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Counting steps: a finitist approach to objective probability in physics 计算步骤:物理学中客观概率的有限主义方法
Pub Date : 2015-02-01 DOI: 10.3280/EPIS2014-002006
A. Hagar, G. Sergioli
We propose a new interpretation of objective probability in statistical physics based on physical computational complexity. This notion applies to a single physical system (be it an experimental set-up in the lab, or a subsystem of the universe), and quantifies (1) the difficulty to realize a physical state given another, (2) the ‘distance’ (in terms of physical resources) between a physical state and another, and (3) the size of the set of time-complexity functions that are compatible with the physical resources required to reach a physical state from another. This view (a) exorcises ‘ignorance’ from statistical physics, and (b) underlies a new interpretation to non-relativistic quantum mechanics.
我们提出了统计物理中基于物理计算复杂性的客观概率的新解释。这个概念适用于单个物理系统(无论是实验室中的实验装置,还是宇宙的子系统),并量化(1)实现给定另一个物理状态的难度,(2)物理状态与另一个物理状态之间的“距离”(就物理资源而言),以及(3)与从另一个物理状态达到物理状态所需的物理资源兼容的时间复杂度函数集的大小。这种观点(a)消除了统计物理学的“无知”,(b)奠定了对非相对论量子力学的新解释的基础。
{"title":"Counting steps: a finitist approach to objective probability in physics","authors":"A. Hagar, G. Sergioli","doi":"10.3280/EPIS2014-002006","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/EPIS2014-002006","url":null,"abstract":"We propose a new interpretation of objective probability in statistical physics based on physical computational complexity. This notion applies to a single physical system (be it an experimental set-up in the lab, or a subsystem of the universe), and quantifies (1) the difficulty to realize a physical state given another, (2) the ‘distance’ (in terms of physical resources) between a physical state and another, and (3) the size of the set of time-complexity functions that are compatible with the physical resources required to reach a physical state from another. This view (a) exorcises ‘ignorance’ from statistical physics, and (b) underlies a new interpretation to non-relativistic quantum mechanics.","PeriodicalId":50506,"journal":{"name":"Epistemologia","volume":"1 1","pages":"262-275"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70120433","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Thomas S. kuhn e Michael Polanyi: uno studio sulle "abilità preverbali" 托马斯·库恩和迈克尔·波兰尼:工作室sulle“abilitpreverbali”
Pub Date : 2015-02-01 DOI: 10.3280/EPIS2014-002009
Alfio Allò
Il presente lavoro si propone di riflettere sul ruolo delle "abilita tacite" nel processo conoscitivo, questione oggi assai dibattuta, in particolare nell’ambito delle neuroscienze. Come e noto, e stato Michael Polanyi ad introdurre, nel dibattito epistemologico il concetto di abilita pratiche preverbali. Per questo, nella prima parte del saggio, verra approfondito il rapporto che Polanyi delinea tra conoscenza tacita e conoscenza esplicita. Per chiarire il punto di vista di Polanyi, il suo pensiero verra contestualizzato attraverso un confronto con alcuni aspetti dell’epistemologia kuhniana. Il confronto tra Polanyi e Kuhn, lascera emergere, nella seconda parte, una serie di nodi problematici legati al ruolo delle abilita "tacite" nel processo della scoperta scientifica. L’idea di un ambito "tacito" del conoscere, difficilmente accessibile o traducibile nel linguaggio articolato, crea, infatti, una serie di problemi, in particolare per la scienza, nella quale la mediazione linguistica dovrebbe essere presente fin dall’inizio. Il rischio che si corre, altrimenti, e quello di ostacolare ogni attivita di ricerca, negando la possibilita stessa di comunicare i risultati sperimentali. Oggi le neuroscienze, facendo proprio il concetto polanyiano di "abilita preverbali", cercano di dare alcune risposte a tali questioni; per questo, nell’ultima parte del lavoro, attraverso una serie di esempi, emergeranno i tentativi, piu o meno riusciti, da parte dei neuroscienziati, di tradurre il rapporto tra conoscenza tacita e conoscenza esplicita, a livello neurale.
