las campanas navidenas. Estudiamos los distintos tipos de juguetes y sus potenciales destinatarios, la imagen, el mensaje, los esloganes, los colores y los precios. Concluiremos que se evidencian estereotipos, roles y reparto prefijado de tareas domesticas; incidiendo en la clara intencion de consumismo que persiguen las empresas jugueteras, desde el convencimiento que se precisa un codigo etico y una educacion en valores; resaltando los derechos humanos y caminando hacia la igualdad desde la diferencia.","PeriodicalId":36845,"journal":{"name":"Ricerche di Pedagogia e Didattica","volume":"4 1","pages":"1000-1014"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2009-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66596411","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
In questo articolo l’autrice ha voluto confrontare e analizzare come i modelli di elearning si siano evoluti passando dalle caratteristiche del Web 1.0 a quelle del web 2.0, proponendo due possibili applicazioni: il PLE o Personal Learning Environment o Ambiente personale di apprendimento e il VLP o Virtual Learning Place o luogo virtuale di apprendimento. Per ciascuno ha messo in evidenza gli aspetti specifici e gli orientamenti, tenendo presente come il concetto di e-learning si sia evoluto in connessione al Lifelong Learning nei programmi e negli interventi della Commissione Europea.
{"title":"L'evoluzione dell'e-learning ed e-learning in evoluzione","authors":"Anna Lamandini","doi":"10.1400/157760","DOIUrl":"https://doi.org/10.1400/157760","url":null,"abstract":"In questo articolo l’autrice ha voluto confrontare e analizzare come i modelli di elearning si siano evoluti passando dalle caratteristiche del Web 1.0 a quelle del web 2.0, proponendo due possibili applicazioni: il PLE o Personal Learning Environment o Ambiente personale di apprendimento e il VLP o Virtual Learning Place o luogo virtuale di apprendimento. Per ciascuno ha messo in evidenza gli aspetti specifici e gli orientamenti, tenendo presente come il concetto di e-learning si sia evoluto in connessione al Lifelong Learning nei programmi e negli interventi della Commissione Europea.","PeriodicalId":36845,"journal":{"name":"Ricerche di Pedagogia e Didattica","volume":"52 1","pages":"1000-1013"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2009-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"66596308","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}