L’aneurisma dell’aorta addominale è frequente nelle persone con più di 65 anni. Il più delle volte di scoperta accidentale e asintomatico, può rivelarsi acutamente in occasione di una rottura. L’anestesista-rianimatore può trovarsi di fronte a due diversi tipi di gestione: l’urgenza con shock emorragico potenziale o costituito o l’intervento a freddo. La valutazione preoperatoria di questi pazienti ad alto rischio coronarico, in procedura elettiva, è stata formalizzata da raccomandazioni recentemente aggiornate. La gestione chirurgica si è evoluta con le tecniche endovascolari, la cui realizzazione è tollerata meglio della chirurgia convenzionale nei pazienti fragili, ma che richiede un follow-up a lungo termine e reinterventi legati al problema delle endoperdite. Queste tecniche sono, tuttavia, associate a una significativa riduzione della morbimortalità perioperatoria in situazioni di urgenza. Le tecniche di anestesia locoregionale periferica hanno un posto importante nella gestione anestetica delle procedure endoprotesiche e nell’analgesia in chirurgia convenzionale. Infine, la rianimazione postoperatoria resta costellata da un’alta probabilità di complicanze coronariche, respiratorie, renali o per ischemia mesenterica, il che giustifica una gestione adeguata all’“alto rischio” dell’intervento.