这项工作的目的是反思“隐性技能”在认知过程中的作用,这是一个备受争议的问题,尤其是在神经科学领域。正如我们所知,迈克尔·波兰尼(Michael Polanyi)在认识论辩论中提出了先前实践技能的概念。因此,在本文的第一部分中,我们将进一步探讨Polanyi在隐性知识和显性知识之间建立的关系。为了澄清Polanyi的观点,他的观点将通过与kuhnian认识论的某些方面的比较来上下文化。在第二部分中,Polanyi和Kuhn之间的比较揭示了一些与“隐性”技能在科学发现过程中的作用有关的问题。一个难以理解或翻译成复杂语言的“隐性”知识领域的概念实际上造成了一些问题,特别是在科学领域,语言中介应该从一开始就存在。如果不这样做,就有可能妨碍任何研究活动,从而剥夺交流实验结果的可能性。如今,神经科学采用了波兰语的“先导能力”概念,试图为这些问题提供一些答案;因此,在这项工作的最后一部分,通过一系列的例子,神经科学家将或多或少成功地尝试在神经层面上翻译隐性知识和显性知识之间的关系。
{"title":"Thomas S. kuhn e Michael Polanyi: uno studio sulle \"abilità preverbali\"","authors":"Alfio Allò","doi":"10.3280/EPIS2014-002009","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/EPIS2014-002009","url":null,"abstract":"Il presente lavoro si propone di riflettere sul ruolo delle \"abilita tacite\" nel processo conoscitivo, questione oggi assai dibattuta, in particolare nell’ambito delle neuroscienze. Come e noto, e stato Michael Polanyi ad introdurre, nel dibattito epistemologico il concetto di abilita pratiche preverbali. Per questo, nella prima parte del saggio, verra approfondito il rapporto che Polanyi delinea tra conoscenza tacita e conoscenza esplicita. Per chiarire il punto di vista di Polanyi, il suo pensiero verra contestualizzato attraverso un confronto con alcuni aspetti dell’epistemologia kuhniana. Il confronto tra Polanyi e Kuhn, lascera emergere, nella seconda parte, una serie di nodi problematici legati al ruolo delle abilita \"tacite\" nel processo della scoperta scientifica. L’idea di un ambito \"tacito\" del conoscere, difficilmente accessibile o traducibile nel linguaggio articolato, crea, infatti, una serie di problemi, in particolare per la scienza, nella quale la mediazione linguistica dovrebbe essere presente fin dall’inizio. Il rischio che si corre, altrimenti, e quello di ostacolare ogni attivita di ricerca, negando la possibilita stessa di comunicare i risultati sperimentali. Oggi le neuroscienze, facendo proprio il concetto polanyiano di \"abilita preverbali\", cercano di dare alcune risposte a tali questioni; per questo, nell’ultima parte del lavoro, attraverso una serie di esempi, emergeranno i tentativi, piu o meno riusciti, da parte dei neuroscienziati, di tradurre il rapporto tra conoscenza tacita e conoscenza esplicita, a livello neurale.","PeriodicalId":50506,"journal":{"name":"Epistemologia","volume":"1 1","pages":"302-323"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70119976","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Dialogical logic: beyond syntax and semantics? 对话逻辑:超越语法和语义?
Pub Date : 2015-02-01 DOI: 10.3280/EPIS2014-002007
Guido Del Din
In the paper I sketch some rudiments of the system of logic known as "Dialogical Logic", introduced in the 60’s by the German logicians Paul Lorenzen and Kuno Lorenz. First, I present shape and functions of the dialogical tableaux, the notational device that distinguishes this approach to logic. Then, I sum up the principles of dialogical logic highlighting three kinds of rules, that also constitutes three different levels of semantics: (i) particle rules, that fix the "local semantics", (ii) structural rules that fix the "global semantics", (iii) justification rules for prime formulae, that fix the "content semantics". For each level, I elucidate tasks and goals of the rules, stressing how the dialogical apparatus grasps the difference between intuitionistic and classical logic. Finally, I briefly compare the dialogical, the prooftheoretic and the model-theoretic approach to logic, claiming that the preeminence of the pragmatic dimension in dialogical logic is not reducible to the usual way to interpret syntax and semantics. Nell’articolo delineo brevemente alcuni contorni del sistema di logica conosciuto come Logica Dialogica, introdotto negli anni Sessanta dai logici tedeschi Paul Lorenzen e Kuno Lorenz. Per prima cosa, presento struttura e funzione dei tableaux dialogici, lo strumento notazionale che caratterizza questo approccio alla logica. In secondo luogo, sintetizzo i principi della logica dialogica presentando tre tipi di regole, che contemporaneamente costituiscono tre livelli differenti di semantica: (i) le regole per le particelle logiche, che fissano la "semantica locale"; (ii) le regole strutturali, che fissano la "semantica globale"; (iii) le regole di giustificazione per le formule atomiche, che fissano il "contenuto" del dialogo. Per ogni livello, spiego funzione e finalita di queste regole, soffermandomi su come tale apparato renda conto della differenza tra logica classica e intuizionista. Infine, confronto brevemente gli approcci alla logica di tipo dialogico, modellistico e di teoria della dimostrazione, sostenendo che la preminenza della dimensione pragmatica nella logica dialogica non e riducibile al consueto modo di intendere la sintassi e la semantica.
