Il coinvolgimento ateromatoso del segmento femoropopliteo rappresenta una delle manifestazioni più frequenti della malattia ateromatosa arteriosa. Il trattamento delle lesioni femoropoplitee si è notevolmente evoluto con lo sviluppo delle tecniche endovascolari. Infatti, in vent’anni, il trattamento endovascolare è diventato il trattamento di prima linea delle lesioni ateromatose del segmento femoropopliteo. L’angioplastica con palloncino e poi lo stenting nudo sono rimasti a lungo il trattamento di queste lesioni. Negli ultimi anni, i dispositivi a drug delivery si sono affermati tra i dispositivi indicati nel trattamento delle lesioni femoropoplitee. Numerosi studi randomizzati stabiliscono la superiorità dei dispositivi a drug delivery per il trattamento delle lesioni femoropoplitee di lunghezza intermedia. Tuttavia, non occorre riassumere il trattamento di questo segmento da parte del dispositivo impiantabile. In effetti, l’efficacia del trattamento è il risultato di 4 fasi successive: l’approccio, l’attraversamento, la preparazione e il trattamento della lesione. Anche le tecniche di approccio, attraversamento e preparazione sono state ampliate negli ultimi anni. Infine, lo sviluppo di tecniche minimamente invasive come il trattamento endovascolare hanno permesso di proporre delle alterrnative all’ospedalizzazione convenzionale. Ecco che è divenuta possibile l’assistenza ambulatoriale, anche per le lesioni femoropoplitee più complesse, come le lesioni lunghe.