在本文中,我概述了被称为“对话逻辑”的逻辑系统的一些基本原理,该系统是由德国逻辑学家保罗·洛伦岑和库诺·洛伦兹在60年代引入的。首先,我介绍了对话场面的形状和功能,这是区分这种逻辑方法的符号装置。然后,我总结了对话逻辑的原则,突出了三种规则,它们也构成了三个不同层次的语义:(I)固定“局部语义”的粒子规则,(ii)固定“整体语义”的结构规则,(iii)固定“内容语义”的素公式的证明规则。对于每一个层次,我阐明了规则的任务和目标,强调对话装置如何把握直觉逻辑和经典逻辑的区别。最后,我简要地比较了对话论、证明论和模型论的逻辑研究方法,并指出对话逻辑中语用维度的优势不能归结为通常的语法和语义解释方法。《逻辑意识系统的逻辑控制与逻辑对话》,《逻辑对话与系统控制与逻辑对话》,《洛伦兹与洛伦兹》。根据最初的原则,现在的结构是一种功能,是一种形式的对话,是一种逻辑上的问题,是一种逻辑上的问题。在第二种情况下,逻辑对话的完整性体现在三个方面,即三个方面,即三个方面,即三个方面,即三个方面,即三个方面,即三个方面,即三个方面,即三个方面,即三个方面,即三个方面,即三个方面,即三个方面,即三个方面。结构规则,即“全球语义学”;(三)如果对每个规则原子的合理性进行审查,则该规则将“继续”进行对话。根据不同的逻辑,不同的逻辑,不同的直观,不同的直观,不同的直观,不同的直观,不同的直观,不同的直观,不同的直观。无限大的,面对有限的对话方法,逻辑的对话,模型的对话,逻辑的对话,先验的对话,语用的对话,逻辑的对话,不是可还原的,消费的对话,逻辑的对话,是语义的对话。
{"title":"Dialogical logic: beyond syntax and semantics?","authors":"Guido Del Din","doi":"10.3280/EPIS2014-002007","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/EPIS2014-002007","url":null,"abstract":"In the paper I sketch some rudiments of the system of logic known as \"Dialogical Logic\", introduced in the 60’s by the German logicians Paul Lorenzen and Kuno Lorenz. First, I present shape and functions of the dialogical tableaux, the notational device that distinguishes this approach to logic. Then, I sum up the principles of dialogical logic highlighting three kinds of rules, that also constitutes three different levels of semantics: (i) particle rules, that fix the \"local semantics\", (ii) structural rules that fix the \"global semantics\", (iii) justification rules for prime formulae, that fix the \"content semantics\". For each level, I elucidate tasks and goals of the rules, stressing how the dialogical apparatus grasps the difference between intuitionistic and classical logic. Finally, I briefly compare the dialogical, the prooftheoretic and the model-theoretic approach to logic, claiming that the preeminence of the pragmatic dimension in dialogical logic is not reducible to the usual way to interpret syntax and semantics. Nell’articolo delineo brevemente alcuni contorni del sistema di logica conosciuto come Logica Dialogica, introdotto negli anni Sessanta dai logici tedeschi Paul Lorenzen e Kuno Lorenz. Per prima cosa, presento struttura e funzione dei tableaux dialogici, lo strumento notazionale che caratterizza questo approccio alla logica. In secondo luogo, sintetizzo i principi della logica dialogica presentando tre tipi di regole, che contemporaneamente costituiscono tre livelli differenti di semantica: (i) le regole per le particelle logiche, che fissano la \"semantica locale\"; (ii) le regole strutturali, che fissano la \"semantica globale\"; (iii) le regole di giustificazione per le formule atomiche, che fissano il \"contenuto\" del dialogo. Per ogni livello, spiego funzione e finalita di queste regole, soffermandomi su come tale apparato renda conto della differenza tra logica classica e intuizionista. Infine, confronto brevemente gli approcci alla logica di tipo dialogico, modellistico e di teoria della dimostrazione, sostenendo che la preminenza della dimensione pragmatica nella logica dialogica non e riducibile al consueto modo di intendere la sintassi e la semantica.","PeriodicalId":50506,"journal":{"name":"Epistemologia","volume":"1 1","pages":"276-288"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70120438","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Overturning Dilthey’s view on natural sciences 推翻了狄尔泰的自然科学观
Pub Date : 2015-02-01 DOI: 10.3280/EPIS2014-002002
L. Colletti
Wilhelm Dilthey’s exploration of the scientific status of disciplines such as history, sociology, etc. (which he calls the spiritual sciences) is grounded on a detailed attempt of demarcation between these sciences and the natural sciences. Backbone elements of his categorization are contextualization vs. decontextualization, internal vs. external subject matter, singular vs. universal description, understanding vs. explanation, ethical relevance vs. irrelevance. As a consequence, a long-standing, popular separation between the so-called two cultures found an institutionalization at the academic level. By referring to each of these items, I propose here a collection of arguments towards a perspective in which this separation is not only reduced, but an unification is attempted in an unexpected direction: there are the natural sciences which should fundamentally be seen as spiritual sciences, rather than the opposite. In the long term, a reflection on this may lead to a cultural shift in how natural sciences are perceived, inside and outside academy, and in the methods in which both kind of sciences are explored. L’esplorazione di Wilhelm Dilthey dello statuto di discipline quali storia, sociologia, ecc. (chiamate scienze dello spirito) e fondata su un dettagliato tentativo di demarcazione tra queste scienze e le scienze della natura. Gli elementi portanti di tale categorizzazione sono contestualizzazione o decontestualizzazione, internalita o esternalita dell’oggetto di studio, singolarita o universalita, comprensione o spiegazione, rilevanza o irrilevanza etica. Come conseguenza, e stata istituzionalizzata sul piano accademico quella separazione da molto tempo percepita a livello popolare e detta delle due culture. Facendo riferimento a ciascun elemento, propongo qui una serie di argomenti in favore di una prospettiva non solo di unificazione, ma, se di unificazione si puo parlare, in una direzione inaspettata: sono le scienze naturali che possono essere viste essenzialmente come delle scienze dello spirito, e non viceversa. Sul lungo periodo, una riflessione in tal senso potrebbe portare a uno shift culturale nel modo in cui le scienze delle natura sono percepite, dentro e fuori l’accademia, e nei metodi in cui entrambe le categorie di scienze sono indagate.
威廉·狄尔泰(Wilhelm Dilthey)对历史、社会学等学科(他称之为精神科学)的科学地位的探索,是基于对这些科学与自然科学之间划分的详细尝试。他的分类的主要元素是语境化与非语境化,内部与外部主题,单一与普遍描述,理解与解释,伦理相关性与无关性。因此,所谓的两种文化之间长期流行的分离在学术层面上找到了制度化。通过引用这些项目,我在这里提出了一系列的论点,这些论点指向一个观点,在这个观点中,这种分离不仅减少了,而且在一个意想不到的方向上试图实现统一:有些自然科学应该从根本上被视为精神科学,而不是相反。从长远来看,对这一问题的反思可能会导致学术界内外对自然科学的认知方式的文化转变,以及两种科学探索的方法的转变。威廉·狄尔泰的研究:学科、质量、故事、社会学等。(中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:中文:要素的重要性:分类性与争议性与反争议性、内在性与外在性、单一性与普遍性、综合性与特殊性、创造性与非创造性。conseguenza, e占据istituzionalizzata南钢琴accademico quella separazione da甚节奏percepita意大利人民livello e detta delle由于文化。从本质上讲,不同的观点是不同的,不同的观点是不同的,不同的观点是不同的,不同的观点是不同的,不同的观点是不同的,不同的观点是不同的,不同的观点是不同的,不同的观点是不同的,不同的观点是不同的,不同的观点是不同的。在不同的时期,不同的感官知觉模式是不同的文化模式,不同的感官知觉模式是不同的文化模式,不同的感官知觉模式是不同的,不同的感官知觉模式是不同的。
{"title":"Overturning Dilthey’s view on natural sciences","authors":"L. Colletti","doi":"10.3280/EPIS2014-002002","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/EPIS2014-002002","url":null,"abstract":"Wilhelm Dilthey’s exploration of the scientific status of disciplines such as history, sociology, etc. (which he calls the spiritual sciences) is grounded on a detailed attempt of demarcation between these sciences and the natural sciences. Backbone elements of his categorization are contextualization vs. decontextualization, internal vs. external subject matter, singular vs. universal description, understanding vs. explanation, ethical relevance vs. irrelevance. As a consequence, a long-standing, popular separation between the so-called two cultures found an institutionalization at the academic level. By referring to each of these items, I propose here a collection of arguments towards a perspective in which this separation is not only reduced, but an unification is attempted in an unexpected direction: there are the natural sciences which should fundamentally be seen as spiritual sciences, rather than the opposite. In the long term, a reflection on this may lead to a cultural shift in how natural sciences are perceived, inside and outside academy, and in the methods in which both kind of sciences are explored. L’esplorazione di Wilhelm Dilthey dello statuto di discipline quali storia, sociologia, ecc. (chiamate scienze dello spirito) e fondata su un dettagliato tentativo di demarcazione tra queste scienze e le scienze della natura. Gli elementi portanti di tale categorizzazione sono contestualizzazione o decontestualizzazione, internalita o esternalita dell’oggetto di studio, singolarita o universalita, comprensione o spiegazione, rilevanza o irrilevanza etica. Come conseguenza, e stata istituzionalizzata sul piano accademico quella separazione da molto tempo percepita a livello popolare e detta delle due culture. Facendo riferimento a ciascun elemento, propongo qui una serie di argomenti in favore di una prospettiva non solo di unificazione, ma, se di unificazione si puo parlare, in una direzione inaspettata: sono le scienze naturali che possono essere viste essenzialmente come delle scienze dello spirito, e non viceversa. Sul lungo periodo, una riflessione in tal senso potrebbe portare a uno shift culturale nel modo in cui le scienze delle natura sono percepite, dentro e fuori l’accademia, e nei metodi in cui entrambe le categorie di scienze sono indagate.","PeriodicalId":50506,"journal":{"name":"Epistemologia","volume":"1 1","pages":"202-216"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70119643","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Normative facets of risk 风险的规范方面
Pub Date : 2015-02-01 DOI: 10.3280/EPIS2014-002003
D. Chiffi, P. Giaretta
An explicative analysis of the concept of risk must take into account that risk assessment depends on individual beliefs and evaluations. A key point is the concept of harm, which appears to be subjective. One of the constitutive aspects of this concept is reference to values, which is also present in the statistical hypothesis testing, specifically when oriented to decision making in practical contexts. It is highlighted that some difficulties are found in specifying the ways in which the subjectivity and the values are to be taken into consideration in order to obtain a better understanding of the concept of risk. Un’analisi esplicativa del concetto di rischio deve tener conto della dipendenza della valutazione del rischio da credenze e valutazioni individuali. Un punto chiave e costituito dal concetto di danno, che sembra essere soggettivo. Uno degli aspetti costitutivi di questo concetto e il riferimento a valori che e presente anche nella verifica statistica di ipotesi, in particolare quando questa e finalizzata alla presa di decisione nei contesti pratici. Si mettono in evidenza alcune difficolta che si incontrano nello specificare i modi nei quali la soggettivita e i valori sono da prendere in considerazione allo scopo di ottenere una migliore comprensione del concetto di rischio.
对风险概念的解释性分析必须考虑到风险评估取决于个人的信念和评价。一个关键点是伤害的概念,这似乎是主观的。这一概念的一个构成方面是对价值的参考,这也存在于统计假设检验中,特别是在实际情况下面向决策时。报告强调指出,为了更好地理解风险的概念,在具体说明如何考虑主观性和价值方面存在一些困难。从具体的角度分析,从价值的角度分析,从具体的角度分析,从价值的角度分析,从个人的角度分析,从价值的角度分析。当我们想要建立一个完整的概念时,我们需要一个完整的概念。具体而言,本研究的主要内容是分析、分析、分析、评估、评估、评估、评估、评估、评估、评估、评估、评估、评估、评估和评估。如果mettono在evidenza alcune difficolta切Si incontrano nello specificare我莫迪nei合格la soggettivita e valori园子da prendere considerazione喂scopo di ottenere una米利comprensione del di rischio造作文体。
{"title":"Normative facets of risk","authors":"D. Chiffi, P. Giaretta","doi":"10.3280/EPIS2014-002003","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/EPIS2014-002003","url":null,"abstract":"An explicative analysis of the concept of risk must take into account that risk assessment depends on individual beliefs and evaluations. A key point is the concept of harm, which appears to be subjective. One of the constitutive aspects of this concept is reference to values, which is also present in the statistical hypothesis testing, specifically when oriented to decision making in practical contexts. It is highlighted that some difficulties are found in specifying the ways in which the subjectivity and the values are to be taken into consideration in order to obtain a better understanding of the concept of risk. Un’analisi esplicativa del concetto di rischio deve tener conto della dipendenza della valutazione del rischio da credenze e valutazioni individuali. Un punto chiave e costituito dal concetto di danno, che sembra essere soggettivo. Uno degli aspetti costitutivi di questo concetto e il riferimento a valori che e presente anche nella verifica statistica di ipotesi, in particolare quando questa e finalizzata alla presa di decisione nei contesti pratici. Si mettono in evidenza alcune difficolta che si incontrano nello specificare i modi nei quali la soggettivita e i valori sono da prendere in considerazione allo scopo di ottenere una migliore comprensione del concetto di rischio.","PeriodicalId":50506,"journal":{"name":"Epistemologia","volume":"1 1","pages":"217-233"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70120170","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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I only know that i know a lot: holism and knowledge 我只知道我懂得很多:整体主义和知识
Pub Date : 2015-02-01 DOI: 10.3280/EPIS2014-002004
Hilan Bensusan, M. Pinedo
Donald Davidson inaugurated an extremely promising and fruitful way of thinking about how thought responds to the world. He attempted to show that intelligibility and responsiveness to the world are closely tied. A critical mass of thoughts large enough to be semantically self-standing - does not require the contribution of any further thought to be understood - has to be, in some measure, already in contact with the world. Davidson’s original insight contrasts with the commonly held idea that there should be specific points where thought makes contact with the world - the idea that fuels what we shall label ‘the bottleneck picture of how thought connects with the world’. Once we fully exorcise this picture, it makes no sense to ask what we know if it becomes clear that we know. In this paper we intend to debunk this picture and to draw consequences for a thoroughly holistic picture of human knowledge.
唐纳德·戴维森开创了一种非常有前途和富有成效的思考方式,即思考如何对世界做出反应。他试图表明,可理解性和对世界的反应是紧密相连的。一个足够大的思想的临界质量在语义上是独立的——不需要任何进一步的思想的贡献来理解——必须在某种程度上已经与世界接触。戴维森最初的见解与人们普遍认为的思想与世界接触应该有特定的点的观点形成了对比——这种观点为我们所称的“思想如何与世界联系的瓶颈图景”提供了燃料。一旦我们完全驱除了这幅图景,如果我们清楚地知道了,再问我们知道什么就没有意义了。在这篇文章中,我们打算揭穿这一图景,并为人类知识的全面图景绘制结果。
{"title":"I only know that i know a lot: holism and knowledge","authors":"Hilan Bensusan, M. Pinedo","doi":"10.3280/EPIS2014-002004","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/EPIS2014-002004","url":null,"abstract":"Donald Davidson inaugurated an extremely promising and fruitful way of thinking about how thought responds to the world. He attempted to show that intelligibility and responsiveness to the world are closely tied. A critical mass of thoughts large enough to be semantically self-standing - does not require the contribution of any further thought to be understood - has to be, in some measure, already in contact with the world. Davidson’s original insight contrasts with the commonly held idea that there should be specific points where thought makes contact with the world - the idea that fuels what we shall label ‘the bottleneck picture of how thought connects with the world’. Once we fully exorcise this picture, it makes no sense to ask what we know if it becomes clear that we know. In this paper we intend to debunk this picture and to draw consequences for a thoroughly holistic picture of human knowledge.","PeriodicalId":50506,"journal":{"name":"Epistemologia","volume":"1 1","pages":"234-254"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70120222","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Possiamo dubitare di dubitare 我们可以怀疑怀疑
Pub Date : 2015-02-01 DOI: 10.3280/EPIS2014-002005
Giovanni Tuzet
L’articolo sostiene che e possibile dubitare di dubitare e ritiene che la funzione dei dubbi di secondo grado sia quella di stimolare la ricerca in nuove direzioni, in modo da superare i dubbi di primo grado. Tali dubbi possono riguardare sia il conoscere che il credere e in particolare la credenza come disposizione ad agire. Il dubitare stesso puo essere concepito come una credenza parziale (e il dubitare di dubitare come una credenza parziale su una credenza parziale) quando ragioni diverse spingono in direzioni opposte.
这篇文章认为,怀疑怀疑是可能的,第二次怀疑的作用是鼓励研究朝着新的方向发展,以克服第一次怀疑。这些怀疑可能涉及知识和信仰,特别是作为行动意愿的信念。当不同的原因指向相反的方向时,怀疑本身可以被认为是部分的信念(怀疑怀疑是部分的信念)。
{"title":"Possiamo dubitare di dubitare","authors":"Giovanni Tuzet","doi":"10.3280/EPIS2014-002005","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/EPIS2014-002005","url":null,"abstract":"L’articolo sostiene che e possibile dubitare di dubitare e ritiene che la funzione dei dubbi di secondo grado sia quella di stimolare la ricerca in nuove direzioni, in modo da superare i dubbi di primo grado. Tali dubbi possono riguardare sia il conoscere che il credere e in particolare la credenza come disposizione ad agire. Il dubitare stesso puo essere concepito come una credenza parziale (e il dubitare di dubitare come una credenza parziale su una credenza parziale) quando ragioni diverse spingono in direzioni opposte.","PeriodicalId":50506,"journal":{"name":"Epistemologia","volume":"37 1","pages":"255-261"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70120273","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Valore epistemologico del colloquio terapeutico 治疗面试的认识论价值
Pub Date : 2015-02-01 DOI: 10.3280/EPIS2014-002008
Alfio Allò
Scopo del presente lavoro e proporre una critica del colloquio terapeutico per mostrarne la bassa rilevanza epistemologica, qualunque sia il metodo adottato. Si sono dunque prese in esame le molteplici variabili implicite nelle relazioni che caratterizzano il sistema metodo-terapeuta-paziente, mostrando che non e passibile di un controllo adeguato. In pratica e possibile parlare di incognite che influenzano quanto la terapia viene a produrre, che rivelano un livello di "oggettivita" inadeguato nell’arbitrarieta delle interpretazioni che i singoli terapeuti "agiscono" all’interno della teoria (o delle teorie) di riferimento. Sono stati in tal modo tracciati i presupposti adatti a far comprendere la necessita di una variazione radicale dell’impostazione teorica e metodologica che guida oggi la psicoterapia.
本研究的目的是对治疗面谈提出批评,以表明无论采用何种方法,它在认识论上的相关性都很低。因此,研究了治疗-治疗-病人系统的关系中隐含的许多变量,表明它不能得到充分的控制。在实践中,我们可以谈论影响治疗结果的未知因素,这些未知因素表明,在个体治疗师在参考理论(或理论)中“作用”的任意解释中,“客观化”程度是不够的。因此,人们认识到有必要彻底改变指导心理治疗的理论和方法方法。
{"title":"Valore epistemologico del colloquio terapeutico","authors":"Alfio Allò","doi":"10.3280/EPIS2014-002008","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/EPIS2014-002008","url":null,"abstract":"Scopo del presente lavoro e proporre una critica del colloquio terapeutico per mostrarne la bassa rilevanza epistemologica, qualunque sia il metodo adottato. Si sono dunque prese in esame le molteplici variabili implicite nelle relazioni che caratterizzano il sistema metodo-terapeuta-paziente, mostrando che non e passibile di un controllo adeguato. In pratica e possibile parlare di incognite che influenzano quanto la terapia viene a produrre, che rivelano un livello di \"oggettivita\" inadeguato nell’arbitrarieta delle interpretazioni che i singoli terapeuti \"agiscono\" all’interno della teoria (o delle teorie) di riferimento. Sono stati in tal modo tracciati i presupposti adatti a far comprendere la necessita di una variazione radicale dell’impostazione teorica e metodologica che guida oggi la psicoterapia.","PeriodicalId":50506,"journal":{"name":"Epistemologia","volume":"36 1","pages":"289-302"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2015-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70120444","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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Il ruolo del sistema periodico degli elementi nel caratterizzare la chimica classica come teoria scientifica 周期性元素系统在将古典化学描述为科学理论方面的作用
Pub Date : 2014-07-01 DOI: 10.3280/EPIS2014-001003
A. Drago
E controversa la questione di quale sia il ruolo teorico del sistema periodico degli elementi nella Chimica classica: ad es., una legge empirica, una teoria, un sistema classificatorio, ecc. Il problema e aggravato dal fatto che i filosofi della scienza non hanno una comune definizione di teoria scientifica; per cui non e chiaro se la Chimica lo sia. Lo scritto vuole proporre la soluzione al problema iniziale assumendo come definizione di teoria scientifica la seguente: una concezione a carattere sperimentale che e fondata su due scelte rispetto a due opzioni dicotomiche; una opzione sul tipo di matematica - o quella classica o quella costruttiva; l’altra opzione sul tipo di organizzazione - o quella deduttiva o quella basata su un problema; equivalentemente: l’uso o della logica classica o della logica non classica. Sin dall’inizio la chimica classica ha usato la matematica al livello piu basso possibile e ha ragionato in una maniera che qui si riconosce appartenere alla logica non classica. Poi dopo la tabella di Mendeleev ha dato alla chimica il pieno status di teoria scientifica perche ha chiarito le sue due scelte fondamentali. La scelta della teoria matematica che prima, quando si e basata sui pesi atomici, era quella dei numeri razionali, e che poi, quando si e basata sul numero atomico, e stata quella di una particolare aritmetica ricorsiva. Inoltre la scelta della organizzazione e stata quella per risolvere un problema fondamentale (quanti siano gli elementi della materia); problema che ha risolto stabilendo la periodicita della tabella mediante analogie che comportano in maniera essenziale la logica non classica. Nella storia della scienza la Chimica e stata quasi la sola teoria a basarsi su queste due scelte, che erano alternative a quelle della teoria fisica dominante, prima la meccanica di Newton e poi la meccanica quantistica. Le differenze di scelte hanno comportato variazioni radicali nei significati dei concetti fondamentali comuni (spazio, materia, ecc.), la incommensurabilita dei due tipi di teorie e la loro differenza anche filosofica. In conclusione, nel corso della storia la Chimica classica, rispetto alla teorie fisica dominante, ha sostenuto il ruolo di una radicale alternativa teorica sotto tutti gli aspetti: l’apparato sperimentale, i concetti basilari, il modo di ragionare, il tipo di organizzazione della teoria (e quindi il tipo di logica), il tipo di matematica e anche il tipo di filosofia. Nel passato, piuttosto che riconoscere la novita teorica della Chimica, si e mantenuto un preconcetto - la teoria chimica e "immatura" - che in realta ha fatto perdere ai filosofi della scienza l’occasione di riflettere globalmente sugli aspetti fondamentali di tutte le teorie scientifiche.
循环元素系统在古典化学中的理论作用是有争议的。一个经验法则,一个理论,一个分类系统,等等。科学哲学家对科学理论没有共同的定义,这一事实加剧了这一问题;因此,目前还不清楚这种化学物质是否存在。本文的目的是通过以下科学理论的定义来提出最初问题的解决方案:数学的一种选择——古典的还是建设性的;关于组织类型的另一种选择——演绎的或基于问题的选择;等价:使用古典逻辑或非古典逻辑。从一开始,古典化学就在尽可能低的层次上使用数学,并以一种我们在这里承认属于非古典逻辑的方式进行推理。在Mendeleev的图表之后,他给了化学作为科学理论的全部地位,因为它澄清了他的两个基本选择。数学理论的选择,以前是基于原子重量的,是理性数的选择,后来是基于原子数的,是递归算术的选择。此外,选择组织是为了解决一个基本问题(材料中有多少元素);他通过使用与非经典逻辑基本相关的类比来确定表的频率来解决这个问题。在科学史上,化学几乎是唯一基于这两种选择的理论,这两种选择是主导物理理论的替代品,首先是牛顿力学,然后是量子力学。选择上的差异导致了共同基本概念(空间、物质等)的意义、这两种理论的不可估量性以及它们在哲学上的差异的根本变化。综上所述,纵观历史相比,古典化学理论主导物理理论,支持了一种激进的所有方面:实验设备、概念、思维方式、基本理论的组织类型(从而逻辑类型),数学和哲学的类型。在过去,人们非但没有认识到化学的理论变化,反而保留了一种先入之见——化学和“不成熟”理论——这实际上剥夺了科学哲学家对所有科学理论的基本方面进行全球思考的机会。
{"title":"Il ruolo del sistema periodico degli elementi nel caratterizzare la chimica classica come teoria scientifica","authors":"A. Drago","doi":"10.3280/EPIS2014-001003","DOIUrl":"https://doi.org/10.3280/EPIS2014-001003","url":null,"abstract":"E controversa la questione di quale sia il ruolo teorico del sistema periodico degli elementi nella Chimica classica: ad es., una legge empirica, una teoria, un sistema classificatorio, ecc. Il problema e aggravato dal fatto che i filosofi della scienza non hanno una comune definizione di teoria scientifica; per cui non e chiaro se la Chimica lo sia. Lo scritto vuole proporre la soluzione al problema iniziale assumendo come definizione di teoria scientifica la seguente: una concezione a carattere sperimentale che e fondata su due scelte rispetto a due opzioni dicotomiche; una opzione sul tipo di matematica - o quella classica o quella costruttiva; l’altra opzione sul tipo di organizzazione - o quella deduttiva o quella basata su un problema; equivalentemente: l’uso o della logica classica o della logica non classica. Sin dall’inizio la chimica classica ha usato la matematica al livello piu basso possibile e ha ragionato in una maniera che qui si riconosce appartenere alla logica non classica. Poi dopo la tabella di Mendeleev ha dato alla chimica il pieno status di teoria scientifica perche ha chiarito le sue due scelte fondamentali. La scelta della teoria matematica che prima, quando si e basata sui pesi atomici, era quella dei numeri razionali, e che poi, quando si e basata sul numero atomico, e stata quella di una particolare aritmetica ricorsiva. Inoltre la scelta della organizzazione e stata quella per risolvere un problema fondamentale (quanti siano gli elementi della materia); problema che ha risolto stabilendo la periodicita della tabella mediante analogie che comportano in maniera essenziale la logica non classica. Nella storia della scienza la Chimica e stata quasi la sola teoria a basarsi su queste due scelte, che erano alternative a quelle della teoria fisica dominante, prima la meccanica di Newton e poi la meccanica quantistica. Le differenze di scelte hanno comportato variazioni radicali nei significati dei concetti fondamentali comuni (spazio, materia, ecc.), la incommensurabilita dei due tipi di teorie e la loro differenza anche filosofica. In conclusione, nel corso della storia la Chimica classica, rispetto alla teorie fisica dominante, ha sostenuto il ruolo di una radicale alternativa teorica sotto tutti gli aspetti: l’apparato sperimentale, i concetti basilari, il modo di ragionare, il tipo di organizzazione della teoria (e quindi il tipo di logica), il tipo di matematica e anche il tipo di filosofia. Nel passato, piuttosto che riconoscere la novita teorica della Chimica, si e mantenuto un preconcetto - la teoria chimica e \"immatura\" - che in realta ha fatto perdere ai filosofi della scienza l’occasione di riflettere globalmente sugli aspetti fondamentali di tutte le teorie scientifiche.","PeriodicalId":50506,"journal":{"name":"Epistemologia","volume":"1 1","pages":"37-57"},"PeriodicalIF":0.0,"publicationDate":"2014-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":null,"resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":"70119890","PeriodicalName":null,"FirstCategoryId":null,"ListUrlMain":null,"RegionNum":0,"RegionCategory":"","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":"","EPubDate":null,"PubModel":null,"JCR":null,"JCRName":null,"Score":null,"Total":0}
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The numbers don’t fit: a problem for reliabilism 数据不符合:这是可靠性的问题
Pub Date : 2014-07-01 DOI: 10.3280/EPIS2014-001006
John H. Heinrichs
Reliabilism suffers from a problem with long sequences of justifications. The theory of justification provided in process reliabilism allows for an implausibly large extension of ‘justified belief’. According to process reliabilist theory, it is possible that a justifying cognitive process has an arbitrarily low probability of being successful and a justified belief an arbitrarily low probability of being true. This result violates reliabilism’s aims as well as our ordinary standards of justification.
可靠性受到长序列论证的困扰。过程可靠性提供的证明理论允许“被证明的信念”的不可思议的大扩展。根据过程可靠性理论,有可能一个证明性认知过程的成功概率是任意低的,而一个证明性信念的正确概率是任意低的。这个结果违背了信度论的目的,也违背了我们通常的证明标准。
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